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Ayrton Senna


Luke36

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che bello,e' stato uno dei miei primi videogiochi,ricordo che i team avevano nomi inventati,e vittoria dopo vittoria arrivavi a correre con la squadra più forte che era quella bianco rossa.piu di 20 anni fa!!!come passa il tempo

Gran bel gioco ora ce l'ho da qualche parte a prendere polvere assieme al Sega MegaDrive 16Bit...

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Sabato sera ho dormito al l'hotel Castello di Castel San Pietro, nella stanza sopra a questa, la numero 200.

Poi volevo andare a cena qui, alla Trattoria Romagnola.

I posti frequentati da Ayrton il 30 aprile 1994.

Scusate ma le foto fatte con l'Ipad, sono troppo "pesanti".

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Ed ecco un’immagine di una bella vacanza in Portogallo del 1985, nella quale andai a cena con Ayrton Senna e i suoi amici. Io sono a sinistra vicino alla parete posteriore. Lui, ovviamente, è quello a destra, col maglione color malva (accanto alla sua ragazza, Adriane Yamin); il suo manager, Armando Botelho, è seduto due posti più in là , mentre di fronte a lui c’è il suo grande amico e collega, Mauricio Gugelmin. Ayrton si adoperò instancabilmente durante tutta la sua carriera per aiutare Maurcio e per poco non riuscì a fargli avere un posto in Lotus e in Williams, squadre certamente più prestigiose di quella in cui gareggiò per quattro stagioni, la March, dove all'epoca lavorava anche Adrian Newey, riuscendo ad arrivare terzo al GP del Brasile 1989, per passare alla Jordan nel 1992 e poi trasferirsi negli Stati uniti per correre in Formula Indy. Quando è stata scattata questa foto, Gugelmin aveva appena finito una stagione brillante F3 con il West Surrey Team (per il quale aveva guidato anche Ayrton), conquistando il Campionato Inglese e il Gran Premio di Macao. Ci eravamo dati tutti appuntamento nella vicina villetta di Ayrton, e posso dire che in essa non c’era niente di ostentato, come in tutto quello che lo riguardava. Era una casa pulita e ordinata, ma niente la segnalava come dimora di un famoso pilota di Formula Uno, come avviene per le residenze principesche di molte delle giovani star del giorno d’oggi, pacchiane e all’insegna del ‘Io, me, mio’. Per Ayrton, ‘grande’ non era necessariamente migliore.

By Peter Windsor, giornalista di F.1, manager e presentatore

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Nel 1992 il tassista portoghese Joà£o Justino visse un episodio destinato a segnare la sua vita personale e professionale. In una bella giornata di sole, aprì la portiera della sua Mercedes 240, vecchio modello, nell’Aeroporto Portela di Lisbona, per farci salire un brasiliano sui trent’anni diretto verso la città  di Sintra, a 30 km dalla capitale. "Sul momento non ho riconosciuto chi fosse. Vidi solo che era vestito modestamente, con una giubbino di jeans, e che era una persona semplice e discreta. Conosceva bene la strada e mi diede le indicazioni sul percorso da seguire fino a quando abbiamo raggiunto la meta, una fantastica cittadina residenziale ", ricorda Joà£o, al telefono. La corsa costava 2.500 escudos, la valuta utilizzata all’epoca in Portogallo, poi sostituita dall'euro. Il tassista prese i soldi in cinque banconote. “Come d’abitudine, non li ho contati davanti al cliente e li ho messi nel taschino della camicia.†Solo a Lisbona, Joà£o si rese conto di aver ricevuto una cifra per più alta di quella indicata dal tachimetro. "Ero confuso. Invece di darmi cinque banconote da 500 escudos, aveva pagato con cinque banconote da 5000, per un totale di 25.000 escudos. Questo perché i due tipi di banconote si assomigliavano molto, essendo entrambe gialleâ€. Subito dopo, Joà£o fece a ritroso la strada per Sintra e suonò il campanello della villa in cui l’aveva visto entrare. Gli rispose una cameriera, e il tassista le spiegò che era lì per restituire il denaro in più. La donna rientrò e tornò con un messaggio del padrone di casa: "Ha detto che si può tenere il denaro. E’ un regalo per la sua onestà . E ha chiesto il suo numero di telefono. " Da lì, Joà£o scoprì che il suo generoso cliente era brasiliano molto famoso, nientemeno che Ayrton Senna, tre volte campione mondiale di Formula Uno. Il suo rapporto con la più grande star della più importante categoria dell’automobilismo sportivo internazionale non era però destinato a durare a lungo. Quando sentì del fatale incidente di Imola che aveva messo fine alla vita del pilota, il 1° maggio del 1994, Joà£o rimase costernato. In segno di lutto, acquistò una cravatta nera e la indossò tutti i giorni per un lungo periodo. Anche oggi ricorda con molto affetto le volte in cui si è trovato al fianco del Campionissimo di San Paolo. E nel cassetto della scrivania, conserva una banconota da 5000 escudos come semplice, ma significativo promemoria.

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Bello il video sul 1990, stagione strana e alla fine determinata da un sacco di episodi (qualche sfiga e qualche errore per Senna che di fatto tengono vivo il campionato fino alla fine (pure al Paul Ricard la vittoria di Prost non era così scontata senza il pit disastroso della McLaren). Curioso che Senna consideri il Messico la sua gara migliore (ma poi dirà  lo stesso su Spa), dove totalizza zero punti per una foratura nella giornata trionafale delle Ferrari, abbastanza inquietante la sicumera con cui Prost dice che se in Giappone partirà  davanti Senna non potrà  in nessun modo batterlo... e poi vedere la pole di Ayrton trasformata in una non-pole. In ogni caso Prost era davvero l'Alonso dell'epoca :asd:

 

Assurdo l'epilogo di Adelaide, non ho capito se a Senna è saltata una marcia o ha scazzato lui ma sembra quasi una gag quell'uscita di pista. Assurda anche la staccatona di Mansell alla fine, senza senso completamente :rotfl2:

 

E comunque con gli incidenti che si vedono incredibile che non si sia ammazzato nessuno già  nel '90.

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Bello il video sul 1990, stagione strana e alla fine determinata da un sacco di episodi (qualche sfiga e qualche errore per Senna che di fatto tengono vivo il campionato fino alla fine (pure al Paul Ricard la vittoria di Prost non era così scontata senza il pit disastroso della McLaren). Curioso che Senna consideri il Messico la sua gara migliore (ma poi dirà  lo stesso su Spa), dove totalizza zero punti per una foratura nella giornata trionafale delle Ferrari, abbastanza inquietante la sicumera con cui Prost dice che se in Giappone partirà  davanti Senna non potrà  in nessun modo batterlo... e poi vedere la pole di Ayrton trasformata in una non-pole. In ogni caso Prost era davvero l'Alonso dell'epoca :asd:

 

Assurdo l'epilogo di Adelaide, non ho capito se a Senna è saltata una marcia o ha scazzato lui ma sembra quasi una gag quell'uscita di pista. Assurda anche la staccatona di Mansell alla fine, senza senso completamente :rotfl2:

 

E comunque con gli incidenti che si vedono incredibile che non si sia ammazzato nessuno già  nel '90.

 

solo culo

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  • leopnd changed the title to Ayrton Senna

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