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Indycar Series 2015


Andrea Gardenal

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Beh, valsecchi ha vinto Gp2 asia e poi anche la gp2... Non è certamente Hamilton ma secondo me potrebbe far bene sia in Indycar che in F1 (ma le possibilità  in F1 per lui si son già  esaurite tutte :()

 

Filippi secondo me può fare davvero bene, anche se sarebbe da valutare pure su un ovale :rolleyes: Il problema è che nel 2014 non ha ben figurato nelle gare che ha fatto, ha commesso errori assurdi, forse dettati dalla tensione. Se gli venisse dato un sedile fisso per tutto l'anno le cose cambierebbero certamente, tutto sommato nelle sue poche uscite era un osservato speciale :unsure:

Per curiosità : per lui ci sono ancora speranze per il 2015 o i giochi son già  fatti?

A me non fa impazzire nessuno dei due... però sarei abbastanza contento di vederli in IndyCar. Penso che comunque Valsecchi abbia qualche chance in più, Filippi ha compiuto degli errori marchiani in stagione, vanificando delle gare tutto sommato discrete.

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F1: Jean-Eric Vergne eyes IndyCar switch​

 

Jean-Eric Vergne and Toro Rosso confirmed their split after three seasons on Nov. 26, and the 24-year-old Frenchman wasted little time declaring his interest on where he’d like to race in 2015.

 

“I would be really interest in racing in America in IndyCar; I think it’s a great championship,†he told RACER. “I’m working with a manager who works with a few drivers in America, Julian Jakobi, and at the moment, it seems like it is quite hard to go to a top team right away, but I am very interested to see what type of seats are available.â€
 
Although JEV’s tenure at Toro Rosso did not produce the desired promotion to Red Bull Racing, he leaves the team after recording his best season to date, scoring points on seven occasions and a career best 6th-place finish in China on the way to 13th in the standings – one spot behind Ferrari’s Kimi Raikkonen. Fighting for the crumbs left behind by F1’s dominant teams, as JEV explains, holds minimal interest going forward. Racing on equal footing, as the Verizon IndyCar Series offers to a greater degree, has motivated the 2010 British Formula 3 champion.
 
“Toro Rosso isn’t really a team where you can stay for a long time, even if you beat your teammates. If I look at what [Daniel] Ricciardo is doing this year and what I’m doing this year, I’m confident I can do the same as him. I’m not really bitter to leave Toro Rosso, I have some other options in Formula 1, but I want to get back into a series where I can win races and win championships. My target is to go for the IndyCar championship my first year†he said.
 
With open seats at the championship-winning Ganassi Racing and Andretti Autosport outfits, another at Schmidt Peterson Motorsports, and one at KV Racing, which is led by former Toro Rosso driver Sebastien Bourdais, JEV would appear to have some decent options to pursue.The discipline of oval racing can be mastered, as many ex-F1 drivers have shown, but the time required to reach a high level of competence varies on the individual. With the majority of IndyCar races held on road and street courses, JEV believes he could deliver for a team at most rounds while getting up to speed on ovals.
 
“I don’t pretend I would win everything, or have an easy time on the ovals; it’s a lot to learn coming from Europe, but many European drivers have become quite good on ovals with some experience, and with so many road courses and street races, I know I can be very effective,†he noted.
 
Verge’s also confident he would be an asset as Chevy- and Honda-powered IndyCar teams develop brand-new aero kits that will debut at Round 2 in St. Petersburg next season.
 
“Testing new aerodynamic pieces, suspension components and everything else is something we do every weekend in Formula 1,†he said. “This is something I enjoy very much; development is very big for the success of the team, the success of the manufacturer, and this is an area I have with a lot of experience.â€
 
Provided he can find the right team and environment, JEV says a move to IndyCar could reignite his career.
“There aren’t so many teams to go to that I can win a championship right away, but this doesn’t stop me from looking and talking to team owners to see if we can do something together,†he added. “I have always loved racing in America, and I have always been very interested in IndyCar. The timing is very good right now to make this happen.â€
 
 
Bah, io mi darei una calmata, comunque sarebbe interessante...anche se di francesi in giro cominciano a essercene troppi :asd:
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Ieri intanto ho letto una roba che mi ha fatto trasalire :asd:

 

Domanda: Do you wish IndyCar had the DRS system like Formula One?

 

Risposta: Yes, I do, because the tracks that we race at generally don’t have very long straights on the street and road courses so it would be very beneficial for IndyCar to have a type of system to help promote passing. I think some sort of DRS or maybe a bigger push-to-pass where you can’t use it if someone is one second behind would be good.

 

L'intervistato altri non è che il campione 2014 Will Power http://safeisfast.com/ask_a_pro/45-will-power#.VHmG9DGG9f0

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Molto probabilmente, Mike Conway correrà  a tempo pieno nel WEC nel 2015, quindi il team Carpenter dovrà  cercare un altro pilota per i non ovali.

 

Ufficiale anche la separazione tra Schmidt e Aleshin, per mancanza di budget da parte del russo. Il test di Valsecchi del mese prossimo potrebbe dunque essere decisivo.

