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Jules Bianchi


Andrea Gardenal

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Posso anche essere in parte d'accordo, ma di sicuro non esci di pista a quella velocità . Come già  dissi a caldo, può capitare il testacoda, non un botto simile.

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

 

Si era per dire che a maggior ragione andava messa la SC se non data bandiera rossa.

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sono sincero, non seguivo particolarmente Bianchi in questa stagione

ma adesso non mi viene di pensare al pilota,pur capendo che in ogni caso la carriera, quindi sacrifici e tanto lavoro, è finita,  ma mi viene solo da pensare a un ragazzo di 25 anni che lotta tra la vita e la morte, e questo mi mette una enorme tristezza dentro,

ancora piu' pensando che se sara' vita, sara' con un enorme e angosciante punto interrogativo, veramente un magone dentro, senza retorica e sinceramente.

Scrivo solo perchè io non riesco ancora a capire la dinamica pazzesca, solo due osservazioni;

partendo dalla vista dall'alto del circuito dove è avvenuto l'incidente, 

la gru è parallela al guard rail, la marussia sembra impattare quasi a 90°con la gru,( che non doveva esserci è fuori discussione) quindi quasi a 90° anche rispetto alla pista;

 quello che non riesco a spiegarmi è come possa arrivare con simile angolo di impatto, e sopratutto il fatto che ci arriva non dico in accelerazione, ma quantomeno in piena velocita', quasi come fosse fuori da ogni possibile controllo, ingenuamente mi sarei aspettato di vedere ruote bloccate ,fumanti tanto doveva essere la disperazione nel cercare di rallentarla , invece un missile , pazzesco.... non sono nemmeno sicuro che sia uscito sulla ghiaia o sull'erba perchè mi sembra di vedere macchina e sopratutto le ruote pulite,non credo che in pochi metri di asfalto possano aver perso qualsiasi traccia di terra o erba col pantano che doveva esserci ,non lo so , la mia sensazione è piu' di un guasto meccanico improvviso e grave

che ha reso  il pilota impotente sul controllo della monoposto, forse spiegherebbe anche il perchè del sequestro da subito della macchina, cosi' mi sembra di avere capito.

 

Poi Jules, sei giovane, sei forte, se puoi, se hai ancora armi lotta,    siamo con te 

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Comunque l'analisi dell'Ing. Bruno conferma le mie paure… ridotta o non ridotta, 180 o 120 Kmh la forza d'urto dei 700 Kg della Marussia sommati al peso del trattore gru han liberato una energia spaventosa… è già  un miracolo che il pilota sia uscito vivo dal cozzo. 

Abbiamo sviscerato più che in dettaglio problemi e ipotetiche soluzioni, a mio giudizio: in questi casi congelare, immediatamente, la gara  e far uscire la safety-car è la soluzione d'obbligo. Resta chiaro a tutti che il motosport sia esercizio pericoloso e che l'imponderabile sia sempre dietro l'angolo ma  perché investire in tutta 'sta sicurezza (materiali, crash-test, cavi tenuta gomme, etc…) quando non si vuol mettere a punto un protocollo così semplice? Solo perché viene dagli States? :( Certo, ora ci rifileranno i cupolini… come se Alboreto o Bellof siano stati protetti maggiormente da vetture a cellula chiusa… vedremo che s'inventeranno. Piuttosto, tirare il carro da vie diverse fa si che lo stesso non si muova.

