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Il topic del cinema


S. Bellof

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Oggi,andrò al cinema per vedere il film "Birdman" , candidato a ben 9 premi Oscar e vincitore di due Golden Globe,(miglior attore protagonista a  Michael Keaton e miglior sceneggiatura ad Innarritu).

Michael Keaton ha anche ricevuto la nomination all'Oscar come miglior attore protagonista e pare che ,dopo anni di silenzio ,abbia realmente conquistato pubblico e critica con una prova "capolavoro"..

Tra un pò vado,sono molto curioso...

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Birdman , l'ho visto !

Michael Keaton è una gioia per gli occhi nella sua eclettica interpretazione (spero che a 64 anni,vinca l'Oscar !) ,praticamente la storia è quasi autobiografica,anche se ovviamente il personaggio interpretato dall'attore è messo molto peggio...

In questo film,ci sono davvero tanti spunti ed elementi ed a mio avviso,vederlo una sola volta non basta, dalla critica ai nuovi mezzi di comunicazione (facebook etc..)  alla "visione ed interpretazione dell'arte" da parte di critici ed attori ,al combattimento interiore che vi è tra la disperazione dell'attore (Keaton) nel voler essere riconosciuto come "artista" e non come celebrità  schiava del suo personaggio...

Molto bravo anche Ed Norton nel ruolo della "prima stella" ingaggiata per lo spettacolo di cui Keaton è poi attore e regista (ci saranno scintille tra i due !),il personaggio di Keaton   è anche tormentato  dal fallimento della sua vita privata,divorziato con figlia disintossicata da dalla droga,ma pentito e nel contempo incapace di ricostruire la sua vita..

Simpatici i riferimenti agli attori reali che hanno avuto ai giorni nostri il plauso della critica come Robert Downey jr (Iron Man) ed altri per l'iterpretazione de supereroi che hanno sfruttato anche come trampolino di lancio,mentre al contempo il personaggio che interpreta Keaton ,è stato dimenticato pur essendo stato colui che ha spianato la strada  a tutti gli altri,ed ha dovuto pagare il prezzo ed il peso del blockbuster celebre ,ma che gli ha negato l'apprezzamento artistico che ha sempre voluto e che arrivato a 64 anni vuole disperatamente,allestendo uno spettacolo teatrale ,mettendo in gioco quel che resta della sua carriera e della sua stessa vita...

Altro non dico per non fare troppi spoiler,ma vi assicuro che si tratta di un film molto particolare,da rivedere più volte talmente che è carico di significati,un film che tocca le corde della sensibilità  umana ed quindi anche  artistica dell'individuoo.

Sono felice che Keaton a 64 anni ,abbiano ridato un film degno delle sua capacità ...spero che vinca l'Oscar (ha già  vinto il Golden Globe,potrebbe essere un buon biglietto da visita?)

Modificato da Jax
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Visto anch'io Birdman. Bello, attori perfetti, tecnicamente da paura (i primi 100 minuti senza stacchi di montaggio, in un unico piano sequenza, sono impressionanti), dialoghi brillanti, belle metaforone azzeccate sul decadimento della qualità  del cinema americano. Però secondo me da quando Inarritu ha perso la scrittura di Arriaga ha perso anche qualcosa in profondità .

Il film a tratti mi ha ricordato Vanya sulla 42esima Strada, l'ultimo bellissimo film di Louis Malle, ma molto più furbetto e ruffiano, con tutti quei giochini metacinematografici che sono sempre divertenti, e i soliti e un po' banali riferimenti ai social network, grazie ai quali puoi diventare famoso in poche ore per una puttanata, a dispetto di chi invece insegue l'arte a prezzo di sangue sudore e lacrime.

Prenderà  svariati oscar perché a Hollywood adorano l'autoreferenzialità . Probabile che lo daranno anche a Micheal Keaton, che si mette a nudo (in tutti i sensi) in quella che in fondo è proprio la storia della sua carriera.

 

Aggiungo che spero che questo film faccia venire il desiderio di scoprire o riscoprire Carver, un gigante. 

Modificato da Enigmista
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Visto anch'io Birdman. Bello, attori perfetti, tecnicamente da paura (i primi 100 minuti senza stacchi di montaggio, in un unico piano sequenza, sono impressionanti), dialoghi brillanti, belle metaforone azzeccate sul decadimento della qualità  del cinema americano. Però secondo me da quando Inarritu ha perso la scrittura di Arriaga ha perso anche qualcosa in profondità .

