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Andrea Antonelli


leopnd

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Effettivamente l'investimento è probabilmente l'unica situazione alla quale non si può porre rimedio e nella quale ci si può affidare solo al culo.

 

Il problema, nel caso di oggi, sta a monte.

 

Rolfo dice, da pilota, una cosa che è da tenere in considerazione riguardo le gomme.

 

Invece che perdere grip progressivamente sul lato, cedono di schianto. E riprendono allo stesso modo grip. Se perdi la moto sono affari tuoi praticamente.

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Effettivamente l'investimento è probabilmente l'unica situazione alla quale non si può porre rimedio e nella quale ci si può affidare solo al culo.

Il problema, nel caso di oggi, sta a monte.

Rolfo dice, da pilota, una cosa che è da tenere in considerazione riguardo le gomme.

Invece che perdere grip progressivamente sul lato, cedono di schianto. E riprendono allo stesso modo grip. Se perdi la moto sono affari tuoi praticamente.

Questa non è di certo una novità . Proprio x questo i piloti cercano il limite a loro spese.

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Quest'autunno ed inverno sono stato a Minsk diverse volte.

 

Per quanto riguarda la mia esperienza di passeggero,vi posso assicurare che l'asfalto in Bielorussia drena eccome......

 

In ogni caso a Monza quest'anno hanno corso in condizioni peggiori....

Modificato da Albi66
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Però....attenzione....non sto dicendo che non si debba correre a Laguna,sto solo dicendo che per quanto uno possa fare per la sicurezza,non si potrà  mai raggiungere il successo completo...le corse sono così e penso che lo stesso Antonelli e tanti altri che hanno perso la vita lo sapevano benissimo.

 

Piccolo O.T:

Si parla di sicurezza e poi si corre ad Interlagos dove in entrata box c'è un bel muretto di taglio e in quel tratto i piloti sono ben oltre i 250...i piloti stessi non pensano che,in caso di contatto tra monoposto o perdita d'aderenza,potrebbe succedere la stessa cosa successa a Patrese all'Estoril nel 1991?.

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Però....attenzione....non sto dicendo che non si debba correre a Laguna,sto solo dicendo che per quanto uno possa fare per la sicurezza,non si potrà  mai raggiungere il successo completo...le corse sono così e penso che lo stesso Antonelli e tanti altri che hanno perso la vita lo sapevano benissimo.

Piccolo O.T:

Si parla di sicurezza e poi si corre ad Interlagos dove in entrata box c'è un bel muretto di taglio e in quel tratto i piloti sono ben oltre i 250...i piloti stessi non pensano che,in caso di contatto tra monoposto o perdita d'aderenza,potrebbe succedere la stessa cosa successa a Patrese all'Estoril nel 1991?.

Questo è un altro discorso.

Le moto sollevano molta meno acqua delle auto, eppure la visibilità  era inesistente. Per questo parlo di asfalto inadeguato (e di luogo inadeguato, dal momento che tirano fuori il discorso dell'inverno come giustificazione). Che si facciano la loro bella Coppa Wiborowa e non rompano le palle.

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Chi ha approvato la partenza della gara deve essere processato per omicidio colposo.

RIP.

 

Noooo e perchè mai???? non vorrai mica che, per una volta, qualcuno paghi?

 

Sai come si chiama quando si va in c*** alla legge negli autodromi? fine dello stato di diritto? naaah si chiama "motorsport is dangerous" e con questa vaccata certi criminali la fanno sempre franca e col conto in banca aumentato; il bello sono i gonzi che ci credono

 

Come è stato possibile? nello stesso modo con cui è stato possibile che una curva da 300 orari rimanesse inalterata per anni nonostante ci si fossero stampati in tre.

Anche lì al primo caso si poteva mettere una chicane, poi realizzata, per abbattere le possibilità  d'incidente.

Anche lì non è stato fatto nulla. Anche oggi siamo a piangere un ragazzo che non c'è più.

 

Ma basta dire che "Motorsport is dangerous" e la coscienza è a posto.

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Noooo e perchè mai???? non vorrai mica che, per una volta, qualcuno paghi?

 

Sai come si chiama quando si va in c*** alla legge negli autodromi? fine dello stato di diritto? naaah si chiama "motorsport is dangerous" e con questa vaccata certi criminali la fanno sempre franca e col conto in banca aumentato; il bello sono i gonzi che ci credono

 

Come è stato possibile? nello stesso modo con cui è stato possibile che una curva da 300 orari rimanesse inalterata per anni nonostante ci si fossero stampati in tre.

Anche lì al primo caso si poteva mettere una chicane, poi realizzata, per abbattere le possibilità  d'incidente.

