Sikander Inviata November 3, 2014 at 10:29 Share Inviata November 3, 2014 at 10:29 Ma Vergne penalizzato per quel sorpasso? Pazzesco. E' stato il momento più bello della gara.... Ti credo che non c'è spettacolo...se vuoi provare una manovra, hai sempre il timore di essere poi penalizzato. Per lo sPetTaKolo!!! invece c'è il DRS. 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Malefix Inviata November 3, 2014 at 10:31 Share Inviata November 3, 2014 at 10:31 Patetico e prevedibile Inviato dal mio ZX81 utilizzando Tapatalk Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
S1lb3rpf31l Inviata November 3, 2014 at 10:45 Share Inviata November 3, 2014 at 10:45 Mi spieghino lorsignori cos'avrebbe fatto di male Vergne, visto che dall'onboard di Grosjean mi sembra sia stato quest'ultimo ad andargli addosso. Ma vabbè, niente, dall'anno prossimo saranno concessi solo i sorpassi col dierreesse e cosà siamo tutti piຠfelici. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Andrea Gardenal Inviata November 3, 2014 at 10:48 Questo è un messaggio popolare Share Inviata November 3, 2014 at 10:48 Dai, dall'anno prossimo si potranno compiere sorpassi solo dopo esplicita richiesta in carta bollata 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata November 3, 2014 at 11:00 Share Inviata November 3, 2014 at 11:00 Io penalizzerei ,per default, chiunque pilota dica via radio "go to Charlie". 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
AmanteMercedes Inviata November 3, 2014 at 11:06 Share Inviata November 3, 2014 at 11:06 Ma no!! che penalità¡ assurda !!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mur354n80 Inviata November 3, 2014 at 11:14 Share Inviata November 3, 2014 at 11:14 Vergne penalizzato sul nulla cosmico 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Krusty Inviata November 3, 2014 at 11:24 Share Inviata November 3, 2014 at 11:24 Ma la penalità a cosa è dovuta? Zig zag? Toccatina? Cambio di traettoria? Sorpasso in curva? Sorpasso in cima alla collina? Non ha avvisato Grosjean? Non ha messo la freccia? Che cosa ridicola. 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Samurai Inviata November 3, 2014 at 11:39 Share Inviata November 3, 2014 at 11:39 Il sorpasso era un po' aggressivo e purtroppo ho saputo fin da subito che avrebbe ricevuto la penalità . Questo non toglie il merito di Jev per una bella gara... E soprattutto quel sorpasso su Button Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Samurai Inviata November 3, 2014 at 11:40 Share Inviata November 3, 2014 at 11:40 Ah... Ieri per la prima volta in F1 (manca la conferma di Sun ) il numero 13 è andato a punti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aplusk89 Inviata November 3, 2014 at 11:41 Share Inviata November 3, 2014 at 11:41 LEGGETE QUA > Quella volta che vidi Michael Schumacher, a Monza... http://dietroalpallone.com/quella-volta-che-vidi-michael-schumacher-a-monza/ Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare alessandrosecchi Inviata November 3, 2014 at 11:45 Autore Questo è un messaggio popolare Share Inviata November 3, 2014 at 11:45 LEGGETE QUA > Quella volta che vidi Michael Schumacher, a Monza... http://dietroalpallone.com/quella-volta-che-vidi-michael-schumacher-a-monza/ al terzo messaggio di spam ti sospendo. 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata November 3, 2014 at 11:50 Share Inviata November 3, 2014 at 11:50 PUTTANA EVA. 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata November 3, 2014 at 11:56 Share Inviata November 3, 2014 at 11:56 Ma la penalità a cosa è dovuta? Forcing another driver off the track 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ferrari F1 Inviata November 3, 2014 at 12:21 Share Inviata November 3, 2014 at 12:21 Dai, dall'anno prossimo si potranno compiere sorpassi solo dopo esplicita richiesta in carta bollata Se introducessero gli indicatori di direzione sulle monoposto, qualcosa si risolverebbe 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mur354n80 Inviata November 3, 2014 at 13:08 Share Inviata November 3, 2014 at 13:08 LEGGETE QUA > Quella volta che vidi Michael Schumacher, a Monza...http://dietroalpallone.com/quella-volta-che-vidi-michael-schumacher-a-monza/bannatelo ! 