sundance76 Inviata November 15, 2015 at 19:07 Share Inviata November 15, 2015 at 19:07 (modificato) Vi sembrerò fuoriluogo o troppo impressionabile, o troppo patetico o romantico ma eventi come questo (e che, ripeto, accadono ogni giorno in ogni angolo del Pianeta), mi fanno sempre venire in mente che tutti, assassini e vittime, un giorno erano stati tutti bambini, senza capire che cosa fosse l'odio di un uomo contro un altro uomo, e il testo di questa canzone sembra proprio scritto apposta per descrivere questa assurdità. Se non la conoscete, provate ad ascoltarla almeno una volta (al di là delle preferenze musicali): Modificato November 15, 2015 at 19:08 da sundance76 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata November 15, 2015 at 19:27 Share Inviata November 15, 2015 at 19:27 Abbiamo un'altra povera vittima, già scampata ad un terribile attentato. Deve essersi consultato col suo avvocaticchio. Quanta dignità. 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Ayrton4ever Inviata November 15, 2015 at 19:30 Questo è un messaggio popolare Share Inviata November 15, 2015 at 19:30 (modificato) Modificato November 15, 2015 at 19:31 da Ayrton4ever 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata November 15, 2015 at 19:33 Share Inviata November 15, 2015 at 19:33 Ma ci può cascare solo un coglione in malafede. 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lotus Inviata November 15, 2015 at 19:37 Share Inviata November 15, 2015 at 19:37 (modificato) Piccola osservazione che, mi pare, non sia notata dalla stampa: Come mai proprio la Francia, una tra le pochissime nazioni che fa della Laicità una bandiera reale e non a parole, è così oggetto di attacchi, piuttosto che altre nazioni decisamente più religiose? chiedi a Blanc, Ibra e Pastore... dietrologie a parte, con una comunità mussulmana radicata da almeno tre generazioni, la più grande d'Europa, c'è anche il caso che da un punto di vista logistico siano avvantaggiati rispetto ad altre nazioni. In line a generale credo che Ayrton vi abbia dato molti spunti per pensare... le carte sono più che scoperte... ma a certi connubi d'interesse qualcuno non rinuncerà mai, purtroppo. Una cosa sola: risparmiate la discussione sulla diatriba "guerra di religione si/no"... declinata noi Vs loro... è banale. Si, è una guerra di religione... nell'accezione che l'islam fa della fede, atto totalizzante e che tutto pervade e permea: religione è scienza, cultura... politica... lotta. E' insita nella storia dell'Islam, dalla proclamazione della Umma... con, subito, le prime divisioni in fazioni che da allora lottano per attuare la propria sovranità al di sopra delle comunità dei fedeli, che li sono stati, tutto. Guerra di religione ... certo... ma interna al loro mondo. Non è paradossale che proprio quella idea di Califfato che nel 1924 Kemal estinse dal vocabolario nell'ex impero dei sultani Ottomani si sia ripresentata con vigore ora che sulla porta d'oro risplende e impera la stella di un nuovo apprendista stregone? No... sono i conti che alla fine si pagano per aver creato sulla sabbia confini fittizi... a puro scopo di sfruttamento commerciale. Guardate, con occhi critici, un capolavoro come "Lawrence d'Arabia"...li c'è già quasi tutto. Cercate e analizzate le fazioni... le fazioni hanno sponsor occidentali ( li avevano anche durante il vero tempo delle "guerre sante" ) seguite gli eventi, anche lontani... diciamo, metà-fine anni '70... seguite chi, ieri e oggi, sponsorizza chi; alla fine capirete meglio il perché della Francia, il percome dell'attualità e cosa potrebbe accadere domani. PS Alla fine, siete pronti per il GP finale di Abbu Dhubbi? Modificato November 15, 2015 at 19:39 da Lotus Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
