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Fernando Alonso


Ayrton4ever

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Ah, è lo stesso Zapelloni che all'inizio della stagione se ne usciva così...

F1 | Umberto Zapelloni: “Io non ho molta fiducia in Vettel”

Io non ho molta fiducia in Vettel; credo che se ha fallito Alonso, difficilmente lui potrà competere. Alonso è un pilota che in gara da il 120%, ma spesso ha peccato in qualifica. Da quel punto di vista, Vettel è più completo in quanto replica la domenica ciò che ha mostrato in qualifica. In sostanza, ritengo che Vettel sia un’eccellente top driver, ma Alonso è il top. Dalla sua parte, Vettel ha il fatto di essere un grande uomo squadra, in grado di creare un bel clima all’interno del garage. Inoltre, ha sempre sognato la Ferrari, ha sempre avuto il poster di Schumacher in cameretta e ciò non può far altro che giovare all’interno del team. Da Raikkonen, invece, mi attendo una ripresa. Salvo qualche sprazzo, l’anno scorso è stato inutile e ha subito sia la macchina che il team mate Alonso. Lo spagnolo non ha dato le giuste indicazioni, anche se a sua discolpa va detto che non aveva molte occasioni per lavorare allo sviluppo della macchina. Ai tempi di Schumacher, si poteva testare liberamente, e il tedesco passava ore e ore in pista a Fiorano. Oggi invece si lavora molto al simulatore e meno in pista

insomma... mi sembra che nella testa del capo della redazione F1 del Corrierone  e della Gazzenda ci siano un po' di contraddizioni, ma sicuramente - da ignorantissimo - sbaglio. 

PS dopo lo splendido esordio Ferrari e dell' "eccellente pilota" Vettel le stesse autorevoli testate in cui Zapelloni è responsabile di settore lanciavano il mantra mitico della ormai compiuta era del latte e miele e dell' epica remuntada ai danni della bieca Germagna... 

Rotfl.

Modificato da Lotus
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E questo chiude il cerchio:  la colpa peggiore di Alo, il suo peccato mortale ed originario è trovarsi in contrapposizione ( anche dialettica ma sempre sportiva ) con Schumacher e con quella Ferrari ...  quella mitica della riscossa da ultraventennale oblio e disgrazia... per di più l'asturiano è rappresentato dal male assoluto, tale Briatore Flavio, noto ex baro e biscazziere ( quello stesso aveva svezzato bellamente il giovane Michael, del resto ). Lì il marchio dell'infamia, amplificato dall'approdo in McLaren 2007 e coinvolgimento spy-farsa...

Per questo Fernando non potrà mai essere amato dai Zappelloni e dal grande ex Forghieri... non ci si può contrapporre ad un epica vendicatrice senza pagare pegno. Fra l'altro credo che in Alo e complessivamente nella esperienza Ferrari post 2006 Forghieri abbia elaborato in crescendo un po' i suoi fantasmi... mentre il Dream Team schumacheriano rappresenta il rimpianto enorme di quel che sarebbe potuto essere la "sua Ferrari"e che non fu... per le ragioni che tutti conosciamo.

Ovviamente, è solo un modesto - e personalissimo - punto di vista.

Modificato da Lotus
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Forse il più grande spreco di talento degli ultimi 10 anni.

 

Inviato dal mio LT25i utilizzando Tapatalk

 

 

Ma queste sono le cose che dall'esterno non si riescono a capire, ricordo che Bortolotti stupiva tutti, tempi eccezionali a Fiorano sembrava il nuovo Senna.....ma sparito.  Bianchi sotto l'ala Ferrari perchè era una promessa poi purtroppo sappiamo come è finita, posso....(ma non voglio) capire un anno di apprendistato ma poi tieni Kimi. In Ferrari sembra siano i più oculati nella scelta dei piloti ma non ne lanciano mai uno, o prendono del rabazero usato o fanno valutazioni sbagliate. Non so da cosa vengono attratti.......Prost mi sembra abbia preferito un anno sabbatico più che stare in Ferrari, aveva il naso storto ma nasava bene. Mi fermo perchè se ho il team radio in funzione poi devo chiedere scusa