 

A proposito:

 

…Tutti i piloti invitati alla conferenza stampa della Fia hanno una posizione prudente su quello che è successo, anche perché c’è un’indagine in corso. «Quando si concluderà  l'investigazione avremmo delle idee, comunque dovremmo tutti imparare da questo», è il parere di Alonso. Massa, però, qualcosa la aggiunge: «Dobbiamo cercare la maggior sicurezza possibile e non è esattamente quello che è successo con un trattore nella via di fuga». Fuori, nel paddock, però c’è anche chi si lascia andare: «Quello che è successo è assolutamente inaccettabile – è il parere di Sergio Perez, pilota della Force India -, se c’è una gru deve uscire la safety car. Punto». Sebastian Vettel non è del tutto d’accordo: «E’ facile dirlo adesso, quelle erano circostanze molto complicate».

http://www.corriere.it/sport/speciali/2014/formula1/notizie/gp-russia-esordio-triste-alonso-correremo-bianchi-bd44de36-4fc7-11e4-8d47-25ae81880896.shtml

 

ecco, andiamo bene...

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La R8 di Alboreto era aperta

ricordavo male, hai ragione… forse quelle auto son troppo pericolose perché decollano… del resto già  20 anni fa si poteva uscir vivi da incidenti paurosi… in quei casi la fortuna gioca un ruolo importante, forse.

)
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La tua domanda, Sun, è quella che mi sono fatto subito (e non siamo certamente i soli). Quando ho aperto il thread in cui vi chiedevo se/come sarebbe cambiata la F1 dopo Suzuka, pensavo proprio a questo. Il problema non è solo quello che è successo a Bianchi, ma allo stesso modo quello che potrebbe accadere ogni volta che c'è qualcuno (commissari, piloti) privi di protezione a bordo pista...

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Marco Mensurati per “la Repubblicaâ€

 

Ora dopo ora, dalla terapia intensiva dell’ospedale di Yokkaichi, in Giappone, arrivano notizie sempre peggiori sullo stato di salute di Jules Bianchi. La situazione, apparsa subito gravissima dopo l’incidente di domenica scorsa, adesso è talmente disperata che la notte è a rischio. Qualche cinico, nei mille capannelli, addirittura glielo augura: i danni cerebrali subiti sono terrificanti.

 

A Sochi, dove lo spettacolo deve continuare, c’è una luce scintillante, di mare, e il cielo che sembra di smalto è l’unica cosa bella di una giornata in cui tutti vorrebbero essere altrove. Il clima è quello degli incubi: erano vent’anni che la F1 non viveva momenti come questi, e un senso di immortalità  si era ormai impadronito di tutti. Un’illusione. E così un nuovo, sconosciuto pudore si è impossessato delle parole e dei pensieri del paddock.

 

Sarà  un caso, ma per la prima volta da anni, la conferenza stampa di presentazione della gara di domenica, non è il solito ricettacolo di luoghi comuni e banalità . Cosa stiamo qui a fare? Cosa ci spinge a rischiare la vita? si chiedono oggi i piloti. E la cosa bella è che si rispondono: «Siamo qui a condividere la nostra passione per la competizione – dice Sebastian Vettel, il neo ferrarista – e siamo pure fortunati perché possiamo farlo guidando le macchine più veloci del mondo, le migliori. Però è vero, c’è sempre qualche rischio connesso a tutto questo. Anzi, parecchi rischi. Ma forse è proprio tutto questo pericolo che ci dà  quella sensazione che ci fa sentire vivi».

 

Alonso, l’uomo cui Sebastian ha appena soffiato il posto in Ferrari, ascolta e annuisce. Di Bianchi, lui, era amico personale, a Maranello giocavano a ping pong, andavano in bicicletta, si sfidavano ai giochini della “mind room†Ferrari, quelli per aumentare reattività  e visione periferica. E adesso, pensarlo intubato in quel letto, gli stringe il cuore. E anche pensare a se stesso, domani, chiuso dentro una Ferrari a far finta di voler correre. «Andrò in pista per lui – promette con una faccia che fa impressione – cercherò di essere il più professionale possibile, ma la testa sarà  lì, con Jules».

 

Però qualcosa deve cambiare: «La Fia dovrebbe testare l’idea del cupolino per le monoposto. Siamo nel 2014, abbiamo la tecnologia per una cosa del genere, sugli aerei funziona. Quasi tutti gli incidenti del motorsport degli ultimi anni hanno causato danni alla testa, quindi evidentemente quella è una parte in cui la sicurezza non è al top. Io stesso nel 2012 a Spa potevo morire. Mi sono salvato per una decina di centimetri».