alby27 Inviata November 15, 2015 at 20:38 Share Inviata November 15, 2015 at 20:38 Certe visioni dell'Islam offrono teorie che coccolano e consolano certe parti dell'identità individuale, la proteggono dai fallimenti e aiutano ad indirizzare la frustrazione e la rabbia. L'unico attentatore che hanno identificato con sicurezza finora risulta essere un francese di origine algerina (quindi di seconda generazione come dicevi) che però è da 10 anni che aveva problemi con l'autorità. Poi in carcere s'era convertito e avvicinato ad interpretazioni radicali della religione.Come dice Alfred "Some men just want to watch the world to burn", qualsiasi scusa va bene.Grazie per la delucidazione. Tolti i folli che compiono o sarebbero disposti a compiere azioni come quelle di ieri, che sono una minoranza, rimane il fatto che la visione radicale della religione, quella che impedisce una vera integrazione, resta un fenomeno preoccupante. E la cosa più triste è che con la sola cultura e maggiore civiltà non si supera affatto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata November 15, 2015 at 20:50 Share Inviata November 15, 2015 at 20:50 Intanto quella povera crista di ragazza italiana morta al Bataclan,per "noi", è gia' diventata "diversa" dagli altri poveri cristi...in nome dell'unita'...e bla bla bla...Collaborava con Emergency. Pensa se fosse rimasta uccisa in qualche territorio di guerra. 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Davide Hill Inviata November 15, 2015 at 20:54 Share Inviata November 15, 2015 at 20:54 Non vorrei creare il panico ma queste sono alcune delle persone che si son riunite per decidere la strategia anti-Isis. Io mi arrendo. Cavoli! Quelli dell'Isis si staranno proprio cagando sotto.... Riguardo al topic, o meglio a quello che ne è scaturito (perché riguardo all'argomento del topic c'è ben poco da dire... In Francia, così come in Siria, in Libia, in Afghanistan o in qualsiasi altra parte del mondo, le vittime sono sempre quelle e sempre uguali... Chi ci rimette sono sempre coloro che con "certi meccanismi" non c'entrano proprio nulla e pagano la scelleratezza dei propri governanti diretti o indiretti) bastano e avanzano le considerazioni (tipo quelle di Sun, o di Gio o altri) che sto leggendo sulle quali mi trovo assolutamente d'accordo. Il mio pensiero al riguardo è noto, eviterò di commentare ulteriormente... 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
330tr Inviata November 15, 2015 at 21:13 Share Inviata November 15, 2015 at 21:13 (modificato) Beh, potresti almeno fare un commento sulle parole di Rand Paul. Ciao, ok, mi autosmentisco quasi subito e torno a scrivere qui, che la cosa è intrigante. Non conoscevo il tizio nè il commento.Ma nasco scettico.Uno dei miei personaggi di riferimento è un famoso debunker, che scopre miliardi di fesserie giornalistiche, errori, invenzioni, travisamenti e quant'altro. Partivo prevenuto, giudicando difficile che un esponente politico potesse uscirsene con una cosa del genere. Poi ho avuto una visione ed ho pensato a Salvini..Giro e ritrovo la stessa notizia declinata però a Hillary Clinton..il sito di provenienza è iraniano. Titolone (alla libero): l'Isis è roba nostra. Il virgolettato però dice cose molto diverse: eccolohttp://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/166520Mi dico che tutto il mondo è paese e che i giornalisti sono ottime armi di confusione di massa.Cosa dice davvero l'esponente democratico? Lo leggo con un pò di difficoltà e superficialmente, ma è nel complesso un attacco non molto sottile a Obama, reo di non saputo proporre una politica efficace, di aver giocato troppo in difesa. Ma è politica interna, accidenti! Questa si distacca da un Barak a fine carriera e in calo di consensi. Ecco l'intervista http://www.theatlantic.com/international/archive/2014/08/hillary-clinton-failure-to-help-syrian-rebels-led-to-the-rise-of-isis/375832/Dove