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Juan Pablo Montoya


sundance76

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  • 2 weeks later...
  • 3 weeks later...

Tracciando un primo bilancio su questa fetta di stagione in IndyCar mi viene da dire che non ha raccolto quanto seminato, sebbene il settimo posto momentaneo nella classifica piloti sia più che onorevole.

 

Le prime due corse sono servite per togliere un po' di ruggine. A St. Petersburg sembrava davvero quasi un estraneo a queste forze, in continua lotta con vettura e gomme. Piccoli segnali di ripresa a Long Beach, con un quarto posto regalato dalla follia di Hunter-Reay che manda a muro un po' di gente.

 

Poi però scatta la molla ed al Barber inizia ad essere competitivo anche in qualifica, arrivando nella top8. In gara, regala spettacolo sul bagnato (complice probabilmente un assetto Penske votato di più verso l'umido) recuperando diverse posizioni ed arrivando ad annusare il podio. Poi butta via tutto con un erroraccio. Anche sullo stradale di Indy raccoglie meno di quanto seminato: lotta tra la 4° e la 6° posizione (in linea con Castroneves) poi un pit lento e la tamponata a Rahal chiudono il sipario. Non c'è due senza tre ed ecco che alla 500 Miglia perde l'opportunità  di ottenere un gran risultato nelle qualifiche dopo le ottime sessioni di libere. In gara si districa bene nella strategia di Ganassi basata sul risparmio carburante, rimane stabile tra l'ottava e la decima posizione e proprio quando era risalito in 5°, rovina tutto con un DT per velocità  eccessiva. Poi recupera ugualmente grazie alle pace car ed agli errori altrui.

 

IN generale, tre week-edn potenzialmente ottimi rovinati da "dettagli".

 

A quel punto si arriva a Detroit. Deciso passo indietro, con le strategie a dominare. Unico sussulto, la fast six nella qualifica di gara 1.

 

Infine, eccoci a Fort Worth, 4° in qualifica e soprattutto a podio in gara: chiaramente prestazione migliore fino a questo momento per distacco. Corsa condotta sempre all'attacco, senza la minima sbavatura. Unica nota, l'ingenuità  alla ripartenza dell'ultima pace car che forse gli è costata il secondo posto, ma chiaramente marginale rispetto a tutto il resto.

 

In buona sostanza, dopo un piccolo periodo di adattamento è subito tornato competitivo e veloce (coadiuvato anche da un Team Penske davvero in gran forma in questa parte di stagione) se riesce a limitare i suoi errori potrà  togliersi delle soddisfazioni e guadagnare ancora qualche posizione in campionato.

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Un talento purissimo che imho ci ha fatto vedere solo in parte quello che valeva...

 

 

Rivalutato col tempo. Manca uno con le palle così.. L'avrei voluto vedere in mezzo ai big attuali

 

Daccordissimo

 

 

 

Grande Juancho. La F1 guadagnerebbe non poco con la sua presenza in pista

 

 

 

io lo potrei scambiare perfettamente x Vettel. Più della perfezione a me interessa l'arte   :asd:

 

 

 

Vi immaginate Juancho, compagno di Hamilton nella Mercedes, con libertà  di movimenti?   WOW, loro due in follia assoluta :asd:

 

 

Ma magari...  :sbav:

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  • 3 weeks later...

Juacho .... quanti ricordi ! Escluso Bruninho e' il pilota con il quale ho avuto l'amicizia piu' vera e fantastica in quel mondo strano che è' la F1. Selvatico più' di un gatto selvatico ma con un cuore grande come due case ! Corretto, onesto nei rapporti mai profittatore il ragazzo e' splendido davvero. Certo non è' facile da farci insieme però quando capisce che da te non riceverà ' mai sorprese lui si apre in un modo davvero grande e si fida di te ! A quel punto e' fatta ... Puoi anche infilargli un dito in C che non capita nulla. L'ho conosciuto nel 2000 lui è' un grande amico di Beppe che è' il suo Agente e che me lo presentò . Il pilota mi ha entusiasmato fin da quando correva in F3000 , talento e coraggio assoluti. Non era adatto secondo me a quella F1 lui era un tipo alla Hunt per capirci. Il primo bellissimo ricordo e' quel cappellino che vedete sotto dietro al quale c'è una lunga storia ..... suo padre correva sui kart in Sudamerica e smise proprio quando Ayrton incomincio'. Si innamorò del talento di quel brasiliano e ne diventò grandissimo tifoso. Passione che trasmise a Juancho. Ricordo che lo incontrai a Monza nel 2001 il giovedì del GP e gli portai un regalino. Era un cappellino JPS firmato da Ayrton con data Estoril 1985 first win. Questo ti DEVE aiutare a vincere domenica gli dissi, basta con la sfiga ! La domenica vinse la sua prima gara in F1 e mi ringrazio' regalandomi il cappellino della sua prima vittoria. Poi poi poi la storia e' lunga e ne avrò ancora tante da raccontare .....

UP !!!

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