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7. Gran Premio del Canada - Montréal [Commenti]


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tieni conto che l'aderenza delle Groove era pessima, quando nel 2007 e 2008 provavano le slick tiravano giù i tempi di 4 secondi...

e cmq le Pirelli sono veloci, solo che si sfaldano.

 

Rispetto a quelle degli scorsi anni queste sono molto piu' robuste e durano di piu', infatti si fanno molti meno pit

 

Sul fatto che siano piu' performanti rispetto a quelle passate non credo...come fatto notare da qualcuno, non c'è molta differenza se si confrontano i tempi...e considera che le vetture attuali dovrebbero essere molto piu' evolute di quelle della stagione precedente...

 

Non a caso si può fare l' esempio della SS...quella di questo mondiale 2015 ha una mescola piu' dura rispetto a quella della passata stagione...infatti dura di piu'...

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Rispetto a quelle degli scorsi anni queste sono molto piu' robuste e durano di piu', infatti si fanno molti meno pit

 

Sul fatto che siano piu' performanti rispetto a quelle passate non credo...come fatto notare da qualcuno, non c'è molta differenza se si confrontano i tempi...e considera che le vetture attuali dovrebbero essere molto piu' evolute di quelle della stagione precedente...

 

Non a caso si può fare l' esempio della SS...quella di questo mondiale 2015 ha una mescola piu' dura rispetto a quella della passata stagione...infatti dura di piu'...

beh si, ma io parlavo in relazione alle Groove le scanalate in voga dal 1999 a 2008 che di aderenza giocoforza ne evavno pochissima, infatti in quel periodo le vetture erano disegnate dal vento...nel 2007-2008 nei test con le slick le vetture giravano 4 secondi più forte che con le Groove...

Zanardi quando tornò in F1 nel 1999 disse che quelle vetture con le scanalate sul veloce erano dei missili, ma nel lento scivolano tantissimo...

Modificato da Muresan80
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a proposito di restrizioni regolamentari, in OT, posto un articolo di sportmerdaset che mi trova stranamente d'accordo:

 

1958. La Cooper Climax rivoluziona la storia della Formula 1 portando in pista una macchina dotata di motore posteriore, soluzione già  adottata negli anni ’30 da Auto Union, quando il mondiale non esisteva ancora. 57 anni fa questo sport era ancora ricerca della prestazione pura, terreno ideale per invenzioni geniali con interessi politici al limite dell’irrilevante. Oggi gli interessi in questione viaggiano più velocemente delle prestazioni delle macchine, macchine frenate da normative imbarazzanti per quanto riguarda i motori, condizionate nelle prestazioni da pneumatici che per regolamento sono fatti apposta per non reggere la distanza di una gara.Con la demenziale gestione dei giorni nostri una rivoluzione come quella del1958 non sarebbe stata possibile. Motore anteriore e poche storie insomma. Nel 2015 invece fa figo parlare di “power unitâ€, ma sempre di motore si tratta. Nello spirito di chi la creò la Formula 1 avrebbe dovuto rappresentare la massima espressione della velocità , qualcosa di unico, di esclusivo. Oggi di esclusivo restano i prezzi dei biglietti per entrare in autodromo e gli abbonamenti alle TV. Qualcuno si immagina quale sarebbe stata la reazione di Gilles Villeneuve di fronte alla richiesta di rallentare per risparmiare gomme e benzina? E Senna? Uno che nel 1988 a Montecarlo, dopo aver dato mezza pista a Prost, andò a sbattere solo perché il francese stava migliorando il record sul giro in gara?
Insomma siamo alle prese con un presente triste e noioso, con squadre che mascherano crisi finanziarie peggiori di quelle del Parma e uno spettacolo pessimo dove per vincere spesso occorre andare piano.