ovviamente è un fake il fatto che lei dica che l'Isis è una creazione statunitense. E ci mancherebbe.Torno a Rand.L'intervista esiste e lui dice proprio quello. Ma attenzione al contesto (e al personaggio?). L'intervistatore chiede al politico che ne pensa di quelli che dicono che l'Isis esiste a causa di personaggi come lui. Lui risponde che non è colpa sua ma dei suoi compari falchi che hanno riempito di armi il medio oriente. Qui l'intervistahttps://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10153281199793762&id=90692553761&_rdr Ma mettiamo le cose sul loro piano: sono dichiarazioni di esseri politicanti. Vanno prese per quel che sono. Se possiamo trarre una lezione da questo, è che le democrazie occidentali agiscono per schemi molto simili ed esistono personaggi e meccanismi sovrapponibili tra i diversi paesi. Interessante disquisizione, comunque Modificato November 15, 2015 at 21:19 da 330tr Casini di formattazione, mannagg.. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare 61066 Inviata November 15, 2015 at 21:20 Questo è un messaggio popolare Share Inviata November 15, 2015 at 21:20 Cavoli! Quelli dell'Isis si staranno proprio cagando sotto....Il nostro Primo Ministro è a colloquio con Erdogan, quello che bombarda chi l'Isis lo combatte davvero. 9 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata November 15, 2015 at 21:23 Share Inviata November 15, 2015 at 21:23 Ma mettiamo le cose sul loro piano: sono dichiarazioni di esseri politicanti. Vanno prese per quel che sono. Se possiamo trarre una lezione da questo, è che le democrazie occidentali agiscono per schemi molto simili ed esistono personaggi e meccanismi sovrapponibili tra i diversi paesi. Interessante disquisizione, comunque Grazie per aver risoosto, Come in tutte le cose, ognuno crede a ciò che vuol credere. E' così per tutti, da millenni. Per questo trovo inutile abbandonare le discussioni. 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare 330tr Inviata November 15, 2015 at 21:31 Questo è un messaggio popolare Share Inviata November 15, 2015 at 21:31 [emoji4] Perfettamente d'accordo, ma a volte è meglio fermarsi e riflettere piuttosto che dar libero sfogo ai propri pensieri magari inquinati dai propri inutili minuscoli insignificanti risentimenti! (Specie in momenti drammatici come questi..) 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ayrton4ever Inviata November 15, 2015 at 22:27 Share Inviata November 15, 2015 at 22:27 La Francia attacca Raqqa in Siria, considerata la roccaforte Isis:http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/15/news/siria_bombardamenti_intensi_su_raqqa_capitale_dell_is-127438355/?ref=HREA-1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bertoku Inviata November 15, 2015 at 22:53 Share Inviata November 15, 2015 at 22:53 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare sundance76 Inviata November 15, 2015 at 23:02 Questo è un messaggio popolare Share Inviata November 15, 2015 at 23:02 http://www.maurizioblondet.it/tutti-in-guerra-contro-lisis-come-voleva-erdogan/ Tutti in guerra contro l’ISIS! Come voleva Erdogan Maurizio Blondet 15 novembre 2015 3 Un generale tedesco : “La Turchia vuol trascinare la NATO in questa situazione (la guerra in Siria) perché lo scope reale della Turchia è di abbattere Assad…Le azioni dell’ISIS e quel che accade ai curdi sono secondarie. Deve essere chiaro che un alleato che si comporta così non merita la protezione dell’Alleanza”. Era l’8 ottobre 2014, il generale tedesco (ora a riposo ) si chiama Harald Kujat, e in qualità di membro della Commissione Militare NATO denunciava – durante una trasmissione ARD-TV, Anne Will – che Ankara stesse cercando di invocare la clausola articolo 5 (che obbliga i membri della NATO ad intervenire a fianco di un suo membro