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Krusty Inviata November 3, 2014 at 13:38 Share Inviata November 3, 2014 at 13:38 Forcing another driver off the track Quindi la guida aggressiva è ufficialmente bandita dalla Formula 1. "Sei più veloce di me? Accomodati sull'altro lato, tanto non posso spostarmi da qui" 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Paolo93 Inviata November 3, 2014 at 14:05 Share Inviata November 3, 2014 at 14:05 Forcing another driver off the track Allora avrebbero dovuto penalizzare anche Hamilton perchè arrivando leggermente lungo ha spinto fuori Rosberg. Sempre più imbarazzante. 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nameless Hero Inviata November 3, 2014 at 14:10 Share Inviata November 3, 2014 at 14:10 Mi sono rivisto tutto con calma In qualifica Bottas è stato 11 volte davanti (non ho contato la Russia), mentre in gara con entrambi al traguardo senza considerare Cina (per pit di Massa diventato un tagliando) e Russia (per i problemi in qualifica) Massa è arrivato 7 volte davanti (compreso il Canada) e Bottas 4. Mi sono fatto ingannare dai 5 podi di Bottas. 4? Me ne vengono in mente 3 (Spagna, Giappone e Austria). Mica avrai contato SPa? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Krusty Inviata November 3, 2014 at 14:41 Share Inviata November 3, 2014 at 14:41 Allora avrebbero dovuto penalizzare anche Hamilton perchè arrivando leggermente lungo ha spinto fuori Rosberg. Sempre più imbarazzante. Anche Button ha "spinto" fuori Grosjean in curva 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pep92 Inviata November 3, 2014 at 16:27 Share Inviata November 3, 2014 at 16:27 Riassunto della gara Pamela Anderson e le grid girl 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Dark One Inviata November 3, 2014 at 16:48 Share Inviata November 3, 2014 at 16:48 (modificato) Non ho visto la gara, ma mi è sembrato di capire che le McLaren hanno dato grande prova di forza, mostrando chiaramente tutti i limiti di Button e Magnussen. Ah, se solo avessimo Alonso e Grosjean.. il dominio Mercedes non esisterebbe! Modificato November 3, 2014 at 16:48 da Dark One 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata November 3, 2014 at 16:58 Share Inviata November 3, 2014 at 16:58 Non ho visto la gara, ma mi è sembrato di capire che le McLaren hanno dato grande prova di forza, mostrando chiaramente tutti i limiti di Button e Magnussen. Ah, se solo avessimo Alonso e Grosjean.. il dominio Mercedes non esisterebbe! Eppure...a DRS aperto Alonso perdeva da Button sul lungo rettilineo.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Ayrton4ever Inviata November 3, 2014 at 17:03 Questo è un messaggio popolare Share Inviata November 3, 2014 at 17:03 Gli Ittiti (o Hittiti) furono un popolo indoeuropeo che abitava la parte centrale dell'Asia Minore nel II millennio a.C. ed il più noto degli antichi popoli anatolici. Storia I risultati degli studi sulla storia ittita sono in continua evoluzione per la grande quantità di materiale in tavolette d'argilla (recuperato principalmente nella capitale HattuÅ¡a ma anche in altri siti come le rovine di Suppinuwa, importante centro amministrativo ittita) a disposizione degli studiosi che deve ancora essere tradotto e interpretato. Ogni conclusione riguardo alla storia ittita deve quindi essere assunta come provvisoria e la branca degli studi storici detta Ittitologia deve essere vista nella sua progressione continua. Questa continua progressione e revisione rende anche conto delle numerose controversie e opinioni divergenti fra gli studiosi del settore. Lo studio della storia di questo popolo, inoltre, non può essere disgiunto dallo studio sia storico-archeologico sia filologico e linguistico dei popoli limitrofi per le forti influenze reciproche, testimoniate anche dal gran numero di lingue in cui è scritto il materiale ittita (sumero, accadico, ittita, geroglifico e cuneiforme, luvio, ugaritico ecc...). Questa molteplicità di lingue parlate sembra significare che il regno ittita era abitato da popoli diversi. Il nome Ittiti è infatti nato in epoca moderna, derivato