Vai al contenuto
  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.

07. Gran Premio del Canada - Montreal [Commenti]


alessandrosecchi

Recommended Posts

Comincio con le condoglianze alla famiglia del commissario morto, veramente una dinamica assurda.

 

A parte le congratulazioni doverose a Vettel , alla RB e ad Alonso per la rimonta considero queste ultime due gare una pagliacciata per l'affaire gomme, la Mercedes ha evidentemente tratto un vantaggio enorme dal test clandestino. Prima finiva quasi doppiata adesso si gioca la vittoria. Mi aspetto che venga penalizzata severamente........

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Non ho parole. Qui la McLaren, a quanto ho letto, avrebbe dovuto portare altri aggiornamenti consistenti, sperando di riavvicinarsi al gruppo di testa. Risultato: 0 punti. L'MP4-27 non poteva essere ulteriormente sviluppata, non c'erano margini di miglioramento.. eh beh, con questa carriola andremo lontano invece.. Mi sembra di rivivere i fasti del 2009. Con la differenza che da qui a fine anno un podio non lo vedremo manco per sbaglio.

Comunque, una cosa che leggo in giro molto spesso, anche su questo forum a volte, è che proprio a questo punto si sente la mancanza di Hamilton. Perchè? Io sapevo che Lewis faceva il pilota, non il progettista. Una carriola rimane tale anche in mano a lui. Avrebbe fatto meglio di Button e Perez? Onestamente non credo. 

 

Un applauso a Vettel, ieri imprendibile. Il 4° mondiale si avvicina.

 

Anche io non penso che Alonso, Vettel o Hamilton possano fare meglio del 7-8° posto con quella macchina.

 

Ho messo le virgolette apposta.

 

A metà  del secondo stint Alonso ha cambiato registro. Si è svegliato lui? Si è svegliata la macchina (cosa probabile)? Non lo so. Tant'è che nel finale la F138 andava e quant'è bene..... 

 

 

Menomale che se n'è accorto anche Giuseppe del repentino cambio di ritmo di Alonso a metà  secondo stint....

 

Il ritmo forsennato nella seconda parte di gara gli ha permesso di riagguantare Hamilton, che era quasi 10 secondi davanti ad Alonso.... 

 

 

O con le SuperSoft la Ferrari non andava molto bene (bisognerebbe vedere i tempi di Massa per vedere se è vero ciò), oppure stavano tentando di fare un solo pit-stop con Alonso per cercare di vincere (quello che penso io, anche l'anno scorso fecero una strategia suicida con le gomme cercando di fare un pit-stop in meno) ma, appena si sono accorti che non era possibile, hanno cambiato strategia cambiando decisamente ritmo (qualche manopolina sul volante e via). Alla fine il secondo posto è molto buono, ma se fossero partiti più avanti in qualifica forse avrebbe potuto impensierire Vettel.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

 
 

Perché il nuovo muso della Ferrari mi ricorda quello della BMW FW26 "Tricheco" ?

 

bmwferrari.png

 

Non lo so se a livello strutturale l'analogia regga, cmq il naso della ferrari di quest'anno è talmente brutto che quasi rimpiango lo scalino dell'anno scorso! Almeno l'auto sembrava più corta. Del resto le F1 negli ultimi anni sono tuttto muso.

Link al commento
Condividi su altri siti

Secondo me, lo dico da tre anni, checchè se ne dica, queste auto dal 2009 hanno subito una semplificazione aereodinamica che si era dimostrata sufficiente a rendere più agevoli i sorpassi, rispetto agli anni precedenti. L'abbiamo visto nelle stagioni 2010 e 2011. 

