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TEST 2017 - Sessione 4 - Budapest 1-2 agosto


Pep92

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35 minuti fa, Dark One ha scritto:

Per quello che sperano che l'Halo venga abolito: secondo me non c'è speranza. Quell'aggeggio ha un GROSSO impatto sull'aerodinamica della vettura e pesa parecchio. Le nuove macchine verranno progettate pensando di averlo. Se venisse tolto all'improvviso creerebbe un sacco di problemi.

Kubica.. non so se tornerà, ma non si può non avere una stima enorme nei suoi confronti. Dopo quello che ha passato.. una forza di volontà così è rara.

Norris è stato impressionante. Ok le ultrasoft, ok la pista gommata, ok che testavano aggiornamenti (dicono che il motore suonasse in maniera sensibilmente diversa, non so se è vero), ma il tempo resta da urlo per uno che guida una F1 per la prima volta. Il ragazzo ci sa fare..

Io leggevo che in realtà i problemi li hanno già creati a molti team che hanno avviato il progetto 2018 scommettendo sul fatto che non sarebbe stato introdotto. In effetti è stato ufficializzato con un certo ritardo rispetto ai tempi abituali di progettazione.

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su Halo, ormai penso ce lo terremo, c'è poco da fare. Se ci progettano le macchine intorno è finita, inoltre una volta messo su sarà impossibile toglierlo in futuro: su certe cose non si torna indietro. Anche perchè se temevano cause legali in caso di incidente prima di introdurlo, figuriamoci i timori a rimuoverlo una volta che il dispositivo fosse ormai implementato.

Premesso che a me fa schifo, che al momento mi sembra impossibile la F1 possa mantenere per me lo stesso appeal di prima, è difficile secondo me contestarne razionalmente l'applicazione. Si può dire che la F1 debba mantenere un certo rischio, si può dire che non ci piace, si può dire che non sarà più lo stesso non poter vedere bene i caschi e i movimenti dei piloti (sono queste le mie motivazioni), ma sul piano della sicurezza c'è poco da obiettare: se anche la aumentasse del 2% sarebbe irrazionale respingerlo. Non penso cioè sia un buon argomento il fatto che non proteggerebbe da detriti piccoli: lo farebbe da detriti grossi, gomme, muri ed intere auto (è stato detto che la struttura può reggere ad un carico di 15 volte il peso statico di una intera vettura); che queste siano eventualità rare non toglie che l'aumento di sicurezza ci sarebbe comunque. E non penso che le difficoltà di estrazione pesino più di tanto: a parte che hanno fatto delle prove e alla fine parliamo di pochi secondi in più, in secondo luogo diciamocelo: quante macchine in fiamme capovolte abbiamo visto negli ultimi 15-20 anni? Prendiamo un caso per tutti, l'incidente di alonso a melbourne 2016: per il pilota è meglio rischiare di dover aspettare 1 minuto in più nella macchina ribaltata prima di uscire o di finire con la testa su un muretto durante le evoluzioni della vettura?

 

L'unico vero problema sarebbe la visibilità, ma la maggior parte di quelli che l'hanno provato dicono non faccia tanta differenza. Ed è plausibile: quando si gira soli, i piloti guardano per lo più le gomme e cercano gli apici delle curve e per quello Halo non disturba affatto. Quando guardano avanti a sè, sul dritto, in linea di massima la messa a fuoco è in lontananza e il sostegno centrale non intralcia più di tanto. A me resta solo una perplessità: andrebbero fatte prove con le macchine vicine, quando si insegue qualcuno in rettilineo. Quando si mette a fuoco il retrotreno di una vettura vicina, o quando si cambia rapidamente la messa a fuoco tra oggetti vicini e lontani o si segue una vettura vicina in movimento trasversale lungo la pista (durante i cambi di direzione), allora forse il piloncino dell'halo potrebbe dare fastidio. E' l'unica prova che resterebbe da fare (e trovo scandaloso non sia stata ancora fatta; in generale è scandaloso come un dispositivo del genere sia stato testato così poco e quasi mai spingendo davvero o simulando le diverse situazioni di gara). Se effettivamente si creasse un minimo problema in queste circostanze halo andrebbe tolto di mezzo per sempre senza se e senza ma. Se invece anche in quel caso fosse tutto ok, beh, allora penso che aldilà delle lamentele legate ad estetica e quello che per noi è lo "spirito" delle formule, al dispositivo in sè, dal punto di vista ingegneristico, ci sarebbe poco o nulla da obiettare. Purtroppo...

