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IndyCar 2015 - Round 03 Long Beach [Cittadino]


Andrea Gardenal

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Guarda, io tifo entrambi ma in queste tre gare non penso si sia potuto definire un "più forte" tra i due.

 

A Saint Petersburg era davanti Power e gli hanno cannato il pit stop facendogli una gara praticamente vinta, da Avondale penso sia inutile trarre conclusioni e ieri Power praticamente non è esistito per colpe non sue. In compenso di ieri si può dire che Montoya non è nemmeno riuscito ad avvicinarsi a Castroneves e ha sudato sette camicie per tenere dietro Pagenaud.

 

Che Juancho abbia più talento di Power penso sia fuori discussione, ma Will se è in giornata non lo prende nessuno e ora anche sugli ovali è in grado di giocarsi punti importanti costantemente.

 

Penske però non deve fare l'errore di pensare di giocarsi tutto in casa, perché ripeto che un Dixon che si mette a vincere già  in aprile su una pista dove non ha mai combinato un accidente non può che fare paura.

 

Ti parla uno che tifa Dixon senza nasconderlo. Se è vera la storia che Kanaan ha rallentato Castro-Neves, non so se Dixon avrebbe superato in pista il brasiliano.

 

C'è che Ganassi, pare, abbia raggiunta la Penske come competitività . Almeno i 2 pezzi forti della squadra, Karam/Saavedra e Kimball sono al momento soltanto vetture in griglia. 

 

Se c'è questa competitività  allora è difficile dare giudizi su chi sia realmente il migliore a mani basse e tanto meno chi vincerà  il campionato. Siamo appena agli inizi.

 

Io non reputo Montoya così superiore a Power. L'Aussie ha un grande talento sui misti, eguagliabile credo a quello che Bourdais potrebbe avere se potesse contare su un top team, ma spesso è causa dei suoi stessi mali. Diventa nervoso se sta dietro e tante volte si lascia prendere dalla smania del sorpasso subito a tutti i costi. Deve ancora maturare su alcuni aspetti. Sui ring potrà  puntare a prender punti ma non è ancora una certezza come possono essere Dixon, Castroneves, Montoya o Kanaan sui quali puoi andarci sereno. 

 

Montoya può contare su una maggiore considerazione generale, ma al momento non ha mostrata una netta superiorità .

 

E' vero che Dixon ha fatto un gran bel lavoro dove non era mai stato protagonista allora questo può essere un fattore importante ma è anche vero che il suo squadrone è decisamente meno compatto e risolutivo. Kanaan sembra essere diventato un po come Castro-Neves. Incisivo ma mai veramente continuativo, anche se fra i 2, reputo il pelato un pizzico più concreto di Helio. 

 

Poi riprendendo il raffronto 4 a 4, le Penske sono sempre tutte nei primi posti e le Ganassi sono ben più sgranate, con il duo anziano che lotta costantemente con le Penske e le altre 2 non riescono mai, dico ma, a raggiungere le posizioni di testa.

 

La Penske può contare su un poker sempre competitivo, la Ganassi no!

 

Facciamo un confronto diretto fra i piloti delle due scuderie.

 

l'anziano o veterano: Penske=Castro-Neves o Montoya, Ganassi=Kanaan

l'esperto ma propenso al titolo: Penske=Montoya, Ganassi=Dixon

la punta o il pilota su cui punti: Penske=Power o Montoya, Ganassi=Dixon

il pilota maturo ma non esperto che è il futuro: Penske=Power, Ganassi=????? Kimball??? (stiamo scherzando?)

il giovane o non giovanissimo ma buono da veder crescere: Penske=Pagenaud, Ganassi=Kimball o Karam? (Karam è praticamente un debuttante troppo inesperto da poter giudicare)

 

Da come la vedo io la Ganassi ha 2 falle da colmare per raffrontarsi ad armi pari con la Penske. 

 

Le Andretti sono veramente fuori dai giochi. E non è solo per la Honda, hanno, ma ormai da anni, una squadra poco incisiva. Hunter-Reay è troppo poco per raffrontarsi con Ganassi e Penske. Non mi meraviglierei troppo se una delle 3 in ascesa: Schmidt, KV o CFH raggiungessero la scuderia di Michael durante la stagione. Anzi dopo la Florida lo Schmidt aveva già  messo dietro le Andretti pure in classifica e la KV non è lontanissima. Bourdais è decisamente davanti a qualche quei piloti Andretti. Anche il CFH è praticamente a pari merito con la squadra capitanata da Hunter-Reay!

 

Bah

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Per la continuità  di rendimento che ha acquisito a partire dalla seconda parte dello scorso campionato, Montoya mi ricorda Castroneves, e con la continuità  "heliana" ci si può giocare il campionato sino all'ultima gara. Ma è ancora troppo presto per parlarne, nella singola gara ci sono almeno 5-6 piloti che se "in giornata" e con la macchina giusta possono battere chiunque, e in ottica campionato Dixon, Power e lo stesso Helio ci saranno fino alla fine (escludo Hunter-Reay, solo per il momento, causa Honda).

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http://www.passionea300allora.it/2015/04/20/indycar-dixon-spezza-il-tabu-di-long-beach/

 

Un quarto posto, cinque arrivi fuori dalla top 10 e 2 ritiri in otto partecipazioni: questo il bottino, misero in verità , di Scott Dixon sul circuito di Long Beach alla vigilia della gara di ieri; ma proprio ieri il pilota neozelandese, tre volte campione Indycar, ha finalmente sfatato questo tabù che lo voleva mai competitivo, o mai fortunato, sulle strade della California. Ha vinto con pieno merito Scott Dixon, scippando immediatamente la seconda posizione in partenza a Juan Pablo Montoya e mettendosi alle spalle del poleman Helio Castroneves.