 

Non vorrei dire una castroneria, ma il DRS mi pare ci fosse già  dal 2011  ;)

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

boh, io me la ricordo come una bella stagione, nonostante lo strapotere brawn all'inizio (e le polemiche sul "buco"); il recupero mclaren non mi ha mai illuso, per me era un mondiale chiuso dall'estate, ma è stato comunque interessante e combattuto, almeno nelle singole gare. E vero, soprattutto. Il 2010, poi, è stato anche meglio, una delle stagioni che mi hanno divertito di più. Prima di tutto per la vicinanza maggiore di prestazioni tra le auto (almeno 3 macchine in grado di vincere, anche se la rb aveva qualcosa in più), e poi credo anche un po' per una sorta di equilibrio che si era trovato, tra tipologia di macchine e gare senza rifornimenti. Ricordo molti duelli e gare combattutissime. Secondo me bisognava lasciare le cose così, almeno per qualche anno e vedere come andava la formula. Invece no, si sono fatti prendere dalla smania di "innovare". E hanno "strafatto" (o si sono, chi lo sa...), in edffetti.

 

Tra l'altro, divagando un po', altra piaga di questi ultimi 10-15 anni sono stati i cambiamenti continui ed isterici dei regolamenti tecnici, sportivi, i format delle qualifiche, i tracciati, le regoline e regolette sulle penalizzazioni, la regolamentazione\limitazione di tutto e tutti, dai test alle ore di lavoro dei meccanici...e sempre per la stessa smania. Già  questo basta a snervare l'appassionato: ve lo immaginate un cambiamento continuo di regole e formato dell'evento nel tennis, calcio o ciclismo? D'accordo, la componente tecnica della F1 esige una continua gestione di questi aspetti agendo sul regolamento. Ma non di anno in anno! (aldilà  che sia stato sempre in peggio...). Lo sport è fatto anche di un cerimoniale, non si può iniziare ogni stagione cercando di capire cosa c'è di nuovo rispetto all'anno prima (e sentendoselo ripetere all'infinito da mazzoni e co. per mezzo campionato, per giunta)...

Modificato da nemo981
Link al commento
Condividi su altri siti

Magari ci sono stati meno sorpassi che nei due anni successivi (gare bagnate a parte), ma probabilmente sono ricordati meglio per una serie di ragioni: 1) c'erano almeno due squadre quasi alla pari, e questo è un ingrediente naturale per lo spettacolo e lo sport in generale (e tra l'altro una vicinanza di prestazioni, come quella tra tra ferrari e mclaren di quall'anno, credo non sia un evento piuttosto raro nella storia di questo sport...ma altri sapranno dire più di me); 2) macchine più belle; 3)regolamenti più vicini (sebbene in continuo rimaneggiamento già  da un bel po') alle tradizioni di questo sport...ecco tutto. Altro che sorpassi...

Modificato da nemo981
Link al commento
Condividi su altri siti

ma poi scusate, ma a me 2007 e 2008 non erano parsi anni privi di sorpassi, o ricordo male?

 

I sorpassi non sono mai troppi agli occhi dello spettatore della domenica...

 

 

...ma sembra abbiano maggior valore se son quelli fuffa (frutto di DRS)

Link al commento
Condividi su altri siti

 

 

F1 | Montreal 2013: Vettel, Alonso ma anche Robertson

 

 

 

 

[ La tragedia ] 14 giugno 2013 – Chissà , forse l’avrò anche visto Mark Robertson, il marshall, il commissario di pista che è morto domenica pomeriggio, mentre io, con i miei ospiti, commentavo, sotto il podio del circuito di Montreal, la perentoria vittoria di Sebastian Vettel e la strepitosa rimonta di Fernando Alonso.

 

Aveva 38 anni, ne avrebbe compiuti 39 mercoledì 12 giugno, non era sposato, nella vita faceva il logistico per l’UPS. Anche se la sua vita, quella vera, quella passionale, quella che non gli dava i soldi per vivere ma il piacere di stare al mondo, era tutta per la Formula Uno.

 

Mark da anni ormai faceva il commissario di pista a Montreal: per lui essere all’isola di Notre Dame il giorno del gran premio era una cosa essenziale, la cosa da raccontare per mesi agli amici, amici che quasi non sapevano nemmeno cosa fosse quello sport, la Formula Uno.

