Vai al contenuto
  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.

Ayrton Senna


Luke36

Recommended Posts

L'ultima volta che sono stato all'autodromo di Imola è stato 19 anni fa, ero alla Tosa, da allora, pur abitando vicino e passando da Imola mille volte non ho mai avuto la forza o il coraggio di metterci piede. Penso principalmente perché sono timido, non so perché è una cosa che mi imbarazza.

 

Senna è un pensiero in qualche modo costante, o per meglio dire ricorrente. Credo che crescendo il modo migliore che si ha per onorarlo sia in qualche modo cercare di imitarne l'esempio di determinazione e forza mentale, l'umiltà  e la dedizione. Davvero più passano gli anni più il pilota (che io considero semplicemente il più forte) scolora di fronte all'uomo.

  • Like 4
Link al commento
Condividi su altri siti

L'ultima volta che sono stato all'autodromo di Imola è stato 19 anni fa, ero alla Tosa, da allora, pur abitando vicino e passando da Imola mille volte non ho mai avuto la forza o il coraggio di metterci piede. Penso principalmente perché sono timido, non so perché è una cosa che mi imbarazza.

 

Senna è un pensiero in qualche modo costante, o per meglio dire ricorrente. Credo che crescendo il modo migliore che si ha per onorarlo sia in qualche modo cercare di imitarne l'esempio di determinazione e forza mentale, l'umiltà  e la dedizione. Davvero più passano gli anni più il pilota (che io considero semplicemente il più forte) scolora di fronte all'uomo.

 

Mi ritrovo molto in questo tuo intervento: per anni pur abitando a un'ora e mezza di macchina non riuscivo ad andarci

 

Poi nel 2009 decisi di andarci il primo maggio, pur essendo convinto fino a poco tempo prima di non andare.

Andai, dovetti metabolizzare il pensiero e stare da solo. Per un caso del destino arrivai all'esterno della curva alle 14,15, c'era il sole, un po' di vento e si sentiva solo il rumore del fiume.

Non riuscivo ad accettare che in un posto così bello fosse successa una cosa così brutta.

 

Feci il giro e arrivai al monumento, dove conobbi Gio, cui semplicemente non si può non voler bene e Laura, con cui sto insieme da circa tre anni e mezzo; più incontrai altri amici come Francesco, Mirella, Enrica e Luca (e altri seguirono).

 

E sono d'accordo con te: per onorarlo e renderlo ancora più immortale, dobbiamo seguire il suo esempio e i suoi ideali perchè i suoi progetti diventino realtà ; Ayrton è un esempio nella vita di tutti i giorni per me perchè l'Uomo era davvero un modello inarrivabile, tanto quanto il pilota.

 

Il rimpianto non è solo legato alla giovane età  ma anche a quello che avrebbe realizzato, soprattutto fuori dalle piste come diceva Claudio

Link al commento
Condividi su altri siti

L'ultima volta che sono stato all'autodromo di Imola è stato 19 anni fa, ero alla Tosa, da allora, pur abitando vicino e passando da Imola mille volte non ho mai avuto la forza o il coraggio di metterci piede. Penso principalmente perché sono timido, non so perché è una cosa che mi imbarazza.

 

Senna è un pensiero in qualche modo costante, o per meglio dire ricorrente. Credo che crescendo il modo migliore che si ha per onorarlo sia in qualche modo cercare di imitarne l'esempio di determinazione e forza mentale, l'umiltà  e la dedizione. Davvero più passano gli anni più il pilota (che io considero semplicemente il più forte) scolora di fronte all'uomo.

 

Come non quotarti.

 

E' vero. Quello che sono è si per merito dei sacrifici ma quel 1° maggio 1994 ha reso concreto in me il suo pensiero laddove la determinazione, la forza mentale, la dedizione e soprattutto l'umiltà , sono diventati per me il mio pane quotidiano. Verissimo anche che ogni anno da 19 anni di Ayrton rimane sempre più forte l'uomo, il suo modo di essere, la sua filosofia di vita. E questo, come scrissi tanto tempo fa, non può non essere che un segno di "illuminato" che è transitato su questo mondo terreno. Ayrton continua a vivere. Migliaia di ragazzi e ragazze si avvicinano a lui ascoltando chi ha avuto la fortuna di vederlo in azione o sentirlo parlare.

 

In firma ho un suo pensiero che ho fatto mio. Il suo insegnamento più grande.