dal termine biblico Hitti (che era però riferito ad alcune tribù Cananee della Palestina); questi uomini in realtà definivano loro stessi come popolo della terra di Hatti, senza utilizzare designazioni etniche, ma in base alla localizzazione geografica[1]. L'affermazione del nesita (o ittita) come lingua più diffusa nel regno può essere spiegato sia con il fatto che questa lingua si era già diffusa dalla città di Nesa-Kanesh alla maggior parte dell'Anatolia ancora ai tempi delle colonie commerciali Assire (i Karum) come lingua internazionale dei commerci[2], sia col fatto che essa veniva usata dalla famiglia reale e dagli amministratori del regno come lingua sia ufficiale che quotidiana (era quasi una caratteristica distintiva della classe dominante)[1] La storia del popolo ittita viene abitualmente divisa in due fasi: antico regno o impero e nuovo regno o impero, con eventualmente una fase intermedia. Anche questa suddivisione però presenta problemi, mancano infatti nella storia ittita importanti cambiamenti tali da giustificare una divisione in periodi diversi (come accade invece per la storia egiziana e assira). Durante tutti i 500 anni della storia ittita questo popolo è stato dominato da re appartenenti tutti a un ristretto numero di famiglie fra loro imparentate (seguendo la linea femminile, regine e principesse, la linea dinastica è molto ristretta). Se è vero che la storia dei reali ittiti è stata funestata da numerosi colpi di stato e usurpazioni, questi episodi avvenivano sempre all'interno della stessa famiglia reale. Una suddivisione in due fasi (come quella seguita in questa pagina: Antico e Nuovo Regno) può avere solo lo scopo di rimanere sulla traccia di una convenzione didattica ormai consolidata anche se basata su considerazioni ormai superate. Dalle origini all'Inizio dell'Antico regno L'insediamento in Anatolia Gli Ittiti (in giallo) nel II millennio a.C., accanto agli altri popoli anatolici della regione: i Palaici (in rosso) e i Luvi (in azzurro)[4] Il presunto arrivo degli Ittiti in Anatolia, dalle steppe a nord del Mar Nero attraverso il Caucaso oppure, più probabilmente, da ovest attraverso i Balcani, è di difficile datazione, posta la problematicità dei collegamenti di movimenti migratori con mutamenti della cultura materiale attestati archeologicamente (collegamento abituale, ma semplicistico). Dovette trattarsi di un fenomeno di notevole durata, che portò in Anatolia varie ondate di popolazione indoeuropea, e a questo insediamento scaglionato probabilmente risalgono le differenze linguistiche tra i vari gruppi della famiglia linguistica anatolica (pure assai affini tra loro): oltre agli Ittiti (al centro) vi erano i Luvi (a sud) e i Palaici (a nord-ovest). Tutti questi nuovi arrivati si sovrapposero all'antica popolazione non indeuropea, che viene chiamata convenzionalmente Hatti; in passato la lingua dei Pre-Ittiti era detta hattili ("della terra di Hatti"), mentre la lingua di quelli che chiamiamo Ittiti era detta nesita ("della città di Nesa-Kanesh"). La situazione etnico-linguistica dell'area ittita è ulteriormente complicata da infiltrazioni hurrite nel sud-est. Tale quadro è già sostanzialmente costituito quando i testi paleo-assiri (sec. XIX-XVIII a. C.) rinvenuti a Kà¼ltepe (antica Kanes) e in altre località della Cappadocia offrono per la prima volta ricco materiale onomastico anatolico. La fase delle città Stato I Hatti si erano progressivamente organizzati in staterelli di raggio cittadino. La documentazione, essendo costituita da lettere e documenti contabili dei mercanti assiri che frequentavano la regione, offre un quadro parziale, ma risulta chiaro che gli Stati anatolici erano indipendenti politicamente rispetto all'Assiria, con la quale intrattenevano solo rapporti commerciali. La diffusione dell'uso del bronzo (lega di rame con stagno al 10%) rendeva sempre più importante il consolidamento di strutture amministrative cittadine in grado di regolare i commerci. L'Anatolia infatti era relativamente ricca di rame ma priva di stagno, che doveva essere importato dal sud est mesopotamico. I regni locali erano numerosi: oltre a quello di KaneÅ¡ c'erano