leopnd Posted March 10, 2017 at 08:27 PM Share Posted March 10, 2017 at 08:27 PM E' morto John Surtees... È stato l'unico pilota della storia ad aver conquistato il titolo iridato sia nelle moto che in F1... 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post Ayrton4ever Posted March 10, 2017 at 09:04 PM Popular Post Share Posted March 10, 2017 at 09:04 PM Ripropongo anche qui la biografia che ho scritto per il sito. Lo faccio solo per rendere più completa la discussione che lo riguarda. John Surtees, come molti altri piloti, è arrivato all’automobilismo dal motociclismo, nessun altro però è riuscito a vincere l’alloro iridato in entrambe le discipline. Il pilota inglese giunge in Formula 1 dopo sette titoli mondiali nelle moto ma non mostra il minimo problema di adattamento, è competitivo da subito e si distingue non solo per la velocità ma anche per la profonda conoscenza tecnica che dimostra. Professionista esemplare e collaudatore finissimo, è completamente dedicato alla sua professione, non amando particolarmente gli aspetti mondani e i ricevimenti cui viene invitato. Il debutto nella massima formula arriva nel 1960, campionato in cui corre part time per i coincidenti impegni nel motomondiale che lo vedono vincitore assoluto in due classi con sette vittorie complessive. Surtees ha un impatto scioccante sulla Formula 1: al suo secondo gran premio in casa arriva secondo, al terzo in Portogallo realizza la sua prima pole position. Si dedica unicamente alle auto e, dopo un anno di apprendistato alla Cooper, brilla con la Lola con due secondi posti consecutivi nel campionato 1962. L’anno successivo vede il suo trasferimento alla Ferrari. In realtà John avrebbe potuto compiere il tragitto verso Maranello dodici mesi prima, tanta era stata l’impressione che aveva suscitato nei vertici del Cavallino, ma, di fronte all’offerta ricevuta, era stato proprio il pilota a fare un passo indietro, scrivendo per lettera, con grande umiltà e intelligenza, di non sentirsi sufficientemente pronto per la Ferrari. Nel 1963 Surtees accetta la nuova offerta che arriva da Maranello e si mette al lavoro. Il primo anno vede la vittoria al Nurburgring dove riesce a battere in pista Clark che in quel 1963 si dimostra praticamente insuperabile. Ottiene altri due podi e getta le basi per il campionato successivo. Nel 1964 Surtees corona il suo sogno e si laurea Campione del Mondo anche in Formula 1. La Ferrari presenta l’innovativo modello 158, un passo avanti rispetto all’anno precedente quando il sei cilindri Dino, buon motore per potenza e leggerezza, si è dovuto arrendere agli otto cilindri d’Oltremanica. In realtà il campionato è vinto, letteralmente, all’ultimo giro possibile e con una rimonta entusiasmante, dopo che a metà stagione, dopo cinque corse, Surtees può vantare solo un secondo e un terzo posto mentre Clark e Hill con le loro Lotus e BRM si dividono i successi, alternandosi al comando della classifica iridata. Questo andamento è tipico della Ferrari degli anni Sessanta: la Scuderia privilegia i prototipi, la lotta con la Ford, la 24 ore di Le Mans e il Mondiale Sport e solo dopo, quindi da giugno in poi, ci si concentrava sulla Formula 1, il cui inizio di campionato veniva gestito con il materiale che si aveva in casa. Nelle ultime cinque gare John vince in Germania e a Monza, arriva secondo negli Stati Uniti e in Messico e riesce clamorosamente a vincere il mondiale, anche a causa dei guai di Clark e Hill che nelle ultime corse portano a casa pochissimi punti. Nella gara decisiva Hill, dopo un contatto con Bandini, precipita nelle retrovie e perde potenza dal motore, Clark rompe il motore all’ultimo giro perdendo corsa e mondiale mentre alla Ferrari basta ordinare a Bandini di lasciar passare Surtees dal terzo al secondo posto per vincere il titolo. Il 1965 rappresenta una delusione perché la macchina non presenta alcuno sviluppo e Surtees non può degnamente difendere il proprio titolo iridato, ottenendo solo tre podi e un anonimo quinto posto finale in classifica. Per l’anno successivo però i regolamenti prevedono il raddoppio di cilindrata e la Ferrari è data come grande favorita. Il campionato del 1966 inizia con il ritiro di Monaco, Surtees vince poi a Spa ma questa gara, anziché rappresentare la svolta per il campionato, diventa l’atto conclusivo della storia di John a Maranello: Surtees lascia la Ferrari! La verità non si saprà mai per l’impegno reciproco delle parti a nascondere quanto successo ma è verosimile che l’inglese sia stato vittima delle tante lotte politiche intercorse alla Ferrari negli anni. Surtees ha ottimi rapporti con Enzo Ferrari ma pessimi con il ds Dragoni, inoltre nel 1965 ha avuto un incidente in una gara Can Am alla guida della Lola che lo ha costretto a diversi mesi di