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Jules Bianchi


Andrea Gardenal

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Però aspettate un attimo...

La FIA ha come colpa quella di non aver fatto uscire la Safety Car e quella (come dice Villeneuve) di non avere un sistema automatico di procedura in questi casi, specie sotto il bagnato,come invece avviene in America,detto questo di sicuro la fatalità  è stata incredibile...

Jules in quella curva (da come è uscito) andava veramente troppo veloce ,considerando le bandiere gialle,il bagnato e gli pneumatici intermedi...

I commissari che erano sul posto hanno rischiato di essere "sterminati" in particolare uno vestito di  rosso,dietro la ruspa,che a momenti stava per essere schiacciato dal caterpillar.

La FiA (figuriamoci se voglio difenderla) bisogna dire che ha garantito vetture ultrasicure (con tanto di elettronica)  e "distrutto" interi  circuiti in nome della sicurezza,con vie di fuga ampissime... a mio avviso le vetture attuali e del recente passato ,comunque facili da guidare (il debutto di Verstappen a 17 anni ne sarà  la dimostrazione) unite a questi circuiti dove l'errore non si paga,unite anche ai regolamenti che limitano i test e la scarsa abitudine nel correre sul bagnato (generalmente le gare ,spesse volte le neutralizzano fin dalla partenza con la Safety ed il Venerdì sull'acqua non girano..) ,hanno reso i piloti poco sensibili alla soglia del limite...ed allo spostamento dello stesso limite a seconda delle condizioni.

Jules paga per questo cambiamento che sta avvenendo ormai da anni in F1, una F1 in cui possono guidare piloti giovanissimi con rischi praticamente irrisori (fino all'incidente di Jules) ,la FIA ha costruito una vera e propria campana di vetro su questo mondo motoristico,rendendo possibile il debutto anche ai diciassettenni .....ma la realtà  è che come dimostra la "teoria del caos" c'è sempre una falla,in questo caso non si tratta di una falla tecnica  ,legata ai circuiti o alle vetture ma umana...

In F1 il fattore umano dai vertici agli stessi piloti  ,con l'attezione focalizzata esclusivamente sulla sicurezza dei fattori già  elencati ,è stato trascurato. (Mi sembra quasi a livello storico l'affondamento del Titanic con la fine della bella époque)

La campana si è spaccata come una bolla di sapone ,ricordando a piloti e uomini del motorsport  che la F1 in quanto tale,  resta pericolosa e mortale (come la moto gp ed anche per questo è avvincente), e non ci sono vetture ipertecnologiche o vie di fuga aereoportuali  che possano cambiare questa certezza,e per affrontare la massima competizione motoristica tutte le componenti umane devono essere adeguatamente preparate,con esperienza,buon senso e rigore..fermo restando che una percentuale di rischi in questi sport,bisogna prendersele ed accettarle,

Sarò ripetitivo,ma per me l'idea che un ragazzino di 17 anni possa guidare una Formula 1 è una follia,potrà  pure essere veloce viste queste vetture  "facili",ma è assolutamente immorale,la F1 non è più F1 da troppo tempo...almeno da 11 anni...è cambiata ed è troppo certa delle sue sicurezze.

Modificato da Jax
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Appena finito di leggere e, al solito, hai detto le stesse cose a cui penso da giorni... però i nostri sfoghi restano qui tra noi, i burattinai continueranno a manovrare il baraccone senza remora, tanto loro hanno la coscienza pulita.

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“Amo Suzuka, ma è una pista pericolosaâ€: durante la conferenza stampa dei piloti prima del GP Giappone, Valentino Rossi ha parlato dell’incidente di Jules Bianchi. La MotoGP si disputa su un circuito diverso, Motegi.

“Le moto non corrono più a Suzuka dal 2003, dall’incidente costato la vita a Katoâ€.

Valentino ha conosciuto personalmenteBianchi, qualche anno fa.

“Quando correvo con la Ducati, durante la settimana promozionale che si organizzava a Madonna di Campiglio. Abbiamo fatto insieme una garetta con le Panda. àˆ un ragazzo simpaticissimo pieno di talento. Ha avuto molta sfortuna, ma ci sono anche delle responsabilità . Non è possibile che in una via di fuga ci sia un trattore. Se un trattore entra dove una monoposto può uscire bisogna fermare la gara. In quei casi è necessario avere la safety car in pistaâ€.

Anche molti altri piloti della MotoGP hanno voluto mandare un pensiero per Bianchi.

Marc Marquez: â€œàˆ sempre difficile gareggiare dopo aver assistito a queste cose. Ho visto la gara e poi il video dell’incidente. Quando succedono queste cose tutti noi pensiamo ai rischi che corriamo. Noi non possiamo fare altro che sperare il meglio per lui e la sua famigliaâ€.

Lorenzo: “Non ho seguito bene la gara, ma soprattutto per le moto e con il bagnato Suzuka può essere un circuito pericolosoâ€.

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Modificato da leopnd
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Io invece sostengo che senza gru e senza cupolino non si sarebbe fatto niente..vedi te..

Alex tu non capisci, è molto piຠsemplice rivoluzionare le macchine che non affidarsi al buon senso! Ah però, da te non me l'aspettavo! Il cupolino è la panacea di tutti i mali!

Ora non vorrei che qualcuno entrasse sul forum per la prima volta e mi prendesse sul serio...

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Valentino ha conosciuto personalmenteBianchi, qualche anno fa.

“Quando correvo con la Ducati, durante la settimana promozionale che si organizzava a Madonna di Campiglio. Abbiamo fatto insieme una garetta con le Panda. àˆ un ragazzo simpaticissimo pieno di talento. Ha avuto molta sfortuna, ma ci sono anche delle responsabilità . Non è possibile che in una via di fuga ci sia un trattore. Se un trattore entra dove una monoposto può uscire bisogna fermare la gara. In quei casi è necessario avere la safety car in pistaâ€.

Amen.

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