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Ma queste sono le cose che dall'esterno non si riescono a capire, ricordo che Bortolotti stupiva tutti, tempi eccezionali a Fiorano sembrava il nuovo Senna.....ma sparito.  Bianchi sotto l'ala Ferrari perchè era una promessa poi purtroppo sappiamo come è finita, posso....(ma non voglio) capire un anno di apprendistato ma poi tieni Kimi. In Ferrari sembra siano i più oculati nella scelta dei piloti ma non ne lanciano mai uno, o prendono del rabazero usato o fanno valutazioni sbagliate. Non so da cosa vengono attratti.......Prost mi sembra abbia preferito un anno sabbatico più che stare in Ferrari, aveva il naso storto ma nasava bene. Mi fermo perchè se ho il team radio in funzione poi devo chiedere scusa

Ecco, a breve mi sa che sapremo qualcosa.. @Jenson86 gli ha chiesto se può fargli qualche domanda da pubblicare sul sito.

Adesso corre nel Blancpain

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7 ottobre 2015 – Alla vigilia del Gran Premio di Russia a Sochi, 250° weekend di Gran Premio della carriera di Alonso, lo spagnolo guarda ai quindici anni di carriera alle spalle per tracciarne un sintetico bilancio.

Dai trionfi Renault ai “miracoli” in Ferrari, da Lewis Hamilton al proprio futuro: tanti i temi toccati dal 34enne asturiano, come si legge oggi sulla Gazzetta dello Sport. Ma prima di lasciare spazio a ricordi e bilanci, spazio alla più stringente attualità.

Ritiro. Le dichiarazioni pre e post GP a Suzuka, tra Briatore e lo stesso spagnolo, hanno detto tutto e il contrario di tutto. Alla vigilia di Sochi, sembra appurato che da parte dello spagnolo non ci sia alcuna intenzione di gettare la spugna. A confermarlo è lo storico manager piemontese: “Fino a quando correrà? Se continuerà ad andare così piano… tutta la vita. Scherzi a parte altri quattro o cinque anni: è ancora integro e affamato. Corre con la stessa voglia anche se lotta per il 10° posto”. Briatore ha anche smentito – come già fatto da Alonso in Giappone – che dietro al team radio che ha imbarazzato tutta la Honda (“Motore da GP2“) ci fosse una precisa strategia: “No, è il frutto dell’adrenalina del momento. Non c’è alcuna volontà di rompere”. E a sentire Alonso, non si può che constatate come quest’anno le dichiarazioni dei piloti McLaren siano ammantate di un velo di tristezza: “Corri perché ti diverti a farlo”, ha concluso Alonso, riecheggiando il “non c’è più gioia” sfoggiato a uso stampa da Button a Singapore. “Nel momento in cui ti accorgi che non accade più, beh allora è meglio goderti la vita”. La domanda è: quanto ancora riuscirà a divertirsi?

Stagioni. Il titolo manca da 10 anni, l’avventura in Ferrari è finita malamente, ma i tre secondi posti ottenuti negli anni in rosso rendono comunque “orgoglioso” Alonso: “Sono orgoglioso di ciò che ho fatto a Maranello. Guidare per quella squadra leggendaria è stato un sogno che si avvera. Non ho vinto il Mondiale ma sono arrivato tre volte secondo. Due anni fa eravamo partiti molto bene, avevamo vinto due delle prime cinque corse, poi dovettero cambiare le gomme per i problemi che sapete e questo si rivelò un guaio, perdemmo la nostra superiorità. Ma tenere testa a una Red Bull, che era un martello, lo considero un miracolo. È come se io negli ultimi due anni fossi stato in grado di giocarmi il titolo sino all’ultimo con Hamilton e la Mercedes. Si dice che questa sia una stagione straordinaria per la Ferrari, la migliore da anni, ma in classifica alla fine sono solo terzi”. Con tre vittorie e nove podi all’attivo però… Nessun rimpianto per l’addio, spiega Briatore, perché “se fosse rimasto sarebbe arrivato ancora una volta secondo. Ha fatto cose straordinarie a Maranello, qualcuno ha la memoria corta”.

Compagni. Lo ha sempre detto e non è certo una sorpresa: l’avversario più tosto è statoHamilton: “Prima e dopo di allora sono sempre finito in classifica davanti ai miei compagni di squadra. Con lui nel 2007 non fu così, arrivammo a pari punti. il compagno con cui sono andato più d’accordo è stato Giancarlo Fisichella”.