minacciato) per i suoi interessi loscamente locali. Specificamente, Ankara vuole creare in Siria una zona cuscinetto (no-fly), grosso modo tra Aleppo, Idlib. Latakia e la propria frontiera, con l’idea nemmeno tanto nascosta di farne poi la propria “82 esima provincia” (la definizione è del giornale Hurriyet). Il generale tedesco auspicava allora che la NATO ritirasse i Patriot dal confine turco, per dare un segnale. I Patriot sono stati ritirati a fine agosto. il generale Harald Kujathttp://atimes.com/2015/11/german-general-nato-article-5-wont-apply-to-turkeys-buffer-zone-in-syria/ A metà novembre la strage di Parigi, immediatamente attribuita all’ISIS. Ma che cosa è l’ISIS? Si noti, la strage islamista è accaduta il giorno prima dell’importante vertice del G-20 di Antalya, Turchia. Dove Erdogan – esaltato dall’aver stravinto le elezioni – incontra i governi occidentali che gli hanno tenuto bordone, e forse non gliene hanno tenuto abbastanza, e cominciano a volersi ritrarre – data anche la presenza dei russi. E pone condizioni, minacciando di inondare l’Europa di altri pretesi profughi. la zona cuscinetto sognata Perché il Sultano di Ankara non ha affatto rinunciato al suo caro progetto di zona-cuscinetto proteggi-ribelli. Il 9 novembre scorso, il suo primo ministro, Davutoglu, sé fatto intervistare da Christiana Amanpour (CNN) ed ha rilanciato la proposta di una invasione militare di terra per crearla: “…Truppe di terra è qualcosa di cui dobbiamo parlare insieme (con gli alleati, ndr.) e condividere…occorre una strategia con campagna aerea e truppe al suolo integrate…non possiamo farlo da soli”. Cercava un pretesto per trascinare l’Occidente nella sua guerra. Ora, il fatto che dopo lo sterminio di Parigi Hollande abbia gridato: “Guerra! Guerra!”, come tanti media occidentalisti, significa che lui (e noi) stiamo facendo ad Erdogan il favore lungamente atteso? Guerra! All’ISIS si risponde solo con la guerra! Si fa’ presto a dire ISIS – è , come si diceva di Al Qaeda, un franchising: nella zona che Erdogan vorrebbe fare cuscinetto sono impiantati, secondo l’insospettabile Syrian Observatory for Human Right (un apparato di propaganda anti-Assad) almeno 2 mila combattenti provenienti da Cecenia, Daghestan ed altre regioni del Caucaso che sono spesso turcofone, proprio il tipo di gente su cui il neo-ottomano stende la sua protezione. Ad Idlib è impiantato il partito Islamico Cinese del Turkestan, ossia gli uiguri; gli uzbeki dello “ Imam Bukhari Jamaat and Katibat Tawhid wal Jihad”; secondo l’USAID sono tre i gruppi militari usbeki (5 mila in tutto) che si battono in Siria. I ceceni sarebbero 2 mila; gli uiguri, un migliaio. Tutti estremisti dell’Asia centrale, che minacciano la Russia e i suoi satelliti, nonché la Cina. Se la NATO andasse a fare “la guerra” in Siria, sarebbe per creare questa zona-cuscinetto e santuario sicuro per questi terroristi-guerriglieri, sfidando l’interdizione aerea russa. Sono gli stessi combattenti per la libertà che abbiamo visto all’opera a Parigi, a scuoterci dalle nostre piacevoli vite? Si fa’ presto a dire ISIS. Il fatto è che ad indicare Erdogan come il mandante ultimo possibile della strage non sono mezze figure. E’ un’analista come Christina Lin, del Washington Institute for Near Aest Polico WINEP (che scrive anche per ilTimes of Israel) e l’inviato speciale informatissimo Pepe Escobar di fama internazionale. Quindici formazioni di terroristi operanti in Siria – ricorda Escobar – hanno inviato le loro congratulazioni ad Erdogan per la sua brillante vittoria elettorale: dalla branca locale dei Fratelli Musulmani alla Armata di Conquista…tutte formazioni che hanno giurato lealtà al Califfato, quello sostenuto dalla Cia e dai sauditi, il regnante del Katar, insomma i soliti. Nell’incontro di Vienna, i russi hanno messo insieme tutti costoro