 

fine OT

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Intanto si conferma quello che vado dicendo da tempo, ovvero che con gomme degne di questo nome da un punto di vista prestazionale (tradotto: con soft e supersoft) queste F1 non hanno molto da invidiare a quelle dei tempi andati: Hamilton quest'anno ha compiuto i 70 giri di gara in appena 40 secondi in più rispetto a quanto c'è voluto a Schumacher a percorrere la stessa distanza nel 2003, in entrambi i casi senza alcuna safety car in pista.

 

Peccato che in Spagna le F1 2015 abbiano pagato ben 10 minuti a quelle di 8 anni fa, il che tradotto significa che la Mercedes di Rosberg non sarebbe nemmeno stata classificata a Barcellona 2007

Io non credo che le vetture attuali siano aereodinamicamente meno efficienti di quelle di 10 anni fa, nonostante le varie limitazioni.

 

A concorrere al decremento generalizzato nelle prestazioni  3 sono i fattori secondo me molto importanti da considerare:

- peso minimo: nel 2003/2004 pilota compreso era 600kg, oggi é 710 se non sbaglio. Nelle prime fasi di gara una monoposto attuale paga alle antenate un gap di circa 150/160 kg (810 contro circa 650). A seconda delle piste il divario per ogni 10kg di differenza varia tra i 2 ed i 3 decimi..

- gomme: 12 anni fa si era in piena concorrenza Michelin/Bridgestone, quindi gomme estremamente performanti nonostante le scalanature (che poi la Michelin "riempiva" a mano a mano...). Oggi lo sviluppo dei pneumatici é volto più a garantire un buon livello di spettacolo in pista, leggasi consumo e decadimento programmati. 

- motori: i V10 di 12 anni fa erano veramente motori "elettrici" nell'erogazione: 850/900 cv disponibili sempre e dovunque e nessun vincolo su règimi e consumi. Oggi le potenze di picco sono si confrontabili, ma solo in alcune fasi di gara e l'erogazione é sicuramente più brusca e soggetta a molte più variabili. In più all'epoca esistevano ancora gli aiuti elettronici

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a proposito di restrizioni regolamentari, in OT, posto un articolo di sportmerdaset che mi trova stranamente d'accordo:

 

1958. La Cooper Climax rivoluziona la storia della Formula 1 portando in pista una macchina dotata di motore posteriore, soluzione già  adottata negli anni ’30 da Auto Union, quando il mondiale non esisteva ancora. 57 anni fa questo sport era ancora ricerca della prestazione pura, terreno ideale per invenzioni geniali con interessi politici al limite dell’irrilevante. Oggi gli interessi in questione viaggiano più velocemente delle prestazioni delle macchine, macchine frenate da normative imbarazzanti per quanto riguarda i motori, condizionate nelle prestazioni da pneumatici che per regolamento sono fatti apposta per non reggere la distanza di una gara.Con la demenziale gestione dei giorni nostri una rivoluzione come quella del1958 non sarebbe stata possibile. Motore anteriore e poche storie insomma. Nel 2015 invece fa figo parlare di “power unitâ€, ma sempre di motore si tratta. Nello spirito di chi la creò la Formula 1 avrebbe dovuto rappresentare la massima espressione della velocità , qualcosa di unico, di esclusivo. Oggi di esclusivo restano i prezzi dei biglietti per entrare in autodromo e gli abbonamenti alle TV. Qualcuno si immagina quale sarebbe stata la reazione di Gilles Villeneuve di fronte alla richiesta di rallentare per risparmiare gomme e benzina? E Senna? Uno che nel 1988 a Montecarlo, dopo aver dato mezza pista a Prost, andò a sbattere solo perché il francese stava migliorando il record sul giro in gara?

Insomma siamo alle prese con un presente triste e noioso, con squadre che mascherano crisi finanziarie peggiori di quelle del Parma e uno spettacolo pessimo dove per vincere spesso occorre andare piano.

 

fine OT

Condivisibile in parte, ma ripeto che anche negli anni 80 si correva al risparmio (per altri motivi, meno artificiali e quindi più accettati)

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