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Mick Schumacher


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L'automobilismo, più ancora che nel passato, si sta confermando disciplina per - absit iniuria - figli di papà ultra-milionari: da Stroll a Piquet, da Rosberg a Schumacher, da Verstappen a Sainz a Magnussen, non esiste quasi più il Prost, il Mansell, il Villeneuve che si vendono la casa, che vanno a lavorare come inservienti delle pulizie, pur di continuare a a credere e a puntare sul proprio talento, senza rete.

 

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8 ore fa, sundance76 ha scritto:

L'automobilismo, più ancora che nel passato, si sta confermando disciplina per - absit iniuria - figli di papà ultra-milionari: da Stroll a Piquet, da Rosberg a Schumacher, non esiste quasi più il Prost, il Mansell, il Villeneuve che si vendono la casa, che vanno a lavorare come inservienti delle pulizie, pur di continuare a a credere e a puntare sul proprio talento, senza rete.

 

Concordo

anche se ammetto che per questioni "affettive" un pezzo di tifo per Mick non mancherà di certo.

Sperando di ritrovare anche un po' di passione perduta (la vedo dura...)

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8 ore fa, sundance76 ha scritto:

L'automobilismo, più ancora che nel passato, si sta confermando disciplina per - absit iniuria - figli di papà ultra-milionari: da Stroll a Piquet, da Rosberg a Schumacher, da Verstappen a Sainz a Magnussen, non esiste quasi più il Prost, il Mansell, il Villeneuve che si vendono la casa, che vanno a lavorare come inservienti delle pulizie, pur di continuare a a credere e a puntare sul proprio talento, senza rete.

 

 

Non sono per niente d'accordo. Tra le nuove generazioni forse di "poveracci" non ce ne sono (Russell, Norris, Leclerc, Ocon, provengono tutti da famiglie più o meno benestanti. Ma nessuno di loro, a parte Leclerc il cui povero padre aveva un passato di pilota ma non certo ad alti livelli, proviene da famiglie "corsaiole") ma se guardiamo a coloro che sono stati i mattatori dell'ultimo decennio, né Alonso, né Vettel, né Hamilton, né Raikkonen, provenivano da famiglie abbienti, anzi... Il padre di Alonso non so che mestiere facesse, ma di certo non era ricco. Il padre di Vettel aveva un'azienda formata da 2 persone e una delle due era lui. La storia del padre di Hamilton è talmente nota che non serve ripeterla... Altri piloti hanno avuto aiuti esterni, tipo Perez o Giovinazzi, che pur partendo da situazioni "sfavorevoli" hanno avuto qualcuno che ha creduto in loro. Altri vengono da contesti vari (Gasly, Kvyat, Albon, Ricciardo) di cui non conosco i dettagli "finanziari" ma in ogni caso non parliamo di rampolli di famiglie ricchissime...

Tranne qualche eccezione ultramilionaria come Stroll, Latifi e il prossimo arrivo Mazepin, mi pare che non si possa certo parlare di una casta chiusissima. Poi i figli d'arte, ok, ma ci sta... Ma anche qui abbiamo comunque l'esempio di Verstappen che è (e mi tengo stretto) 10 o 15 volte più forte del padre. 

Quindi direi che non c'è molto da lamentarsi perché la provenienza dell'attuale roster è variegata e spazia dal tizio normale che fa correre il figlio facendo incredibili sforzi al grande magnate che si compra il mondo. Ma non mi sembra né meglio né peggio del passato e direi che dal punto di vista effettivo della qualità dei partecipanti non possiamo comunque lamentarci. A prescindere da tutto..

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6 hours ago, Davide Hill said:

Ma non mi sembra né meglio né peggio del passato e direi che dal punto di vista effettivo della qualità dei partecipanti non possiamo comunque lamentarci. A prescindere da tutto..

Concordo, i piloti paganti ci sono sempre stati... Quello che dispiace oggi e che non ci sono abbastanza squadre per tutti e qualche pilotino buono resta a piedi. Le scuderie piccole, private, magari con una macchina sola, con tanto di prequalifiche, sono e resterano un sogno legato al passato...

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