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Ayrton Senna


Luke36

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Il mondiale '92, dominato dalla Williams e da Nigel Mansell, giunge a termine sul circuito di Adelaide. In Australia il pilota inglese conclude la stagione con l'ennesima pole position precedendo di 4 decimi Senna e di 6 Patrese. In partenza le prime tre posizioni rimangono le stesse, Mansell prende la testa seguito da Senna e Patrese; al contrario di quanto accaduto nel resto della stagione, tuttavia, Mansell non riesce a scappare e Senna gli rimane in scia; i due campioni rimangono incollati l'uno all'altro fino alla fine del 19° giro, quando Senna tampona Mansell alla frenata dell'ultima curva mandandolo in testacoda e rompendo la sospensione anteriore sinistra della sua McLaren. Per entrambi la gara (e il mondiale) finisce qui. Al termine degli 81 giri il Gran Premio d'Australia viene vinto da Gerhard Berger davanti alle due Benetton di Schumacher e Brundle, mentre Patrese viene costretto al ritiro a causa di un problema alla pressione del carburante. Il risultato dell'ultimo Gran Premio mantiene il padovano al secondo posto nella classifica iridata e promuove Schumacher al terzo con 53 punti contro i 50 di Senna. La delusione per Senna aumenta ulteriormente in serata, quando la Renault comunica che le squadre che verranno da lei fornite nel 1993 saranno Williams e Ligier: porte chiuse per la McLaren, la cui unica opzione al momento rimane la fornitura clienti della Ford.

 

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una domanda..come mai una scuderia forte come la mclaren di quegli anni e con uno sponsor come malora si ritrova senza motori all improvviso?

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Il ritiro della Honda fu totalmente improvviso, una decisione presa in un anno solo. Cmq la fornitura dei Renault era possibile se non ci fosse stato il problema del diverso marchio di benzine ; la mclaren era legata contrattualmente alla Shell mentre i francesi avevano la Elf. 

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Hockenheim 92

 

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forse volevi dire "90" .... questa è della stagione 1990 :) ... poi c'è lo sponsor "Marlboro" proibito all'epoca in Germania, forse è dei test (talvolta veniva usato) o ... non siamo ad Hockenheim

Modificato da Francisco
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L'inverno '92/'93 è carico di grandi incertezze per quanto riguarda il futuro di Senna e della McLaren: sfumata l'opzione Renault, la squadra di Ron Dennis non può far altro che accordarsi con la Ford per ottenere una fornitura clienti del suo 8 cilindri, non certo il motore più potente del lotto. Senna non firma per McLaren, anzi, a fine dicembre vola negli Stati Uniti per effettuare un test con la Penske sul Firebird International Raceway, nei pressi di Phoenix; sia il pilota che la squadra negano un interesse reciproco per la stagione '93, sostenendo che il test sia stato organizzato per soddisfare la volontà  del brasiliano di provare una vettura diversa dalla Formula 1, ma il timore che il Circus di Ecclestone, dopo Mansell, possa perdere un altro pezzo da 90 come Senna è reale. Passano i mesi, la McLaren oltre a Michael Andretti ingaggia il giovane Mika Hakkinen per tutelarsi qualora Senna decidesse davvero di prendersi un anno di pausa, ma le novità  giungono solamente ad inizio marzo: il 3 marzo Senna torna alla guida della McLaren col nuovo motore Ford per alcuni giorni di test sul circuito di Silverstone; alla fine dei test il brasiliano è moderatamente soddisfatto, l'elettronica della nuova vettura sembra funzionare abbastanza bene, ma in lui c'è il timore che la squadra di Ron Dennis gli abbia fornito una vettura "dopata", fuori dai regolamenti, per spingerlo a firmare in vista della stagione '93; la telenovela Senna-McLaren giunge a termine l'8 marzo, ma l'epilogo è di quelli che, almeno in tempi recenti, non si sono mai visti: Senna e la McLaren giungono ad un accordo per il solo Gran Premio del Sudafrica, prima prova del campionato di Formula 1. Le prime qualifiche della stagione sorridono al pilota brasiliano che riesce a limitare i danni e a conquistare la seconda posizione in griglia a soli 88 millesimi da Alain Prost, un risultato notevole se si pensa sia all'esperienza quasi nulla del pilota con la nuova vettura sia alla differente potenza tra i motori Renault e Ford che equipaggiano le due vetture; alle spalle dei due grandi rivali delle stagioni passate partiranno Michael Schumacher, staccato però di un secondo e mezzo, e Damon Hill, il secondo pilota della Williams-Renault. In gara Senna parte meglio di Prost e riesce a portarsi al comando davanti a Schumacher e allo stesso Prost, riuscendo a guadagnare un piccolo margine nei primi giri; al decimo giro tuttavia i primi tre sono nuovamente ricompattati: al tredicesimo giro Prost supera Schumacher all'esterno della prima curva, con Senna che nel frattempo comincia ad avere qualche problema di elettronica. Il pilota della Williams è ormai in coda a Senna, prova più volte ad attaccarlo riuscendo anche ad affiancarglisi all'interno della prima curva in alcuni casi, ma il brasiliano si difende sempre alla grande. La lotta tra i due prosegue fino al 24° giro, quando Prost riesce finalmente a superare Senna e a conquistare la prima posizione. Al giro successivo Senna e Schumacher rientrano ai box per il cambio gomme ripartendo nelle rispettive posizioni; lo stesso fa Prost al 26° passaggio, che alla ripartenza può contare di un vantaggio di 7 secondi sul pilota della McLaren. Anche nei giri successivi al pit stop Senna deve lottare per difendere la sua posizione, stavolta dagli attacchi di Schumacher, ma in questo caso l'epilogo è ben differente: al 40° giro, all'ingresso della terzultima curva, un tornantino lento verso destra, Schumacher prova un attacco su Senna, ma il tedesco è in ritardo, non ha margine per entrare; il brasiliano chiude la traiettoria forzando Schumacher sul cordolo interno, la Benetton si sbilancia, perde il posteriore e va in testacoda; Schumacher non riesce a tenere acceso il motore e quindi è costretto al ritiro. A questo punto la gara di Senna si fa molto più facile, alle sue spalle salgono prima l'altra Benetton, quella di Patrese, staccata però di una ventina di secondi e poi, dopo il ritiro dell'italiano, Mark Blundell, a una quarantina di secondi dal brasiliano. La gara prosegue regolarmente fino a 5 giri dalla fine quando comincia a piovere, prima lentamente e poi con sempre maggiore intensità ; gli ultimissimi giri sono davvero difficili, ma alla fine i primi tre conservano le rispettive posizioni: Prost va a vincere il Gran Premio del Sudafrica con quasi un minuto e venti di vantaggio su Senna e un giro su Blundell; solamente altri due piloti, Fittipaldi e Lehto, tagliano il traguardo, tutti gli altri risultano ritirati. In classifica i conti sono presto fatti, Prost va subito in testa con 10 punti contro i 6 di Senna.

