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Repco Supercars Championship


leopnd

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Dopo avere visto le tre gare, faccio qualche considerazione.

 

Parto dal presupposto che era il primo weekend intero che seguivo di questa categoria, e faccio un confronto con la ex Superstars, che era un po' l'omologo europeo della serie australiana.

 

Il livello dei piloti della V8 Supercars è complessivamente più basso, perché se in Superstars correvano dei veri e propri amatori d'altra parte c'erano anche ex-Formula 1, GT e turismo di tutto rispetto. In Australia il divario tra primi e ultimi è minore ma non c'è nemmeno il pilota fenomenale, a parte forse proprio Whincup, per fare sì che il livello possa essere definito in tutto e per tutto più alto. Ma questo è probabilmente l'unico particolare in cui l'Europa ha battuto l'Australia. 

 

D'altra parte, l'organizzazione degli australiani i Flammini se la sognavano. Le macchine sono piene di sponsor, gli spalti sono letteralmente gremiti (non so il costo dei biglietti laggiù, ma sono certo che se FG Sport avesse fatto pagare i biglietti in luogo dei free tickets non ci sarebbe stata anima viva o quasi), le macchine stanno tutte in box super attrezzati e anche la copertura televisiva è millemila volte migliore. I costi sono molto più ridotti della Superstars e lo scenario è nettamente migliore, nonostante comunque questo sia un campionato internazionale ma di stampo prettamente nazionale (la denominazione è "International" ma le gare, a parte una, sono tutte in Australia) mentre la Superstars correva in tutta Europa facendo pressoché il vuoto ovunque. Penso poi che qui le zavorre non siano contemplate, mentre in Superstars abbiamo visto quattro anni di risse per il Balance of Performance istituito perché i Flammini hanno permesso ai coupé (vietatissimi in Australia) di correre insieme alle berline. Anche il format dei weekend è decisamente migliore, spalmato su tre giornate (quattro se consideriamo anche le categorie minori) e si vede sempre spettacolo in pista, mentre in Superstars facevano tutto in due giorni, massimo tre. 

 

Gare davvero spettacolari, l'impressione mia però è che per battere Whincup ci vogliano le cannonate. Ha quel qualcosa in più che gli altri in griglia non hanno, il sorpasso a Mostert in gara-3 alla staccata del tornantino è stato superbo. Avrà  anche una macchina ufficiale e ultracollaudata, ma è un manico da paura, chissà  perché non gli è mai balzato in testa di fare un passo avanti nella sua carriera.

 

Questi australiani hanno davvero un campionato con i controfiocchi, sono molto curioso di vedere come andrà  quest'anno. Peccato non avere praticamente alcuna possibilità  di vedere le gare in diretta, causa orari, ma se continueranno a mettere i video su Internet sarà  molto piacevole guardare queste gare. 

 

Categoria ampiamente promossa, direi. I rombi dei V8, con la morte della Superstars, già  mi mancavano ma direi che non li rimpiangerò più di tanto.

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Ci andrei cauto sui piloti, qualunque europeo impegnato anche stabilmente (Premat per esempio) su queste macchine ha faticato parecchio. Per il resto ho visto anch'io le gare, la prima piuttosto tranquilla, le altre due abbastanza divertenti anche se non nego che a volte è difficile stare appresso alle varie strategie. In ogni caso adoro queste macchine perchè le considero la perfetta via di mezzo tra il turismo e la Nascar: tanta potenza (circa 600 cv mi pare) ma un'agilità  che una stock car si sogna, pur essendo a loro volta molto pesanti ("dei veri camioncini" come le definì Giovanardi, impegnato a Bathurst qualche anno fa). 