Gare. Tra i 250 weekend di gran premio, inevitabile stilare la classifica dei “Top & Flop”. E se tra le gare da ricordare compaiono Corea 2010 e Malesia 2012 (“Ottenute in condizioni difficili”), oltre ai successi casalinghi (Barcellona 2010 e 2013 e Valencia 2012) e alle gare del titolo (Interlagos 2005-06), sono due i gran premi di cui farebbe volentieri a meno, entrambe in Giappone: la gara peggiore (“Fuji 2007. Un fine settimana difficile, dovevo rimontare e invece commisi un errore andando a sbattere con violenza. Se penso che se poi ho perso il Mondiale per un solo punto...”) e quella che potendo cancellerebbe (“Suzuka 2014, per la tragedia di Jules Bianchi”).

Auto. Tradito da cinque Ferrari al di sotto delle attese, e dalla McLaren Honda (che al momento non considera probabilmente nemmeno una vettura da F1), Alonso deve risalire alla prima fase della sua carriera per individuare le vetture migliori avute a disposizione: “La Renault dei due Mondiali, anche la McLaren del 2007 era una gran bella vetture ma forse la Ferrari di quell’anno era addirittura superiore”.

 

http://www.formulapassion.it/2015/10/f1-alonso-si-racconta-hamilton-imbattuto-miracolo-in-ferrari/

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7 ottobre 2015 – Alla vigilia del Gran Premio di Russia a Sochi, 250° weekend di Gran Premio della carriera di Alonso, lo spagnolo guarda ai quindici anni di carriera alle spalle per tracciarne un sintetico bilancio.

Dai trionfi Renault ai “miracoli” in Ferrari, da Lewis Hamilton al proprio futuro: tanti i temi toccati dal 34enne asturiano, come si legge oggi sulla Gazzetta dello Sport. Ma prima di lasciare spazio a ricordi e bilanci, spazio alla più stringente attualità.

Ritiro. Le dichiarazioni pre e post GP a Suzuka, tra Briatore e lo stesso spagnolo, hanno detto tutto e il contrario di tutto. Alla vigilia di Sochi, sembra appurato che da parte dello spagnolo non ci sia alcuna intenzione di gettare la spugna. A confermarlo è lo storico manager piemontese: “Fino a quando correrà? Se continuerà ad andare così piano… tutta la vita. Scherzi a parte altri quattro o cinque anni: è ancora integro e affamato. Corre con la stessa voglia anche se lotta per il 10° posto”. Briatore ha anche smentito – come già fatto da Alonso in Giappone – che dietro al team radio che ha imbarazzato tutta la Honda (“Motore da GP2“) ci fosse una precisa strategia: “No, è il frutto dell’adrenalina del momento. Non c’è alcuna volontà di rompere”. E a sentire Alonso, non si può che constatate come quest’anno le dichiarazioni dei piloti McLaren siano ammantate di un velo di tristezza: “Corri perché ti diverti a farlo”, ha concluso Alonso, riecheggiando il “non c’è più gioia” sfoggiato a uso stampa da Button a Singapore. “Nel momento in cui ti accorgi che non accade più, beh allora è meglio goderti la vita”. La domanda è: quanto ancora riuscirà a divertirsi?

Stagioni. Il titolo manca da 10 anni, l’avventura in Ferrari è finita malamente, ma i tre secondi posti ottenuti negli anni in rosso rendono comunque “orgoglioso” Alonso: “Sono orgoglioso di ciò che ho fatto a Maranello. Guidare per quella squadra leggendaria è stato un sogno che si avvera. Non ho vinto il Mondiale ma sono arrivato tre volte secondo. Due anni fa eravamo partiti molto bene, avevamo vinto due delle prime cinque corse, poi dovettero cambiare le gomme per i problemi che sapete e questo si rivelò un guaio, perdemmo la nostra superiorità. Ma tenere testa a una Red Bull, che era un martello, lo considero un miracolo. È come se io negli ultimi due anni fossi stato in grado di giocarmi il titolo sino all’ultimo con Hamilton e la Mercedes. Si dice che questa sia una stagione straordinaria per la Ferrari, la migliore da anni, ma in classifica alla fine sono solo terzi”. Con tre vittorie e nove podi all’attivo però… Nessun rimpianto per l’addio, spiega Briatore, perché “se fosse rimasto sarebbe arrivato ancora una volta secondo. Ha fatto cose straordinarie a Maranello, qualcuno ha la memoria corta”.

