S1lb3rpf31l Inviata October 9, 2014 at 15:05 Share Inviata October 9, 2014 at 15:05 Sì che poi anche dietro la SC non è che fosse così matematico tenere la vettura in pista (vedi Erikson a inizio corsa) .. Posso anche essere in parte d'accordo, ma di sicuro non esci di pista a quella velocità . Come già dissi a caldo, può capitare il testacoda, non un botto simile. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata October 9, 2014 at 15:12 Share Inviata October 9, 2014 at 15:12 Sent from my D5503 using Tapatalk 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea Gardenal Inviata October 9, 2014 at 16:11 Autore Share Inviata October 9, 2014 at 16:11 Sì che poi anche dietro la SC non è che fosse così matematico tenere la vettura in pista (vedi Erikson a inizio corsa) .. Oh, finalmente qualcun'altro che lo dice. Nel tempo che intercorre tra l'entrata della Safety Car in pista e la formazione del gruppone alle sue spalle passano alcuni minuti durante i quali i piloti rallentano, ma non certo in modo tale da scongiurare uscite di pista o testacoda. Con la Slow Zone i problemi non ci sarebbero, perchè l'intervento della direzione corsa provocherebbe un istantaneo rallentamento dei piloti in corsa. 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata October 9, 2014 at 16:17 Share Inviata October 9, 2014 at 16:17 Guarda che se Pryce veniva "maneggiato" diversamemte,non è che cambiava il risultato. Vero,ma per esempio a Streiff fecero piu' danni i commissari che l'incidente 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Albi66 Inviata October 9, 2014 at 16:20 Questo è un messaggio popolare Share Inviata October 9, 2014 at 16:20 Tra i miracoli passati "sotto semaforo"(cit.Toto') c'è anche quello della portiera della SC divelta da Heidfeld ad Interlagos. Che provvedimenti sono stati presi da allora? 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Krusty Inviata October 9, 2014 at 16:30 Share Inviata October 9, 2014 at 16:30 Oh, finalmente qualcun'altro che lo dice. Nel tempo che intercorre tra l'entrata della Safety Car in pista e la formazione del gruppone alle sue spalle passano alcuni minuti durante i quali i piloti rallentano, ma non certo in modo tale da scongiurare uscite di pista o testacoda. Con la Slow Zone i problemi non ci sarebbero, perchè l'intervento della direzione corsa provocherebbe un istantaneo rallentamento dei piloti in corsa. L'avrò scritto 3 volte nell'intero thread.. Comunque si, anche se un pilota esce in regime di SC, al massimo può finire nella sabbia e rimanere fermo li 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pep92 Inviata October 9, 2014 at 16:40 Share Inviata October 9, 2014 at 16:40 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nemo981 Inviata October 9, 2014 at 16:50 Share Inviata October 9, 2014 at 16:50 Autosprint dice che secondo la FIA Jules ha picchiato a oltre 180 all'ora. Certo, uno esce a 210 e in decine di metri di uscita perde solo 25 km/h. La faccia come le terga proprio. impossibile, a meno che non sia rimasto con l'acceleratore aperto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata October 9, 2014 at 17:00 Share Inviata October 9, 2014 at 17:00 impossibile, a meno che non sia rimasto con l'acceleratore aperto Hanno citato la telemetria Marussia come fonte... Mah. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nemo981 Inviata October 9, 2014 at 17:01 Share Inviata October 9, 2014 at 17:01 mi aassocio: mah... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
