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Il topic della cronaca


Ragastas

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Vi sembrerò fuoriluogo o troppo impressionabile, o troppo patetico o romantico ma eventi come questo (e che, ripeto, accadono ogni giorno in ogni angolo del Pianeta), mi fanno sempre venire in mente che tutti, assassini e vittime, un giorno erano stati tutti bambini, senza capire che cosa fosse l'odio di un uomo contro un altro uomo, e il testo di questa canzone sembra proprio scritto apposta per descrivere questa assurdità. Se non la conoscete, provate ad ascoltarla almeno una volta (al di là delle preferenze musicali):

 

Modificato da sundance76
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Piccola osservazione che, mi pare, non sia notata dalla stampa:

 

Come mai proprio la Francia, una tra le pochissime nazioni che fa della Laicità una bandiera reale e non a parole, è così oggetto di attacchi, piuttosto che altre nazioni decisamente più religiose?

chiedi a Blanc, Ibra e Pastore... dietrologie a parte, con una comunità mussulmana radicata da almeno tre generazioni, la più grande d'Europa, c'è anche il caso che da un punto di vista logistico siano avvantaggiati rispetto ad altre nazioni.

In line a generale credo che Ayrton vi abbia dato molti spunti per pensare... le carte sono più che scoperte... ma a certi connubi d'interesse qualcuno non rinuncerà mai, purtroppo.

Una cosa sola: risparmiate la discussione sulla diatriba "guerra di religione si/no"... declinata noi Vs loro... è banale. Si, è una guerra di religione... nell'accezione che l'islam fa della fede, atto totalizzante e che tutto pervade e permea: religione è scienza, cultura... politica... lotta. E' insita nella storia dell'Islam, dalla proclamazione della Umma... con, subito, le prime divisioni in fazioni che da allora lottano per attuare la propria sovranità al di sopra delle comunità dei fedeli, che li sono stati, tutto. Guerra di religione ... certo... ma interna al loro mondo.  Non è paradossale che proprio quella idea di Califfato che nel 1924 Kemal estinse dal vocabolario nell'ex impero dei sultani Ottomani si sia ripresentata con vigore ora che sulla porta d'oro risplende e impera la stella di un nuovo apprendista stregone? No... sono i conti che alla fine si pagano per aver creato sulla sabbia confini fittizi... a puro scopo di sfruttamento commerciale. Guardate, con occhi critici, un capolavoro come "Lawrence d'Arabia"...li c'è già quasi tutto.

Cercate e analizzate le fazioni... le fazioni hanno sponsor occidentali ( li avevano anche durante il vero tempo delle "guerre sante" ) seguite gli eventi, anche lontani... diciamo, metà-fine anni '70... seguite chi, ieri e oggi,  sponsorizza chi; alla fine capirete meglio il perché della Francia, il percome dell'attualità e cosa potrebbe accadere domani.

 

PS Alla fine, siete pronti per il GP finale di Abbu Dhubbi? :zizi:

 

Modificato da Lotus
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Certe visioni dell'Islam offrono teorie che coccolano e consolano certe parti dell'identità individuale, la proteggono dai fallimenti e aiutano ad indirizzare la frustrazione e la rabbia. L'unico attentatore che hanno identificato con sicurezza finora risulta essere un francese di origine algerina (quindi di seconda generazione come dicevi) che però è da 10 anni che aveva problemi con l'autorità. Poi in carcere s'era convertito e avvicinato ad interpretazioni radicali della religione.

Come dice Alfred "Some men just want to watch the world to burn", qualsiasi scusa va bene.

Grazie per la delucidazione. 

Tolti i folli che compiono o sarebbero disposti a compiere azioni come quelle di ieri, che sono una minoranza, rimane il fatto che la visione radicale della religione, quella che impedisce una vera integrazione, resta un fenomeno preoccupante. E la cosa più triste è che con la sola cultura e maggiore civiltà non si supera affatto. 

 

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Non vorrei creare il panico ma queste sono alcune delle persone che si son riunite per decidere la strategia anti-Isis.

Io mi arrendo. :asd:

hbT8uC7.jpg

Cavoli! Quelli dell'Isis si staranno proprio cagando sotto....

 

Riguardo al topic, o meglio a quello che ne è scaturito (perché riguardo all'argomento del topic c'è ben poco da dire... In Francia, così come in Siria, in Libia, in Afghanistan o in qualsiasi altra parte del mondo, le vittime sono sempre quelle e sempre uguali... Chi ci rimette sono sempre coloro che con "certi meccanismi" non c'entrano proprio nulla e pagano la scelleratezza dei propri governanti diretti o indiretti) bastano e avanzano le considerazioni (tipo quelle di Sun, o di Gio o altri) che sto leggendo sulle quali mi trovo assolutamente d'accordo. Il mio pensiero al riguardo è noto, eviterò di commentare ulteriormente...

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Beh, potresti almeno fare un commento sulle parole di Rand Paul.

 

Ciao, ok, mi autosmentisco quasi subito e torno a scrivere qui, che la cosa è intrigante. Non conoscevo il tizio nè il commento.

Ma nasco scettico.

Uno dei miei personaggi di riferimento è un famoso debunker, che scopre miliardi di fesserie giornalistiche, errori, invenzioni, travisamenti e quant'altro. Partivo prevenuto, giudicando difficile che un esponente politico potesse uscirsene con una cosa del genere. Poi ho avuto una visione ed ho pensato a Salvini..

Giro e ritrovo la stessa notizia declinata però a Hillary Clinton..il sito di provenienza è iraniano. Titolone (alla libero): l'Isis è roba nostra. Il virgolettato però dice cose molto diverse: eccolo

http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/166520

Mi dico che tutto il mondo è paese e che i giornalisti sono ottime armi di confusione di massa.

