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#KeepFightingMichael


Carlomm73
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Ma a 20 km orari un casco non dovrebbe spaccarsi in due  parti,secondo me andava  sicuramente più veloce..

Comunque ,qualsiasi cosa sia accaduta ,non bisogna certo  scandalizzarsi,oggi sugli sci si può andare molto veloce anche senza una grande tecnica,quanto è accaduto a Schumacher,rientra purtroppo nelle casistiche di incidenti sugli sci,nel caso di  Michael  c'è purtroppo anche    la grande sfortuna della roccia.

 

pagine indietro c'è scritto molto bene perchè un casco può rompersi benissimo anche a 20 orari.

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E' fin dal primo momento che non so cosa augurargli .....

Esatto, Alessandro pagine addietro aveva scritto che non lo vorrebbe come un vegetale. Anche se comprensibilissimo, sono questioni o dilemmi atroci e ognuno può solo parlare per sè stesso.

 

@luke: io avevo intuito che la possibilità  di effettuare il secondo intervento aveva migliorato le cose e i medici mi sembravano un po' più ottimisti (se non ho capito male per evitare l'eccessivo aumento della pressione)

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<br /><br />Sei sicuro? Non trovo fonti su questa cosa...

il video del casco l ha preso la polizia, l ha detto in un comunicato la portavoce di shumi..poi sembra che sia apparso questo nuovo video amatoriale, vedremo quanto veritiero

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Onestamente spero che la tesi dei 20 km orari non sia confermata,sarebbe davvero una beffa feroce del destino,un qualcosa di quasi inevitabile.....

 

Non sono un fisico, ma se aggiungi la forza di gravità , il peso della testa all'interno del casco e tutto il resto che non conosco, anche a 30/40 all'ora potrebbe essere stato devastante.

 

Tra l'altro con gli sci pare che si vada piano a guardare in TV, ma quelli che vanno più piano i 30/40 li passano senza problemi mi sa

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Esatto, Alessandro pagine addietro aveva scritto che non lo vorrebbe come un vegetale. Anche se comprensibilissimo, sono questioni o dilemmi atroci e ognuno può solo parlare per sè stesso.

 

@luke: io avevo intuito che la possibilità  di effettuare il secondo intervento aveva migliorato le cose e i medici mi sembravano un po' più ottimisti (se non ho capito male per evitare l'eccessivo aumento della pressione)

Il secondo intervento è servito a non fare ulteriori danni dal momento che si è reso necessario proprio perchè l'edema cerebrale perdurava. Come dire che hanno fatto l'intervento per cercare di preservare quello che di buono c'era e senza il quale probabilmente il cervello avrebbe continuato a soffrire. Quindi il miglioramento ottenuto è stato quello di fermare e ridurre l'edema ma il danno fatto precedentemente e cioè nelle ore dopo il trauma, nessuno ha potuto o potrà  mai eliminarlo.

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Ma a 20 km orari un casco non dovrebbe spaccarsi in due  parti,secondo me andava  sicuramente più veloce..

 

Mi ripeto.

Dipende dal punto dell'impatto. Picchiare contro una superficie piana è molto diverso da uno spigolo, il carico è enormemente diverso.

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L'assicurazione non pagherà  nulla, lui era fuoripista.

 

Da sciatore so che in qualsiasi momento può succedere qualcosa con il più banale dei movimenti, figuriamoci fuoripista...

penso che lui abbia assicurazioni private ben più sostanziose dell'assicurazione della pista...che ti assicurano indipendentemente da cosa fai, dove lo fai, come lo fai....ne ho una io figuriamoci lui

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Scusate se ho scritto poco dove sono c'è poca copertura e non sono in vena scusate, sono abbattuto, dai Michael!

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Anch'io... e non credevo mi avrebbe preso così male. All'inizio quando ho saputo la notizia pensavo non fosse nulla di grave, ma da quando ho saputo che era in pericolo di vita non so... mi è presa una cosa che non so nemmeno io come descrivere. So solo che la domenica dell'incidente mi sono addormentata sintonizzata su Rai News, in macchina nel tragitto casa-ufficio ho ascoltato più radiogiornale che in tutta la mia vita, e anche in ufficio ne ho parlato... io, che di solito del crucco non parlo mai se non per dire la "mia" a modo mio... tornando a casa in macchina ripensando a tutto questo mi sono perfino messa a piangere... il pensiero che lui potesse non esserci più o potesse vivere come un "mezzo uomo" mi faceva, e mi fa, stare male. Che ne so... Non avrei mai immaginato che un giorno mi sarei ritrovata a scrivere questo per lui. E di sicuro non lo faccio perchè il momento è tragico e mi sento obbligata. Se non me ne fregasse nulla non avrei scritto mezza riga. Pensavo che avrebbe continuato a darmi fastidio per tanti e tanti anni ancora, per tutta la vita. Lo voglio ancora tanto.