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Ieri intanto ho letto una roba che mi ha fatto trasalire :asd:

 

Domanda: Do you wish IndyCar had the DRS system like Formula One?

 

Risposta: Yes, I do, because the tracks that we race at generally don’t have very long straights on the street and road courses so it would be very beneficial for IndyCar to have a type of system to help promote passing. I think some sort of DRS or maybe a bigger push-to-pass where you can’t use it if someone is one second behind would be good.

 

L'intervistato altri non è che il campione 2014 Will Power http://safeisfast.com/ask_a_pro/45-will-power#.VHmG9DGG9f0

Oh sh*t...  :zrzr:

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IndyCar: Rossi shifts career focus to America   http://www.racer.com/indycar/item/111396-indycar-rossi-shifts-career-focus-to-america

 

Di questo che mi dite? Larga esperienza su stradali e cittadini ed è pure americano! Avrebbe troppo senso per funzionare, uscirà  fuori qualche altro colombiano a fregargli il posto :asd:

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ci sono state modifiche al regolamento:

- non ci saranno standing start;

- verranno assegnati doppi punti alla indy 500 e a sonoma.

- i qualification group saranno determinati in base ai tempi delle prove libere;

- c'è un capitolo che riguarda lo scambio di piloti (si fa l'esempio di carpenter e conway) che non ho capito :P

fonte: http://www.indycar.com/News/2014/12/12-2-Verizon-IndyCar-Series-rulebook-for-2015

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ci sono state modifiche al regolamento:

- non ci saranno standing start;

- verranno assegnati doppi punti alla indy 500 e a sonoma.

- i qualification group saranno determinati in base ai tempi delle prove libere;

- c'è un capitolo che riguarda lo scambio di piloti (si fa l'esempio di carpenter e conway) che non ho capito :P

Sporchi animali

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Quindi niente doppi punti a Pocono e Fontana? Wow, questo sà­ che ha senso... madonna santa, si salvi chi può.

Quanto a quella che potremmo ribattezzare regola-Carpenter, si direbbe che al pilota in questione verrà  assegnata la posizione in pit-lane dell'evento precedente. Quindi nulla di trascendentale. :asd:

Poi sembra che a Brasilia si correrà , o almeno cosà­ dicono con una punta di ottimismo.

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 I doppi punti non mi piacevano neanche l'anno scorso ma non mi sembrava scandaloso valorizzare le corse di durata doppia. 

Ma anche perché in un certo senso coprivano il gap che c'è tra corse cittadine/stradali e ovali. 

 

Adesso con Sonoma copiano la Formula 1 in tutto e per tutto con i doppipuntikecipiacciono. Per carità , Power ringrazia, però... :asd:

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A volte ho la sensazione che non afferrino quello che dovrebbe essere il punto di forza del campionato. Fuori dagli USA gli appassionati in grado di realizzare il tracollo totale della f1 vedono nell'IndyCar una serie ancora legata ai valori più importanti dell'automobilismo, tante corse e poche cazzate (almeno per quanto riguarda il prodotto in pista). Negli USA invece è il contrario, l'IndyCar è vista come una roba da fighetti se paragonata alla Nascar e una serie da museo rispetto alla f1. Considerando la crisi da spettacolarizzazione a tutti i costi in parte vissuta dalle stock cars, secondo me dalle parti di Indianapolis dovrebbero puntare ancora di più su un prodotto "tradizionale", in grado di accogliere l'interesse di chi non ne può più di drs, piste-aeroporto, safety car a cazzo, play off, griglie invertite e chi più ne ha più ne metta. E invece no, mi sa che il "casual fan" avrà  sempre ragione... 

Quoto, straquoto e percuoto (Derrick Walker)

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A volte ho la sensazione che non afferrino quello che dovrebbe essere il punto di forza del campionato. Fuori dagli USA gli appassionati in grado di realizzare il tracollo totale della f1 vedono nell'IndyCar una serie ancora legata ai valori più importanti dell'automobilismo, tante corse e poche cazzate (almeno per quanto riguarda il prodotto in pista). Negli USA invece è il contrario, l'IndyCar è vista come una roba da fighetti se paragonata alla Nascar e una serie da museo rispetto alla f1. Considerando la crisi da spettacolarizzazione a tutti i costi in parte vissuta dalle stock cars, secondo me dalle parti di Indianapolis dovrebbero puntare ancora di più su un prodotto "tradizionale", in grado di accogliere l'interesse di chi non ne può più di drs, piste-aeroporto, safety car a cazzo, play off, griglie invertite e chi più ne ha più ne metta. E invece no, mi sa che il "casual fan" avrà  sempre ragione...

Amen. Ma purtroppo chi comanda fa sempre l'esatto contrario di quel che pensiamo noi.

A questo punto spero solo che si fermino qui con le cazzate, anche se sono tutt'altro che ottimista...

