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Lewis Hamilton


Osrevinu

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11 ore fa, The Rabbit ha scritto:

Dopo una stagione come il 2016 non avrei dato minimamente per scontato un 2017 così. Praticamente impeccabile, dopo l'Austria non ha sbagliato nulla.

Sicuramente il mondiale più bello e meritato, vinto contro un altro campione affermato.

io invece nel 2017 così ci credevo eccome, i campioni reagiscono sempre male alle sconfitte.

mondiale meritato anche se il primo fu più duro secondo me

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2 ore fa, Ayrton4ever ha scritto:

io invece nel 2017 così ci credevo eccome, i campioni reagiscono sempre male alle sconfitte.

mondiale meritato anche se il primo fu più duro secondo me

Io mi riferivo proprio all'avversario. Vettel è un campione vero e affermato, Massa decisamente meno.

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Hamilton, Mondiale di classe e di forza. Nessun britannico come lui

Lewis Hamilton è tra i grandissimi. Lo era già, ma ora davanti gli restano solo Michael Schumacher, a quota 7 titoli mondiali vinti, e Juan Manuel Fangio a quota 5. Quattro trionfi iridati sono una cifra grande. Alain Prost smise dopo questo traguardo. Sebastian Vettel invece corre ancora, e vuole il quinto con la Ferrari. È bello pensare che Lewis e Seb nel 2018 lotteranno ancora ruota a ruota per la corona-cinquina. Sarà una sfida serrata, entrambi consapevoli che dopo i 30 anni bisogna sbrigarsi, anche perché alle loro spalle già scalpita un puledro di razza purissima come Max Verstappen, che aspetta solo gli venga data una vettura che valga le attuali Mercedes e Ferrari. Ma questa è un'altra storia.

ORA SI CAPISCE NICO — Quello di Lewis è stato un mondiale vinto di classe e di forza. Non aveva affatto digerito il titolo 2016 di Rosberg, in cuor suo sapeva di aver qualcosa in più di Nico. E quest'anno ha mostrato a chi non avesse capito perché mai il tedesco avesse deciso di ritirarsi subito dopo la vittoria, a dicembre, lasciando la Mercedes nei guai per trovare un buon rimpiazzo, con molti fan e addetti ai lavori sconcertati. "Lewis ha alzato la mia asticella a limiti impossibili, irripetibili. Non potrei vivere un'altra stagione cosi, e al massimo rivincerei il Mondiale" aveva ammesso con ammirevole onestà Rosberg. Chiedere per conferme alla Ferrari cosa significhi lottare contro un animale da gara simile.

 

LA DIVA E IL DIVO — Obiezione numero uno: Lewis aveva una Mercedes, la macchina migliore. È vero, ma solo in parte. Perché fino al GP d'Ungheria, prima della pausa estiva, al comando della classifica con 14 punti di vantaggio c'era proprio la Ferrari di Vettel. Il Cavallino e il tedesco sono stati avversari duri. Ma dal rientro dalle ferie in avanti, è stato solo Hamilton-show. Valtteri Bottas, pure lui su Mercedes, è praticamente sparito, incapace di portare agli stessi livelli di velocità di Lewis la "Diva", come hanno ironicamente soprannominato a Stoccarda la W08, per via dei suoi capricci nel reagire alle regolazioni. Guidare "oltre" i problemi di assetto e fare comunque risultato è sempre stata la qualità dei campioni veri. Mondiale di classe, dunque. La Diva e il Divo, che ormai spopola sui social e in giro per il mondo, tra amici cantanti, attori, modelle o calciatori.
QUELLA DIFESA A SPA... — Obiezione numero due: è stata la Ferrari coi suoi errori e i guai di affidabilità a favorire Hamilton. Anche questo è vero, ma anche in questo caso solo in parte. Perché non va dimenticato che la Rossa arrivava da una stagione senza vittorie, ha recuperato alla grande il gap dalla Mercedes e fino al GP di Budapest, vinto bene, alla Ferrari non si potevano imputare grandi colpe (a parte l'intemperanza di Vettel a Baku). A Spa si è però visto uno dei "numeri" migliori di Lewis, che è riuscito a contenere nel finale il ritorno di Vettel che aveva appena indossato un treno di più veloci ultrasoft rispetto alle soft dell'inglese. Una difesa feroce, il segnale che la belva avrebbe dato tutto e molto di più prima di arrendersi. Pochi sono capaci di difendersi da una Ferrari con due mescole di svantaggio. Prova di forza vera. Poi, prima del patatrac rosso di Singapore, un altro weekend magistrale di Lewis, a Monza. Sabato fenomenale sul bagnato per la pole. Domenica perfetto in gara per la vittoria, con la quale ha ritrovato la vetta della classifica che non ha più mollato. La Ferrari ha le sue colpe, certo. Ma Singapore, forse il vero crocevia della stagione, è stato un altro gioiello di Hamilton, quinto al via, ma furbissimo a scavalcare la Red Bull di Ricciardo allo start, ingranando la seconda per non pattinare sull'asfalto umido. Poi l'incidente tra le rosse e Verstappen gli ha spalancato le porte della vittoria, ma lui si è fatto trovare pronto. Quattro mondiali vinti e due sfiorati, nel 2007 e nel 2016, nessun britannico ci era mai riuscito. Il resto è noia.
 