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l'utilità dell'halo è "solo" questa:

xncogUp.gif

 

come per i candelabri alla fine ci abitueremo anche a questo obbrobrio. una volta che lo integreranno meglio con la livrea l'impatto sarà meno traumatizzante:

f1-personalized-halo-concept-2017-valtte

f1-personalized-halo-concept-2017-fernan

Modificato da Mak
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19 minuti fa, Nemo981 ha scritto:

L'unico vero problema sarebbe la visibilità, ma la maggior parte di quelli che l'hanno provato dicono non faccia tanta differenza. Ed è plausibile: quando si gira soli, i piloti guardano per lo più le gomme e cercano gli apici delle curve e per quello Halo non disturba affatto. Quando guardano avanti a sè, sul dritto, in linea di massima la messa a fuoco è in lontananza e il sostegno centrale non intralcia più di tanto. A me resta solo una perplessità: andrebbero fatte prove con le macchine vicine, quando si insegue qualcuno in rettilineo. Quando si mette a fuoco il retrotreno di una vettura vicina, o quando si cambia rapidamente la messa a fuoco tra oggetti vicini e lontani o si segue una vettura vicina in movimento trasversale lungo la pista (durante i cambi di direzione), allora forse il piloncino dell'halo potrebbe dare fastidio. E' l'unica prova che resterebbe da fare (e trovo scandaloso non sia stata ancora fatta; in generale è scandaloso come un dispositivo del genere sia stato testato così poco e quasi mai spingendo davvero o simulando le diverse situazioni di gara). Se effettivamente si creasse un minimo problema in queste circostanze halo andrebbe tolto di mezzo per sempre senza se e senza ma. Se invece anche in quel caso fosse tutto ok, beh, allora penso che aldilà delle lamentele legate ad estetica e quello che per noi è lo "spirito" delle formule, al dispositivo in sè, dal punto di vista ingegneristico, ci sarebbe poco o nulla da obiettare. Purtroppo...

THIS

I test sono stati relegati interamente (o quasi) a poche sessioni di FP1 nel 2016. La FIA non ha organizzato un singolo giorno di test con le squadre (tutte o solo alcune) per sperimentare in modo serio le varie opzioni in materia di sicurezza

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57 minuti fa, Mak ha scritto:

l'utilità dell'halo è "solo" questa:

xncogUp.gif

 

come per i candelabri alla fine ci abitueremo anche a questo obbrobrio. una volta che lo integreranno meglio con la livrea l'impatto sarà meno traumatizzante:

f1-personalized-halo-concept-2017-valtte

f1-personalized-halo-concept-2017-fernan

Va detto che la federezione (oltre ad aver deciso l'introduzione senza test estensivi ed adeguati) ha lasciato anche un margine di 2 cm per "personalizzare" il dispositivo...non mi sorprenderei di vederci appese ali e alette con sostanziale aumento del tasso di obbrobriosità... e anche una paradossale negazione della funzione protettiva, se venisse usato come supporto per alette che possono staccarsi direttamente davanti al casco del pilota

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Comunque Norris alla prima in F1, dalla F3, va come un certo alonso. Di resta dopo 4 anni lontano dalle formule fa tranquillamente una qualifica a 8 decimi dal compagno titolare e corre un gp. Siamo al punto che Kubica quasi sfigura non avendo asfaltato Palmer... Le macchine a detta di tutti i piloti (e anche a giudicare dal numero di errori crescente rispetto agli anni scorsi, per lo meno nelle varie FP) sono diventate più difficili quest'anno, ma evidentemente non tantissimo. Con le vecchie arrivava il rookie e girava come un veterano e oggi idem, più o meno. Per carità Lecrerc e Norris saranno magari i vettel e hamilton del futuro, però a me questa cosa continua a fare impressione

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Il concetto di debutto stesso non ha la stessa dimensione di allora, oggi c'è una preparazione tecnica completamente differente.

25 anni fa (e oltre), chi debuttava scopriva cosa doveva fare il giorno stesso, probabilmente vedeva e toccava per la prima volta un volante di F1.

 

In ogni caso quello che ha fatto Norris a 17 anni è tanta roba.

 

Non particolarmente impressionato dal ritorno di Di Resta, comunque positivo.

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9 minuti fa, MauroC ha scritto:

 

25 anni fa (e oltre), chi debuttava scopriva cosa doveva fare il giorno stesso, probabilmente vedeva e toccava per la prima volta un volante di F1.

 

 

Il debutto è proprio quando tocchi per la prima volta un volante di F1. 

Forse intendi i simulatori?

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5 minuti fa, sundance76 ha scritto:

Il debutto è proprio quando tocchi per la prima volta un volante di F1. 

Forse intendi i simulatori?

Si esatto. Il percorso di avvicinamento attuale ti prepara in modo più profondo sotto tanti punti di vista.

Poi la pista è sempre la pista ma la scoperta è più fisica che di testa.