cercando di far sì che stilassero una lista di “oppositori moderati” da mettere al tavolo per trattare la transizione e la deposizione controllata di Assad. http://atimes.com/2015/11/and-heres-the-top-ten-terrorist-list-escobar/ Naturalmente Erdogan, sauditi e americani hanno voluto escludere i loro 15 protetti dalla lista dei “terroristi” delegittimati a partecipare alla transizione verso la supposta democrazia: sono tutti gruppi che – ironizza Pepe – “rispetteranno le elezioni democratiche; gli altri gruppi religiosi; pronti a negoziare con chiunque; che rispetteranno il cessate-il-fuoco, e poi di disarmare e mai più impegnarsi nella jihad globale”. Certo, come no. Escobar paventa che ad Antalya, i turchi otterranno dall’Occidente – sia sotto mandato NATO o del Consiglio di Sicurezza dell’Onu – il permesso di mettere “scarponi al suolo” per invadere la futura zona-cuscinetto siriana di 10-11 mila soldati turchi, con la scusa di battere il solo “gruppo terrorista” che sarà rimasto sulla lista dopo i depennamenti di questo e di quello stato-protettore (ciascuno protettore dei “suoi” terroristi). Speriamo di no. Ma perché no, dopotutto? Laurent Fabius, il ministro degli esteri di Hollande, nel dicembre 2012 si rifiutò che fosse messa nella lista delle formazioni terroriste Al-Nusrah (ossia Al Qaeda in Siria) con la motivazione che “sul terreno, fanno un buon lavoro” (un bon boulot, uccidendo i soldati siriani e, en passant, cristiani, donne bambini…): non è lo stesso modo di pensare di Erdogan e dei sauditi? Non è forse l’identico frasario criminale inaugurato dai neocon e dalla loro “guerra al terrorismo globale” senza limiti né remore morali dopo l’11 settembre? Nell’agosto 2014, Le Monde – il più ufficioso dei media francesi – ha rivelato che Hollande aveva dato ordini ai servizi francesi di consegnare clandestinamente armi da guerra ai ribelli in Siria, contro le norme internazionali che mettevano l’embargo su simili consegne: non è l’identico comportamento criminale? La “guerra al terrorismo” ha prodotto 13 milioni di morti come minimo fra Irak, Afghanistan e Pakistan: crimini contro l’umanità che restano impuniti e a cui abbiamo preso parte anche noi, se non altro come contribuenti. Un minimo ritorno ai principi di umanità e del diritto richiederà che questa gente sia trascinata davanti a un tribunale internazionale che li giudichi per questi orrori, un Norimberga vero. Per adesso Hollande dichiara “lo stato di guerra”: è in combutta con Erdogan? Ha consentito la strage a questo scopo? Per ora dobbiamo registrare la frase di Alain Chouet, che è l’ex capo dei servizi francesi di antiterrorismo, DGSE: questo preteso scontro di c iviltà, questa guerra al terrorismo del governo francese , “è un’impostura che ne maschera un’altra, quella dell’alleanza militare tra i paesi occidentali e i padrini finanziari del jihadismo”. Intende le petromonarchie del golfo, sauditi in testa. Ma si può escludere la partecipazione americana? Non è l’occasione d’oro (e di sangue) per recuperare l’iniziativa in Siria, persa dopo l’intervento di Mosca? Pochi giorni prima della professionalissima strage di Parigi, il 29 ottobre, il capo della Cia John O. Brennan s’è incontrato col direttore attuale della Cia francese, il DGSE Bernard Bajolet, l’ex capo del MI5 John Sawers, un caporione israeliano de servizi di nome Yaacov Amidror, alla George Washington University, Center for Cyber and Homeland Security. Titolo dell’incontro, Panel on the Shared 21st Century International Mission , ossia missione condivisa per il 21mo secolo. In questo “panel”, il francese ha tenuto un discorso ai colleghi sul tema: “Le Moyen-Orient d’avant ne reviendra pas”, ossia: Il Medio Oriente di prima non tornerà. In pratica, paesi come Siria e Irak resteranno smembrati secondo linee etnico-religiose: il francese