Burushanda, Salatiwar, Tarhumit, Nenassa, Zalpa, HattuÅ¡a, Hahhum, e tanti altri (per lo più di incerta localizzazione). Il re di KaneÅ¡, Zipani, e il re di HattuÅa, Pamba, citati nella tavoletta KBo III 13 (CTH 311.1), figurano nella lista dei diciassette regni che si ribellarono al potere del re akkadico Naram-Sin, dato che dimostra sia il potere raggiunto da questi regni che la loro capacità di operare militarmente collegati. Fiorisce l'Impero degli Ittiti Intorno al 2300 a.C. un gran numero di questi insediamenti soprattutto nel ovest e nel sud, vanno incontro a una rapida decadenza e la popolazione autoctona viene progressivamente sostituita da popolazioni di lingua indoeuropea: I Luvi nel sud-ovest, i Palaici al nord e gli Ittiti (che parlavano una lingua detta nesite) al centro e all'est. Intorno al 2000 a.C. gli Ittiti, una popolazione di pastori nomadi provenienti dalla Russia meridionale, fondarono un regno nella penisola anatolica (nell'attuale Turchia). Il fondatore dell'impero ittita fu il re Pitkhana di Kussara (circa 1800 a.C.), che riuscì a riunire alcune tribù sotto il protettorato della città di Kutelpe; era questo il primo nucleo del futuro impero ittita e il primo nucleo unitario per questo popolo fino ad allora organizzato in città stato indipendenti. A Pitkhana successe il figlio Anittas che estese il dominio di Kussara conquistando le città di Nesa, che divenne prima capitale del regno ittita, e ḪattuÅ¡a, la quale fu distrutta, senza che se ne conoscano le ragioni. Nesa, come capitale ittita raggiunse un certo grado di sviluppo. Cento anni dopo, sotto il regno di HattuÅ¡ili I, ḪattuÅ¡a, situata nell’Anatolia centrale, ad est di Ankara, venne ricostruita e fortificata e divenne la vera capitale degli ittiti. Divenuti abili guerrieri, gli Ittiti estesero i loro domini anche nella Mesopotamia dove nel 1595 a.C. giunsero a conquistare la stessa Babilonia. L'Antico Regno Dalla stessa città di Kussara proviene la dinastia che diede vita al primo grande regno ittita. Ne fu iniziatore il re Labarna I (ca. 1680-50), figura in parte leggendaria e additata dai successori come modello di buon governo e di successo politico e militare. Certo è che con Labarna, Kussara, da regno cittadino, divenne capitale di uno Stato regionale abbastanza vasto, che toccava forse il Mar Mediterraneo. Il suo successore Labarna II, dopo aver trasferito la capitale a Hattusa, mutò il suo nome in HattuÅ¡ili I (ca. 1650-20). Egli continuò l'espansione militare sia verso ovest sia verso la Siria settentrionale, con la conquista di Ursum, Hassum, Hahhum, Alalakh. Lo Stato ittita venne così a fronteggiare il potente regno di Yamkhad (Aleppo) col quale iniziò una dura lotta. Ai successi militari non si accompagnò la solidità politica interna; lo attestano una rivolta generale verificatasi mentre il re era impegnato contro Arzawa, e soprattutto il "Testamento di HattuÅ¡ili I" col quale il re diseredava i suoi discendenti diretti e designava come erede un nipote adottato come figlio, MurÅ¡ili I, denunciando le trame cui era stato sottoposto all'interno stesso della corte e della famiglia reale[5]. MurÅ¡ili I (ca. 1620-1590) proseguì l'espansione verso sud-est, realizzando la conquista e annessione di Aleppo, e persino in una fortunata spedizione contro la lontana Babilonia, dalla quale riportò ricco bottino e gran prestigio[6]. Lo Stato ittita in questa fase (detta "Antico Regno") mostra vitalità ed energia soprattutto sul piano militare, ma anche una forte instabilità . In effetti il re doveva difendere la struttura del potere dall'ingerenza della potentissima cerchia nobiliare e forse anche dell'assemblea, il Panku, il cui compito era eleggere il nuovo sovrano in base alle sue gesta eroiche in battaglia, una volta morto quello in carica. Le contraddizioni interne diventarono presto vistose: MurÅ¡ili I fu ucciso dal cognato Hantili I, che gli succedette sul trono dando inizio a una lunga serie di torbidi intrighi e parallelamente alla decadenza politica del regno antico (i possedimenti siriani andarono perduti). Decadenza dell'Antico regno Congiure a catena fecero salire al trono Zidanta I (che uccise il figlio di Hantili), poi Ammuna (che uccise