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Bisogna farci l'abitudine, è vero, Prémat e soprattutto Dahlgren l'anno scorso sono stati un fulgido esempio. Sarà  che conosco poco i piloti, ma la prima sensazione è che Whincup sia un paio di spanne sopra tutti e poi ci siano buonissimi piloti come Lowndes, McLaughlin, van Gisbergen, Mostert, Winterbottom e i fratelli Kelly che negli ultimi anni hanno perso qualcosina. Poi c'è Ambrose che probabilmente deve ritrovare qualche automatismo ma che potenzialmente potrebbe stare anche con lo stesso Whincup, a livello di talento. 

 

Però ecco, in Superstars ci sono stati Morbidelli, Liuzzi, Biagi, Ferrara, Bertolini, Herbert, tutti piloti che hanno corso nelle categorie più importanti vincendo un po' ovunque. Whincup fuori dalla V8 Supercars dove ha corso? C'è una controprova? L'esempio di piloti provenienti dall'Europa che qui hanno toppato ci sono (e ho dimenticato anche Villeneuve prima), però pochi di questi australiani hanno corso anche altrove.

 

Le parole di Giovanardi sono benissimo assimilabili anche alle Superstars europee, chiaramente c'è tanta potenza ma anche poca agilità  (anche se ad Adelaide volavano letteralmente sui cordoli della prima esse). Mi viene in mente la titanica Chrysler, e a proposito chiederei a Giovanardi un parere sulla Panamera con cui ha dominato nel 2010 e che tre anni dopo appena si accendeva :asd:

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A proposito, domanda da ignorante: cos'è esattamente una stock car? O meglio, che differenze ci sono tra una stock car e una vettura turismo?

Una definizione precisa non te la so dare, immagino che in America le chiamassero stock car (macchina prodotta in serie) perchè inizialmente in Nascar usavano macchine destinate alla normale circolazione. Poi probabilmente il termine è andato a caratterizzare le auto tipicamente adottate dalla stessa Nascar e affini, cioè bisonti con carrozzeria vagamente somigliante al modello di riferimento della casa, telaio in tubi e classico V8 americano ad aste e bilancieri, con una coppia da far impallidire qualunque auto concorrente e una guidabilità  che...vabbè lasciamo perdere :asd:. Le auto turismo invece rimangono derivate da modelli in effettiva produzione.  

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Una definizione precisa non te la so dare, immagino che in America le chiamassero stock car (macchina prodotta in serie) perchè inizialmente in Nascar usavano macchine destinate alla normale circolazione. Poi probabilmente il termine è andato a caratterizzare le auto tipicamente adottate dalla stessa Nascar e affini, cioè bisonti con carrozzeria vagamente somigliante al modello di riferimento della casa, telaio in tubi e classico V8 americano ad aste e bilancieri, con una coppia da far impallidire qualunque auto concorrente e una guidabilità  che...vabbè lasciamo perdere :asd:. Le auto turismo invece rimangono derivate da modelli in effettiva produzione.  

Ho provato anche io a rispondere ma non ho trovato parole migliori delle tue :asd:

 

Diciamo che sta tutto nella derivazione dalla serie. In Nascar corrono macchine che si possono vedere anche per strada ma con connotati molto molto diversi, nella V8 Supercars la derivazione è più stretta e le macchine somigliano di più a quelle originali. Il WTCC è un po' una via di mezzo, molto più racing ma anche con forme ricalcanti le auto di serie, ora con i nuovi regolamenti TC1 la differenza si è un po' accentuata.

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Bisogna farci l'abitudine, è vero, Prémat e soprattutto Dahlgren l'anno scorso sono stati un fulgido esempio. Sarà  che conosco poco i piloti, ma la prima sensazione è che Whincup sia un paio di spanne sopra tutti e poi ci siano buonissimi piloti come Lowndes, McLaughlin, van Gisbergen, Mostert, Winterbottom e i fratelli Kelly che negli ultimi anni hanno perso qualcosina. Poi c'è Ambrose che probabilmente deve ritrovare qualche automatismo ma che potenzialmente potrebbe stare anche con lo stesso Whincup, a livello di talento. 

