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Gilles Villeneuve


leopnd

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Nonostante questo adesso ritengo che Villeneuve sia stato un po' sopravvalutato: il talento c'era, le imprese pure ma probabilmente non era il migliore, neppure nella sua epoca. Basta vedere il confronto con i compagni di squadra: Scheckter (non di certo un fenomeno) fu alla sua altezza nel 1979, Reutmann lo bastonò regolarmente nel 1978. Lo stesso Pironi cominciava a rubargli il titolo di caposquadra in quel fatidico 1982: più di una voce conferma che a Maranello si cominciava a prendere posizione a favore di Didier e probabilmente fu per questo che Pironi si permise il famoso sgarbo di Imola 1982.

 

Su questo non sono d'accordo, o meglio, non sono d'accordo sul senso generale. 

Tutti i suoi compagni (tranne forse Reutmann) erano consci della spaventosa velocità e superiorità del canadese. Era il più veloce della sua epoca. Non certo il più completo, ovviamente..

Ma a parte l'apprendistato con Reutmann ha sempre bastonato i suoi compagni,  compreso Scheckter (non sminuiamo il sudafricano: era velocissimo, giudicato da tutti un fenomeno) già nel '79 (da cui perse solo per incapacità di gestione..e di alzare il piede), per non parlare dell'80 in cui mancò proprio il confronto. Pironi è stato sempre e costantemente dietro il canadese. Nell'81 non ci fu neanche paragone, nell'82 il francese fu davanti solo in un arrivo falsato e in qualifche drogate dalla rabbia e risentimento. Un pò poco per definirlo migliore del canadesino! Pironi cominciava a scalare i vertici in Ferrari solo per ragioni "politiche", non di certo per i risultati in pista.

Lo sgarbo di Imola non fu certo premeditato;  semplicemente Didier spense il cervello e andò contro gli interessi della sua stessa squadra, tenuta mollemente in quell'occasione vista l'assenza di Furia. Ingarellarsi con Gilles, prima guida, mentre si è primi e secondi senza avversari fu una fesseria colossale; possiamo solo immaginare che patatrac sarebbe accaduto se si fossero toccati..

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Sul fatto che Villeneuve fosse superiore a Pironi concordo anch'io e anche i risultati del 1981 lo testimoniano. Ma tra i limiti di Gilles vi erano anche quelli di natura caratteriale: è verissimo che fu leale nel 1979 ma questa cosa la fece sempre pesare alla squadra.

Era sempre scontento e irritabile e se quest'atteggiamento poteva essere giustificato nel 1980, non poteva esserlo più dal 1981 in poi: la Ferrari si mosse al momento giusto con il turbo ed ebbe la macchina migliore nel biennio 1982-1983, senza peraltro cogliere quanto avrebbe meritato. I tecnici e i meccanici cominciavano a tirare dalla parte di Pironi: è più disciplinato, lavora in silenzio, fa crescere la macchina. Questo si diceva nel box Ferrari in quegli anni. E questo spinse Pironi, secondo me, ad osare il sorpasso e a tentare di rimescolare le carte per non essere visto più come lo scudiero di Villeneuve.

Poi, purtroppo, in queste cose la Ferrari era un po' come la Williams e nel 1983 ne pagherà le conseguenze.

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Sinceramente non so se fosse sempre scontento e irritabile..non me lo vedo così. Di certo lo era diventato dopo Imola. Ma si parla di giorni su una carriera di anni! Io so che i meccanici lo adoravano. Al contrario dall'alto(issimo) si cominciava a scavargli il terreno sotto i piedi; era diventato troppo ingombrante, e quello sarebbe stato concordemente il suo ultimo anno in rosso. Poi per lo sviluppo e il suo indirizzo non saprei dire...potrebbe parlarcene meglio Forghieri, ma a testare la resistenza delle vetture come Gilles non ce n'era!

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Sinceramente non so se fosse sempre scontento e irritabile..non me lo vedo così. Di certo lo era diventato dopo Imola. Ma si parla di giorni su una carriera di anni! Io so che i meccanici lo adoravano. Al contrario dall'alto(issimo) si cominciava a scavargli il terreno sotto i piedi; era diventato troppo ingombrante, e quello sarebbe stato concordemente il suo ultimo anno in rosso. Poi per lo sviluppo e il suo indirizzo non saprei dire...potrebbe parlarcene meglio Forghieri, ma a testare la resistenza delle vetture come Gilles non ce n'era!

Leggiucchiando qua e là mi sono reso conto che il fatto che i meccanici lo adorassero era una leggenda.

Ma non voglio certo sminuirlo: solo che, mito a parte, non mi pare fosse all'altezza di campioni come Stewart, Lauda o Senna.

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Leggiucchiando qua e là mi sono reso conto che il fatto che i meccanici lo adorassero era una leggenda.