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A volte ho la sensazione che non afferrino quello che dovrebbe essere il punto di forza del campionato. Fuori dagli USA gli appassionati in grado di realizzare il tracollo totale della f1 vedono nell'IndyCar una serie ancora legata ai valori più importanti dell'automobilismo, tante corse e poche cazzate (almeno per quanto riguarda il prodotto in pista). Negli USA invece è il contrario, l'IndyCar è vista come una roba da fighetti se paragonata alla Nascar e una serie da museo rispetto alla f1. Considerando la crisi da spettacolarizzazione a tutti i costi in parte vissuta dalle stock cars, secondo me dalle parti di Indianapolis dovrebbero puntare ancora di più su un prodotto "tradizionale", in grado di accogliere l'interesse di chi non ne può più di drs, piste-aeroporto, safety car a cazzo, play off, griglie invertite e chi più ne ha più ne metta. E invece no, mi sa che il "casual fan" avrà  sempre ragione... 

Secondo me la situazione non è di facile soluzione: la Indy ha da sempre come target il pubblico americano, pertanto è "normale" che chi comanda lì punti sempre e comunque ad attrarre a sè il tifoso americano medio, da sempre show oriented. Una volta assodato che l'appeal della Indy negli States è ai minimi storici, (credo che se non ci fosse un evento unico al mondo come la Indy 500 la serie sarebbe già  morta da un pezzo), però, forse non sarebbe una cattiva idea andare controcorrente e rivolgersi ad un altro tipo di pubblico, dall'altra parte dell'oceano, capace ancora di apprezzare un prodotto più genuino e non contaminato dai vari artifici KCP introdotti negli ultimi anni, tenendo magari come punto fisso la Indy 500 (anche se questa rischierebbe di essere sempre più un evento "isolato" dal resto del calendario) e altre 2/3 classiche negli States.

 

Ecco, forse anche da un punto di vista economico una mossa del genere porterebbe maggiori benefici rispetto alla semplice imitazione di tutte le porcate introdotte in F1 negli ultimi anni: in fondo ad oggi non credo che la Indy abbia realmente qualcosa da perdere

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In termini di pubblico non credo che l'appassionato americano sia meno purista di quello europeo, nel senso che anche lì certe idee pro-show non sono ben accette. Il problema è che i grossi guadagni non li fanno gli appassionati ma la massa, ma anche lì si è visto che le idee di marketing spregiudicato di Randy Bernard non hanno funzionato. L'IndyCar è fuori dai radar perchè non ha grossi personaggi americani, non è così attraente da un punto di vista tecnologico, manca di una buona esposizione televisiva e di grossi sponsor che facciano promozione. Ovviamente è un circolo vizioso. La ChampCar aveva già  provato la strada dell'europeizzazione, con scarso successo. Ora ci sarebbe Indianapolis come asso nella manica, ma per correre fuori ci vuole gente pronta a pagare un sacco e la serie non ha la forza per sfidare in casa la f1. Per risollevare Indianapolis e fare notizia ora c'è il progetto di battere il record della pista entro il 2016...speriamo non se ne debbano pentire.

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In termini di pubblico non credo che l'appassionato americano sia meno purista di quello europeo, nel senso che anche lì certe idee pro-show non sono ben accette. Il problema è che i grossi guadagni non li fanno gli appassionati ma la massa, ma anche lì si è visto che le idee di marketing spregiudicato di Randy Bernard non hanno funzionato. L'IndyCar è fuori dai radar perchè non ha grossi personaggi americani, non è così attraente da un punto di vista tecnologico, manca di una buona esposizione televisiva e di grossi sponsor che facciano promozione. Ovviamente è un circolo vizioso.

Ma il punto è proprio questo: sono almeno 10 anni che in Formula 1 circola l'idea che per far felice la massa bisogna inventarsi delle regole idiote che producano uno sciò finto, artificioso, ma francamente non sono proprio sicuro che le cose stiano in questo modo. Dato che la Indy non sta vivendo il proprio miglior momento storico, anzi, tra tutte le categorie motoristiche di primo livello è forse quella che sta avendo il minor seguito, secondo me non avrebbero nulla da perdere (e potenzialmente tutto da guadagnare) a tornare ad un regolamento più genuino, senza tanti fronzoli show oriented.

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Bisogna pero' intendersi su cosa si intende con il termine "tradizionale" e fino a quando si vuol far risalire la "tradizione".

 

L'attuale Indycar è un monomarca (corso con una delle auto piu' brutte di tutti i tempi,a mio parere) che con la "tradizione" di Indy c'entra veramente ben poco,soprattutto se andiamo a guardare la vivacita' progettuale di fine anni 70/inizi anni 80.

 

Sara' un limite mio ma continuo a non vedere nulla di eccezionale in questa(attuale) serie tanto da farmela preferire all'attuale F.1  :ok,meno glamour,meno "bullshit" attorno all'evento e piu' attenzione verso il pubblico,ma IN PISTA, io continuo a vedere un monomarca popolato, tra l'altro, da piloti, salvo qualche eccezione, assolutamente nella media di un un professionismo.

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