 

Però ecco, in Superstars ci sono stati Morbidelli, Liuzzi, Biagi, Ferrara, Bertolini, Herbert, tutti piloti che hanno corso nelle categorie più importanti vincendo un po' ovunque. Whincup fuori dalla V8 Supercars dove ha corso? C'è una controprova? L'esempio di piloti provenienti dall'Europa che qui hanno toppato ci sono (e ho dimenticato anche Villeneuve prima), però pochi di questi australiani hanno corso anche altrove.

 

Le parole di Giovanardi sono benissimo assimilabili anche alle Superstars europee, chiaramente c'è tanta potenza ma anche poca agilità  (anche se ad Adelaide volavano letteralmente sui cordoli della prima esse). Mi viene in mente la titanica Chrysler, e a proposito chiederei a Giovanardi un parere sulla Panamera con cui ha dominato nel 2010 e che tre anni dopo appena si accendeva :asd:

McLaughlin e Mostert comunque sono giovanissimi, magari tra qualche anno saranno i nuovi Whincup e Winterbottom. Con tutto il rispetto per i piloti che hai citato, ma difficilmente Herbert e Morbidelli possono esprimere oggi le prestazioni del periodo f1, sennò seguendo questo parametro (percorso della carriera senza considerarne la fase) la GP Masters sarebbe stata la serie più importante del mondo :asd:.  Biagi ha corso un po' dappertutto ma non è mai stato 'sto fenomeno, Bertolini che io sappia ha sempre corso in GT quindi non c'è l'eventuale riprova di altre competizioni, Ferrara lo conosco dalla F3 poi non so cosa abbia fatto in carriera, Liuzzi è un discreto pilota di f1. Tra l'altro a ben pensarci i vari Whincup, Winterbottom, Davison hanno tutti un passato a ruote scoperte, ma a differenza di un Will Power hanno preferito dedicare la loro carriera a un campionato estremamente popolare nel loro paese, in modo non troppo dissimile da quello che può aver fatto un Capello o un Giovanardi. 

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Le stock car sono dei prototipi che non hanno niente a che vedere con le vetture stradali. Il frontale delle NASCAR assomiglia a quello di auto stradali solo per pubblicità . Anche le DTM possono essere definite stock car ma hanno tutta la carrozzeria derivante da un modello stradale infatti vengono chiamate anche vetture silhouette. Le vetture turismo e gran turismo derivano quasi interamente dalla serie e subiscono solo poche modifiche, quelle permesse dal regolamento.

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McLaughlin e Mostert comunque sono giovanissimi, magari tra qualche anno saranno i nuovi Whincup e Winterbottom. Con tutto il rispetto per i piloti che hai citato, ma difficilmente Herbert e Morbidelli possono esprimere oggi le prestazioni del periodo f1, sennò seguendo questo parametro (percorso della carriera senza considerarne la fase) la GP Masters sarebbe stata la serie più importante del mondo :asd:.  Biagi ha corso un po' dappertutto ma non è mai stato 'sto fenomeno, Bertolini che io sappia ha sempre corso in GT quindi non c'è l'eventuale riprova di altre competizioni, Ferrara lo conosco dalla F3 poi non so cosa abbia fatto in carriera, Liuzzi è un discreto pilota di f1. Tra l'altro a ben pensarci i vari Whincup, Winterbottom, Davison hanno tutti un passato a ruote scoperte, ma a differenza di un Will Power hanno preferito dedicare la loro carriera a un campionato estremamente popolare nel loro paese, in modo non troppo dissimile dconosciuti,he può aver fatto un Capello o un Giovanardi.

Pur essendo stagionati, comunque mostravano ancora grandi numeri, considerando anche che correvano quasi più per divertirsi (anche perché molti piloti erano pagati da Flammini per correre, altro errore enorme perché porti il pilota a correre ma questo può dare spettacolo come Herbert ma anche passeggiare come un Klien qualunque). Poi chiaro che il giovane Vanthoor a Zolder dava un secondo al giro a Morbidelli, ma ha anche vent'anni e passa in meno.