Anche lì non è stato fatto nulla. Anche oggi siamo a piangere un ragazzo che non c'è più.

 

Ma basta dire che "Motorsport is dangerous" e la coscienza è a posto.

e allora cambiamo le piste a ogni incidente che avviene ...

il tamburello doveva rimanere com'era.

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Io non ho una memoria lunga, anzi... Ma credo che gli incidenti mortali siano aumentati di frequenza negli ultimi anni. Credo che con questa smania di tirare tutto al limite (compresi tecnologia e budget) si sia andato un po' oltre a scapito della sicurezza.

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Per quanto riguarda la pista, le organizzazioni vanno dove ci sono i soldi e chi può pagare il fee enorme (si parla di centinaia di migliaia di euro anche per eventi di minor rilevanza) per poter organizzare l'incontro. Attualmente i paesi in grado di permettersi di spendere questi soldi non stanno in Europa. Russia, Turchia, Emirati Arabi, Qatar, Brasile... sono questi i paesi in grado di scucire le cifre richieste solo per aver il permesso di organizzare un evento.

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perfetto, se hanno i soldi per organizzare allora hanno anche i soldi per tenere le piste in condizioni dignitose.

 

Questo è possibile solo con regolamenti chiari e severi. Se hanno rispettato tutto quello che prevedeva il regolamento possono dormire sonni tranquilli.

 

La cosa indecente dei regolamenti e che per la parte di maarketing ti dice anche di quanto mm deve essere grande il banner e dove va posizionato. Mentre per la parte di sicurezza degli atleti e del pubblico di solito ci sono poche norme lacunose...

 

In Italia una cosa funziona bene: per gli edifici le norme di sicurezza le fanno i Vigili del Fuoco con tanto di verifica in loco del rispetto del regolamento. In sostanza chi in caso di pericolo ti deve salvare il culo, vuole assicurarsi che ci sia uno standard minimo garantito.

Modificato da djbill
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e allora cambiamo le piste a ogni incidente che avviene ...

il tamburello doveva rimanere com'era.

 

teniamocele così e adoriamole come feticci, nel frattempo continuiamo ad aprire topic commemorativi di piloti, un "rip" e tutti contenti.

 

ci siamo tenuti il tamburello (la storia... la tradizione...) e abbiamo perso Senna (ma un altro sarebbe stato uguale), bell'affare, un successone.

 

Tornando al povero Antonelli, io non voglio che qualcuno paghi per forza ma che se c'è un colpevole questi lo faccia

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teniamocele così e adoriamole come feticci, nel frattempo continuiamo ad aprire topic commemorativi di piloti, un "rip" e tutti contenti.

 
Onestamente lo considero un po' ipocrita. Da parte mia non metterò mai un RIP a chi non sapevo nemmeno della sua esistenza prima della sua morte.
 

ci siamo tenuti il tamburello (la storia... la tradizione...) e abbiamo perso Senna (ma un altro sarebbe stato uguale), bell'affare, un successone.

 
In questi casi credo ci sia una combinazione tra macchina che si evolve, pilota che tenta a tutti i costi di andare oltre al limite e pista che in certi casi può risultare fatale. Purtroppo non si può prevedere tutto...
 

Tornando al povero Antonelli, io non voglio che qualcuno paghi per forza ma che se c'è un colpevole questi lo faccia


...ma quella di oggi forse era più prevedibile di altre. Ma se tutti fossero arrivati al traguardo sarebbero stati degli eroi.
Sarebbe il caso che le norme di sicurezza per una buona parte fossero redatte assieme ai piloti. In fin dei conti sono loro che corrono e rischiano la pelle.

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teniamocele così e adoriamole come feticci, nel frattempo continuiamo ad aprire topic commemorativi di piloti, un "rip" e tutti contenti.

 

ci siamo tenuti il tamburello (la storia... la tradizione...) e abbiamo perso Senna (ma un altro sarebbe stato uguale), bell'affare, un successone.

 

Tornando al povero Antonelli, io non voglio che qualcuno paghi per forza ma che se c'è un colpevole questi lo faccia

 

Giacomo, il fatto è che per come andò l'incidente (sospensione che si stacca e si infila nel casco), Ayrton sarebbe potuto morire pure a Monaco o a Sepang.

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In questi casi credo ci sia una combinazione tra macchina che si evolve, pilota che tenta a tutti i costi di andare oltre al limite e pista che in certi casi può risultare fatale. Purtroppo non si può prevedere tutto...

 

...ma quella di oggi forse era più prevedibile di altre. Ma se tutti fossero arrivati al traguardo sarebbero stati degli eroi.