 

L'episodio decisivo della gara si è verificato al 29° giro, in occasione del primo pit stop effettuato in contemporanea dai due leader: Castroneves è entrato in pit lane davanti al rivale, ma al momento della ripartenza è stato rallentato da Tony Kanaan, che stava arrivando proprio in quel momento e che aveva la piazzola del rifornimento proprio davanti a quella del connazionale; il pilota del Team Penske ha quindi dovuto attendere qualche secondo di troppo per evitare la collisione e approfittando di quest'esitazione Dixon è riuscito a precederlo all'uscita della corsia box, prendendo così il comando della gara.

Da quel momento Dixon ha messo tra sè e Castroneves un margine di due/tre secondi che ha abilmente gestito fino alla seconda sosta e, successivamente, fino al traguardo.

 

Terzo, dietro al duo di testa, si è classificato Juan Pablo Montoya: partito non brillantemente, al 18° giro Montoya era stato scavalcato anche dal compagno di squadra Pagenaud; poi, come già  avvenuto a St.Petersburg, in occasione della seconda sosta è riuscito a riprendersi la posizione nei confronti di Pagenaud approfittando del fatto che in quel momento il francese, rientrato ai box un giro dopo di lui, si trovava con gomme ancora fredde. Negli ultimi giri, infine, lo stesso Montoya è stato abile a mantenere la posizione nei confronti del gruppo formato dallo stesso Pagenaud e dai rientranti Kanaan e Bourdais, nonostante il pessimo stato delle sue gomme.

 

Quinto e sesto posto finale proprio per Kanaan e Bourdais, risaliti rispettivamente dalla settima e dalla nona posizione grazie ad una buona strategia; settimo Newgarden, che invece di posizioni ne ha perse due in occasione della seconda sosta, davanti a Marco Andretti, primo tra i piloti motorizzati Honda, Carlos Muà±oz e Sebastian Saavedra, decimo al suo ritorno in Indycar. Gara deludente per Ryan Hunter-Reay, solamente tredicesimo al traguardo, penalizzato da una strategia che in entrambi i casi l'ha visto rientrare ai box prima degli altri concorrenti.

 

Giornata no per Will Power: dopo essere partito diciottesimo era riuscito immediatamente a recuperare un paio di posizioni, ma al sesto giro, in occasione di un pit stop anticipato a causa di una neutralizzazione, la sua vettura #1 si è spenta all'ingresso della pit lane; l'australiano è stato poi riportato ai box da dove è stato fatto ripartire quando però il resto del gruppo era ormai passato. La sorte ha poi voluto che oltre alla bandiera gialla iniziale non ci fossero altre neutralizzazioni, il che ha pregiudicato qualsiasi sua speranza di poter tornare a lottare per le prime posizioni; alla fine il campione Indycar in carica si è dovuto accontentare della 20ª posizione sul traguardo.

 

Giornata negativa anche per i due italiani: Filippi ha involontariamente provocato l'arresto di Power, visto che la sua vettura è stata la prima a spegnersi all'ingresso della pit lane, e di conseguenza anche lui ha perso molto tempo; al pilota piemontese la gara californiana ha riservato solamente il 22° posto; davanti a lui ha concluso Francesco Dracone, che però una volta di più ha mostrato di non essere al livello degli altri piloti; ciò ha anche portato nel corso della gara ad un paio di situazioni di pericolo, in particolare con Hinchcliffe, che ha rischiato di venir chiuso a muro all'esterno di Shoreline Drive.

 

La classifica del campionato vede sempre Montoya in testa con 119 punti davanti a Castroneves (116), Kanaan (93) e Dixon (87). Il prossimo appuntamento con l'Indycar è già  per la prossima settimana, quando i piloti scenderanno in pista a Birmingham per il Gran Premio dell'Alabama.

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Bella gara dopo lo scempio di NOLA, dopo cinque giri pensavo sarebbe stata ancora una gara di caution e invece per fortuna è andata via molto lineare, Dixon e Castroneves superiori alla concorrenza, sfortunato Helio durante il pit. 

Grandi manovre di Bourdais su Rahal e di Montoya su Pagenaud, regia pessima che non mostra i replay ma va beh. :asd: GRANITICO Juancho nel finale. 

Adesso in teoria finalmente riuscirò a vedere in diretta la gara al Barber. (spero)

 

Voto altissimo comunque per Dixon che qui non era mai andato bene. Anche se ogni volta mi tocca dare mezzo voto in più a Emma.  :wub:

INDYCAR-2015-LONG-BEACH-SCOTT-DIXON-le-v

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0.32% di share per la gara di Long Beach...

 

Mi chiedo per quanto tempo si potrà  ancora andare avanti così

Per vedere il bicchiere mezzo pieno c'è anche da dire che il GP del Bahrain ha visto uno share pari allo 0,48%; siamo lì

 

c'e' qualche statistica per la sky nostrana?

Mai trovato nulla in tutti questi anni. Ed è un peccato

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Per vedere il bicchiere mezzo pieno c'è anche da dire che il GP del Bahrain ha visto uno share pari allo 0,48%; siamo lì

 

Mai trovato nulla in tutti questi anni. Ed è un peccato

 

Cioè la F1 fa poco più degli ascolti della INDY? Ahahahahah mi viene da ridere  :D  con tutto il rispetto! Vorrei vedere la formula.e quanto ha fatto a Long Beach.

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