Modificato da Luke36
  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Per me anche se non sono riuscito a vederlo dal vivo è la stessa cosa.

 

Ayrton per me è un esempio da cui prendere spunto per affrontare molti aspetti della vita.

 

Ovviamente ammiro la dedizione, l'umiltà  e la determinazione qualità  che cerco di dimostrare anche io grazie ai suoi insegnamenti ogni giorno nella vita quotidiana.

Link al commento
Condividi su altri siti

qualcuno di voi ha visato il documentario di Cielo ieri sera?

"gli immortali - Ayrton Senna"

 

molto carino! con tanti video che personalmente non avevo mai visto (anche se a dire il vero non ho mai visto troppo su Senna)

 

Io l'ho visto perchè pensavo a qualcosa di nuovo, ma in realtà , lo avevo già  visto. L'ho comunque rivisto, ma spero in qualcosa di più l'anno prossimo per il suo ventesimo anniversario. Anche se... preferirei vedere Lui e non qualcosa su di Lui...

Link al commento
Condividi su altri siti

E nella prima ci sono io! La "gradonata verde" era quella sulla destra vero? O è quella proprio sopra la Tosa? Non ricordo. Mi pareva però di avere il sedile e non di essere sull'erba ma potrei sbagliarmi.

 

Si, la gradinata verde (o ecologica) è quella sulla dx della foto, da dove si poteva vedere l'uscita del Tamburello e il rettilineo prima della Villeneuve.

Non ricordo se all'epoca c'erano già  i sedili in plastica verde (molto ecologica) o le travi di legno.

Link al commento
Condividi su altri siti

E nella prima ci sono io! La "gradonata verde" era quella sulla destra vero? O è quella proprio sopra la Tosa? Non ricordo. Mi pareva però di avere il sedile e non di essere sull'erba ma potrei sbagliarmi.

 

Allora eravamo quasi 'vicini di posto': io ero nella tribuna principale, in alto e proprio sul lato verso la collina.

Pessimi ricordi, comunque: preferisco ricordare Senna in ben altri momenti e non rivivere quei tre giorni da incubo...

Link al commento
Condividi su altri siti

O HERà“I EM CASA

 