non ha fatto che ri-illustrare un’altra volta il progetto che fu indicato già nell’82 dalla rivista ebraica Kivunim. http://www.globalresearch.ca/before-paris-terrorist-attacks-cia-director-brennan-met-with-french-intelligence-ggse-chief-bernard-bajolet-report/5489143 Avranno parlato anche del terroristico mega-attentato prossimo venturo a Parigi? Certo si può obiettare che noi qui si dia per scontato che la strage di Parigi sia una precisa strategia della tensione da addossare a quei mandanti occidentali. Ma ogni ora che passa, è chiaro che si è trattato di un’azione professionale del più alto livello: sette attentati simultanei, personale perfettamente addestrato, che ricarica le armi con fredda efficienza, non sono certo dei teppistelli venuti da qualche banlieue parigina. Basta pensare anche solo quanto costa una simile operazione, per intuirlo. Beh, ci sono piccoli indizi che i blogger francesi stanno racimolando. Il teatro Bataclan, per 40 anni proprietà di una famiglia ebraica, è stato venduto al gruppo Lagardére l’11 settembre scorso…forse conviene ricordare che anche il piccolo mercato ebraico Hyper Cacher, era stato venduto dal suo prorpietario, Michel Emsalem, alla vigilia dell’orribile evento seguìto alla strage di Charlie Hebdo. Gli apparati di sicurezza privati della comunità ebraica avevano preavvertito i loro correligionari che ci sarebbe stato un attentato il 13 novembre, e conveniva non uscire: questo risulta dal Times of Israel. http://www.timesofisrael.com/in-france-defense-experts-see-parallels-to-israel/ E poi c’è la firma: i terroristi che si sono fatti esplodere, non senza aver prima lanciato lontano da sé il prezioso documento d’identità che li identificava, onde non si danneggiasse nell’auto-esplosione. Uno di loro, dal passaporto siriano, risultava arrivato in Grecia. A parte che i passaporti “siriani” si vendono ad Istanbul un tanto al chilo, onde Berlino li prenda per buoni, è una costante ben nota. Dall’11 Settembre ai fratelli Koauchi, sempre occorre che appaiano documenti miracolosamenti intatti, o dimenticati sui sedili delle auto usate per gli attentati. Massimo Mazzucco ricorda che anche nel ’63, quando l’FBI diramò la segnaletica di ricercato per Lee Oswald, non potendo dire che era quello che aveva sparato a Kennedy (non si poteva ancora sapere) dissero che il fuggiasco aveva perso un documento d’identità…un vecchio trucco poliziesco, di cui non possono far a meno. In tanta bassezza ed orrore morale dei governi occidentali che si coinvolgono in questi sporchi giorchi con criminali e formazioni delinquenziali o jihadiste – brilla per nettezza il saluto del presidente Assad ai morti francesi: “Parigi prova adesso quel che i siriani provano da cinque anni”; E poi: “Ipocriti, chiamate ‘terroristi’ quelli che colpiscono voi, e ‘ribelli moderati’ quando colpiscono noi”. E infine il monito: “Il terrorismo non è una carta che giocate e poi vi mettete in tasca – è uno scorpione che vi morde”. POST SCRIPTUM Un lettore mi passa la seguente dichiarazione del generale di divisione Vincent Desportes: “Una parola su Daesh. Non c’è dubbio sulla realtà della minaccia diretta per i nostri interessi vitali, fra cui la nostra popolazione. Daesh è il primo movimento terrorista a controllare un così vasto territorio,35% del territorio irakeno, 20 per cento del territorio siriano. Che rappresenta 200 mila chilometri quadrati e 10 milioni di persone (…) Questo territorio è imperfettamente ma realmente ‘amministrato’ da un ‘ordine islamico’ fatto di barbarie e di racket. Daesh dispone in un vero tesoro di guerra, 2 miliardi di dollari secondo la Cia, di introiti autonomi e massicci senza paragone con quelli di cui disponeva Al Qaeda. Dispone di equipaggiamento militare abbondante, anche pesante e sofisticato. Siamo di fronte a un vero esercito inquadrato da militari professionali. Chi è il dottor Frankenstein che ha creato questo mostro? Diciamolo chiaro, perché ciò ha delle conseguenze: sono gli Stati Uniti. Per interesse politico miope, altri attori, alcuni pretesi amici dell’Occidente, altri per compiacenza o volontà deliberata, hanno contribuito…ma i primi responsabili sono gli Stati Uniti. (…) Il punto è di farlo sparire prima che il male sia irreversibile, che le sue braci disperse appicchino un incendio universale. Bisogna agire in modo potente e determinato, con tutti i paesi della regione” (sic). 