RoccoL Inviata October 9, 2014 at 17:24 Share Inviata October 9, 2014 at 17:24 Vero,ma per esempio a Streiff fecero piu' danni i commissari che l'incidente Vero anzi verissimo...però erano anche altri tempi e se non erro non è che i commisari brasiliani fossero delle cime. Ricordo un gp del Brasile del 77 o 78 che quando la Lotus di Andretti andò a fuoco,arrivarono i "commissari" a spegnere l'incendio con le scope di saggina,che naturalmente presero fuoco. La CEA interveniva più che bene da noi. Piuttosto una cosa che mi sono sempre chiesto...come mai non formano una equipe di commissari professionisti che segue tutti i gp?. 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata October 9, 2014 at 17:31 Share Inviata October 9, 2014 at 17:31 Bella domanda... Mi vien da dire perché sarebbero da pagare mentre quelli attuali sono per la maggior parte volontari 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maurino21 Inviata October 9, 2014 at 17:42 Share Inviata October 9, 2014 at 17:42 impossibile, a meno che non sia rimasto con l'acceleratore apertoHanno citato la telemetria Marussia come fonte... Mah.Ma perché devono ripulire la faccia della Fia a tutti i costi? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
djbill Inviata October 9, 2014 at 17:44 Share Inviata October 9, 2014 at 17:44 Sent from my D5503 using Tapatalk Per carità , bei gesti... Ma credo che la situazione sia molto peggiore rispetto a quella di MSC... 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare stefff Inviata October 9, 2014 at 18:21 Questo è un messaggio popolare Share Inviata October 9, 2014 at 18:21 FP | Giancarlo Bruno [L'analisi] 9 ottobre 2014 – L’incidente accaduto al pilota francese ha scatenato una lunga serie di considerazioni, dibattiti, suggerimenti ma anche polemiche che in circostanze drammatiche come questa spesso cavalcano l’onda emotiva che inevitabilmente si propaga. E spesso, a caldo, l’impatto emotivo porta a valutare in maniera non lucida situazioni che invece andrebbero esaminate con la massima freddezza, distacco e rigore tecnico, ammettendo oltretutto che all’origine di certi accadimenti, specie in pista, c’è comunque la mano dell’uomo. Con l’ingegnere Mauro Coppini, in occasione dell’evento Senna a Imola svoltosi nello scorso mese di maggio, si discuteva di sicurezza, sui progressi fatti negli ultimi anni, e si concordava sul fatto che l’attenzione sull’argomento non può e non deve allentarsi pensando di aver fatto il possibile;l’imponderabile o il non previsto è sempre in agguato e basta una minima disattenzione o esitazione che può portare a esiti drammatici. Le immagini video apparse in rete mi hanno indotto a qualche valutazione tecnica che riporto per meglio comprendere la dinamica e gli effetti dell’incidente di Jules Bianchi sulla pista di Suzuka. Premetto che le analisi che seguono sono puramente indicative e semplificate per maggiore facilità di comprensione, non disponendo oltretutto di dati certi (velocità , masse, tempi, etc); l’obiettivo è solo quello di fornire un ordine di grandezza di decelerazioni e forze coinvolte nell’impatto. Partiamo dalla velocità della monoposto e dalla sua decelerazione media in seguito all’urto; dai presunti 200 km/h (55 m/s) la Marussia è passata a 0 km/h nello spazio di pochi metri, diciamo 7à·10, subendo una decelerazione di 22à·15 g e, ribadisco, decelerazione media. Questa decelerazione è dovuta all’urto che c’è stato tra il gancio posteriore del trattore e la struttura del roll bar; rallentando le immagini si vede infatti che l’anello posto sul trattore aggancia e strappa via il roll bar che rimane penzoloni, mentre la monoposto prosegue la corsa. Probabilmente è in questa collisione tra il lato sinistro del casco del pilota e il gancio – sono in pratica due grossi anelli sovrapposti e saldati al mezzo di soccorso – che si sono avute le maggiori decelerazioni del capo e quindi i danni cerebrali riportati con l’incidente. Ritornando all’urto, cominciamo col dire che la sua definizione è: “evento isolato durante il quale una forza relativamente intensa agisce per un tempo relativamente breve sui corpi che entrano