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Nigel Mansell


Ayrton4ever

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Mansell? Semplicemente il mio idolo assoluto di sempre. Ci sono stati e ci saranno sicuramente piloti migliori di lui in senso assoluto, ma il Leone era il Leone... Il suo coraggio, la sua grinta, la sua passione, il suo particolare approccio alle corse... Tante caratteristiche che lo hanno fatto apprezzare anche a chi non era un suo tifoso incallito.

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Mi sono sempre chiesto se il suo prediligere, all'esatto opposto di Senna, un volante dal raggio molto piccolo non fosse in qualche modo la ragione di certi suoi svarioni. Intendo dire che spesso quando effettuava un sorpasso percorreva una traiettoria di aggiramento dell'avversario ben più ampia del dovuto, in modo molto spettacolare ma a conti fatti del tutto superfluo.

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Nigel Mansell - Il Leone d'Inghilterra - Terza parte

Per il campionato 1985 Mansell lascia l’inferno dantesco della Lotus e approda in Williams-Honda, dove trova come compagno di squadra Keke Rosberg, “il miglior compagno di squadra della mia carriera” come ebbe a dire successivamente l’inglese. Nigel viene iscritto al campionato con il numero 5, colorato di rosso, un numero che contraddistinguerà  la sua carriera e che lo differenzierà  dal numero 6 bianco che avranno spesso i suoi compagni di squadra. La vettura è la FW10, il motore è Honda RA164E, gomme Goodyear. Rosberg inizialmente non gradisce la scelta di Mansell per un contatto avuto l’anno prima a Dallas ma via via stabilisce un ottimo rapporto professionale e personale con Nigel che porta enormi benefici a una Williams inizialmente poco affidabile. I risultati in gara arrivano soprattutto dalla stagione estiva in poi mentre in qualifica la macchina si classifica spesso bene con l’exploit della pole velocissima di Rosberg a Silverstone ad una media mostruosa di 259 Km/h, media che sarà  inarrivabile fino al 2002. Mansell si rende anche protagonista di un pauroso incidente nelle prove libere del Gran Premio di Francia a Le Castellet: alla temibile curva Signes che caratterizza il Paul Ricard, esce a oltre 300 Km/h riportando nell’impatto una commozione cerebrale che gli fa perdere il Gran Premio, nell’incidente avvenuto alla maggior velocità  registrata. Dopo qualche piazzamento e la doppia rottura del motore a Monza, Mansell arriva secondo a Spa dietro a Senna (con Rosberg quarto) e finalmente, il 6 ottobre 1985, alla settantaduesima gara in Formula 1, vince la sua prima gara, il Gran Premio d’Europa sul circuito di Brands Hatch davanti a Senna, Rosberg e Prost che, arrivando quarto, vince il suo primo titolo mondiale.

Per la verità , la vittoria è anche agevolata dal fatto che Rosberg, scivolato indietro in classifica, torna in pista dopo il pit stop davanti a Senna che sta guidando la gara e lo ostacola palesemente, favorendo la rimonta del compagno di squadra. Nigel tuttavia ci prende gusto e conferma l’ottimo stato di forma il 19 ottobre a Kyalami in Sudafrica dove conquista pole position e vittoria. Dopo aver superato Rosberg, che era finito sull’olio di Ghinzani, passa in testa e il finlandese che può continuare la corsa, giunge secondo per una splendida doppietta Williams. Mansell chiude male il campionato, ritirandosi per la rottura del cambio in Australia dopo aver raggiunto la prima fila in prova. La classifica vede Mansell sesto in classifica con 31 punti, Rosberg è terzo con 40 mentre la Williams è terza nel Costruttori con 71 punti.

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A Detroit

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A Spa

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Lotta a Brands Hatch

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La festa del podio

Le immagini di Brands Hatch con commento finale di Nigel:

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A Kyalami

Per il 1986 Mansell ha un nuovo compagno di squadra in Williams, il due volte Campione del mondo Nelson Piquet che, dopo un anno disastroso, ha lasciato la Brabham, desideroso di un team più competitivo per cercare il tris iridato. Mansell guida la FW11 a motore Honda RA166E gommata Goodyear con ambizioni di primato, avendo concluso in crescita il campionato precedente. L’8 marzo però una sciagura si abbatte sul team Williams: il patron Frank, che si stava recando dal circuito Paul Ricard all’aeroporto di Nizza, ha un terribile incidente automobilistico che lo costringe alla paralisi. Il campionato parte quindi con la squadra priva del suo patron e sconvolta.

Dopo il Gran Premio del Brasile a Rio che vede la vittoria di Piquet e il ritiro di Mansell dopo un tentativo di sorpasso a Senna, si va in Spagna e Nigel comincia a lasciare quel soprannome di “Mansueto” e a tirar fuori le unghie, cambia le gomme e fino all’ultimo metro prova a contendere a Senna la vittoria finendo secondo per 14 millesimi. A Imola Nigel è frenato da problemi tecnici così come Piquet secondo al traguardo dopo aver però condotto in testa la gara ed aver avuto problemi alla frizione. A Montecarlo poi Mansell è quarto e Nelson settimo. Ma dal Principato in poi, Mansell si scatena e vince 4 delle successive 5 gare con un quinto posto negli USA a Detroit come intermezzo. Vince in Belgio, in Canada, in Francia e in Gran Bretagna, dimostrando che non è affatto un onesto mestierante ma un grande pilota che merita un top team.