 
"Quem quiser superar Senna terà¡ de inventar uma maneira completamente nova de correr.â€
O elogio do tricampeà£o Niki Lauda era apenas uma das homenagens que a Fà³rmula 1 e a imprensa mundial rendiam a Senna naquele final de 1991. De Buenos Aires, o pentacampeà£o Fangio dizia estar certo de que Ayrton o ultrapassaria em nàºmero de tà­tulos, por ser um jovem que tinha "a alma nas corridas". No Brasil, no entanto, o problema era convencer o pai de Senna de que era hora de uma grande festa:
- Senhor Milton, o cara é tricampeà£o do mundo. Precisamos fazer aquela chegada para ele!
Com este argumento, o publicità¡rio Petrà´nio Corràªa Filho comeà§ou a convencer Milton da Silva a mudar de idéia e autorizar uma festa de recepà§à£o que teve até escolta de jatos da Forà§a Aérea Brasileira. Ao ser consultado, ainda na Austrà¡lia, sobre a idéia, Ayrton concordou, com uma ressalva:
- Caminhà£o de bombeiro, nà£o! Sà³ se eu morrer.
A soluà§à£o foi uma BMW 730 com teto solar, emprestada para a festa. Senna chegou a Sà£o Paulo no prà³prio avià£o, pilotado por Owen, que fora buscà¡-lo em Buenos Aires, escala entre Austrà¡lia e Brasil. Dois caà§as F5-E da FAB escoltaram o jato de Senna no espaà§o aéreo brasileiro, e um dos pilotos leu, pelo rà¡dio, mais uma mensagem do presidente Collor, carregada de patriotismo e orgulho cà­vico.
Depois de ser recebido na pista pela mà£e e pela prefeita Luiza Erundina, Ayrton entrou na BMW e liderou uma caravana que passou pela sede paulista do Banco Nacional antes da celebraà§à£o montada no Museu da Imagem e do Som.
Ali, foi à s là¡grimas com as imagens e referàªncias teitas à  sua infà¢ncia no bairro de Santana.
Para quem se incomodou com a festa, vendo nela uma tentativa de se repetir o ufanismo mistificador de outros tempos, Fernando Gabeira, ex-guerrilheiro e ex-participante do boicote da esquerda brasileira à  campanha da seleà§à£o na Copa do México, em 1970, durante a ditadura militar, escreveu, num artigo publicado pela Folha de Sà£o Paulo no dia 8 de novembro, que Senna estava "lavando a alma de milhares de torcedores" e recuperando "um pouco o à¢nimo perdido, na sucessà£o de crises econà´micas e baixarias polà­ticas":
"Volta aos anos 70? Embora a cerimà´nia para saudar o herà³i que volta tenha semelhanà§as formais com a chegada da seleà§à£o brasileira, o quadro agora é diferente. Em 1970, um governo militar tentava se legitimar através da identificaà§à£o com os grandes craques do futebol. O governo de agora foi o que mais teve votos na histà³ria do Brasil e, além do mais, conhece, pela sua familiaridade com o marketing, como seria difà­cil explorar demais uma vità³ria nas pistas de corrida.â€
Doze anos depois da conquista de Ayrton, Carlos Augusto Montenegro, diretor-presidente do Ibope, comparou a audiàªncia das corridas de Fà³rmula 1 na época de Senna, de 35 a 40 pontos, dependendo do momento do campeonato, à  do mais importante noticià¡rio da tevઠbrasileira, o Jornal Nacional, no ano 2000. E lembrou que as transmissàµes ficaram de tal modo integradas à  cultura brasileira, que "o domingo sà³ comeà§ava depois da corrida":
"O fenà´meno fica ainda mais claro quando se analisa a audiàªncia das corridas de Senna pelo share, ou seja, pela porcentagem entre os aparelhos ligados: 70 a 80%. Uma audiàªncia comparà¡vel à  Copa do Mundo, com uma diferenà§a que acentua ainda mais a importà¢ncia de Ayrton: na Copa, os jogos eram concentrados e aconteciam de quatro em quatro anos. No caso da Fà³rmula 1 dos tempos de Ayrton, o fenà´meno era o fato de milhàµes de pessoas terem o costume de ligar a tevઠde manhà£, no domingo, de tràªs em tràªs semanas.â€
Montenegro jamais confundiu Ayrton Senna com Fà³rmula 1, no que diz respeito aos brasileiros:
"O que deu ibope foi Ayrton Senna, sua postura. Ele estava acima da Fà³rmula 1.â€
Uma pesquisa realizada com leitores do jornal O Globo, um màªs depois da conquista do tricampeonato de Ayrton, mostrou que 39,46% deles consideravam Senna o maior à­dolo do esporte brasileiro. O segundo lugar da pesquisa era da jogadora de basquete Hortàªncia, com apenas 7,36%, seguida da colega Paula, com 3,01%, dos jogadores de futebol Jàºnior, com 2,68%, e Bebeto, com 2,34%, e de Nelson Piquet, com 1,67%. Curiosamente, de acordo com a mesma pesquisa, a Fà³rmula 1, como esporte, ficava apenas em quarto lugar na preferàªncia do pàºblico, com 7,02%, atrà¡s do futebol, com 46,49%, do và´lei, com 20,07%, e do basquete, com 11,37%.
Senna era uma exceà§à£o espetacular. Pouco se sabia, na sua época, sobre pilotos competentes como Mà¡rio Ferris, Egon Hertzfeld, Thales Polis, Belmiro Jàºnior, Ayron Cornelsen, Luiz Antà´nio Teleco Veiga e outros pilotos anà´nimos que tinham voltado da Europa sem conseguir fazer carreira nas pistas. Contratos mal negociados e equipes mal escolhidas costumavam dizimar sonhos e dà³lares rapidamente. Djalma Fogaà§a, um dos que foram e voltaram sem conquistas, resumia:
"Se vocઠcontar os pilotos que foram là¡ fora e nà£o se deram bem, enche um jumbo.â€
Eles eram quase quatro mil, regularmente inscritos como pilotos de competià§à£o na Confederaà§à£o Brasileira de Automobilismo, naquele ano do tri de Senna. Um deles foi o campeà£o inglàªs de Fà³rmula 3, correndo pela West Surrey Racing, a mesma equipe pela qual Ayrton conquistara o mesmo tà­tulo, oito anos antes. E também chegaria à  Fà³rmula 1.
Era Rubens Barrichello.

 

 

 

 

img_78882_ayrton-senna-em-uma-de-suas-vi

Modificato da Luke36
  • Like 2
Link al commento
Condividi su altri siti

  • leopnd changed the title to Ayrton Senna

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

×
×
  • Crea nuovo...