inattività. I suoi rapporti con la Lola, l’uscita di un modello di questa che assomiglia molto alla Ferrari e la mai nascosta ambizione di diventare costruttore in proprio gli alienano le simpatie del Commendatore che, forse anche per evitare un trasferimento di segreti industriali verso la concorrenza presenta e futura, allontana il pilota. La carriera ad altissimi livelli in Formula 1 di Surtees finisce qua sebbene John, allontanatosi da Maranello, approdi alla Cooper terminando addirittura secondo il campionato 1966. La velocità, la sensibilità e la grande competenza tecnica del pilota comunque proseguiranno sempre fino al giorno del ritiro e consentiranno spesso di migliorare il rendimento delle sue macchine: la stessa Cooper con cui vince in Messico non prevaleva da quattro anni, la Honda che guiderà l’anno dopo avrà motori potenti ma telai pessimi e sarà l’intervento di John che permetterà di avere un telaio Lola con cui il pilota vincerà a Monza. Dopo tre campionati anonimi da costruttore, nel 1972 corre l’ultima gara e si chiude la carriera di uno dei talenti più puri dell’automobilismo, capace di cogliere anche un terzo posto a Le Mans e di vincere il campionato Can Am 1966. 7 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Davide Hill Posted March 10, 2017 at 09:43 PM Share Posted March 10, 2017 at 09:43 PM A livello di sport motoristici in toto (includendo tutto, due e quattro ruote, e non limitandomi quindi ad una singola categoria) lo considero il più grande della storia. Campione del Mondo (anzi, pluricampione) nella classe regina del motociclismo e Campione del Mondo in quella dell'automobilismo. Da questo punto di vista nessuno è stato come lui e, probabilmente, nessuno lo sarà mai. Per quanto mi riguarda è più che sufficiente per ritenerlo il più grande. in ogni caso, oggi ha ritrovato suo figlio Henry. Il resto è superfluo... 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
sundance76 Posted March 10, 2017 at 10:20 PM Share Posted March 10, 2017 at 10:20 PM Fu a dir poco intempestivo licenziare Surtees dopo l'inizio della stagione 1966. Quell'anno, John rientrava dopo un gravissimo incidente avuto in Canada in una corsa Sport nel settembre 1965. Ebbene, in quell'inizio-rientro del 1966, Surtees aveva disputato con la Ferrari 5 corse, cioè: 1000 Km di Monza, GP di Siracusa, BRDC a Silverstone, GP di Monaco e GP del Belgio, ottenendo 3 vittorie (Monza, Siracusa, Belgio), 1 secondo posto (Silverstone) e un ritiro quando era in testa alla corsa (Monaco). Inoltre dopo i primi due Gran Premi valevoli per il Mondiale F1 '66 (Monaco e Belgio), Bandini e Surtees erano in testa alla Classifica (Bandini 10 punti, Surtees 9 ).... Calcolando che, licenziato Surtees dopo la vittoria a Spa, Bandini perse una gara già dominata e vinta al GP di Francia successivo e che poi non potè partecipare al quarto GP per uno sciopero dei metalmeccanici, si capisce quanto grossa fu l'occasione persa nel '66... (mica l'unica, visto che Maranello ci ha abituato a mondiali buttati). Link to comment Share on other sites More sharing options...
330tr Posted March 10, 2017 at 10:43 PM Share Posted March 10, 2017 at 10:43 PM 49 minuti fa, Davide Hill ha scritto: A livello di sport motoristici in toto (includendo tutto, due e quattro ruote, e non limitandomi quindi ad una singola categoria) lo considero il più grande della storia. Campione del Mondo (anzi, pluricampione) nella classe regina del motociclismo e Campione del Mondo in quella dell'automobilismo. Da questo punto di vista nessuno è stato come lui e, probabilmente, nessuno lo sarà mai. Per quanto mi riguarda è più che sufficiente per ritenerlo il più grande. in ogni caso, oggi ha ritrovato suo figlio Henry. Il resto è superfluo... Era un pilota eccellente, un filo sotto Clark. All'epoca Big John era considerato un grandissimo. Forse il declino delle ultime esperienze ha offuscato un pò il mito. Per quanto riguarda la duttilità e poliedricità, una volta era moooolto più semplice imbattersi in simili situazioni: la moto spessissimo era il primo passo per altre formule. I Nuvolari, Varzi ecc vinsero prima in moto poi in auto. Mi pare anche Campari, ma sicuramente Rosemayer, Muller, lo stesso Ascari Alberto e così via...pure Damon Hill cominciò con le moto. Nuvolari era un grande riconosciuto già con le 2 ruote, corse e vinse contemporaneamente con 2 e 4 ruote, proprio come John. Col tempo è diventato sempre più difficile conciliare i due mondi: come in tutte le cose dell'uomo contemporaneo si tende all'iperspecializzazione. Pensiamo alla scienza: si è partiti da Leonardo, uomo-tutto, per finire allo studio di una branca di nicchia che il ricercatore deve approfondire per un'intera esistenza.. Link to comment Share on other sites More sharing options...