 
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18 ore fa, Kitt ha scritto:

 

Hamilton, Mondiale di classe e di forza. Nessun britannico come lui

Lewis Hamilton è tra i grandissimi. Lo era già, ma ora davanti gli restano solo Michael Schumacher, a quota 7 titoli mondiali vinti, e Juan Manuel Fangio a quota 5. Quattro trionfi iridati sono una cifra grande. Alain Prost smise dopo questo traguardo. Sebastian Vettel invece corre ancora, e vuole il quinto con la Ferrari. È bello pensare che Lewis e Seb nel 2018 lotteranno ancora ruota a ruota per la corona-cinquina. Sarà una sfida serrata, entrambi consapevoli che dopo i 30 anni bisogna sbrigarsi, anche perché alle loro spalle già scalpita un puledro di razza purissima come Max Verstappen, che aspetta solo gli venga data una vettura che valga le attuali Mercedes e Ferrari. Ma questa è un'altra storia.

ORA SI CAPISCE NICO — Quello di Lewis è stato un mondiale vinto di classe e di forza. Non aveva affatto digerito il titolo 2016 di Rosberg, in cuor suo sapeva di aver qualcosa in più di Nico. E quest'anno ha mostrato a chi non avesse capito perché mai il tedesco avesse deciso di ritirarsi subito dopo la vittoria, a dicembre, lasciando la Mercedes nei guai per trovare un buon rimpiazzo, con molti fan e addetti ai lavori sconcertati. "Lewis ha alzato la mia asticella a limiti impossibili, irripetibili. Non potrei vivere un'altra stagione cosi, e al massimo rivincerei il Mondiale" aveva ammesso con ammirevole onestà Rosberg. Chiedere per conferme alla Ferrari cosa significhi lottare contro un animale da gara simile.

 

LA DIVA E IL DIVO — Obiezione numero uno: Lewis aveva una Mercedes, la macchina migliore. È vero, ma solo in parte. Perché fino al GP d'Ungheria, prima della pausa estiva, al comando della classifica con 14 punti di vantaggio c'era proprio la Ferrari di Vettel. Il Cavallino e il tedesco sono stati avversari duri. Ma dal rientro dalle ferie in avanti, è stato solo Hamilton-show. Valtteri Bottas, pure lui su Mercedes, è praticamente sparito, incapace di portare agli stessi livelli di velocità di Lewis la "Diva", come hanno ironicamente soprannominato a Stoccarda la W08, per via dei suoi capricci nel reagire alle regolazioni. Guidare "oltre" i problemi di assetto e fare comunque risultato è sempre stata la qualità dei campioni veri. Mondiale di classe, dunque. La Diva e il Divo, che ormai spopola sui social e in giro per il mondo, tra amici cantanti, attori, modelle o calciatori.
QUELLA DIFESA A SPA... — Obiezione numero due: è stata la Ferrari coi suoi errori e i guai di affidabilità a favorire Hamilton. Anche questo è vero, ma anche in questo caso solo in parte. Perché non va dimenticato che la Rossa arrivava da una stagione senza vittorie, ha recuperato alla grande il gap dalla Mercedes e fino al GP di Budapest, vinto bene, alla Ferrari non si potevano imputare grandi colpe (a parte l'intemperanza di Vettel a Baku). A Spa si è però visto uno dei "numeri" migliori di Lewis, che è riuscito a contenere nel finale il ritorno di Vettel che aveva appena indossato un treno di più veloci ultrasoft rispetto alle soft dell'inglese. Una difesa feroce, il segnale che la belva avrebbe dato tutto e molto di più prima di arrendersi. Pochi sono capaci di difendersi da una Ferrari con due mescole di svantaggio. Prova di forza vera. Poi, prima del patatrac rosso di Singapore, un altro weekend magistrale di Lewis, a Monza. Sabato fenomenale sul bagnato per la pole. Domenica perfetto in gara per la vittoria, con la quale ha ritrovato la vetta della classifica che non ha più mollato. La Ferrari ha le sue colpe, certo. Ma Singapore, forse il vero crocevia della stagione, è stato un altro gioiello di Hamilton, quinto al via, ma furbissimo a scavalcare la Red Bull di Ricciardo allo start, ingranando la seconda per non pattinare sull'asfalto umido. Poi l'incidente tra le rosse e Verstappen gli ha spalancato le porte della vittoria, ma lui si è fatto trovare pronto. Quattro mondiali vinti e due sfiorati, nel 2007 e nel 2016, nessun britannico ci era mai riuscito. Il resto è noia.
 