Di particolare rilievo la vittoria ottenuta in casa: dopo il warm up Piquet sceglie di utilizzare il muletto lamentando sulla sua vettura problemi di cattivo bilanciamento. Comincia il gran premio e alla partenza si verifica l’incidente tra Boutsen e Laffite che si rompe le gambe ed è costretto al ritiro dalle competizioni nel giorno in cui ha eguagliato Graham Hill. Mansell ha rotto il cambio ma può cambiare la vettura essendo stato fermato il gran premio. Può solo prendere la vettura scartata da Piquet che l’unico muletto a disposizione. Qui succede l’inaspettabile: Mansell, con la vettura scartata dal compagno di squadra, vince il gran premio macinando giri veloci e precedendo il compagno di squadra sul traguardo. Nigel diventa un pilota ambito anche sul mercato e raggiunge un preaccordo con la Ferrari, in seguito cancellato. Alle vittorie seguono due terzi posti in Germania e Ungheria e un ritiro in Austria prima del secondo posto a Monza dove vince Nelson Piquet e la risposta di Mansell, vincitore del gran premio dell’Estoril.

La squadra, anche per la precarietà  dovuta all’incidente di Frank Williams, è sempre più spaccata in due con la squadra dalla parte di Mansell e i motoristi della Honda dalla parte di Piquet. Non è la situazione ideale per vincere, ci sono nervosismo e tensioni e così si va in Messico.

Mansell parte in modo disastroso e perde quindici posizioni ma le grandi protagonisti sono le gomme Pirelli che reggono il caldo molto meglio delle Goodyear e permettono a Gerhard Berger di vincere senza effettuare pit stop, Prost e Senna completano il podio con Piquet quarto e Nigel quinto. Sicuramente il risultato è sorprendente ma per il “Red 5” non un bilancio totalmente negativo visto il risultato di Piquet che lascia, ad una gara dal termine, sette punti di vantaggio su Prost e nove su Piquet che non deve scartare alcun risultato.

Il Gran Premio d’Australia inizia bene per Nigel che conquista la pole position. La partenza vera e propria è ancora negativa con Piquet, Rosberg e Senna che lo sorpassano nel primo giro. Piquet va all’attacco ma Rosberg al settimo giro lo scavalca e comincia ad andar via mentre Senna si ritira per la rottura del motore. Al giro 23 Piquet commette un errore e va in testacoda ma può continuare. Dopo circa dieci giri Prost cambia le gomme perché ha forato e la situazione vede Rosberg, Piquet, Mansell e Prost. La situazione cambia al 62° giro quando a Rosberg esplode la gomma posteriore destra, Prost passa subito Mansell che non oppone troppa resistenza perché col terzo posto sarebbe comunque campione. Al giro successivo Mansell ha lo stesso problema di Rosberg e si deve ritirare dopo un prodigioso controllo della vettura, dicendo addio ad un mondiale che avrebbe meritato.

A quel punto Piquet è in testa e Prost secondo ma la Williams richiama prudenzialmente il brasiliano per evitare che incorra nello stesso inconveniente di Mansell e Prost ha via libera. Piquet stabilisce il giro più veloce più volte ma arriva secondo a quattro secondi dal francese che con astuzia e tattica si conferma campione del mondo. La Williams è campione del mondo costruttori ma ha gettato il titolo piloti, divisa in qualche faida interna di troppo. Mansell mastica amaro, ha perso un titolo che non avrebbe certo demeritato e a poco conta il premio che vince il “BBC Sports Personality of the Year”.

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L'arrivo di Jerez

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Montecarlo

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La gara di Montreal

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Ungheria

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La beffa

La gara di Adelaide: http://www.youtube.com/watch?v=EgqNWnE0S0c

Grazie a Gio per il contributo fotografico

Fine Terza Parte

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Beh sì, andare a ciulare i motori a uno appena rimasto in carrozzina è molto meglio

Uhm, in realtà  credo che in quell'occasione sia stata la Williams a metterci molto del suo (e non credere che Head fosse molto facile da manipolare).

Però ha fatto altri numeri, tipo vendere 6 motori BMW F2 in nero a Misano (dal momento che l'anno successivo sarebbe passato in F1) e poi denunciarne il furto ai Carabinieri con allegata la classica battuta "italiani maffia".

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La volata finale a Jerez:

La vittoria in casa di Brands Hatch:

A Brands Hatch passa Piquet come se fosse fermo. Che l'Inglese avesse attivato il boot in quel momento ed il Brasiliano no?

OT - mi ricordavo dell'incidente di Lafitte alla partenza dello stesso GP ma fa impressione vedere la parte anteriore della macchina ridotta in quel modo - Fine OT

Uhm, in realtà  credo che in quell'occasione sia stata la Williams a metterci molto del suo (e non credere che Head fosse molto facile da manipolare).

Però ha fatto altri numeri, tipo vendere 6 motori BMW F2 in nero a Misano (dal momento che l'anno successivo sarebbe passato in F1) e poi denunciarne il furto ai Carabinieri con allegata la classica battuta "italiani maffia".

Non lo sapevo ma non mi sorprende....

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Uhm, in realtà  credo che in quell'occasione sia stata la Williams a metterci molto del suo (e non credere che Head fosse molto facile da manipolare).

Però ha fatto altri numeri, tipo vendere 6 motori BMW F2 in nero a Misano (dal momento che l'anno successivo sarebbe passato in F1) e poi denunciarne il furto ai Carabinieri con allegata la classica battuta "italiani maffia".

beh da uno che ha acquistato i progetti rubati della F2007 che ci si aspetta...

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  • leopnd changed the title to Nigel Mansell

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