Compagni. Lo ha sempre detto e non è certo una sorpresa: l’avversario più tosto è statoHamilton: “Prima e dopo di allora sono sempre finito in classifica davanti ai miei compagni di squadra. Con lui nel 2007 non fu così, arrivammo a pari punti. il compagno con cui sono andato più d’accordo è stato Giancarlo Fisichella”.

Gare. Tra i 250 weekend di gran premio, inevitabile stilare la classifica dei “Top & Flop”. E se tra le gare da ricordare compaiono Corea 2010 e Malesia 2012 (“Ottenute in condizioni difficili”), oltre ai successi casalinghi (Barcellona 2010 e 2013 e Valencia 2012) e alle gare del titolo (Interlagos 2005-06), sono due i gran premi di cui farebbe volentieri a meno, entrambe in Giappone: la gara peggiore (“Fuji 2007. Un fine settimana difficile, dovevo rimontare e invece commisi un errore andando a sbattere con violenza. Se penso che se poi ho perso il Mondiale per un solo punto...”) e quella che potendo cancellerebbe (“Suzuka 2014, per la tragedia di Jules Bianchi”).

Auto. Tradito da cinque Ferrari al di sotto delle attese, e dalla McLaren Honda (che al momento non considera probabilmente nemmeno una vettura da F1), Alonso deve risalire alla prima fase della sua carriera per individuare le vetture migliori avute a disposizione: “La Renault dei due Mondiali, anche la McLaren del 2007 era una gran bella vetture ma forse la Ferrari di quell’anno era addirittura superiore”.

 

http://www.formulapassion.it/2015/10/f1-alonso-si-racconta-hamilton-imbattuto-miracolo-in-ferrari/

Come direbbe Genè: WOW :asd: 

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7 ottobre 2015 – Alla vigilia del Gran Premio di Russia a Sochi, 250° weekend di Gran Premio della carriera di Alonso, lo spagnolo guarda ai quindici anni di carriera alle spalle per tracciarne un sintetico bilancio.

Dai trionfi Renault ai “miracoli” in Ferrari, da Lewis Hamilton al proprio futuro: tanti i temi toccati dal 34enne asturiano, come si legge oggi sulla Gazzetta dello Sport. Ma prima di lasciare spazio a ricordi e bilanci, spazio alla più stringente attualità.

Ritiro. Le dichiarazioni pre e post GP a Suzuka, tra Briatore e lo stesso spagnolo, hanno detto tutto e il contrario di tutto. Alla vigilia di Sochi, sembra appurato che da parte dello spagnolo non ci sia alcuna intenzione di gettare la spugna. A confermarlo è lo storico manager piemontese: “Fino a quando correrà? Se continuerà ad andare così piano… tutta la vita. Scherzi a parte altri quattro o cinque anni: è ancora integro e affamato. Corre con la stessa voglia anche se lotta per il 10° posto”. Briatore ha anche smentito – come già fatto da Alonso in Giappone – che dietro al team radio che ha imbarazzato tutta la Honda (“Motore da GP2“) ci fosse una precisa strategia: “No, è il frutto dell’adrenalina del momento. Non c’è alcuna volontà di rompere”. E a sentire Alonso, non si può che constatate come quest’anno le dichiarazioni dei piloti McLaren siano ammantate di un velo di tristezza: “Corri perché ti diverti a farlo”, ha concluso Alonso, riecheggiando il “non c’è più gioia” sfoggiato a uso stampa da Button a Singapore. “Nel momento in cui ti accorgi che non accade più, beh allora è meglio goderti la vita”. La domanda è: quanto ancora riuscirà a divertirsi?

Stagioni. Il titolo manca da 10 anni, l’avventura in Ferrari è finita malamente, ma i tre secondi posti ottenuti negli anni in rosso rendono comunque “orgoglioso” Alonso: “Sono orgoglioso di ciò che ho fatto a Maranello. Guidare per quella squadra leggendaria è stato un sogno che si avvera. Non ho vinto il Mondiale ma sono arrivato tre volte secondo. Due anni fa eravamo partiti molto bene, avevamo vinto due delle prime cinque corse, poi dovettero cambiare le gomme per i problemi che sapete e questo si rivelò un guaio, perdemmo la nostra superiorità. Ma tenere testa a una Red Bull, che era un martello, lo considero un miracolo. È come se io negli ultimi due anni fossi stato in grado di giocarmi il titolo sino all’ultimo con Hamilton e la Mercedes. Si dice che questa sia una stagione straordinaria per la Ferrari, la migliore da anni, ma in classifica alla fine sono solo terzi”. Con tre vittorie e nove podi all’attivo però… Nessun rimpianto per l’addio, spiega Briatore, perché “se fosse rimasto sarebbe arrivato ancora una volta secondo. Ha fatto cose straordinarie a Maranello, qualcuno ha la memoria corta”.