 

L’idea del cupolino fu bocciata già  una volta nel 2011: non era così sicura, si disse. Ostacolava l’estrazione rapida del pilota in caso di incidente (deve avvenire in 5 secondi) e causava problemi in caso di incendi o fumo. Però l’impressione è che quelle valutazioni furono un po’ frettolose, dettate più da una resistenza culturale che altro, come spiega Vettel: «La F1 si è sempre fatta con le macchine aperte, non so se mi piacerebbe il cupolino. Però al momento preferisco non avere opinioni».

 

Chi ce l’ha, un’opinione, è Valentino Rossi che da Motegi si scaglia contro la direzione di gara: «Avrebbero dovuto fermare la corsa. E la gru non doveva essere lì» ha detto il pilota prima di farsi fotografare davanti alla scritta “forza jules #17â€. Una delle tante iniziative di supporto che in queste ore stanno comparendo in serigrafia su caschi e livree. Anche su quella della Marussia di Chilton. L’altra Marussia, quella di Bianchi, invece, non sarà  in pista. Nessun terzo pilota. E’ stata iscritta alla gara come da regolamento, ma rimarrà  nei box, col motore spento.

 

 

:(

Modificato da Lotus
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Mi stupisce che, tra le tante boiate e i mille non-sense letti in questi giorni, non ci sia stata qualche proposta di ridurre la velocità  delle F1...

 

Per chi l'ha visto, a me questa vicenda ricorda Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto, con la FIA nei panni di Volontè: commette un crimine, lascia tracce in ogni dove, ma nessuno lo accusa in ragione della sua posizione. "Faremo tutto il possibile per trovare il colpevole",  e i colpevoli son loro.

Modificato da Rops
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Mi stupisce che, tra le tante boiate e i mille non-sense letti in questi giorni, non ci sia stata qualche proposta di ridurre la velocità  delle F1...

 

Per chi l'ha visto, a me questa vicenda ricorda Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto, con la FIA nei panni di Volontè: commette un crimine, lascia tracce in ogni dove, ma nessuno lo accusa in ragione della sua posizione. "Faremo tutto il possibile per trovare il colpevole",  e i colpevoli son loro.

Dai tempo al tempo...

 

L'articolo postato da Lotus è un esemplificazione di quanto dicevo: il cupolino qui non c'entra, ma l'attenzione sul tema sicurezza lo riporta alla ribalta perchè effettivamente il tema della testa dei piloti esposta è quello più spinoso (Massa, de villota, Alonso a Spa, e molti altri casi)..E' un po' come coi genitori o tra fidanzati: sembra filare tutto liscio e poi alla prima che fai viene messa in discussione la tua intera esistenza e vengono fuori problemi che non c'entrano una mazza con la questione che ha innescato il tutto...

Modificato da nemo981
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 (Massa, de villota, Alonso a Spa, e molti altri casi)

 

Massa forse.

La De Villota non si sarebbe salvata nemmeno col cupolino.

Idem Alonso... Se la Lotus fosse piombata sopra la sua testa, il cupolino sarebbe andato a farsi benedire.

E lo stesso discorso vale per Bianchi... Il Caterpillar avrebbe polverizzato il cupolino. E, con esso, le "granitiche certezze" degli uomini di Palazzo...

Modificato da Davide Hill
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Massa forse.

La De Villota non si sarebbe salvata nemmeno col cupolino.

Idem Alonso... Se la Lotus fosse piombata sopra la sua testa, il cupolino sarebbe andato a farsi benedire.

E lo stesso discorso vale per Bianchi... Il Caterpillar avrebbe polverizzato il cupolino. E, con esso, le "granitiche certezze" degli uomini di Palazzo...

ma infatti.. non è mica la corazza di Iron Man sto cupolino.

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