Il film a tratti mi ha ricordato Vanya sulla 42esima Strada, l'ultimo bellissimo film di Louis Malle, ma molto più furbetto e ruffiano, con tutti quei giochini metacinematografici che sono sempre divertenti, e i soliti e un po' banali riferimenti ai social network, grazie ai quali puoi diventare famoso in poche ore per una puttanata, a dispetto di chi invece insegue l'arte a prezzo di sangue sudore e lacrime.

Prenderà  svariati oscar perché a Hollywood adorano l'autoreferenzialità . Probabile che lo daranno anche a Micheal Keaton, che si mette a nudo (in tutti i sensi) in quella che in fondo è proprio la storia della sua carriera.

 

Aggiungo che spero che questo film faccia venire il desiderio di scoprire o riscoprire Carver, un gigante. 

 

 

Si vabbeh...

 

Ma l'immane dardo?

 

:D  ;)

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Visto anch'io Birdman. Bello, attori perfetti, tecnicamente da paura (i primi 100 minuti senza stacchi di montaggio, in un unico piano sequenza, sono impressionanti), dialoghi brillanti, belle metaforone azzeccate sul decadimento della qualità  del cinema americano. Però secondo me da quando Inarritu ha perso la scrittura di Arriaga ha perso anche qualcosa in profondità .

Il film a tratti mi ha ricordato Vanya sulla 42esima Strada, l'ultimo bellissimo film di Louis Malle, ma molto più furbetto e ruffiano, con tutti quei giochini metacinematografici che sono sempre divertenti, e i soliti e un po' banali riferimenti ai social network, grazie ai quali puoi diventare famoso in poche ore per una puttanata, a dispetto di chi invece insegue l'arte a prezzo di sangue sudore e lacrime.

Prenderà  svariati oscar perché a Hollywood adorano l'autoreferenzialità . Probabile che lo daranno anche a Micheal Keaton, che si mette a nudo (in tutti i sensi) in quella che in fondo è proprio la storia della sua carriera.

 

Aggiungo che spero che questo film faccia venire il desiderio di scoprire o riscoprire Carver, un gigante. 

 

Si ,concordo con la recensione,il film ha molti elementi e tecnicamente è veramente un grande film,sia per quanto riguarda regia e montaggio (unico piano sequenza) ,sia per la prova degli attori (Bravi anche Ed Norton e le due attrici Emma Stone e Naomi Watts) con un Michael Keaton che effettivamente quasi si racconta,(anche se il personaggio che interpreta è messo molto peggio di lui ) in un'interpretazione da premio Oscar,che ti catapulta nella sua visione,nella sua esperienza.

Ecco ,Birdman è un film esperienza,che in particolare grazie alla prova dell'attore,è capace di coinvolgerti (bellissimo il dialogo tra Keaton e la critica) toccando realmente la sensibilità  artistica dello spettatore e facendoti capire come effettivamente ci sia gente nel mondo che anche a 63 anni (come Keaton) è ricca di talento,non riconosciuto ,e ragazzini che hanno un successo strepitoso grazie al nuovo meccanismo di condivisione dei social senza neanche aver fatto un pò di gavetta; alla fine Keaton ed il suo personaggio riescono ad ottenere successo al costo del sangue,sarebbe una vera favola se l'attore riuscisse a vincere l'Oscar (a 63 anni lo meriterebbe) ma credo che sarà  dura...

C'è quel giovanotto che ha interpretato "la teoria del tutto" che sembra il favorito,però l'Oscar a Michael Keaton a mio avviso andrebbe assolutamente dato,il film si regge ed ha effetto praticamente grazie alla sua gigantesca e carismatica interpretazione.

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Partito come cortometraggio. Premiato e finanziato per un film completo con 3 milioni di dollari. Ha incassato 7,5 milioni ma l'importante è che ci sia "50 sfumature" in tutte le  ore del giorno.

5 nomination agli Oscar.

L'interpretazione mostruosa, in tutti i sensi, di J.K. Simmons è fantastica e penso che funzioni bene anche grazie al fatto che Miles Teller faccia impersonificare bene lo spettatore.

 

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