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Due risate - 2 (facciamo anche 3)


alessandrosecchi

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Infatti una volta i piloti, quelli bravi almeno, non si prendevano gratuitamente a ruotate, preferivano vedere il traguardo. E nessuno andava in analisi per un sorpasso subito.

 

Detto questo, in una F1 in cui standardizzano anche il colore delle mutande , dubito fortemente che verranno apportate modifiche degne di tal nome.

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3 ore fa, MagicSenna ha scritto:

Infatti quasi tutti non sanno o non hanno capito com'erano le gare del passato.

Ad esempio sono tutti a tirare fuori la storia che in passato li lasciavano fare, non penalizzavano per qualsiasi cosa e che si tiravano sportellate e sorpassi impossibili ogni 2 curve, quando invece era tutt'altro che così.

In passato non si dovevano gestire gomme e carburante...ah no, quello si faceva anche "ai bei vecchi tempi"

 

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2 ore fa, Nameless Hero ha scritto:

Il migliore anno resta il 2064.

"Treno in arrivo al binario 1, allontanarsi dalla linea gialla".

2 ore fa, MauroC ha scritto:

Bisognerà cambiare prospettiva: se è arrivato il treno delle 10.40 significa che sono le 10.40

Giusta osservazione :zizi: 

  • Lol 1
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3 ore fa, Nameless Hero ha scritto:

L'immagine può contenere: testo

manca una data 

2042 Le FS invadono con la Tav la Calabria Citeriore e  costruiscono il ponte sullo stretto invadendo successivamente la Trenacria

Modificato da Pep92
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Se qualcuno vuole provare.... :asd:

Mettere ovviamente lingua italiana. La voce di quello della stazione è "Roberto" (ce ne sono due di Roberto, quello giusto è il primo)

 

http://www.oddcast.com/home/demos/tts/tts_example.php?sitepal

Modificato da Davide Hill
  • Like 1
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Il 15/10/2018 at 20:58 , Kitt ha scritto:

In passato non si dovevano gestire gomme e carburante...ah no, quello si faceva anche "ai bei vecchi tempi"

 

Infatti! Riprendo alcune parti di un articolo di 'QuattroRuote Speciale Sport' del Dicembre 1984 che 'Sundance76' mi passò gentilmente tanti anni fa. L'intervistato è De Angelis e la stagione a cui si fa riferimento è il 1984, annata, a mio parere, con tante belle gare .... ed erano i 'favolosi' anni '80:

D.: In quali fasi del campionato i piloti hanno vissuto più affannosamente il problema del consumo?

“Nelle prime tre corse, perché dovevamo affrontare un’incognita nuova, che in gara poteva presentare aspetti negativi diversi rispetto a quanto avevamo osservato nelle prove libere invernali. Poi, con un minimo di assuefazione, ci siamo sentiti più tranquilli per un certo periodo. I tecnici si erano intanto impadroniti della problematica e riuscivano a ridurre, si può dire, di volta in volta, i consumi: e ciò ci consentiva di utilizzare in gara potenze sempre in incremento alzando la pressione d’esercizio del turbo. In una terza fase, però, il motore TAG-Porsche ha preso l’involo distanziando tutti nella corsa alle maggiori potenze attraverso il contenimento del consumo: e allora noi piloti ci siamo ritrovati alle prese con strategia di guida poco gratificanti”.

D.: In quale misura il vantaggio delle McLaren ha condizionato i vostri comportamenti in gara in relazione al consumo?

“È facile da spiegare. Noi, dico noi della Lotus, ma il discorso vale più o meno per tutti i piloti, disponiamo nell’abitacolo di un comando elettrico a scatti, a 5 o 6 posizioni, con il quale durante la gara possiamo alzare la pressione del turbo di 0,2-0,3 bar o abbassarla in misura anche maggiore, rispetto al valore di base prestabilito dai tecnici alla partenza. Possiamo cioè aumentare provvisoriamente la potenza per effettuare i sorpassi necessari in una fase calda della corsa, oppure diminuirla in una fase stabilizzata e tranquilla per ridurre i rischi di guasti al motore e per risparmiare carburante, compensando l’eccesso di consumo cui ci abbia eventualmente costretti una rimonta. Al via sappiamo perfettamente per quanti giri potremo utilizzare il boost, la spinta in più, e per quanti dovremo poi correre al risparmio per non rischiare di fermarci coi serbatoi vuoti. Questi sono però calcoli tattici che contrastano con la combattività innata di un pilota di formula 1, lo distraggono e lo umiliano. Lo umiliano poco in una situazione di equilibrio di valori tra le macchine. Molto, invece, quando sono in campo vetture dominanti come le McLaren, che partivano regolarmente con una pressione normale di esercizio di 0,2 bar superiore a quella che potevamo permetterci noi. Per condurre una gara di attacco in queste condizioni ero sempre tentato di aprire il boost per mettere il mio motore alla pari con quelli di Lauda e Prost, poi mi toccava rinunciare alla corsa aggressiva se volevo arrivare al termine con le ultime gocce di benzina. Il temperamento di un pilota rifiuta simili dilemmi”.

D.: La preoccupazione dei consumi riguarda anche la tecnica di guida vera e propria o soltanto la tattica di gara?

“Anche la guida. Per esempio abbiamo constatato che effettuare i cambi di marcia a 10.500 giri anziché a 11.000 è più utile, per risparmiare carburante, che ridurre la pressione del turbo di 0,2 bar: e pertanto abbiamo spesso guidato così, quando ci accorgevamo di avere un poco esagerato con il boost per reggere il passo delle McLaren. Cambiare a 10.500 giri, però, vuol dire guidare una macchina completamente diversa: la Lotus, per esempio, è tanto più equilibrata quanto più potenza ha da scaricare a terra, mentre limitando i giri del motore, ossia la forza dell’accelerazione, diviene da sovrasterzante a sottosterzante, costringendo il pilota a sgradevoli sforzi su traiettorie di curva meno redditizie”.

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