Biagi ha vinto due titoli GT, non un fenomeno ma un buon pilota; Ferrara ha corso bene con le Porsche; Bertolini ha corso un anno in Superstars e ha vinto subito. Diciamo che erano nomi già  più conosciuti, almeno a me :asd:

Oltre ovviamente a Whincup mi ha fatto una buonissima impressione proprio Mostert, a parte l'ultimo giro di gara-3 dove ha provato a stringere Whincup in maniera incomprensibile venendo murato subito.

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Pur essendo stagionati, comunque mostravano ancora grandi numeri, considerando anche che correvano quasi più per divertirsi (anche perché molti piloti erano pagati da Flammini per correre, altro errore enorme perché porti il pilota a correre ma questo può dare spettacolo come Herbert ma anche passeggiare come un Klien qualunque). Poi chiaro che il giovane Vanthoor a Zolder dava un secondo al giro a Morbidelli, ma ha anche vent'anni e passa in meno.

Biagi ha vinto due titoli GT, non un fenomeno ma un buon pilota; Ferrara ha corso bene con le Porsche; Bertolini ha corso un anno in Superstars e ha vinto subito. Diciamo che erano nomi già  più conosciuti, almeno a me :asd:

Oltre ovviamente a Whincup mi ha fatto una buonissima impressione proprio Mostert, a parte l'ultimo giro di gara-3 dove ha provato a stringere Whincup in maniera incomprensibile venendo murato subito.

Appunto, il fatto che in V8 Supercars siano mediamente più giovani e motivati, perchè a parte alcuni casi se non cammini perdi il posto, rende la competizione necessariamente molto accesa e per stare ai vertici è chiaro che ci vuole un gran bel piede.

Si la chiusura di Mostert all'ultimo giro non è stata molto intelligente ma non ho capito perchè Whincup è finito in quel gruppetto, dato che qualche giro prima era abbondantemente avanti, avendo proprio sorpreso Mostert al tornantino.

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Purtroppo la Superstars era sempre vista come il ripiego del ripiego, la competizione non era così sentita. Per dare più spettacolo Flammini chiamava i piloti famosi pagandoli anche di tasca propria. Invece sulla V8 Supercars alcuni piloti australiani ci costruiscono una carriera e l'ambiente, come ho già  detto, è molto più professionale, le gare somo spettacolari e i piloti diventano dei personaggi almeno in patria, perché penso che Whincup sia parecchio conosciuto in Australia.

In Superstars di giovani buoni alla fine ne sono usciti pochi. Forse solo Cerqui, che ha vinto l'italiano ma poi nel WTCC non ha fatto proprio un figurone, chissà  che fine ha fatto. Il campionato australiano con il "nostro" condivide giusto il tipo di macchine.

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Van Gisbergen nel 2016 con Triple Eight

La stagione del V8 Supercars è appena iniziata ma è già  cominciato, e con il botto, anche il mercato 2016. La compagine pluricampione Triple Eight Engineering, sponsorizzata dalla Red Bull, ha annunciato che nel 2016 incrementerà  il proprio schieramento a tre vetture. Accanto ai confermati Craig Lowndes e Jamie Whincup ci sarà  Shane Van Gisbergen, funambolico neozelandese che, con il Tekno Autosport, aveva chiuso al secondo posto della classifica nel 2014. Il venticinquenne di Auckland ha fatto parlare di sé nel primo round di campionato: al termine della gara principale del weekend, presa la testa con un attacco veemente, ha mostrato grande maturità  rinunciando al primo posto per evitare penalizzazioni.

 

http://www.italiaracing.net/newsint.aspx?id=53089&cat=75

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Reynolds infatti corre per una struttura esterna (Nash) pur avendo uno status di ufficiale (circa, mi sembra che la Ford in sé sia uscita di scena).

Anzi Reynolds non ha nemmeno la FGX nuova, pur disponendo di un certo trattamento.

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  • leopnd changed the title to Repco Supercars Championship

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