in contattoâ€. L’urto è stato anelastico in quanto l’energia meccanica totale – cinetica, nello specifico – non si è conservata; la differenza elevatissima tra le masse e le velocità dei mezzi coinvolti, 700 kg per la monoposto lanciata a elevata velocità e circa 7000 kg per il trattore praticamente fermo, ha prodotto conseguenze spaventose. Se introduciamo il concetto di Quantità di moto, prodotto della massa x velocità , e quello di Impulso, variazione della Quantità di moto durante un intervallo di tempo, ricaviamo che la Marussia aveva una Quantità di moto di 700à—55=38.500 Kg per m/secondo (Kg*m/s). Ipotizzando che l’urto sia avvenuto in 5 centesimi di secondo (0.05 s), la forza che si è scambiata nell’urto è stata di 38.500/0.05=770 kN (kiloNewton), cioè quasi 78.500 kg, 78.5 tonnellate !!! Questo spiega il sobbalzo del trattore e, purtroppo, i danni alle strutture di sicurezza della monoposto che, come sappiamo devono soddisfare alle rigide norme stabilite dalla Federazione che però non contemplano forze in gioco di questa entità . Sul roll bar sono ammesse infatti deformazioni inferiori a 25mm misurati lungo ciascuno degli assi di applicazione del carico che è 50kN (circa 5100 kg) lateralmente, 90 kN (circa 9170 kg) in direzione verticale e 60 kN (circa 6100 kg) in direzione longitudinalmente verso il retrotreno, carichi che sono oltre dieci volte inferiori a quanto calcolato. Dopo questa fredda, e per certi versi agghiacciante analisi, aggiungo alcune considerazioni, scaturite dai dibattiti uditi e letti in questi giorni. La fatalità gioca un ruolo talvolta dominante nella nostra vita e, a maggior ragione, nel Motorsport; compito di chi detta le regole è quello di cercare di ridurre al minimo gli effetti di avvenimenti che solo apparentemente sono imprevedibili. Mi viene in mente l’incidente di Kyalami del 1977 – tempi in cui nonostante il ripetersi di incidenti con gravi conseguenze l’argomento sicurezza era meno sentito di oggi – quando per soccorrere la vettura di Zorzi, ferma sul rettilineo, due commissari di percorso attraversarono il rettilineo principale della pista con un estintore tra le mani. Mentre il primo ci riuscì miracolosamente, il secondo purtroppo venne investito dall’Arrows di Tom Pryce, ricadde a terra privo di vita e l’estintore che aveva con se finì sul casco del pilota con conseguenze fatali. Potremmo convenire nel dire che la fatalità sta nell’estintore che colpisce il casco del pilota; ma, meditando con freddezza, questa presunta fatalità è in realtà dovuta ad un doppio errore umano. Il primo sta nel non aver predisposto delle postazioni di commissari su entrambi i lati della pista al fine di non rendere necessario il suo attraversamento; il secondo, conseguenza del primo, sta nel fatto che i soccorritori che generosamente attraversarono la pista lo fecero senza guardare chi stesse provenendo. Con questo voglio dire che l’urto tra la Marussia e il mezzo di soccorso non è stato una fatalità , ma deriva da regole sportive e di soccorso non sufficientemente rigorose in situazioni di questo tipo, regole che potrebbero essere una velocità imposta (80-100 km/h) o il tempestivo regime di Safety Car prima che sia autorizzato l’ingresso di mezzi di soccorso in pista. Episodi già ricordati, Schumacher Gran Premio del Brasile 2003 e Liuzzi Gran Premio di Germania 2007, che non ebbero conseguenze, e qui entra in gioco la fatalità ma in senso positivo, dimostrano chiaramente come l’argomento forse non è stato adeguatamente analizzato dalla FIA. E infine una considerazione sulle vie di fuga. A Suzuka si è dimostrato che la sabbia, o almeno quel tipo “compattato†non rallenta le vetture sull’asciutto così come fa l’asfalto. Peraltro sul bagnato l’asfalto funge da scivolo e non garantisce alcuna decelerazione. Ergo, anche questo argomento