 

 

Analisi condivisibile in toto.

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Il 29/10/2017 at 17:10 , The Rabbit ha scritto:

Dopo una stagione come il 2016 non avrei dato minimamente per scontato un 2017 così. Praticamente impeccabile, dopo l'Austria non ha sbagliato nulla.

Sicuramente il mondiale più bello e meritato, vinto contro un altro campione affermato.

Penso che sia un pilota che ha bisogno di stimoli per dare il 100%... quando si sente superiore, anche a ragion veduta, ho l’impressione che tenda a sedersi.

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1 ora fa, Pep92 ha scritto:

devo dire la verità, preferisco l'Hamilton di 10 anni fa a questo di oggi

 

Come persona o come pilota? Perchè come pilota, e questo è uno degli aspetti più strani e, paradossalmente, "negativi" del Lewis pilota, c'è il fatto di non esser mai davvero migliorato rispetto agli esordi (nemmeno peggiorato, naturalmente). O almeno questa è l'impressione che ho io. Nel senso: è partito da un livello estremamente alto, e lì è rimasto. Con tutti i suoi pregi, ma anche i suoi limiti. Chiaro, fosse migliorato dopo un'annata d'esordio come quella, sarebbe diventato Senna mixato con Schumacher shakerato con Fangio...però non è successo. Sempre tutto imho.

Modificato da Schumy81
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14 minuti fa, Schumy81 ha scritto:

 

Come persona o come pilota? Perchè come pilota, e questo è uno degli aspetti più strani e, paradossalmente, "negativi" del Lewis pilota, c'è il fatto di non esser mai davvero migliorato rispetto agli esordi (nemmeno peggiorato, naturalmente). O almeno questa è l'impressione che ho io. Nel senso: è partito da un livello estremamente alto, e lì è rimasto. Con tutti i suoi pregi, ma anche i suoi limiti. Chiaro, fosse migliorato dopo un'annata d'esordio come quella, sarebbe diventato Senna mixato con Schumacher shakerato con Fangio...però non è successo. Sempre tutto imho.

giusto l'ho omesso,  come personaggio intendo 

Modificato da Pep92
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Anche lui sarebbe coinvolto nei Paradise Papers per aver evaso l'IVA per l'acquisto del suo jet privato, molto probabilmente non è coinvolto in prima persona 

https://it.motorsport.com/f1/news/paradise-papers-e-spuntato-anche-il-nome-di-hamilton-per-il-suo-jet-975277/

Modificato da Pep92
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Il ‎31‎/‎10‎/‎2017 at 16:54 , Schumy81 ha scritto:

 

Come persona o come pilota? Perchè come pilota, e questo è uno degli aspetti più strani e, paradossalmente, "negativi" del Lewis pilota, c'è il fatto di non esser mai davvero migliorato rispetto agli esordi (nemmeno peggiorato, naturalmente). O almeno questa è l'impressione che ho io. Nel senso: è partito da un livello estremamente alto, e lì è rimasto. Con tutti i suoi pregi, ma anche i suoi limiti. Chiaro, fosse migliorato dopo un'annata d'esordio come quella, sarebbe diventato Senna mixato con Schumacher shakerato con Fangio...però non è successo. Sempre tutto imho.

E' vero però tieni presenti che ora i margini di miglioramento di un pilota sono inferiori a 30 anni fa, mancando totalmente la parte (fondamentale) di sviluppo e collaudo

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1 ora fa, Ayrton4ever ha scritto:

E' vero però tieni presenti che ora i margini di miglioramento di un pilota sono inferiori a 30 anni fa, mancando totalmente la parte (fondamentale) di sviluppo e collaudo

inoltre arrivano molto più preparati sia tecnicamente sia fisicamente che mentalmente. 

ormai se non dimostri qualche cosa di buono in due anni sei fuori anche se sei giovanissimo ancora.

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