A Bellentani, quando gli ho chiesto di Gilles a Imola 2006, gli si sono gonfiati gli occhi e gli tremava il mento.

Scaramelli e gli altri superstiti che hanno restaurato la T4 di Giacobazzi lo adoravano eccome.

Sulla leggenda bisognerebbe parlare con Piccinini e con chi non c'è più (il figlio non lo considero neanche).

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Ecco che dice Scaramelli. Ormai coi Villeneuve vivevano come in famiglia. Proprio come accade oggi.." (1979) In quella stagione, Villeneuve ha fatto da scudiero molto di buon grado, perché era un grande amico di Jody Scheckter. Così abbiamo cominciato ad amare questo pilota.

Noi meccanici non potevamo sapere i retroscena co nosciuti invece dai nostri dirigenti, però noi vivevamo con questo uomo e questo uomo viveva con noi, oltre che con la famiglia. Era sempre lì con Tomaini che parlava di velocità; la sua unica parola era velocità, la diceva venti volte in un discorso, perché lui amava la velocità, e questo lo ha dimostrato.

Ormai la vita di Villeneuve era entrata dentro di noi, lui si affidava a noi, perché a noi meccanici bisogna dare fiducia per quello che facciamo.Avevamo sempre dei tempi ristretti e dovevamo fare in fretta, e con tempi sempre così concitati giocoforza il pilota doveva fidarsi del meccanico.Noi siamo riusciti a guadagnare la fiducia di questi uomini che rischiavano tutto, rischiavano la vita, e questa era una gran soddisfazione per noi.

Poi quando Villeneuve mi portava i suoi figli, che erano della stessa età delle mie figlie, mi divertivo con loro. Infatti, quando i Villeneuve erano invitati fuori alla sera, Gilles mi diceva “Paolo, mi tieni i ragazzi?”. Io li mettevo dentro l’abitacolo, ma, per fortuna, c’era sempre Tomaini che diceva “Oh, il loro padre domani deve correre, attenzione a quello che fate”, perché con questi ragazzi si perdeva un po’ la concentrazione. Si viveva così. La fine di Gilles è stato un dramma per tutti, proprio non ce la aspettavamo. "

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Ma non voglio certo sminuirlo: solo che, mito a parte, non mi pare fosse all'altezza di campioni come Stewart, Lauda o Senna.

Io stesso quando si chiede di elencare i più grandi di ogni epoca, esercizio complicato e che non amo molto, non lo metto nell'elenco e non lo ritengo poi così importante, ma sono dell'idea che fosse al livello o meno dei suddetti sarebbe stato in grado di batterli, questo sì.

Il fatto è che Gilles sfugge a certe classificazioni

 

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Leggiucchiando qua e là mi sono reso conto che il fatto che i meccanici lo adorassero era una leggenda.

Ma non voglio certo sminuirlo: solo che, mito a parte, non mi pare fosse all'altezza di campioni come Stewart, Lauda o Senna.

"Leggiucchiando" qua e la spesso si puo nterpretare in modo non corretto quanto riportato da chi scrive...tanti,ma tanti anni fa,contattai Valeriano Stradi per ottenere delle informazioni a me necessarie per la costruzione di un diorama ,relativo al reparto corse Ferrari degli anni 50.Dopo alcuni contatti telefonici,approfittando di una visita alla galleria Ferrari,incontrai a Maranello Valeriano Stradi in persona.Oltre a chiarirmi i dubbi su come fosse il reparto corse in quegli anni, chiesi a Stradi di raccontarmi qualche cosa di Gil...la sua reazione fu uguale a quella di Bellentani,descritta da Gio poco sopra...il fatto che, conseguentemente ai fatti di Imola, il rapporto tra il Canadese e la Ferrari fosse arrivato ad un punto morto è un altro discorso.Gil era ammirato e rispettato da tutti,in primis per la sua onestà intellettuale e sportiva.Ricordo le parole di Forghieri in un intervista di alcuni anni fa "Gil era talmente onesto e sincero da rasentare l'ingenuità".Queste furono le parole di Forghieri,visibilmente commosso.Ecco perchè ancora oggi,dopo tanti anni Gil è ancora l'idolo di tanti...perchè prima di un pilota ( e che pilota!!!) Gil era un uomo vero...

 

 

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Io stesso quando si chiede di elencare i più grandi di ogni epoca, esercizio complicato e che non amo molto, non lo metto nell'elenco e non lo ritengo poi così importante, ma sono dell'idea che fosse al livello o meno dei suddetti sarebbe stato in grado di batterli, questo sì.

