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Indycar Series 2015


Andrea Gardenal

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Zanardi non può mettere una buona parola per qualche azzurro con Ganassi? :asd:

Bè Pantano era un pilota di riserva "semi ufficiale" da Ganassi, che infatti lo fece correre a Mid Ohio nel 2012 al posto di Kimball. Ovviamente Dixon e Franchitti non si potevano toccare e Kimball ha uno sponsor importante...che perderà  secondo me se non fa qualcosa nel 2015. La macchina di Rahal non aveva sponsor...se non c'erano per lui difficilmente ne sarebbero arrivati per Pantano. Ora Chip ha in panchina Karam, che è poi uno dei motivi per cui non ha preso Pagenaud, quindi la vedo difficile. Zanardi aveva indirizzato Filippi verso Rick Gorne, quello che lo ha portato in America, però è andata come è andata. 

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Sembra sempre più probabile che Briscoe non guiderà  la n.8 l'anno prossimo e potrebbe essere sostituito da Sage Karam, se si troveranno le coperture finanziarie. Come detto mi dispiace per Briscoe, perchè è un buon pilota e un personaggio positivo e spero trovi un altro sedile, però il campionato ha bisogno di questo, giovani di talento, possibilmente americani, con la possibilità  di fare bene. Bisogna dire che i top team non sono stati troppo attivi in questo senso. Ganassi almeno negli ultimi anni ci ha provato: nel 2012 ha preso Kimball e Rahal, che sembrava pronto per puntare in alto ma invece è andata come è andata. Certo anche lui praticamente per tutti gli anni 2000 i piloti americani non se li è filati minimamente: perso Renna l'unico che ha avuto una possibilità , una grande possibilità , fu Memo Gidley nel 2001, che da sostituto di Minassian in metà  campionato fece gli stessi punti di Junqueira, rischiando di vincere diverse gare...però per il 2002 c'era in arrivo Brack. Di sicuro fu importante il suo aiuto negli anni '90, quando mise in macchina Cheever (non proprio un giovane :)) per tre anni, tra alterne fortune, e dopo aver riportato Andretti in CART nel '94 diede una chance ai due americani più promettenti, Herta e Vasser: col primo, reduce da un incidente tremendo a Toronto, non andò bene; l'altro direi che ha fatto il suo dovere :). Penske invece è dalla notte dei tempi che non punta su uno davvero giovane. Hornish era già  affermato, Power e Briscoe erano da scoprire ma si sapeva che c'era del buono, Castroneves uguale. Le ultime scommesse le ha sparate tutte nel disgraziato '99 con Marques, Barron e purtroppo Rodriguez, ma la macchina, Lola o Penske che fosse, semplicemente non andava. Per uno che ha lanciato Mears e Tracy e che a piacimento schiera 4 macchine, mi sembra un po' poco, soprattutto dopo che ogni anno si parla di un arrivo di Newgarden, che invece rimane al suo posto per il quarto anno di fila. Michael Andretti è a posto dopo aver rilanciato la carriera di Hunter Reay e aver fatto correre molti americani in IndyLights. Poi ci sono Marco e Danica...lascio a voi valutare il contributo :asd:

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AndrettiHondaMarco AndrettiRyan Hunter-ReayCarlos Muà±oz

GanassiChevroletScott Dixon, Tony Kanaan? Ryan Briscoe? Charlie Kimball? Sage Karam?

CFHChevroletJosef NewgardenEd Carpenter, Mike Conway?

KV RacingChevroletBryan Clauson (Indy 500), Sébastien Bourdais, Sebastià¡n Saavedra?

Rahal, ???: Graham Rahal? Luca Filippi?

Schmidt, James Hinchcliffe: Mikhail Aleshin?

PenskeChevroletWill Power, Juan Pablo MontoyaHélio CastronevesSimon Pagenaud

FoytHondaTakuma Sato?

Herta???: Jack Hawksworth?

LazierChevroletBuddy Lazier (Indy 500)

Coyne???: Carlos Huertas? Justin Wilson? Rodolfo Gonzà¡lez?

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Rocky Moran proverà  per Schmidt sulla pista di Homestead.

 

Leggo che ha corso in categorie minori americane tra la fine degli anni '90 e l'inizio dei 2000, non l'ho mai sentito nominare, tu Francesco te lo ricordi?

No, francamente non lo conoscevo, so chi è il padre e quando ho letto di questo test mi sono venuti i brividi perchè ci mancano solo altri figli di papà  :asd:. Invece a quanto pare fa parte di quella generazione dei primi anni 2000 su cui nessuno ha voluto investire e che ha creato un vuoto dal quale sono usciti giusto Townsend Bell e Ryan Hunter Reay. Mi riferisco ai Joey Hand, i Memo Gidley, i Casey Mears, Jon Fogarty e poi i vari Bomarito, Edwards, Summerton, gente che ha vinto in Atlantic arrivando spesso davanti alla De Silvestro...e indovinate chi è arrivato in IndyCar? :D Davanti a tutto ciò, un minimo, ma proprio minimo di ragione a Tony George forse la darei...se poi l'IRL non fosse diventata "uguale", almeno in quello, alla CART :asd:. 

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A quanto ho capito sulla riconferma di Aleshin pesano le possibili sanzioni economiche alla Russia, che bloccherebbero i suoi finanziamenti. Poi è tornato a casa dopo essersi ripreso e questo ha un po' rallentato la trattativa tra la squadra e il suo staff, ma non dovrebbero esserci problemi, la prima scelta per il team è lui.

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Perso il posto in un top team, Schmidt sarebbe stata l'alternativa migliore in base ha quanto mstrato nelle ultime stagioni.
Con Hinch e un Aleshin con un po' di esperienza in più anche l'anno prossimo daranno fastidio a Penske, Ganassi e Andretti
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In America persino l'NBA è considerata minore rispetto all'NFL, e ho detto tutto.

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Ma infatti l'NFL può essere un problema per l'NBA, ma per una serie di super-nicchia come l'IndyCar è diverso. Se la guarda solo il sempre più sparuto zoccolo duro, NFL o meno, anche perchè sono solo le prime giornate, non stiamo neanche parlando del Superbowl. Si tratta solo di portare avanti il campionato almeno fino a fine settembre. Il problema è questo: siccome con l'attuale contratto tv, che scade nel 2019, possibilità  di maggiore esposizione ce ne sono poche e con tutta la buona volontà  dei vari CEO succedutisi non si è comunque cavato un ragno dal buco, l'anno scorso o due anni fa i grandi capi hanno chiesto una consulenza esterna a questo fantomatico Boston Consulting Group, uno dei maggiori consulenti mondiali sulle strategie d'impresa. Tra le tante proposte, alcune intelligenti altre assolute minchiate, questo BCG ha suggerito una gara sullo stradale di Indy e di terminare il campionato prima dell'inizio dell'NFL. E quindi per giustificare i soldi buttati in questa consulenza, che doveva essere la panacea di tutti i mali, stanno in parte cercando di seguirne le linee guida. Il problema, a mio parere, è che una categoria motoristica è un tipo di business troppo particolare e non risponde esattamente alle ricette delle normali imprese. In sostanza è probabile che questi qua di corse e in particolare IndyCar ne sapessero poco o niente e alla fine hanno proposto un sacco di cose cui sarebbe arrivato chiunque dotato di un po' di buon senso, mentre altre sono solo da buttare nel cesso...e la fine del campionato ad agosto è una di queste. Ritengo già  un miracolo che Verizon abbia accettato di fare da title sponsor e continuo a sperare che alla lunga la promozione dia i suoi frutti.

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