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Due risate - 2 (facciamo anche 3)


alessandrosecchi

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Lo metto qui perché, a leggere questa diarrea, giusto due risate ti puoi fare... 

Secondo sto stronzo cagato per forza, la piena occupazione implicherebbe l'aumento dei salari con conseguente "danno" ai santissimi profitti delle aziende. E questo, sempre secondo il pirla, sarebbe "un meccanismo perverso".... 

Mi viene da scrivere un semplice e cordiale (ma non troppo) vaffanculo. Ma, per delicatezza, eviterò di scriverlo.... 

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è però vero che un tasso di disoccupazione troppo basso o nullo è un grosso problema per l'economia.

 

Lasciando da parte i motivi che spingono costui a lamentarsi, che sono da chiaro sfruttatore che poverino non riesce a sfruttare bene.

 

Modificato da Nameless Hero
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13 minuti fa, Nameless Hero ha scritto:

è però vero che un tasso di disoccupazione troppo basso o nullo è un grosso problema per l'economia.

 

Decisamente opinabile, come "verità"... Ma è il mio punto di vista... 

In ogni caso, sappiamo benissimo come funzionano le cose e di come il tutto sia regolato in base al fatto che i meccanismi del mondo del lavoro (che io detesto profondamente, così come il lavoro in quanto tale - o meglio, l'ideologia del lavoro - che non nobilita proprio per un cazzo, come invece recita una massima ridicola partorita da chi ha convinto le masse che la forma di schiavitù moderna sia in realtà una virtù e un qualcosa da beatificare) siano regolati in modo da avere un mercato sempre più al ribasso, con salari "calibrati" in modo da permettere, alla stragrande maggioranza dei lavoratori, appena la sopravvivenza... Quello che scrive Luigi Ippolito dei miei coglioni, quindi, è una cosa che tutti silentemente sanno. Ma spiattellarlo così, senza nasconderlo e senza nemmeno un minimo di vergogna, e arrivando ad utilizzare termini come "perverso", oggettivamente mi fa ridere e vomitare allo stesso tempo....

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13 ore fa, Davide Hill ha scritto:

In ogni caso, sappiamo benissimo come funzionano le cose e di come il tutto sia regolato in base al fatto che i meccanismi del mondo del lavoro (che io detesto profondamente, così come il lavoro in quanto tale - o meglio, l'ideologia del lavoro - che non nobilita proprio per un cazzo, come invece recita una massima ridicola partorita da chi ha convinto le masse che la forma di schiavitù moderna sia in realtà una virtù e un qualcosa da beatificare) siano regolati in modo da avere un mercato sempre più al ribasso, con salari "calibrati" in modo da permettere, alla stragrande maggioranza dei lavoratori, appena la sopravvivenza... 

 

E' un cane che si morde la coda, perché i contratti che vengono appaltati vengono sempre fatti al ribasso, includendoci anche le spese per la sicurezza (obbligatorie) e a stento tenendo conto dell'inflazione. 
Nel settore dove lavoro io, da dieci anni ci aggiudichiamo il contratto solo ad un prezzo inferiore degli anni precedenti. Nel frattempo le spese di sicurezza crescono, gli stipendi crescono, le richieste della committente anche: dal prossimo anno dovremo acquistare l'utenza per il loro sistema di contabilità e decuplicheranno il costo per l'uso dell'aria cantierile. Ovvio che le aziende si rivalgano sugli stipendi.
Che poi gli stipendi base in Italia siano da rivedere è sacrosanto. 

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E non è abbastanza, il problema dell'Italia è che i lavoratori hanno troppi diritti, bisogna tagliare.

E poi sta moda di pretendere uno stipendio, ma un po'di amore per l'azienda e per i poveri imprenditori, opere meravigliose come le piramidi esistono perché non rompevano con quisquilie come gli orari, le condizioni, gli stipendi.. quello dev'essere il target dei governi.

 

:asd:

 

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16 minuti fa, Nameless Hero ha scritto:

E non è abbastanza, il problema dell'Italia è che i lavoratori hanno troppi diritti, bisogna tagliare.

E poi sta moda di pretendere uno stipendio, ma un po'di amore per l'azienda e per i poveri imprenditori, opere meravigliose come le piramidi esistono perché non rompevano con quisquilie come gli orari, le condizioni, gli stipendi.. quello dev'essere il target dei governi.

 

:asd:

 

Sulla questione dei diritti c’è del vero, sicuramente esistono delle storture che vanno a discapito non solo del datore di lavoro ma della collettività stessa... ma è un tema impegnativo che non so quanto sia opportuno affrontare in questa sede :look:

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Continuo il.piccolo ot e poi chiudo, ormai mi sono rassegnato all'idea che serve un cambio di mentalità delle persone, a certi problemi puoi metterci una pezza ma non risolverai mai se i diretti interessati non vogliono risolvere, è complesso, ci vorrebbe un po' di buon senso misto a un po' di giustizia... Ma poi chi è che decide cosa ha senso oppure no? E chi cosa sia giusto oppure no? Fuck mi sento un po'  Marzullo :asd:

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9 ore fa, Malefix ha scritto:

Da lavoratore autonomo che lavora anche per le PA... posso garantire che vedo qualche diritto di troppo, ma credo che questa non sia una gran novità :asd:

 

Sulla PA occorrerebbe aprire un capitolo (o meglio, un'intera enciclopedia) a parte... 

Pubblico e privato, in Italia (altrove non lo so) sono realmente due mondi a parte. Tutti i miei discorsi sul lavoro e tutto ciò che ne concerne sono riferiti, ovviamente (non avendo esperienze dirette "dall'altro lato del cancello"), al settore privato. Onestamente, in questo settore, di diritti ne vedo gran pochi. Sono impegnato nella manutenzione decennale della centrale Enel di Civitavecchia. Ci sono ditte che fanno contratti al limite dell'offensivo e della denuncia. E paradossalmente, essendo mansioni da svolgere per conto di industrie piuttosto grandi (anche se su Enel, mmmm.... Qui potrei scoperchiare davvero il merdaio, ma mi dilungherei anche più del discorso sulle differenze tra pubblico e privato), rispetto ad altri contesti la situazione è rosea... Tempo fa una mia parente, disoccupata da tempo, cercando lavoro si è imbattuta in un'offerta di un ristoratore. 500 euro al mese, come lavapiatti, per lavorare dalle 10 alle 16 e dalle 18 fino a chiusura (di norma, alle 24). Quindi 12 ore al giorno, 7 giorni su 7, con forse 1 giorno libero al mese. Facciamo una media di 30 giorni lavorativi al mese, via... Ebbene, facendo un rapido calcolo sono 360 ore di lavoro al mese, Lo stipendio, come detto, è 500 euro. Dividendo per ottenere la paga oraria, sono 72 centesimi ad ora.... No, dico... settantadue centesimi per ogni fottuta ora lavorata.... Ditemi voi se è possibile una cosa del genere. Se mai dovessi perdere il mio attuale lavoro, non ne accetterei mai uno a condizioni simili. Piuttosto vado a fare il barbone, dormendo per strada e mangiando i rifiuti nei cassonetti... Sicuramente non perderei la dignità come invece accadrebbe accettando un lavoro "pagato" in quella maniera indecente e vomitevole...

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