Il fatto è che Gilles sfugge a certe classificazioni

 

Come ho scritto sopra Gil era,no Gil è,il mio idolo. .Io tra i più grandi di sempre lo metto sicuramente ma ,essendo di parte,la mia opinione è ovviamente opinabile...L'ultima riga dello scritto di Duvel mi trova sostanzialmente d'accordo...Villeneuve era talmente fuori dagli schemi da sfuggire a classificazioni,confronti e giudizi...

 

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Mah, alla fine le classifiche dei più grandi tengono solo in conto i numeri. Gilles ha pochi numeri ma un cuore infinito.

E comunque la sua fine prematura ha troncato una carriera che si stava evolvendo. Vinto l'82 avrebbe già scalato un ulteriore gradino verso la gloria, e in McLaren, come pilota più maturo e già campione del mondo, nell'84 e 85 i titoli potevano arrivare tranquillamente. Insomma, io credo che questa roba delle classifiche sia un esercizio buono per i matematici, non certo per chi voglia sapere chi fosse davvero il migliore!

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Se posso... Vorrei dire la mia sulle discussioni sopra...

Le conseguenze dei fatti successi in pista a Imola 1982 vengono  ricordati spesso come (L'INIZIO DELLA FINE)!

Fine dei rapporti di Gilles con Pironi, fine dei rapporti di Gilles con la stessa Ferrari, e così via.... e che probabilmente in base allo stato d'animo del povero Gilles portarono alla fine della vita dello stesso Gilles nella maledetta giornata di sabato 8 maggio a Zolder. Ma secondo me non furono esclusivamente quelli!!!!  Ho letto (e non ci credo) che Gilles all'inizio della stagione 1982  era in crisi con Joanna ad esempio. Ho letto che Gilles era stato truffato ed ingannato a proposito di una presunta creazione di un team che avrebbe preso il nome (VILLENEUVE) con tanto di secondo pilota (Arnoux) direttore tecnico Doucaroge e così via.... Ma per quanto probabilmente Villeneuve fosse amato da tanti (MOLTISSIMI) in Ferrari e non.....  è vero secondo me come disse Forghieri che era buono ed ingenuo in alcune circostanze. Bisogna anche ammettere che (la figura) di Gilles era diventata molto ingombrante! Per lo stesso Ferrari e la Ferrari ad esempio e al grande vecchio questa cosa non era mai piaciuta... (in precedenza era successo con Lauda). Va anche detto che l'entourage di Gilles (che a mio parere non sempre lo consigliò bene) già dal 1980 in sede di rinnovo di contratto pretese un aumento di stipendio per i successivi due anni che gli fu concesso dopo l'intervento  della Fiat! Da qui una domanda che spesso mi pongo: Possibile che Gilles cominciava ad andare un pò stretto alla Ferrari????? Pironi ci mise del suo anche prima di Imola quando soffio a Gilles alcuni sponsor (primo su tutti la MARLBORO chiedendo meno soldi di Gilles).... Tante cose all'ora che messe insieme disegnarono uno scenario molto particolare che porto alla fine del povero Gilles. lasciando interrogativi che mai sapremo!!!! Possibile che Gilles alla fine 1982 non solo per i fatti di Imola avrebbe lasciato la Ferrari????? (per la Williams?????) probabilmente..... probabilmente..... Tante cose sono state scritte sul canadese e tante probabilmente non sono vere o inesatte!!!!!

Per me Gilles era un GRANDE!!!!! e lo sarà per sempre. E se non fosse morto almeno un titolo lo avrebbe vinto perché non dimentichiamo che Gilles corse SOLO cinque stagioni in Formula 1 prima di morire....

Come dice ad esempio 330tr sopra  la carriera del giovane Gilles era in evoluzione e maturando sarebbe diventato sicuramente ancora più forte.

Potremmo continuare all'infinito.... ma.....

Purtroppo l'8 maggio ce lo ha portato via troncando la vita di Gilles ma non la bellezza di tanti che ancora oggi soffrono della FEBBRE VILLENEUVE!

Per sempre GILLES

 

01.jpg

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incontrai a Maranello Valeriano Stradi in persona

Ho avuto la fortuna di parlarci un paio di volte, la prima a Bagnacavallo e la seconda a Cento, sempre in occasione di pranzi di Ferrari Club ai quali sono stato invitato (ebbene sì, lo ammetto. E non ho neanche pagato! :asd: ).

Valerio Stradi, come gli altri vecchi meccanici, era una miniera di ricordi. In coppia con Borsari era devastante. Lui diceva che "Gilles aveva un secondo e mezzo meno degli altri nel piede" e che era un idolo per tutti a Maranello.

E raccontava tutto sempre con un'espressione di serenità contagiosa sul volto e con un tono di voce bassissimo, quasi impercettibile, come un vero segretario sa fare.

:up:

 

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  • 1 month later...
  • leopnd changed the title to Gilles Villeneuve

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