suo padre Zidanta), poi Huzziya I, infine Telipinu (ca. 1525-1500). Quest'ultimo si presentò come restauratore dell'ordine e descrisse a tinte fosche il regno dei suoi predecessori; ma il testo delle "Riforme" da lui promulgate sembra puramente velleitario. Sul piano internazionale lo Stato non aveva più la preminenza assoluta neppure in Anatolia, come mostrano trattati stretti su un piano paritetico tra i re ittiti e quelli di Kizzuwatna. La situazione peggiorò ulteriormente per l'ascesa del regno di Mitanni che conglobò nella sua sfera di influenza sia Aleppo sia Kizzuwatna. Il Medio Regno Il Medio Regno, che si suole far iniziare alla morte di Telipinu, si riapre con un lungo periodo per il quale non disponiamo ancora di fonti accurate e che sembra essere nuovamente caratterizzato da conflitti interni e sconfitte. Il primo sovrano documentato e con cui HattuÅ¡a recupera floridezza e stabilità è Tuthaliya I, autore di numerose campagne anatoliche (contro Arzawa, la confederazione di AÅ¡Å¡uwa, i KaÅ¡ka del Mar Nero, i Hurriti e la regione di IÅ¡uwa) e della presa di Aleppo (persa dopo il regno di MurÅ¡ili I). La conquista di Kizzuwatna determina l'introduzione di elementi hurriti nella cultura ittita, fra cui l'uso del doppio nome anatolico-hurrico dei sovrani e delle loro consorti. Al regno di Tuthaliya va ricondotto anche il primo trattato con l'Egitto (Trattato di KuruÅ¡tama), che prevedeva l'invio di manodopera ittita nel paese africano in segno di amicizia. Successore di Tuthaliya è Arnuwanda I, per il quale la fonte principale è costituita dagli Annali, in cui l'introduzione storica narra di come egli fosse stato scelto da Tuthaliya I nonostante non fosse suo figlio (procedura dell'antiyant-, derivante da anda iyant- "colui che è andato dentro"[7], per cui il marito entra a far parte a pieno titolo della famiglia della sposa, in questo caso figlia di Tuthaliya e della regina Nikalmati). Periodo caratterizzato da guerre e incursioni nemiche. Aleppo e le città siriane perdute in seguito alla fine dei conflitti tra l'Egitto e Mittani. Il Medio Regno si conclude con il regno di Tuthaliya III, ampiamente documentato dalle tavolette ritrovate nei siti di HattuÅ¡a, MaÅŸat (antica Tapigga) e Ortakà¶y (antica Å apinuwa). La capitale venne probabilmente spostata a Å amuha, la cui collocazione odierna è sconosciuta. Di questo periodo sono le due lettere scambiate tra la corte di Arzawa e quella faraonica, le prime lettere in lingua ittita mai trovate, scoperte nel sito di Tell Amarna. Il Nuovo Regno o Periodo Imperiale Å uppiluliuma I e MurÅ¡ili II L'Impero ittita (in rosso), all'apice del suo potere nel 1290 a.C., confinante con l'Impero Egiziano (in verde) Verso il 1400 a.C. il Paese fu attaccato e saccheggiato da nemici esterni di varia provenienza, e anche la capitale fu incendiata. Fu Å uppiluliuma I (ca. 1344-22) a ristabilire dapprima la sicurezza del territorio ittita lottando contro i barbari Kaska del nord anatolico, e a portare poi lo stato a un nuovo inserimento internazionale e infine a una posizione di preminenza quale mai aveva raggiunto. Con l'Egitto venne a un accordo per la spartizione della Siria, mentre la trasformazione di Mitanni in regno vassallo degli Ittiti portò Å uppiluliuma a iniziare rapporti ostili con l'Assiria. MurÅ¡ili II (ca. 1320-1285) fu impegnato soprattutto all'ovest, contro i vari regni di Arzawa ai quali impose trattati di vassallaggio: gli Annali del re mostrano che il mantenimento dell'impero era ottenuto solo a costo di continue spedizioni militari. Muwatalli e la Battaglia di QadeÅ¡ Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Battaglia di QadeÅ¡. Muwatalli II (ca. 1285-1270) si scontrò ben presto con le velleità espansionistiche del giovane faraone egiziano Ramses II, il quale cercò di sottrarre agli ittiti alcuni dei possedimenti siriani, in modo particolare il regno di Qades e il regno di Amurru, con i suoi preziosi porti sul Mediterraneo. I due popoli si fronteggiarono nella Battaglia di QadeÅ¡ (ca. 1275), che pur conclusasi senza una vittoria netta da parte di nessuno dei due popoli, vide, comunque, gli ittiti rientrare in possesso dei territori siriani di