Compagni. Lo ha sempre detto e non è certo una sorpresa: l’avversario più tosto è statoHamilton: “Prima e dopo di allora sono sempre finito in classifica davanti ai miei compagni di squadra. Con lui nel 2007 non fu così, arrivammo a pari punti. il compagno con cui sono andato più d’accordo è stato Giancarlo Fisichella”.

Gare. Tra i 250 weekend di gran premio, inevitabile stilare la classifica dei “Top & Flop”. E se tra le gare da ricordare compaiono Corea 2010 e Malesia 2012 (“Ottenute in condizioni difficili”), oltre ai successi casalinghi (Barcellona 2010 e 2013 e Valencia 2012) e alle gare del titolo (Interlagos 2005-06), sono due i gran premi di cui farebbe volentieri a meno, entrambe in Giappone: la gara peggiore (“Fuji 2007. Un fine settimana difficile, dovevo rimontare e invece commisi un errore andando a sbattere con violenza. Se penso che se poi ho perso il Mondiale per un solo punto...”) e quella che potendo cancellerebbe (“Suzuka 2014, per la tragedia di Jules Bianchi”).

Auto. Tradito da cinque Ferrari al di sotto delle attese, e dalla McLaren Honda (che al momento non considera probabilmente nemmeno una vettura da F1), Alonso deve risalire alla prima fase della sua carriera per individuare le vetture migliori avute a disposizione: “La Renault dei due Mondiali, anche la McLaren del 2007 era una gran bella vetture ma forse la Ferrari di quell’anno era addirittura superiore”.

 

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premio rododendro.

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Dai trionfi Renault ai “miracoli” in Ferrari, da Lewis Hamilton al proprio futuro: tanti i temi toccati dal 34enne asturiano, come si legge oggi sulla Gazzetta dello Sport. Ma prima di lasciare spazio a ricordi e bilanci, spazio alla più stringente attualità.

Ritiro. Le dichiarazioni pre e post GP a Suzuka, tra Briatore e lo stesso spagnolo, hanno detto tutto e il contrario di tutto. Alla vigilia di Sochi, sembra appurato che da parte dello spagnolo non ci sia alcuna intenzione di gettare la spugna. A confermarlo è lo storico manager piemontese: “Fino a quando correrà? Se continuerà ad andare così piano… tutta la vita. Scherzi a parte altri quattro o cinque anni: è ancora integro e affamato. Corre con la stessa voglia anche se lotta per il 10° posto”. Briatore ha anche smentito – come già fatto da Alonso in Giappone – che dietro al team radio che ha imbarazzato tutta la Honda (“Motore da GP2“) ci fosse una precisa strategia: “No, è il frutto dell’adrenalina del momento. Non c’è alcuna volontà di rompere”. E a sentire Alonso, non si può che constatate come quest’anno le dichiarazioni dei piloti McLaren siano ammantate di un velo di tristezza: “Corri perché ti diverti a farlo”, ha concluso Alonso, riecheggiando il “non c’è più gioia” sfoggiato a uso stampa da Button a Singapore. “Nel momento in cui ti accorgi che non accade più, beh allora è meglio goderti la vita”. La domanda è: quanto ancora riuscirà a divertirsi?

Stagioni. Il titolo manca da 10 anni, l’avventura in Ferrari è finita malamente, ma i tre secondi posti ottenuti negli anni in rosso rendono comunque “orgoglioso” Alonso: “Sono orgoglioso di ciò che ho fatto a Maranello. Guidare per quella squadra leggendaria è stato un sogno che si avvera. Non ho vinto il Mondiale ma sono arrivato tre volte secondo. Due anni fa eravamo partiti molto bene, avevamo vinto due delle prime cinque corse, poi dovettero cambiare le gomme per i problemi che sapete e questo si rivelò un guaio, perdemmo la nostra superiorità. Ma tenere testa a una Red Bull, che era un martello, lo considero un miracolo. È come se io negli ultimi due anni fossi stato in grado di giocarmi il titolo sino all’ultimo con Hamilton e la Mercedes. Si dice che questa sia una stagione straordinaria per la Ferrari, la migliore da anni, ma in classifica alla fine sono solo terzi”. Con tre vittorie e nove podi all’attivo però… Nessun rimpianto per l’addio, spiega Briatore, perché “se fosse rimasto sarebbe arrivato ancora una volta secondo. Ha fatto cose straordinarie a Maranello, qualcuno ha la memoria corta”.