 

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Me la ricordo questa corsa: dopo lo stradominio Williams del '92, tutti temevano un campionato addormentato sin dal primo giro, e invece esce fuori quella eccezionale lotta a tre per 25 giri (senza troppi sorpassi, roba che oggi col DRS e le pistine micky mouse sembrerebbe addirittura noiosa).

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La Benetton corse le prime 3 corse con la vettura dell'anno prima solo adattata ai nuovi regolamenti, aveva ancora il cambio manuale e zero elettronica no TC e sospensioni attive, la B193 esordi solo a Imola.

Pure la Footwork aveva la vettura dell'anno prima.

Prost al rientro rifilò 1,9 secondi a Damon Hill !

Senna rifilò 3 e si TRE, secondi a Michael Andretti, benvenuto in F1 Michael ! ! !

Patrese esordi col suo nuovo team prendendosi 1,5 secondi da Schumacher...

Berger dopo essere stato vicino a Senna in qualifica l'anno passato ebbe un brutto risveglio contro Alesi al suo ritorno in Ferrari il siciliano gli dette ben 1,1 secondi e 10 posizioni di differenza...

Modificato da Muresan80
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Allora, l'ho preso (1.30€). C'è il solito articolo peana con il solito aneddoto di Turrini sul volo con il feretro. Micro intervista a Forghieri che dice che riconobbe il fenomeno già  quando lo vide sulla Toleman e che lo voleva subito in Ferrari, ma per impedimenti (qualcuno si mise di traverso, parla di invidia, boh, non è chiaro) non riuscì a parlarne con Ferrari. Intervista a Zanardi, nulla di nuovo (aneddoto di Senna che lo rincuora al suo primo briefing), intervista a Alesi, niente di nuovo (però, quando ricorda il duello di Phoenix accenna alla concentrazione spasmodica che gli costò e al pensiero che aveva dei suoi amici ad Avignone a cui stava di sicuro regalando tonnellate di adrenalina). Fin qua, potevo non comprarlo.

 

Però c'è un articolo, non un intervista, di Terry Fullerton che parla di sé, degli anni con Ayrton, del loro rapporto, con una franchezza e una schiettezza che mi sono molto piaciute. Non voglio rovinarvelo, è un articolo da leggere perché è scritto da un pilota, senza le solite tonnellate di retorica, anzi, con grande franchezza e rimpianto per quegli anni più semplici e belli. Parla della loro natura competitiva (la definisce un "bug" che hai o non hai), e di come il loro rapporto (che nessuno dei due avrebbe mai definito di amicizia) fosse in qualche modo più profondo di quello che hai con un amico. Molto onesto e schietto, molto diretto, mi è piaciuto. Parla poi della sua vita (pilota e istruttore di kart, mai nelle categorie superiori per non rinnovare alla sua famiglia il dolore della morte del fratello), e dell'ovvio parallelo con la carriera incredibile di Senna. Bello, ben scritto in prima persona, una pezzo "vero" in un mare di retorica.

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  • leopnd changed the title to Ayrton Senna

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