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Ayrton Senna


Luke36

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Lo disse a Ecclestone che invece lo voleva in squadra nel 1984

 

“a Sà£o Paolo taxi driverâ€

 

Peccato che non lo volesse Tanzi, questa diceria che Nelson non lo volesse in squadra sarebbe da dimenticare secondo me. 

Modificato da alexf1fan
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Peccato che non lo volesse Tanzi, questa diceria che Nelson non lo volesse in squadra sarebbe da dimenticare secondo me.

La frase è vera, così come è vero il fatto che Tanzi volesse un italiano (Martini). A Bernie interessavano i soldi di Banerj (che poi diventò Nacional) e alla fine scelse i fratelli Fabi.

E non ci vedo niente di così strano nel fatto che una prima guida dica la sua opinione sul futuro compagno di squadra. Lo hanno fatto tutti i Grandi, da Lauda a Senna, a Piquet, a Prost.

Inviato dal mio LT25i utilizzando Tapatalk

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Mi sembra una classica battuta alla Piquet e niente più sinceramente, probabilmente dettata più dall'antipatia dei carioca verso i paulisti che altro. Che Senna andasse lo sapevano già  tutti.

infatti, ma se la memoria non mi inganna a Piquet da quel che lessi su Senna Vero, sarebbe pure andato bene avere Senna in squadra

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infatti, ma se la memoria non mi inganna a Piquet da quel che lessi su Senna Vero, sarebbe pure andato bene avere Senna in squadra

 

Piu' che altro non aveva alcun potere nei confronti di Ecclestone e della Parmalat.

Detto questo non riesco ad immaginarmi 2 piloti dalla personalita' piu' diversa di Senna e Piquet ed il "vecchio" campione(perche' Nelson è stato un grande pilota),secondo me in cuor suo sentiva che il giovane Senna sarebbe stata una discreta rottura di coglioni come compagno di squadra....ed utilizzava quindi i suoi metodi destabilizzatori...

 

Giudicare a 30 anni di distanza e dopo quello che è successo è decisamente semplicistico.....

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Piquet ne aveva per tutti, e per ciascuno cercava le debolezze per metterlo in difficoltà . Ho visto un'intervista alla TV brasiliana (su You Tube) in cui spiegava tranquillamente come nel 1987 facesse di tutto per entrare nella testa di Mansell con la sua guerra psicologica e mandarlo in crisi (considerava Nigel una testa dura per usare un eufemismo). Era il suo carattere, ma era anche una strategia. Al tempo stesso Nigel Roebuck su Motorsport lo definisce se non erro il pilota più rilassato/disteso che abbia mai visto, capace di non sentire nessuna pressione prima delle gare o di schiacciarsi un pisolino nell'abitacolo prima del via. Io mi sono fatto l'idea di un tipo molto sveglio, molto consapevole delle sue forze e debolezze, molto sicuro di sé e bastardo più a parole che nei fatti. Però io in pista ricordo solo il Piquet post-Imola87...

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Piquet ne aveva per tutti, e per ciascuno cercava le debolezze per metterlo in difficoltà . Ho visto un'intervista alla TV brasiliana (su You Tube) in cui spiegava tranquillamente come nel 1987 facesse di tutto per entrare nella testa di Mansell con la sua guerra psicologica e mandarlo in crisi (considerava Nigel una testa dura per usare un eufemismo). Era il suo carattere, ma era anche una strategia. Al tempo stesso Nigel Roebuck su Motorsport lo definisce se non erro il pilota più rilassato/disteso che abbia mai visto, capace di non sentire nessuna pressione prima delle gare o di schiacciarsi un pisolino nell'abitacolo prima del via. Io mi sono fatto l'idea di un tipo molto sveglio, molto consapevole delle sue forze e debolezze, molto sicuro di sé e bastardo più a parole che nei fatti. Però io in pista ricordo solo il Piquet post-Imola87...

rilasciava interviste qualche secondo prima della partenza sulla griglia, se non è avere spessore mentale quello...

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Piquet ne aveva per tutti, e per ciascuno cercava le debolezze per metterlo in difficoltà . Ho visto un'intervista alla TV brasiliana (su You Tube) in cui spiegava tranquillamente come nel 1987 facesse di tutto per entrare nella testa di Mansell con la sua guerra psicologica e mandarlo in crisi (considerava Nigel una testa dura per usare un eufemismo). Era il suo carattere, ma era anche una strategia. Al tempo stesso Nigel Roebuck su Motorsport lo definisce se non erro il pilota più rilassato/disteso che abbia mai visto, capace di non sentire nessuna pressione prima delle gare o di schiacciarsi un pisolino nell'abitacolo prima del via. Io mi sono fatto l'idea di un tipo molto sveglio, molto consapevole delle sue forze e debolezze, molto sicuro di sé e bastardo più a parole che nei fatti. Però io in pista ricordo solo il Piquet post-Imola87...

 

Una volta la pensavo così anch'io riguardo alla guerra psicologica, ma francamente penso che le stoccatine fossero un qualcosa di abbastanza personale, cioè un modo di prendersela con quelli che riteneva antipatici. Il fatto è che dal loro  inizio alla fine gli anni 80 sono stati quelli dove la f1 si è evoluta + velocemente e drasticamente in meglio e in peggio, sia come tecnologia che come importanza commerciale. E con l'aumentare dell'importanza del denaro l'ambiente si è riempito di nuovi attori sempre più cinici e meno appassionati in senso stretto. Questo secondo me era uno dei motivi che lo rendevano attaccabrighe.  

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francamente penso che le stoccatine fossero un qualcosa di abbastanza personale, cioè un modo di prendersela con quelli che riteneva antipatici.

 

Esatto.

Di norma si tende a disdegnare chi ci è antipatico o chi, in qualche modo, ci dà  fastidio (vedi Baldisserri col "ragazzino", per rimanere in ambito F1).

 

Poi, come ha detto giustamente Albi, alla fine chi decideva il nome del secondo pilota erano Ecclestone e Tanzi e non certo Piquet (che tra l'altro era spesso ai ferri corti con BCE, tipo Kyalami 81).

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Ma non è questione di gusti è questione di rispetto verso una persona perchè vai a toccare la sfera personale, chiaro che se tutto fosse inerente al lato automobilistico uno legalmente proverebbe a inventarsi di tutto pur di fregare l'altro, la psicologia in questo ambiente vale 10, ma la mia chiave di lettura dice che Piquet per arrivare ad usare questi giochetti aveva paura/ansia che gli portassero via il giochetto preferito e chiunque provasse a farlo veniva colpito, figuriamoci poi fatto da un brasiliano..... Rileggere la situazione dopo 25 e passa anni (solo a scriverlo mi viene male) ti rendi conto di come siano cambiate le cose, situazione questa deplorevole ma le altre scaramucce anche quelle più importanti con Prost davano quel tocco da maestro che a pensarci su porta la nostalgia a livello estremo e ti fa capire come il paddock del 2014 sembri un asilo nido......... :rolleyes:  

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  • leopnd changed the title to Ayrton Senna

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