 

Lui invece no, lui la conosceva a memoria la storia del circus di Bernie Ecclestone, e in particolare sapeva tutto di Gilles e Jaques Villeneuve, i suoi connazionali più famosi in questa disciplina. Leggendo qua e là  ho scoperto che la  passione di Mark era tale che si vedeva o si registrava tutte le gare.

 

Ma non solo: prima sentiva la telecronaca in lingua inglese, poi visto il bilinguismo che vige nel suo Quebec, si ascoltava la telecronaca del canale francese, per cogliere le diverse sfumature di commento, le differenti interpretazioni di uno o dell’altro giornalista o esperto. Mica male, eh?

 

E ancora, da quanto ho capito, non era uno sbruffone, anzi, era più che altro un timido, non di quelli che quando gli metti una divisa addosso cambiano carattere. Non aveva quasi mai il coraggio di chiedere qualcosa, un autografo, una foto, ai piloti: al massimo si prendeva qualcosa che rimaneva nel paddock e che gli potesse ricordare l’edizione del gran premio di Montreal di quell’anno.

 

Chissà , forse è morto per quello, perché, mentre stava assistendo al recupero della monoposto incidentata del messicano Gutierrez, ha visto un pezzo di carbonio per terra e voleva portarselo a casa. Una prima versione diceva che si era chinato per terra a raccogliere la radio trasmittente che gli era caduta e non aveva visto il carro gru che, il quel momento, faceva retromarcia proprio davanti a lui.

 

Poi qualcun altro ha scritto che è scivolato. Ci sarà  un’inchiesta, se ne saprà  di più fra qualche giorno, fra qualche mese, ma ormai tutti, a quel punto, a parte i suoi amici, i suoi parenti, avremo dimenticato Mark Robertson, o ‘Coach’ come lo chiamava  chi lo conosceva bene. Come forse abbiamo dimenticato Graham Beveridge, marshall che trovò la morte nel gran premio d’Australia 2001, o Paolo Ghislimberti, 33 enne volontario della Cea, morto a Monza il 10 settembre 2000.

 

Ma la lista, purtroppo, è ben più lunga: in Canada si ricordavano altri due marshall morti in occasioni di altrettante gare di formula Indy, il primo nel ’90 a Vancouver e il secondo nel ’96 a Toronto. Non sto qui a fare indagini che non mi spettano: forse Mark è stato più disattento che sfortunato, forse il destino è stato più avverso nei confronti di Graham e Paolo, ma non cambia niente, e si sa che “…del senno del poi son piene le fosseâ€.

 

Tutti i tre se ne sono andati seguendo ciò che amavano, lavorando volontariamente nel mondo che era la loro passione. Ci sono dei paddock in particolare, Montecarlo e Montreal, per dire, poco spaziosi dove, a fine gara, mentre noi giornalisti continuiamo le nostre dirette, ‘muletti’ e piccole gru girano all’impazzata, perché bisogna partire tutti al più presto, perché tir, navi o aerei aspettano i container. E sono momenti in cui tutti noi stiamo più attenti e speriamo che lo siano tutti, al di là  della fretta di fare i bagagli.  â€Motorsport is danguerous†, c’è scritto anche sul nostro pass, e pericoloso non solo per i piloti.

 

Talvolta ce lo dimentichiamo, poi purtroppo arriva la morte di un Mark Robertson qualsiasi a ricordarcelo. Mark Robertson che, nel giorno del suo 39 esimo compleanno, è stato accompagnato dai suoi amici al cimitero di Montreal. Mi sembrava giusto ricordarlo, questa volta, e parlarvi, in un’altra occasione, della incredibile perizia di Vettel in qualifica sul bagnato e della indomita volontà  di recupero di Alonso in gara.

 

F1P | Franco Bortuzzo

 

 

  • Like 3
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 weeks later...

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

×
×
  • Crea nuovo...