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[Calcio] Stagione 2017/2018


alessandrosecchi

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11 minuti fa, Kitt ha scritto:

Lo fanno tutti...quando lo faceva Mourinho era un genio...lo fa Montella ed è uno che non capisce nulla

Per me la colpa è di tutti...l' allenatore ha delle responsabilità, ma anche i giocatori fanno le loro belle cagate...dagli assist agli avversari davanti alla porta (Zapata?) ai rigori procurati al 90esimo (Rodriguez) a quelli che spostano gli equilibri, ma a favore degli avversari (Bonucci)

E purtroppo i giocatori possono essere devastanti in questi casi...tanto la società se la prenderà (obbligatoriamente) con l' allenatore...basti vedere com'è finita in casa Bayern...ed Ancelotti non è di certo un signor nessuno...

 

 

Dipende anche se e come hai giocatori per poter tentare una cosa simile. Anche Mancini nell'Inter post-calciopoli lo faceva (e spesso gli andava bene).

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Secondo me non bisogna prendere per forza un allenatore "top", moltissimi cicli sono nati con allenatori che ancora dovevano affermarsi (basti pensare ai soli Sacchi e Capello, per restare in ambito Milan, ma anche allo stesso Ancelotti). L'importante è prendere uno che sembri promettente, di cui ci si fidi e con cui impostare un programma serio di rilancio.

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2 ore fa, alessandrosecchi ha scritto:

A me quello che risulta più imbarazzante di tutti è Biglia. Sto rimpiangendo Montolivo.

Bonucci per ora si sta dimostrando per quello che pensavo. 

il Milan secondo me ha sbagliato gli acquisti a centrocampo. In generale ha pagato un po' tutti più del dovuto ma era quasi necessario conoscendo le altre squadre il suo potere economico. Ma è a centrocampo che si vincono o si perdono le partite e il Milan ha preso, pagandoli tanto, due giocatori come Biglia e Calhanoglu che a mio avviso sono troppo lenti.

Continua a non sembrarmi Montella il problema. Ma lo so che sono in minoranza :asd:

 

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32 minuti fa, Schumy81 ha scritto:

Secondo me non bisogna prendere per forza un allenatore "top", moltissimi cicli sono nati con allenatori che ancora dovevano affermarsi (basti pensare ai soli Sacchi e Capello, per restare in ambito Milan, ma anche allo stesso Ancelotti). L'importante è prendere uno che sembri promettente, di cui ci si fidi e con cui impostare un programma serio di rilancio.

i cicli nascono quando prima di tutto c'è una società dietro, la Juventus vince tanto anche perché ha un'organizzazione da top club, oltre che la famiglia più potente dietro. Il Milan di Berlusconi era un modello organizzativo perfetto dove la società metteva a disposizione dei calciatori un elicottero per portare i figli dagli specialisti se c'era un problema purchè i giocatori pensassero solo al campo e non avessero distrazioni fuori....

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Alla Juve non sgarri e fa la differenza nel bene e nel male. Vidal dopo un paio di nottate di troppo è stato venduto. Cosi come bonucci che aveva avuto un po di volte da ridire. 

X quanto riguarda il Milan, in questo momento non ha un centrocampo che offre garanzie di copertura. O giochi molto quadrato, con un 442 di copertura o avrai rogne. Ma bonucci a 4 non si trova benissimo. In primis non è fortissimo nell uno contro uno. Con una difesa a tre hai sempre un uomo non di fascia vicino a proteggerti. Inoltre gioca molto sull uscire dalla propria posizione x cercare l anticipo, anche a centrocampo. Inutile dire che senza un centrocampo e difesa con le giuste distanze,l unica  cosa che  può arrivare è subire. Deve regolare qualcosina senza dubbio

Modificato da maurino21
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A me Montella non sembra proprio uno destinato ai grandi palcoscenici, magari poi andrà all'estero, vincerà tre Champions di fila e mi smentirà clamorosamente, ma per ora non lo considero un allenatore da grande club (o da club che vuole diventarlo). Gli vedo più fare una fine alla Prandelli o Donadoni, con rispetto parlando. :asd: Il Milan deve affidarsi a un tecnico con le idee più chiare (e con più polso).

Modificato da Schumy81
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Fin da subito la squadra si dimostrò disciplinata e rispettosa. Era il famoso “stile Juventus”. Una cosa che avevo notato subito appena arrivato a Torino era la differenza di gestione della società rispetto al mio vecchio e pazzo Milan. Qui vigeva la riservatezza, non trapelava niente. Se c’era qualche screzio tra giocatori in allenamento interveniva subito Boniperti in persona e mi dava una mano a rimettere le cose a posto, ma soprattutto a nessuno veniva in mente di andare a spifferare pettegolezzi alla stampa. A Milano era il contrario: era tutto un giro di giornalisti amici del Milan o dell’Inter che non vedevano l’ora di strappare qualche retroscena. Molti erano in realtà amici finti, amici solo per rubarti qualche titolone da mettere sulla «Gazzetta dello Sport» o sul «Corriere della Sera», costantemente a caccia di notizie che notizie non erano. Le squadre milanesi hanno sempre sofferto di questo atteggiamento della stampa e non sono mai state in grado di gestire bene la comunicazione. Onore dunque allo stile bianconero, che permetteva di lavorare sodo ma soprattutto bene, in perfetta tranquillità, senza paura di aprire il quotidiano al mattino.

.....

Con Pellegrini fui subito chiaro: ero ossessionato dai giornalisti milanesi, sempre alla caccia di retroscena e divisi tra milanisti e interisti. Poi sapevo bene che l’ambiente nerazzurro non era impermeabile all’esterno come quello bianconero e che tutti bene o male avevano l’abitudine di rilasciare dichiarazioni senza concordarle prima.

  Gli dissi: «Presidente, lei deve credere soltanto alla mia parola. Se arriva da lei un cronista con delle indiscrezioni dallo spogliatoio, prima chieda conferma a me. Io sono abituato a riferire al presidente tutto quello che succede, l’ho fatto per anni con Boniperti e adesso lo farò con lei. Onestà e sincerità prima di tutto!».

...

Al Bayern se non vinci un anno devi vincere l’anno dopo, come alla Juventus

 

Da 'Giovanni Trapattoni, Bruno Longhi - Non dire gatto. La mia vita sempre in campo, tra calci e fischi (2015)'

 

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Il problema del Milan è che l'allenatore non è Montella ma Bonucci. Il 3-5-2 non è un modulo di Montella e se stanno giocando così è perché Bonucci vuole giocare così. Se ne è andato dalla Juve perché Allegri è passato alla difesa a quattro, lui ha avuto da ridire ma non lo hanno ascoltato (giustamente) ed è andato dove ha trovato i fessi, cioè al Milan.

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