richiede un’analisi approfondita perché, come dicevo in apertura, quella sulla sicurezza è una attenzione che va tenuta sempre alta. http://www.formulapassion.it/2014/10/f1-incidente-bianchi-urti-decelerazioni-e-forze/ 9 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata October 9, 2014 at 18:41 Share Inviata October 9, 2014 at 18:41 Molto interessante l' analisi dell' ing Bruno 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Albi66 Inviata October 9, 2014 at 18:55 Questo è un messaggio popolare Share Inviata October 9, 2014 at 18:55 Secondo AS,la FIA,di fatto,avrebbe gia' trovato il responsabile della tragedia di Suzuka...indovinate chi? Ebbene si....Jules Bianchi,che avrebbe ignorato le famose bandiere gialle.... FIA ed Organizzatore ovviamente candidi come la neve:in fondo c'era solo un semovente a 10 metri da una curva....mica gli hanno sparato.... 11 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
alessandrosecchi Inviata October 9, 2014 at 18:58 Share Inviata October 9, 2014 at 18:58 Credo di non aver più niente da dire oltre quello che ho già scritto sul sito. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mur354n80 Inviata October 9, 2014 at 19:09 Share Inviata October 9, 2014 at 19:09 allora a posto, manco fanno finta di voler adottare misure giuste, quando dico che questa non è la mia F1... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
alessandrosecchi Inviata October 9, 2014 at 19:13 Share Inviata October 9, 2014 at 19:13 A questo punto scrivessero che la velocità d'impatto è stata maggiore rispetto a quella dell'uscita di pista, giusto per rimarcare la cosa 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata October 9, 2014 at 19:32 Share Inviata October 9, 2014 at 19:32 Mi dicono che la settimana scorsa a Griglia di partenza Cavicchi aveva sottolineato il fatto che da 20 anni non c'erano tragedie in F1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
alessandrosecchi Inviata October 9, 2014 at 19:35 Share Inviata October 9, 2014 at 19:35 Eccallà¡ Inviato da Samsung Galaxy S3 con Tapatalk 4 Pro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Serafin Inviata October 9, 2014 at 19:38 Share Inviata October 9, 2014 at 19:38 Comunque sembrano tutti convintissimi che la soluzione sia il cupolino. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Andrea Gardenal Inviata October 9, 2014 at 19:45 Autore Questo è un messaggio popolare Share Inviata October 9, 2014 at 19:45 Insomma, tra le tante illustri penne della carta stampata l'unico che ha avuto il coraggio di dire che FORSE un briciolo di colpa ce l'ha anche la direzione gara è stato proprio Bruno. Secondo AS,la FIA,di fatto,avrebbe gia' trovato il responsabile della tragedia di Suzuka...indovinate chi? Ebbene si....Jules Bianchi,che avrebbe ignorato le famose bandiere gialle.... FIA ed Organizzatore ovviamente candidi come la neve:in fondo c'era solo un semovente a 10 metri da una curva....mica gli hanno sparato.... A questo proposito la cosa più rivoltante è un'altra: scommettiamo che se per un qualche strano miracolo Jules riuscisse a sopravvivere gli stessi esseri viscidi che a Suzuka hanno sbagliato tutto lo sbagliabile (e forse anche di più) e che da 4 giorni scaricano su di lui le responsabilità per quanto accaduto si autoproclamerebbero salvatori della sua vita per le mirabolanti strutture di sicurezza offerte dalla Formula 1 2014? 9 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
S1lb3rpf31l Inviata October 9, 2014 at 19:47 Share Inviata October 9, 2014 at 19:47 Comunque sembrano tutti convintissimi che la soluzione sia il cupolino. Io sono convinto che la soluzione sia chiudere la baracca cosà com'è e ricominciare da zero. Sà, sono un utopista. Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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