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata November 16, 2015 at 06:43 Share Inviata November 16, 2015 at 06:43 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare 61066 Inviata November 16, 2015 at 07:47 Questo è un messaggio popolare Share Inviata November 16, 2015 at 07:47 La Francia attacca Raqqa in Siria, considerata la roccaforte Isis:http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/15/news/siria_bombardamenti_intensi_su_raqqa_capitale_dell_is-127438355/?ref=HREA-1 15 anni di "bombe contro il terrorismo" e il terrorismo oggi è più forte.Inviato dal mio LT25i utilizzando Tapatalk 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Ayrton4ever Inviata November 16, 2015 at 08:58 Questo è un messaggio popolare Share Inviata November 16, 2015 at 08:58 ma non mi dire...http://www.ilgiornale.it/news/mondo/stati-uniti-ci-finanziano-rivelazione-guerrigliero-dellisis-1087098.html?mobile_detect=false 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Carlomm73 Inviata November 16, 2015 at 09:28 Questo è un messaggio popolare Share Inviata November 16, 2015 at 09:28 Intervengo per la prima volta in questa discussione perché nel we ero inabilitato.Riguardo al post qui sopra di @Ayrton4ever, a parte controllare la veridicità dell'informazione, ho sempre pensato che ci si trovi in una situazione sfuggita di mano ad alcuni politicanti del mondo Occidentale. 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Sikander Inviata November 16, 2015 at 09:45 Share Inviata November 16, 2015 at 09:45 Intervengo per la prima volta in questa discussione perché nel we ero inabilitato.Riguardo al post qui sopra di @Ayrton4ever, a parte controllare la veridicità dell'informazione, ho sempre pensato che ci si trovi in una situazione sfuggita di mano ad alcuni politicanti del mondo Occidentale.Vero vero.E' decisamente sfuggita di mano. E' come se da qualche anno stessi mettendo a ferro e fuoco, insieme ad un gruppo di amici, una provincia e la proclamassi mio personale reame con leggi da medioevo. Il tutto nell'indifferenza più totale. 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare sundance76 Inviata November 16, 2015 at 09:52 Questo è un messaggio popolare Share Inviata November 16, 2015 at 09:52 (modificato) Vero vero.E' decisamente sfuggita di mano. E' come se da qualche anno stessi mettendo a ferro e fuoco, insieme ad un gruppo di amici, una provincia e la proclamassi mio personale reame con leggi da medioevo. Il tutto nell'indifferenza più totale. Magari!Il fatto, continuo a ripeterlo, è che diverse potenze occidentali e alcuni stati mediorientali hanno esplicitamente armato l'Isis per perseguire i propri scopi particolari.La Turchia vuole abbattere Assad per allargarsi nel corridoio di Aleppo.Gli USA vogliono abbattere Assad, unico alleato dell'Iran nell'area, oltre che unico alleato che permette alla Russia di avere una base nel Mediterraneo.L'Arabia Saudita vuole eliminare Assad, anche perché Arabia Saudita (sunnita wahabita) e Iran (sciita) sono acerrimi nemici e lottano per la supremazia regionale.Israele vuole abbattere Assad che è l'unico che può infastidirlo, in quanto Israele e Iran sono nemici, e Israele non sopporta di avere un vicino alleato dell'Iran.I paesi occidentali vogliono