QadeÅ¡ e Amurru, che avevano precedentemente defezionato dalla parte degli egiziani. In politica interna Muwatalli si rese protagonista dello spostamento della capitale che da Hattusa fu trasferita più a sud, a Tarhuntassa; parimenti il sovrano affidò al fratello Hattusili III la difesa del nord dell'impero contro i turbolenti nomadi Kaska. Gli ultimi re Dopo il breve regno di Urhi-Tesub, Hattusili III prese a sua volta il potere (ca. 1265-40), mutò politica venendo a un trattato di pace con Ramses II (1259 a.C.) al quale diede, successivamente, in moglie (1246 a.C.) sua figlia suggellando così un'alleanza che in effetti non venne più turbata. Tudhaliya IV (ca. 1240-10) poté così riservare tutte le sue energie allo scontro con l'Assiria, che aveva da tempo annesso Mitanni e fronteggiava gli Ittiti sull'Eufrate. La frontiera dell'Eufrate resistette, ma l'impero cominciò a disintegrarsi dall'interno: i vassalli siriani dipendevano ormai dai re (di origine ittita) di KarkemiÅ¡, mentre nel sud-ovest anatolico gli Ittiti ebbero non pochi problemi con alcuni gruppi etnici locali, primo fra tutti i Lukka, come dimostrano le iscrizioni in geroglifico di Tuthaliya IV. Gli ultimi re ittiti, Arnuwanda III (ca. 1210-05) e Å uppiluliuma II (ca. 1205-1190) sembrarono preoccupati soprattutto di assicurarsi la fedeltà sempre più sfuggente dei vassalli e dei funzionari di corte. Il collasso dell'età del Bronzo e l'invasione dei Popoli del mare Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Popoli del mare. La fine dell'impero Ittita, attorno alla decade degli anni 1170 a.C., ebbe luogo nel contesto generale della crisi delle civilità dell'età del Bronzo nel Mediterraneo orientale e nel vicino oriente. Tra le cause di tale crisi, che sono ancora oggetto di dibattito tra gli storici, ci furono gli attacchi dei cosiddetti popoli del mare (Lici, Achei-Micenei, Filistei[8]). L'impatto di queste genti indoeuropee fu causa di profonde trasformazioni in Egitto, nell'area del Mar Egeo e nel vicino Oriente dove favorì l'emergere di un nuovo popolo di origine semitica: gli Assiri. Gli Stati neo-ittiti La fine dell'impero non coincise dovunque con la fine della storia ittita. Nella situazione politicamente ed etnicamente mutata dopo il 1200 emerse tutta una serie di piccoli stati detti "neo-ittiti", caratterizzati dall'uso della scrittura geroglifica anatolica nelle iscrizioni monumentali. Stati neo-ittiti sono presenti in Siria (KarkemiÅ¡, Hattina), in Cilicia (Que, Hilakku), nell'alto Eufrate (Kummuh, Melid, Gurgum) e in Cappadocia (Tabal, che è l'unico di una certa estensione). Tra i sec. XI e IX la situazione politica internazionale abbastanza fluida permise loro notevole libertà di esistenza; ma col crescere della potenza dell'impero neo-assiro la loro sorte fu segnata. La vittoria di Tiglatpileser III sugli Urartei (743) rese gli Assiri padroni della zona neo-ittita, e i singoli stati dovettero capitolare e furono ridotti a province assire dallo stesso Tiglatpileser, e dai suoi successori Salmanassar V e Sargon II tra il 740 e il 710[9]. Il nome degli Ittiti fu ancora usato per qualche secolo, con un significato diverso: gli Assiri continuarono a chiamare Hatti la Siria settentrionale e poi estesero il nome a tutta la regione siro-palestinese, e nell'Antico Testamento gli Ittiti potrebbero figurare come una delle popolazioni che abitavano la Palestina prima della conquista israelitica. 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
KL643 Inviata November 3, 2014 at 18:03 Share Inviata November 3, 2014 at 18:03 Questa regola dei doppi punti si è rivelata più catastrofica del previsto. Se Hamilton vince in Brasile e Rosberg non fa punti va a +49 con 50 ancora da assegnare. con un eventualità del genere io sogno questo scenario: ad abbu dabbi hamilton ritirato primi giri, rosberg saldamente in testa..... all'imbrunire le luci hanno un black-out con interruzione del GP a meno del 75% della percorrenza. morale: il doppio punteggio va a travestiti, cosi come la moda delle gare in notturna, e hamilton meritatamente campione 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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