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penso che lui abbia assicurazioni private ben più sostanziose dell'assicurazione della pista...che ti assicurano indipendentemente da cosa fai, dove lo fai, come lo fai....ne ho una io figuriamoci lui

Sicuramente avrà  una polizza assicurativa alta un palmo ma lui è passato fuoripista oltre un palo rosso che delimita la pista. Oltre quello la Società  che gestisce gli impianti (e che è obbligata a garantirti la sicurezza dentro la pista in cambio dello skipass) non è tenuta a garantirti la sicurezza, se ci passi non sono loro responsabili, tanto che c'era un palo a segnalarlo.

 

Ovviamente è una cosa del tutto futile rispetto alla vita di Michael ma credo che un legale delle assicurazioni non avrà  difficoltà  a dimostrare questa tesi

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Non so a voi ma a me di assicurazioni non interessa proprio. Auguro a Michael quello che lui preferirebbe per se stesso in questo momento. Penso che anche per lui e la sua famiglia l'assicurazione in questo momento non sia il primo problema da risolvere.

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Altre fonti parlano di un altro testimone che avrebbe filmato quando Schumi ha fatto l'incidente e secondo lui andava a una velocità  di 20 km al ora ... proprio lo spericolato da fuori pista di cui si era pensato nei primi momenti

 

Ha subito solo danni celebrali ed è caduto in una zona piena di rocce.

Per cui non correva troppo altrimenti avrebbe riportato anche dei danni fisici

 

Per me ha fatto una caduta "innocua" ma la roccia l'ha resa tragica.

Edited by isomax89
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.

Per cui non correva troppo altrimenti avrebbe riportato anche dei danni fisici

 

 

...altrimenti sarebbe morto sul colpo. Casco o non casco... Ci si può far malissimo anche cadendo da fermi sul pavimento umido del bagno...

 

Si è parlato di fuoripista, di Schumacher che andava "a oltre 100 kmh"... Che stronzata, un altro po' e quelle velocità  non le raggiungono nemmeno i professionisti in discesa libera (che mi pare viaggino a 130 kmh)... 

Il problema è che se ne è detto di tutto e di più, su questa vicenda. Resto del parere che il silenzio (in particolar modo quando il direttamente coinvolto è ancora in una situazione critica e nche in virtù del fatto che c'è comunque un'indagine in corso) sia la cosa più gusta da fare. Ma pretendere il silenzio da certi giornalistacci da 4 soldi (che invece sguazzano in queste cose) è impresa impossibile...

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ma poi è proprio il fatto che il danno sia solo alla testa che esclude che stesse andando a chissà  quanto.

 

Anche a 50/60 all'ora, se cadi male in quelle condizioni, oltre alla testa sicuramente qualche contusione la riporti, se non di più. Figuriamoci a 100 all'ora, roba che mi pare francamente impossibile a giudicare dal luogo e dal manto di neve.

 

Il tutto sta prendendo la forma della casualità  sfigata, non c'è altro da fare.

 

Si può solo sperare e attendere.

 

Certo che gli articoli che si leggono in questi giorni...dietrologie, retrospettive, ricordi delle prime vittorie, cavalcate trionfali...boh, 3/4 di stampa si comporta come se fosse già  morto.

 

Non so se la strategia intrapresa da Sabine è quella corretta, ma magari col passare dei giorni e dando solo il minimo indispensabile delle informazioni qualcuno farà  scivolare le notizie più in basso.

 

Forse è quello che vogliono per essere più tranquilli.

 

I messaggi scritti sul sito verranno probabilmente inviati domani a Sabine, io ho aggiunto il mio

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Credo che ormai sia chiaro: il termine FATALITà€ ai giornali non piace proprio... Doveva essere a tutti i costi colpa di qualcuno o di qualcosa... Sent from my Kindle Fire using Tapatalk 2

Edited by djbill
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La fatalità  non ha una trama, non lascia spazio a pettegolezzi. Il giornalismo intorno alle disgrazie deve avere una struttura narrativa per vendere (e vendere a lungo), Bruno Vespa docet, ahinoi. Chi vuole conoscere i fatti deve sempre lavorare di setaccio e armarsi di pazienza.

Edited by Wexx
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