Cosa dice davvero l'esponente democratico? Lo leggo con un pò di difficoltà e superficialmente, ma è nel complesso un attacco non molto sottile a Obama, reo di non saputo proporre una politica efficace, di aver giocato troppo in difesa. Ma è politica interna, accidenti! Questa si distacca da un Barak a fine carriera e in calo di consensi. Ecco l'intervista http://www.theatlantic.com/international/archive/2014/08/hillary-clinton-failure-to-help-syrian-rebels-led-to-the-rise-of-isis/375832/

Dove ovviamente è un fake il fatto che lei dica che l'Isis è una creazione statunitense. E ci mancherebbe.

Torno a Rand.

L'intervista esiste e lui dice proprio quello. Ma attenzione al contesto (e al personaggio?). L'intervistatore chiede al politico che ne pensa di quelli che dicono che l'Isis esiste a causa di personaggi come lui. Lui risponde che non è colpa sua ma dei suoi compari falchi che hanno riempito di armi il medio oriente. Qui l'intervista

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10153281199793762&id=90692553761&_rdr 

Ma mettiamo le cose sul loro piano: sono dichiarazioni di esseri politicanti. Vanno prese per quel che sono. Se possiamo trarre una lezione da questo, è che le democrazie occidentali agiscono per schemi molto simili ed esistono personaggi e meccanismi sovrapponibili tra i diversi paesi. Interessante disquisizione, comunque

 

Modificato da 330tr
Casini di formattazione, mannagg..
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Ma mettiamo le cose sul loro piano: sono dichiarazioni di esseri politicanti. Vanno prese per quel che sono. Se possiamo trarre una lezione da questo, è che le democrazie occidentali agiscono per schemi molto simili ed esistono personaggi e meccanismi sovrapponibili tra i diversi paesi. Interessante disquisizione, comunque

Grazie per aver risoosto, :up:

Come in tutte le cose, ognuno crede a ciò che vuol credere. E' così per tutti, da millenni.

Per questo trovo inutile abbandonare le discussioni.

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Intervengo per la prima volta in questa discussione perché nel we ero inabilitato.

Riguardo al post qui sopra di @Ayrton4ever, a parte controllare la veridicità dell'informazione, ho sempre pensato che ci si trovi in una situazione sfuggita di mano ad alcuni politicanti del mondo Occidentale.

Vero vero.

E' decisamente sfuggita di mano. E' come se da qualche anno stessi mettendo a ferro e fuoco, insieme ad un gruppo di amici, una provincia e la proclamassi mio personale reame con leggi da medioevo. Il tutto nell'indifferenza più totale. 

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L'Isis nasce nell'indifferenza?

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ContentItem-70366234-7bfa-4e06-9e67-a46fd27781fc.html?refresh_ce

IRAQ, ARRESTATO COLONNELLO ISRAELIANO 

29 ottobre 2015 2.51

"La sicurezza irachena ha arrestato nei giorni scorsi un colonnello israeliano della Brigata del Golan insieme ad un gruppo di terroristi dell'Isis". La notizia è stata diffusa dall'agenzia iraniana Fars. Il colonnello arrestato si chiama Yusi Oulen Shahak e l'agenzia fornisce anche il suo numero di matricola. Le forze di sicurezza irachene lo stanno interrogando per capire le ragioni della sua presenza fra i combattenti dell'Isis. 

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Magari!

Il fatto, continuo a ripeterlo, è che diverse potenze occidentali e alcuni stati mediorientali hanno esplicitamente armato l'Isis per perseguire i propri scopi particolari.

La Turchia vuole abbattere Assad per allargarsi nel corridoio di Aleppo.

Gli USA vogliono abbattere Assad, unico alleato dell'Iran nell'area, oltre che unico alleato che permette alla Russia di avere una base nel Mediterraneo.

L'Arabia Saudita vuole eliminare Assad, anche perché Arabia Saudita (sunnita wahabita) e Iran (sciita) sono acerrimi nemici e lottano per la supremazia regionale.

Israele vuole abbattere Assad che è l'unico che può infastidirlo, in quanto Israele e Iran sono nemici, e Israele non sopporta di avere un vicino alleato dell'Iran.

I paesi occidentali vogliono costruire un oleodotto che passi per Siria e Turchia, fregando così l'Iran, ed evitando così giri più complicati per gli approvigionamenti petroliferi.

Ecco perchè l'Arabia e altri emirati riforniscono di armi, denaro e petrolio l'Isis.

Usa e Ue, dal canto loro, vendono miliardi di armi al Califfato, tramite canali non certo limpidi (vedi Report ieri sera).

E abbiamo ancora il coraggio di parlare di "errori", "indifferenza", "religione", "scontro di civiltà"?

 

Tutto certamente vero e che mi trova in accordo.

Però non trovo corretto una sorta di "riduzionismo economico" alla base di tutto che vedo spesso. Trovo ingenuo  pensare che la religione e le ideologie siano semplicemente foglie di fico per coprire dinamiche esclusivamente politico-economiche. I moventi che spingono gli individui ad agire sono di norma un groviglio inestricabile di fattori tra loro molto eterogenei, in cui quelli religiosi e ideologici non sono pura sovrastruttura ma elementi capaci di operare direttamente nella storia, strettamente intrecciati a fattori economici e politici. Se l'Arabia Saudita e l'Iran sono acerrimi nemici come dici (verissimo), lo sono fondamentalmente per motivi religiosi: stai sicuro che si odierebbero anche se fossero 2 tribù di 10 persone nel deserto, invece che stati nazionali.

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