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Chi segue ancora la F1?!


Kraven VanHelsing

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6 minuti fa, isomax89 ha scritto:

Posso essere un pò critico?

Ok la F1 è quello che è ma oggi i giovani a che cavolo si appassionano?

Al calcio che se poi ci scambi due parole ne sanno meno di me?! 

 

Penso che la F1 abbia moltissime colpe ma anche lo spettatore medio è profondamente cambiato.

Di appassionati veri ce ne sono sempre meno.

 

 

Sono degli smidollati, semplice

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oggettivamente è anche vero che è difficile appassionarsi a questa f1...pensate a un ragazzino di 8-10-12 anni: si dovrebbe appassionare alle nuove qualifiche, ai sorpassi con il drs, ai piloti tamarri come hamilton o agli spacconi come alonso, oppure ai domini di mercedes-red bull-chisaràilprossimo?
quando ho iniziato a seguire io la f1 era tutto diverso: dalle regole meno idiote, allo spettacolo in pista, agli stessi piloti che erano di ben altro spessore! E' un po' troppo facile dare la colpa ai giovani, cosa che si fa un po' troppo spesso in sto paese...

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1 minuto fa, Mauro Castelli ha scritto:

Mi sembra di sentir parlare mio nonno... :asd: 

 

In questo momento, Ferrari F1 ha scritto:

Non è colpa dei giovani o dei vecchi.
Si parla di contesto sociale, non di questa o quella categoria.

Parlo con cognizione di causa, ma è un discorso separato.

I GGGIOvani d'oggi pensano solo a farsi selfie con l'iphone 16, non hanno tempo per appassionarsi a qualcosa. Vivono di onde passeggere, si interessano di tutto e niente perché è solo una convenienza. Poi è ovvio che, in questo caso, questa F1 stimoli come una vecchia di 90 anni e non più come una gnocca di 20, ma da par loro i giovanissimi d'oggi sono una disgrazia a mio modo di vedere. E lo sono anche per colpa di chi li cresce

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15 ore fa, Andrea Gardenal ha scritto:

Ho la sensazione che a livello di tifo e passione il ricambio generazionale manchi del tutto

E il DRS e le gomme pastafrolla non hanno neanche fatto breccia tra chi segue la f1 in maniera occasionale.

Resta un diffuso scetticismo sul rumore delle PU, ma non è un problema da risolvere a tutti i costi, ormai la strada è stata intrapresa, basterebbe a parità di rumore avere motori più potenti, meno strozzati da flussometro e limiti sulla parte elettrica (aumenterebbe anche il sound...). e avremo agli occhi di chi segue, appassionato o meno uno spettacolo che merita di essere visto. con una guida più brutale, più controsterzi di potenza, e non sarebbe sola estetica, ma anche sostanza... A patto che non si torni indietro con l'aerodinamica.

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@Ferrari F1 Vero ma anche il contenuto delle notizie è enormemente sceso. 

@Phosphoros In parte hai ragione e come dice @alessandrosecchi i genitori nella crescita di un bambino fanno una differenza enorme. Genitori smidollati creano figli smidollati.

Però permettimi di portare una parte della mia esperienza personale. Do qualche ripetizione e ci sono certi ragazzi che sono seguiti dai genitori però non c'è verso di smuoverli. 

Altri invece a mio parere hanno talmente tanto e troppo dai genitori che non fanno altro che rovinare i loro figli rendendoli apatici a tutto, scuola sport ecc...

Senza dimenticare che li difendono sempre e comunque invece di responsabilizzarli!

@sundance76 Prendi me, a 13 anni prendevo 2/3 riviste specializzate (Quattroruote Alvolante GenteMotri) insomma sapevo tutto sulle auto nuove e sulle nuove uscite e fantasticavo non poco sulla mia prima auto. Chiaramente se vai all'uni non hai i soldini per prenderla e adesso che inizierò a lavorare ti assicuro che valuterò per bene la spesa per la mia prima auto. Meno spendo e meglio è. Con le paghe che ci sono non ha senso spendere per un oggetto che costa molto e con lo stato che lo vede come un bancomat mobile.