330tr Posted March 10, 2017 at 10:46 PM Share Posted March 10, 2017 at 10:46 PM 23 minuti fa, sundance76 ha scritto: Fu a dir poco intempestivo licenziare Surtees dopo l'inizio della stagione 1966. A tal proposito mi sovviene che John si porta nella tomba il segreto dell'ultimo colloquio col Drake, che non ha mai voluto svelare, affermando che era una questione personale e privata...peccato! 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Davide Hill Posted March 10, 2017 at 10:48 PM Share Posted March 10, 2017 at 10:48 PM E' il fatto di aver centrato gli obiettivi massimi di auto e moto (indipendentemente dalla "facilità" o dal fatto che altri abbiano vinto in entrambe le specialità, ma con "peso specifico" minore) che rendono immortale e unico il suo mito e me lo fanno piazzare sul trono eterno del motorismo. E' comunque un parere prettamente personale, come ho specificato... Link to comment Share on other sites More sharing options...
sundance76 Posted March 10, 2017 at 10:53 PM Share Posted March 10, 2017 at 10:53 PM In questo momento, Davide Hill ha scritto: E' il fatto di aver centrato gli obiettivi massimi di auto e moto (indipendentemente dalla "facilità" o dal fatto che altri abbiano vinto in entrambe le specialità, ma con "peso specifico" minore) che rendono immortale e unico il suo mito e me lo fanno piazzare sul trono eterno del motorismo. E' comunque un parere prettamente personale, come ho specificato... Più che peso specifico minore, direi inesistenza dei trofei. Giusto per speculazione storica (quindi al di là del discorso di Davide Hill), Nuvolari e Varzi sono stati più volte Campioni d'Italia di motociclismo nella 350 e nella 500. Stessa cosa in auto: Varzi Campione d'Italia 1929, 1930 e 1934, Nuvolari 1932, 1935 e 1936 (più il Campionato Europeo 1932). Lo stesso Jacky Ickx che ha vinto in F1, F2, Endurance, F5000, Can-Am, rally-raid, Turismo e altro che ora mi sfugge, aveva iniziato in moto. Link to comment Share on other sites More sharing options...
330tr Posted March 10, 2017 at 11:01 PM Share Posted March 10, 2017 at 11:01 PM John c'è da dire che ha avuto la grandezza per emergere in anni differenti, dove la specializzazione era già avviata, e i numeri sono straordinari. Altri ci hanno provato, nessuno dopo di lui s'è neppure avvicinato ai suoi risultati, a partire da De Agostini, passando per Hailwood ecc., finendo con Rossi che si beccò un'eternità da Raikkonen nonostante quanto affermato dai giornalisti, e capì che era meglio rimanere nel suo campo. Non ci si improvvisa più piloti da monoposto su 4 ruote... Link to comment Share on other sites More sharing options...
sundance76 Posted March 10, 2017 at 11:04 PM Share Posted March 10, 2017 at 11:04 PM Beh, quando devi correre 8-10 GP di F1 e altrettanti in Moto, è un conto. Se invece devi correre 15-20 di F1, non ti rimane certo il tempo di correrne altrettanti nel Motomondiale. Link to comment Share on other sites More sharing options...
330tr Posted March 10, 2017 at 11:07 PM Share Posted March 10, 2017 at 11:07 PM Verissimo, come oggi sarebbe impensabile correre uno dopo l'altro con 250, 350 e 500 e vincere tutte le gare e rispettivi campionati in un colpo... Link to comment Share on other sites More sharing options...
sundance76 Posted March 10, 2017 at 11:27 PM Share Posted March 10, 2017 at 11:27 PM 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
sundance76 Posted March 11, 2017 at 02:54 PM Share Posted March 11, 2017 at 02:54 PM Link to comment Share on other sites More sharing options...
leopnd Posted February 11, 2018 at 10:28 AM Author Share Posted February 11, 2018 at 10:28 AM Oggi sarebbero 84... 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
leopnd Posted February 11, 2018 at 12:26 PM Author Share Posted February 11, 2018 at 12:26 PM Link to comment Share on other sites More sharing options...
leopnd Posted April 15, 2018 at 10:02 AM Author Share Posted April 15, 2018 at 10:02 AM Link to comment Share on other sites More sharing options...
sundance76 Posted October 2, 2020 at 06:53 AM Share Posted October 2, 2020 at 06:53 AM Bella immagine ravvicinata nel GP del Belgio 1966, ultima corsa e ultima vittoria con la Ferrari. [img]https://i.imgur.com/EZWtOpU.jpg[/img] 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Captain Blood Posted February 2, 2022 at 08:15 AM Share Posted February 2, 2022 at 08:15 AM Gran premio del Sud Africa - 1967 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
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