Compagni. Lo ha sempre detto e non è certo una sorpresa: l’avversario più tosto è statoHamilton: “Prima e dopo di allora sono sempre finito in classifica davanti ai miei compagni di squadra. Con lui nel 2007 non fu così, arrivammo a pari punti. il compagno con cui sono andato più d’accordo è stato Giancarlo Fisichella”.

Gare. Tra i 250 weekend di gran premio, inevitabile stilare la classifica dei “Top & Flop”. E se tra le gare da ricordare compaiono Corea 2010 e Malesia 2012 (“Ottenute in condizioni difficili”), oltre ai successi casalinghi (Barcellona 2010 e 2013 e Valencia 2012) e alle gare del titolo (Interlagos 2005-06), sono due i gran premi di cui farebbe volentieri a meno, entrambe in Giappone: la gara peggiore (“Fuji 2007. Un fine settimana difficile, dovevo rimontare e invece commisi un errore andando a sbattere con violenza. Se penso che se poi ho perso il Mondiale per un solo punto...”) e quella che potendo cancellerebbe (“Suzuka 2014, per la tragedia di Jules Bianchi”).

Auto. Tradito da cinque Ferrari al di sotto delle attese, e dalla McLaren Honda (che al momento non considera probabilmente nemmeno una vettura da F1), Alonso deve risalire alla prima fase della sua carriera per individuare le vetture migliori avute a disposizione: “La Renault dei due Mondiali, anche la McLaren del 2007 era una gran bella vetture ma forse la Ferrari di quell’anno era addirittura superiore”.

 

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ma cosa ha detto di scandaloso?

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"Ma tenere testa a una Red Bull, che era un martello, lo considero un miracolo. È come se io negli ultimi due anni fossi stato in grado di giocarmi il titolo sino all’ultimo con Hamilton e la Mercedes. Si dice che questa sia una stagione straordinaria per la Ferrari, la migliore da anni, ma in classifica alla fine sono solo terzi”.

 

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"Ma tenere testa a una Red Bull, che era un martello, lo considero un miracolo. È come se io negli ultimi due anni fossi stato in grado di giocarmi il titolo sino all’ultimo con Hamilton e la Mercedes. Si dice che questa sia una stagione straordinaria per la Ferrari, la migliore da anni, ma in classifica alla fine sono solo terzi”.

 

Bhè, non mi sembra proprio una falsità....questa stagione della Ferrari è inferiore (per ora) a stagioni che ha fatto Fernando (2010 - 2012). 

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Certo che è una dichiarazione ultra criptica, con 200 o 300 livelli da messaggi profondi sotto, parole che avrebbero bisogno ovviamente dall'analisi, digestione, strutturazione,  sintesi,... Privilegio esclusivo dei suoi grandi interpreti e critici  :asd:

 

Furia che ne dice? Ne sa gia di questa dichiarazione?  ( :asd:

Modificato da Qongo
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Bhè, non mi sembra proprio una falsità....questa stagione della Ferrari è inferiore (per ora) a stagioni che ha fatto Fernando (2010 - 2012). 

Il problema è che questa Mercedes è terribilmente superiore anche a quella Red Bull (quindi la dichiarazione di Alonso a proposito di giocarsi il titolo con la Mercedes è una bella cazzata, per me)... Intanto ha un vantaggio cronometrico ben maggiore, e già questo non è poco. Corre con due piloti (ricordiamo che Webber nel 2012 ha chiuso il campionato al sesto posto) che, normalmente, fanno primo e secondo e, soprattutto, non si rompe quasi mai. 

 

2015 stagione inferiore a quelle 2010 e 2012? Per me no. Certo, nel 2010 vinse più gare e, al pari del 2012, arrivò a giocarsi il titolo fino all'ultima gara. Ma è il valore dell'avversario a fare la differenza. Il titolo all'ultima gara alle Mercedes 2014 e 2015 te lo potevi e te lo puoi giocare solo se avevi o hai una Mercedes. Il resto è pura fantasia...

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