costruire un oleodotto che passi per Siria e Turchia, fregando così l'Iran, ed evitando così giri più complicati per gli approvigionamenti petroliferi.Ecco perchè l'Arabia e altri emirati riforniscono di armi, denaro e petrolio l'Isis.Usa e Ue, dal canto loro, vendono miliardi di armi al Califfato, tramite canali non certo limpidi (vedi Report ieri sera).E abbiamo ancora il coraggio di parlare di "errori", "indifferenza", "religione", "scontro di civiltà"? Modificato November 16, 2015 at 10:02 da sundance76 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata November 16, 2015 at 10:03 Share Inviata November 16, 2015 at 10:03 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata November 16, 2015 at 10:12 Share Inviata November 16, 2015 at 10:12 Grande. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata November 16, 2015 at 10:14 Share Inviata November 16, 2015 at 10:14 L'Isis nasce nell'indifferenza?http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ContentItem-70366234-7bfa-4e06-9e67-a46fd27781fc.html?refresh_ceIRAQ, ARRESTATO COLONNELLO ISRAELIANO 29 ottobre 2015 2.51"La sicurezza irachena ha arrestato nei giorni scorsi un colonnello israeliano della Brigata del Golan insieme ad un gruppo di terroristi dell'Isis". La notizia è stata diffusa dall'agenzia iraniana Fars. Il colonnello arrestato si chiama Yusi Oulen Shahak e l'agenzia fornisce anche il suo numero di matricola. Le forze di sicurezza irachene lo stanno interrogando per capire le ragioni della sua presenza fra i combattenti dell'Isis. 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Sikander Inviata November 16, 2015 at 10:21 Share Inviata November 16, 2015 at 10:21 Magari!Il fatto, continuo a ripeterlo, è che diverse potenze occidentali e alcuni stati mediorientali hanno esplicitamente armato l'Isis per perseguire i propri scopi particolari.La Turchia vuole abbattere Assad per allargarsi nel corridoio di Aleppo.Gli USA vogliono abbattere Assad, unico alleato dell'Iran nell'area, oltre che unico alleato che permette alla Russia di avere una base nel Mediterraneo.L'Arabia Saudita vuole eliminare Assad, anche perché Arabia Saudita (sunnita wahabita) e Iran (sciita) sono acerrimi nemici e lottano per la supremazia regionale.Israele vuole abbattere Assad che è l'unico che può infastidirlo, in quanto Israele e Iran sono nemici, e Israele non sopporta di avere un vicino alleato dell'Iran.I paesi occidentali vogliono costruire un oleodotto che passi per Siria e Turchia, fregando così l'Iran, ed evitando così giri più complicati per gli approvigionamenti petroliferi.Ecco perchè l'Arabia e altri emirati riforniscono di armi, denaro e petrolio l'Isis.Usa e Ue, dal canto loro, vendono miliardi di armi al Califfato, tramite canali non certo limpidi (vedi Report ieri sera).E abbiamo ancora il coraggio di parlare di "errori", "indifferenza", "religione", "scontro di civiltà"? Tutto certamente vero e che mi trova in accordo.Però non trovo corretto una sorta di "riduzionismo economico" alla base di tutto che vedo spesso. Trovo ingenuo pensare che la religione e le ideologie siano semplicemente foglie di fico per coprire dinamiche esclusivamente politico-economiche. I moventi che spingono gli individui ad agire sono di norma un groviglio inestricabile di fattori tra loro molto eterogenei, in cui quelli religiosi e ideologici non sono pura sovrastruttura ma elementi capaci di operare direttamente nella storia, strettamente intrecciati a fattori economici e politici. Se l'Arabia Saudita e l'Iran sono acerrimi nemici come dici (verissimo), lo sono fondamentalmente per motivi religiosi: stai sicuro che si odierebbero anche se fossero 2 tribù di 10 persone nel deserto, invece che stati nazionali. 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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