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Nigel Mansell


Ayrton4ever

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Il 28/7/2016 at 23:27 , Ferrari F1 ha scritto:

La FW13 bianca non l'avevo mai vista

 

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Io si perché, tanti anni fa, presi il kit di montaggio e lo montai senza dipingere nulla (comprese quindi le parti in giallo) e lasciandola, decalcomanie blu e sponsor a parte, col bianco "naturale" della plastica base. 

Era venuta esattamente così...

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La notizia che ha del clamoroso, quello di Alonso alla 500 Miglia, ci riporta indietro nel tempo. Lo spagnolo affianca mostri sacri come Clark e Graham Hill (dove fu anche vincitore).

L'ultimo a fare questa alternanza (al contrario) fu Mansell, che venne richiamato dalla Williams dopo la scomparsa di Senna al GP di Francia 1994. Continuò comunque a svolgere regolarmente l'Indy, dove era campione in carica. (fonte F1 Historic)

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  • 2 months later...

Questa è un'intervista realizzata per la rivista 'MotorSport' pubblicata nel numero di Dicembre 2015. Alcune frasi sono interessanti:

'Dispiace che Warr abbia tentato di emulare Chapman, fu un vero errore. Con lui non avevo alcun tipo di rapporto'.

'(Adelaide 1986 ndr) Fu assolutamente deprimente. Ancora oggi, dopo ventinove anni è devastante. Lo sport e gli eventi della vita, in generale, possono atterrarti ma l'importante è sapersi rialzare ... per me fu un evento da cui trarre insegnamento. Certo, avrei preferito non avere mai fatto esperienza con quel tipo di lezione'.

'Ho sempre riconosciuto in Piquet un pilota sublime, però, talvolta, aveva un modo deplorevole di comportarsi fuori dalla pista. Era la sua tattica, faceva parte del suo carattere, era la sua debolezza e lui stesso era in grado di riconoscerlo. E' un grande peccato ma sono sicuro si sia pentito di avere pronunciato determinate frasi. Un campione non dovrebbe scendere a quei livelli come ha fatto lui'.

'Gli italiani sono famosi per fare del trambusto, Enzo Ferrari era l'eccezione (...) Era capace di fare calare un silenzio tombale repentino'.

'Correre sugli ovali era un incubo. Un'esperienza che non vorrei neanche provare a descrivere. Dopo avere girato in un ovale da un miglio alla media di 186 miglia orarie in meno di venti secondi ero frastornato. In più, era monotono e pericoloso. Un possibile incidente era sempre dietro l'angolo. In una parola, 'terribile'.

'Mario Andretti, un campione in pista, molto meno fuori. Sapeva essere abbastanza disonesto, a volte.' 'Che cosa intendi dire?' 'Non vado oltre'.

Poi un aneddoto sul Gran Premio di Gran Bretagna 1987.

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