@gio66 il problema è che il DRS e le gomme di pastafrolla hanno reso la F1 incomprensibile perfino per gli addetti ai lavori. Il telespettatore della domenica, se si ferma sulla Rai perchè catturato dal movimento in pista 5 minuti dopo gira canale perchè non ci sta capendo una mazza.

 

 

 

Modificato da isomax89
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25 minuti fa, sundance76 ha scritto:

L'automobile è sempre più vista come una specie di elettrodomestico, uno scaldabagno, una capsula tondeggiante che deve portarci da qualche parte e amen.

Non è più l'oggetto del desiderio o lo status symbol di una volta (ovviamente non del tutto).

Una volta l'auto era la "conquista di libertà", come la definiva Enzo Ferrari.

Oggi è un nemico da eliminare, dalle città, dalle strade. 

Le corse una volta entravano nelle case della gente, perché si correvano su strade chiuse al traffico, la Mille Miglia attraversava i paesini di mezza Italia, la Targa Florio. Oggi sono relegate in circuiti disegnati a tavolino su zone piatte, come animali in laboratorio o come equilibristi in un circo pieno di materassi e di reti.

E poi i rallyes, che oggi sono visti solo come brevissime esibizioni col pubblico lontano. Una volta chiamavano a raccolta regioni intere.

Purtroppo l'andazzo è questo.

Come ha detto Gio66, se la nave va alla deriva, è praticamente impossibile che ritorni in porto.

 

Riguardo il primo grassetto posso testimoniare sul confronto generazionale tra me e mia madre: io sono in una situazione simile a quella di @Mauro Castelli e non uso quasi più la macchina perché a Milano bisogna avere 8 occhi per guidare. Inoltre c'è da dire che negli ultimi anni sono migliorati notevolmente i mezzi pubblici e io vivo (e lavoro, non sono lontano) in un quartiere ben servito per cui preferisco di gran lunga affidarmi a quelli.

Per le invece il contrario, non molla la macchina neanche per sbaglio (spendendo una marea di soldi tra le varie cose) dicendo che con quella è perfettamente autonoma e finché è in condizioni di guidare sui mezzi non ci sale: recentemente è arrivata nel suo quartiere la metropolitana con tante di fermate con l'ausilio di comodi ascensori ma non ne vuole sapere.

 

Secondo grassetto: in genere si manda un rimorchiatore in quelle situazioni. (Ma ovviamente bisogna trovarlo per riportare il mezzo sulla retta via)

 

17 minuti fa, Ferrari F1 ha scritto:

Esempio idiota: quando capitava (fortunatamente poco spesso) che io andassi male a scuola, quando rientravo a casa prendevo il resto.
Oggi i genitori accusano gli insegnanti di non capire i figli che invece sono perfetti così come sono. Se i ragazzi non rendono è sempre colpa degli insegnanti che sono incapaci e mai dei ragazzi che non si impegnano.

L'ignoranza è legittimata dalla società al giorno di oggi. Leggevo un articolo pochi giorni fa che sosteneva il fatto che in Italia abbiamo il record di analfabeti funzionali e basta farsi un giro su Facebook, prendendo pagine a caso, per capire come sia del tutto ignorato l'uso dei verbi ausiliari, quello del congiuntivo e della punteggiatura (le virgole sembrano essere diventate un qualcosa di vintage). Non è una missione impossibile pretendere che tutti gli abitanti di un paese sappiano scrivere correttamente (almeno) nella propria lingua.
 

 

Spesso sento dire così ma anche negli anni in cui insegnavo alle Superiori non ho mai avuto grossi problemi, anzi a volte i genitori erano totalmente assenti.

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21 minuti fa, alessandrosecchi ha scritto:

Adesso le prendono gli insegnanti.

Facebook è un cancro, la gente pensa che la vita sia lì dentro.

 

Vero, conosco un insegnante e so che deve stare attento a che voti mette e spesso è stato richiamato dalla preside.

Idem da certe storie che mi racconta un assistente.

 

Ormai fidatevi che la scuola è diventata un mercato!

Gli studenti sono un semplice numero per aumentare gli incentivi dallo stato e dalla regione e gli insegnanti devono fare il possibile per trattenere più studenti possibili.