Sarebbe il caso che le norme di sicurezza per una buona parte fossero redatte assieme ai piloti. In fin dei conti sono loro che corrono e rischiano la pelle.

 

 

No ma come dice Gio, intanto facciamo tutto quello che è possibile per abbattere le percentuali di rischio poi vediamo.

 

Giacomo, il fatto è che per come andò l'incidente (sospensione che si stacca e si infila nel casco), Ayrton sarebbe potuto morire pure a Monaco o a Sepang.

 

non voglio tornare su discorsi già  fatti ma se una saldatura fatta male (dal solito assolto) fosse stata fatta prima della chicane che poi hanno fatto, non avrebbe tirato giù due marce e un'ottantina di kmh, si sarebbe proprio fermato e tale probabilità  annullata.

 

Oggi, per me , c'è stata una bella negligenza, il caso sfortunato è Simoncelli, questo no;

ho visto un po' in giro sul web, perchè dalla tv è sempre difficile giudicare: molti (sul circuito) parlano di situazione meteo proibitiva. come, in un ambito professionistico, si possa prendere una decisione così alla leggera, non potrò mai capire

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Parlavo in generale, non mi soffermavo sull'episodio specifico di oggi. Chiaro che oggi le condizioni proibitive - e in un circuito non adatto per "sfidarle" - hanno fatto si che gli organizzatori "se la siano andata a cercare" (e a pagare è stato un pilota). Ma ripeto, quando cadi e qualcuno t'investe non hai scampo. A Mosca come a Monza, a Misano, a Sepang e in qualsiasi altro posto del mondo, sia con l'asciutto che con il bagnato.... Questo è il problema principale delle corse di moto. Ma non c'è niente che si possa fare. Non lo risolveranno mai...

diciamo che nel caso specifico, dalla caduta al momento in cui andrea viene centrato passan 4 5 secondi..in cui chi seguiva nulla ha visto..in situazioni normali...non so...

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teniamocele così e adoriamole come feticci, nel frattempo continuiamo ad aprire topic commemorativi di piloti, un "rip" e tutti contenti.

 

ci siamo tenuti il tamburello (la storia... la tradizione...) e abbiamo perso Senna (ma un altro sarebbe stato uguale), bell'affare, un successone.

 

Tornando al povero Antonelli, io non voglio che qualcuno paghi per forza ma che se c'è un colpevole questi lo faccia

 

Il Tamburello c'era anche quando si sono schiantati Piquet,Alboreto e Berger....tutti e tre usciti indenni...a parte Berger.

SENNA?...sfiga bella e buona.

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Ok, allora eliminiamo preventivamente tutte le curve veloci e sostituiamole con tornantini lentissimi e chicane... Così, nel caso dovesse capitare un'avaria alla vettura, siamo sicuri che non accadrà  niente.... Ma che discorso è... 

 

I discorsi stanno a zero. Negli sport motoristici le avarie ci saranno sempre, gli incidenti anche e anche mortali. Bisogna accettarlo e amen, senza andare a cercare il solito colpevole o tutte le motivazioni del caso. Succede e stop. Oggi non si doveva correre e ok, ma tra qualche mese capitava la stessa cosa in un circuito supersicuro e in condizioni meteo ottimali e i discorsi sarebbero stati gli stessi. 

 

nessuna intenzione di eliminare le curve veloci ma solo di levarle dove non c'è un minimo di via di fuga, preferisco averle dove c'è un minimo spazio.

 

In condizioni meteo ottimali quello che è successo oggi col pilota che dopo 4 secondi colpisce Antonelli, ha una possibilità  minima di accadere

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In condizioni meteo ottimali quello che è successo oggi col pilota che dopo 4 secondi colpisce Antonelli, ha una possibilità  minima di accadere

 

E su questo siamo d'accordo e l'abbiamo più e più volte ribadito. Oggi le condizioni sarebbero state difficilissime per una gara di macchine, figuriamoci di moto... Ma il problema di fondo è sempre quello. Quando un centauro viene investito c'è ben poco da fare, ed è un'ipotesi che può accadere in qualsiasi circuito e in qualsiasi condizione meteo. Oggi si poteva evitare la tragedia, ma in futuro sarebbe comunque ricapitato... L'abbiamo visto anche recentemente nei casi di Tomizawa e Simoncelli. E' il problema più grande delle corse di moto e, purtroppo, è quello praticamente impossibile da risolvere.... Puoi proteggere maggiormente il collo, ma il resto del corpo rimane comunque vulnerabile. E non c'è modo di salvaguardare completamente le zone vitali...

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