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Ayrton Senna


Luke36

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A Magny-Cours la supremazia Williams in qualifica si trasforma in supremazia del motorista Renault: nelle prove ufficiali le due vetture anglo-francesi conquistano la prima fila, ma stavolta il poleman non è Alain Prost bensì il suo compagno di squadra Damon Hill; alle loro spalle si piazzano le due Ligier di Brundle e Blundell, anch'esse spinte dal propulsore francese, mentre Senna apre la terza fila a 1.8 secondi da Hill; seguono Alesi e Schumacher a oltre due secondi dalla pole. La partenza non modifica le prime 5 posizioni, Hill prende il comando davanti a Prost, alle due Ligier e a Senna; alle spalle del brasiliano si porta Schumacher, unico tra i primi a guadagnare una posizione in partenza. Per circa un terzo di gara le posizioni non cambiano, le due Williams vanno in fuga seguite a distanza dalle due Ligier; Senna e Schumacher tallonano Blundell, ma il brasiliano non riesce ad attaccare il pilota della Ligier. La situazione si sblocca al 21° giro quando Blundell commette un errore al curvone Estoril nel tentativo di doppiare De Cesaris finendo la sua corsa nella via di fuga; Senna e Schumacher ringraziano e partono così alla caccia di Brundle; il pilota della Ligier cambia le gomme al 26° giro imitato il giro successivo dai suoi due inseguitori; alla ripartenza le posizioni non cambiano. Al 30° giro la classifica vede le due Williams saldamente al comando, ma ora in testa c'è Prost che ha approfittato della sosta ritardata nei confronti del compagno per scavalcarlo; alle loro spalle Brundle è staccato di oltre mezzo minuto ed è seguito da vicino da Senna e da Schumacher; i 3 inseguitori continuano a perdere al ritmo di un secondo al giro fino al 45° passaggio, quando Schumacher rientra ai box per la sua seconda sosta; lo stesso fa Brundle 2 giri dopo, che alla ripartenza si trova alle spalle del pilota tedesco; Senna decide invece di proseguire per provare a completare il Gran Premio con una sola sosta. Con gomme nuove Schumacher si rimette alla caccia di Senna a suon di giri record e al 60° giro gli è nuovamente in scia; non bisogna aspettare molto perchè il tedesco porti il suo sorpasso, il brasiliano è in netta difficoltà  di gomme e al 63° giro deve cedere il gradino più basso del podio al pilota della Benetton. La crisi continua e negli ultimi passaggi anche Brundle si fa minaccioso alle spalle del pilota della McLaren, il quale tuttavia riesce a difendersi e a mantenere la quarta posizione sul traguardo a oltre mezzo minuto dal vincitore Prost, che così gli porta via altri 7 preziosi punti nella lotta per il titolo; alle spalle di Prost si piazzano Hill a 3 decimi, Schumacher a oltre 20 secondi, Senna, Brundle (in coda al brasiliano) e Michael Andretti. In classifica generale Prost rafforza la sua leadership e portandosi a 57 punti contro i 45 di Senna.

 