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Da un paio d'anni mi frulla in testa una questione "culturale", cioè se sia più "sensato" (termine usato ironicamente, visto che parliamo di discipline automobilistiche) il girare in un circuito chiuso, fare, rifare, ripetere, dieci, trenta, cento, trecento volte lo stesso giro, ripetendo sempre gli stessi gesti, arrivando a un'uniformità di azioni ossessiva, ipnotica, automatica, mnemonica, e avvicinandosi a quel "limite" che alcuni trovano dopo due giri e altri possono trovare dopo cento, ma sempre girando lì, su quel tracciato sempre uguale a sé stesso, appunto da imparare totalmente a memoria e che si ripete ogni due minuti, una continua corsa a limare il già noto, oppure partire dalla località Pinco e arrivare alla diversa località Pallino, affrontando migliaia di km sempre diversi, nessun metro mai uguale all'altro, correndo con l'ausilio della triangolazione occhio-strada-macchina, che giocoforza impone di improvvisare continuamente, di calcolare fulmineamente la manovra migliore possibile in quell'attimo che la velocità ti consente nella corsa permanente verso l'ignoto da conoscere e verso quel traguardo diverso dalla partenza.

Forse è come paragonare il cinema (fai mille prove, fin quando teniamo buona la scena migliore) al teatro (deve andar bene la prima, in scena non puoi ripetere). 

 

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7 minuti fa, MauroC ha scritto:

La seconda, oltre che semplicemente impossibile, la vedo più solitaria, dissociata dal concetto di bagarre, uno degli elementi più significativi di imprevedibilità nella ripetitività della competizione in pista.

Risposta incomprensibile.

Le corse sono nate proprio come nella seconda opzione, in cui non è affatto dissociata la "bagarre". Ci si può sorpassare mille volte tra Città del Messico e Ciudad Juarez, o tra Brescia e Roma, o tra Parigi e Bordeaux, da Parigi a Dakar.

Ovvio che per osservare un leone è più semplice rinchiuderlo in una gabbia di tre metri per tre, ma la steppa è il suo ambiente originale.

 

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1 minuto fa, sundance76 ha scritto:

Risposta incomprensibile.

Le corse sono nate proprio come nella seconda opzione, in cui non è affatto dissociata la "bagarre". Ci si può sorpassare mille volte tra Città del Messico e Ciudad Juarez, o tra Brescia e Roma, o tra Parigi e Bordeaux, da Parigi a Dakar.

Ovvio che per osservare un leone è più semplice rinchiuderlo in una gabbia di tre metri per tre, ma la steppa è il suo ambiente originale.

 

Infatti le mie prime associazioni sono state la mille miglia e la Parigi-Dakar (purtroppo la mia cultura in materia non mi porta a molto altro).

 

Il fascino è indiscutibile ma mi hanno sempre dato l'idea di corse piuttosto "solitarie", di sopravvivenza (fisica e meccanica), non riesco ad immaginare un ruota a ruota o degli incroci si traiettoria in gare di questo tipo ma magari sbaglio, sono piuttosto ignorante in materia.

 

Ciò che posso constatare è che gare su strada sulla lunga distanza oggi sono impossibili per ovvie ragioni, quindi immagino che il tuo fosse un discorso più concettuale che realistico no?

 

Stavo cercando di immaginare delle differenze nel tipo di competizione, non pregi o difetti.

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14 ore fa, Luke36 ha scritto:

Non so come andrà a finire. Ma oggi Kubica ha fatto un lavoro "vero". Testato soluzioni, simulati runs, spinto. Ha fatto una montagna di giri senza problema tecnici o errori di guida marchiani. Ha dimostrato di esserci e soprattutto di essere pronto. Mai guidata una monoposto 2017 e questo è il risultato.

In Renault avranno molto da pensare in questi giorni.

Beh, ha demolito il box partendo :asd:

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11 ore fa, Nameless Hero ha scritto:

io sono un ignorabbile, ma che senso ha testarlo lanciando una gomma contro un oggetto fermo?

Per lo stesso motivo per cui in galleria del vento si tiene ferma la macchina (o il suo modellino) e si fa muovere l'aria. Ai fini dell'analisi quello che conta è la velocità relativa tra i due "oggetti" (macchina e aria, ruota e halo...), non le due velocità assolute

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28 minuti fa, giovanesaggio ha scritto:

Beh, ha demolito il box partendo :asd:

Ai suoi tempi le porte erano più larghe :D 

 

In ogni caso a quanto sembra la velocità c'è, la tenuta fisica anche, a detta sua si è sentito un po' limitato nella chicane ma per niente nella gestione dei comandi al volante.

Quest'ultimo punto invece mi lascia ancora qualche perplessità. Se fa tutto con la mano sinistra, al di là della gestione di routine dei manettini (che già mi sembrano impossibili), non vedo come possa attuare eventuali format c:\ che ogni tanto chiedono di fare quando hanno malfunzionamenti al volante... Raikkonen ne fa 2/3 a gara :unsure:

Modificato da MauroC
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