 

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1 minuto fa, 330tr ha scritto:

Oggi esisterà qualche ragazzo che disegna le F1? Esisterà qualcuno che disegna? Ok pretendo troppo..esisteranno ancora le matite? :asd:

Ricordo di aver fatto, nel 1994, su due Fabriano F4, i profili laterali di Mclaren, Williams, Benetton e Ferrari. Un po' come li fa adesso Sauro, ovviamente immaginateli fatti da un bambino di 11 anni con pennarelli e quant'altro. Però ricordo di aver usato i righelli riportando le misure da foto prese su Autosprint :asd: 

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Dibattito interessante. Penso che siano tante le variabili che possano avvicinare o allontanare gli spettatori da qualsiasi competizione sportiva. Quella più importante in F1 è senza dubbio la passione per le auto e la velocità (qualcuno al riguardo ha fatto giustamente notare che in una società in cui tutto è sempre più raggiungibile, anche se spesso soltanto sotto il profilo virtuale, che molti confondono col reale, tale interesse vada parzialmente a scemare). Poi, essendo uno sport individuale e di squadra allo stesso tempo, la maggior attrazione deve provenire dai personaggi che vi gravitano attorno. La presenza della Ferrari da questo punto di vista è una garanzia, non solo per gli italiani, così come quella di colossi come Mercedes, Renault, ed Honda, o team privati storici come McLaren e Williams. Ma il fascino dell'uomo ha sempre una marcia in più, e proprio per questo la svolta voluta da Ecclestone e soci, che da oltre vent'anni hanno reso il paddock un luogo sempre più irraggiungibile e i piloti sempre più figurine hollywoodiane (vedere Hamilton per credere) ha provocato un disamore da parte degli appassionati di lunga data. Non che manchino personaggi o potenziali storie, ma manca il modo di poterle raccontare. Schumacher ai tempi della Ferrari da molti, anche dal sottoscritto, veniva visto come un robot privo di sentimenti; adesso, con tutti gli aneddoti che escono, scopriamo che è un personaggio molto più umano e "raggiungibile" di quanto non si potesse pensare. Non potendo conoscere i piloti per quel che sono davvero si finisce con l'affezionarsi a loro in misura sempre minore. E se in F1 non hai un pilota che ti fa battere il cuore, per quanto appassionato della categoria tu possa essere, difficilmente resisti. Io dopo l'abbandono di Montoya ce l'ho fatta per due anni grazie a dei campionati combattuti sino all'ultima gara; poi, dal 2009, tra cervellotici cambiamenti regolamentari che hanno reso sempre meno meritocratici i gp ed annate dominate dalla potenza di turno, ho cominciato a spegnere il televisore senza tanti rimpianti, come ha fatto qualcun altro che è intervenuto qui, salvo poi riaccenderlo nel 2010 e nel 2012 quando c'è stato più equilibrio (che è un altro dei fattori di attrazione più importanti). Condivido comunque il pensiero di fondo (bellissimo) di Davide Hill: se hai avuto una passione, per quanto tu possa allontanarti, è impossibile staccare completamente la spina. Magari ora certi gp li seguo per caso, ma quando capita, nonostante l'acredine nei confronti dei cambiamenti ai quali assisto, l'interesse non manca, e difficilmente rinuncio ai riti di inizio anno (acquisto di speciali, ricerca di notizie sulla composizione del nuovo parco piloti e informazioni sulle new entry, ecc). Certo, è un peccato che quasi ogni anno il picco di interesse si esaurisca dopo il primo, o forse i primi due-tre gp (salvo sporadiche lotte per il mondiale), ma è un segnale che mi dimostra che, qualora dovesse tornare l'equilibrio in pista ed apparire sulla scena un personaggio in grado di conquistarmi, probabilmente sarei già lì a puntarmi la sveglia per seguire i gp agli orari più disparati come ai "bei tempi".

Quanto alle nuove generazioni, ho un fratello di quasi 11 anni che pur privilegiando il calcio non rinuncia mai a seguire la F1 insieme ad un compagnetto. Sull'andamento delle gare attuali sono sempre più informati di me, ed hanno molta curiosità sulla F1 del passato, in merito alla quale mi tartassano di domande. La tradizione che questa categoria ha, indipendentemente dalle derive recenti, può e dev'essere l'ancora di salvezza per mantenere un consistente numero di appassionati anche nel futuro. Come disse Aragorn ad Halet, figlio di Hama...c'è sempre speranza :asd:

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