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Le qualifiche del Gran Premio di Gran Bretagna si svolgono sulla falsariga di quelle dei precedenti appuntamenti del campionato del mondo: ancora una volta sono le due Williams a monopolizzare la prima fila con Prost in pole e Hill secondo e con il più diretto inseguitore, Schumacher, staccato di 1.4 secondi; Senna si qualifica al quarto posto a quasi 3 secondi da Prost mentre alle sue spalle Patrese, Brundle e tutti gli altri sono staccati di oltre 3 secondi. Al via scattano molto bene Hill e Senna che si portano al comando della gara seguiti da Prost, partito ancora una volta male, e da Schumacher. La superiorità  della Williams è indiscutibile e Hill non ha difficoltà  a prendere fin da subito alcuni secondi di vantaggio; dietro a lui si infiamma ancora una volta la lotta tra Senna, Prost e Schumacher, proprio come accaduto ad inizio anno a Kyalami. Al terzo giro Prost prova un attacco a Copse, ma Senna è bravo a non cedere e a conservare la posizione; la scena si ripete al giro successivo, mentre dietro a loro Schumacher sta sornione a guardare. Al 5° giro i tempi sembrano maturi per il sorpasso, Prost si affianca a Senna all'ingresso di Abbey ma in entrata di curva si scompone e perde quei pochi centesimi che permettono a Senna di conservare la sua seconda posizione; al giro successivo il francese prova prima un timido attacco a Stowe e poi uno all'esterno della curva Bridge, entrambi senza successo. Al 7° giro Prost ci riprova a Copse, ma ancora una volta Senna gli sbatte la porta in faccia negandogli il sorpasso; l'avvicendamento tra i due però è solo rimandato: nello stesso giro il pilota della Williams prende la scia del rivale sull'Hangar Straight e già  prima della fine del rettilineo riesce a mettere le ruote della sua vettura davanti a quelle della McLaren; il sorpasso è cosa fatta, Prost può partire alla caccia del compagno di squadra mentre Senna deve cominciare a preoccuparsi anche della Benetton di Schumacher. La prima minaccia arriva proprio nel corso dello stesso settimo giro, quando il tedesco si affianca senza successo a Senna all'interno della curva Bridge; un timido attacco viene portato anche al giro successivo a Stowe, ma il pilota della McLaren non ha difficoltà  a difendersi. Il sorpasso viene portato a termine solamente al decimo giro, ancora una volta all'ingresso della Stowe. Alle spalle di Senna c'è ora Brundle, ma l'inglese non ha la possibilità  di avvicinarsi e anzi, una volta terminata la lotta con Schumacher, il brasiliano può riprendere a girare al proprio ritmo guadagnando quasi un secondo al giro sul pilota della Ligier; davanti a lui le due Williams fuggono e al 20° passaggio, ad un terzo di gara, Senna ha già  oltre mezzo minuto di ritardo su Damon Hill. Al 25° giro Senna si ferma al box per il cambio gomme ripartendo al sesto posto, ma 3 giri dopo, con le soste di Patrese ed Herbert, il pilota della McLaren si riprende la sua quarta posizione. La gara procede linearmente fino al 36° giro quando per la seconda volta in stagione entra in pista la Safety Car, questa volta per rimuovere la vettura di Badoer rimasta bloccata sul rettilineo del traguardo in posizione pericolosa. Alla ripartenza con distacchi azzerati la musica non cambia, Hill è sempre al comando davanti a Prost, Schumacher e Senna; i sogni di gloria del pilota di casa si infrangono però al 42° giro quando esplode il motore Renault della sua Williams. Prost passa così al comando e Senna può artigliare l'ultimo gradino del podio, ma il suo distacco dal francese torna ben presto sopra al mezzo minuto. La gara sembra destinata a chiudersi con l'ordine d'arrivo ormai acquisito, ma proprio come accaduto due anni prima su questo stesso circuito, mentre il leader si appresta a tagliare il traguardo, la macchina di Senna si ferma senza benzina. Sfuma così un altro podio che viene ereditato da Patrese, ma il brasiliano perde solamente due punti perchè viene comunque classificato al quinto posto. Per Prost è la terza vittoria consecutiva, la cinquantesima in carriera, con la quale rafforza il primato in classifica portandosi a 67 punti, 20 in più di Senna.

 

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Quel giorno io e mio padre ci esaltavamo per la prolungata resistenza di Berger nei rettilinei, con Senna e anche con Blundell. 

 

Ad Alesi, presagio di quel che gli succederà  l'anno dopo, si ruppero i supporti della carrozzeria e i meccanici misero del nastro adesivo blu per tentare di fissarla....

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Quel giorno io e mio padre ci esaltavamo per la prolungata resistenza di Berger nei rettilinei, con Senna e anche con Blundell. 

 

Ad Alesi, presagio di quel che gli succederà  l'anno dopo, si ruppero i supporti della carrozzeria e i meccanici misero del nastro adesivo blu per tentare di fissarla....

il 1992 e 1993 erano da sofferenza, quando si vedevano le Ferrari superate in rettilineo dalle Benetton Ford e le McLaren Ford (solo nel 1993 per la Mecca prima col V12 Honda le passavano in uscita di curva le Ferrari)

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  • leopnd changed the title to Ayrton Senna

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