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Andrea Antonelli


leopnd

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e il primo piano insistito sugli occhi del padre per cercare eventuali lacrime?

 

merde umane.

 

 

vabè che nessuno batterà  mai la giornalista di studio aperto che andò ad aprire la portiera di una macchina dove dormiva uno sfollato per qualche catastrofe, col solo motivo di chiedere "ha freddo qua fuori?".

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Non lo so.

 

So che a Imola veniva analizzato un campione di ogni singolo camion di agglomerato che giungeva in autodromo.

 

àˆ una prassi richiesta per tutti gli agglomerati. Anche il calcestruzzo che arriva in cantiere va misurato obbligatoriamente e vengono stabilite modalità  di presa e caratteristiche del campione per legge in modo tale che il campione sia significativo e venga garantita la tenuta richiesta in fase di progettazione.

 

Non vale. In Italia la costruzione di qualunque cosa costa il tot % in più che all'estero. :asd: Tipo a Milano la costruzione della metro costò l'esorbitante prezzo di 192 miliardi al kilometro, ad Amburgo (che aveva i lavori in corso proprio in quel periodo) costò 45 miliardi al km. Sappiamo tutti dove finisce la differenza tra ruberie, burocrazia infinita, lungaggini mai viste, ecc...

 

Dimentichi che le aziende in Italia mettono in conto diversi fattori:

 

  • lentezza dei pagamenti della PA (dalla burocrazia alle bustarelle)
  • varianti richieste dalla PA
  • varianti richieste dai beni culturali (con relativa assicurazione in caso di blocco del cantiere)
  • varianti dovute al cambio delle norme
  • ...

 

Capisci che questi pochi elementi sono in grado di far schizzare il prezzo (non il costo) dell'opera alle stelle. Un po' come l'assicurazione auto che al Sud costa il doppio che al Nord, solo che su un progetto viene tutto amplificato visti i numeri in questione.

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Non vale. In Italia la costruzione di qualunque cosa costa il tot % in più che all'estero. :asd: Tipo a Milano la costruzione della metro costò l'esorbitante prezzo di 192 miliardi al kilometro, ad Amburgo (che aveva i lavori in corso proprio in quel periodo) costò 45 miliardi al km. Sappiamo tutti dove finisce la differenza tra ruberie, burocrazia infinita, lungaggini mai viste, ecc...

 

Oddio, non mi meraviglierebbe ma non credo sia questo il caso.

Tant'è che la Variante Alta e il nuovo rettilineo non sono stati rifatti perchè relativamente nuovi (2006 e 2008).

 

Per quanto riguarda i nuovi box invece è sufficiente visitarli per capire perchè i soldi siano finiti in anticipo...

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Oddio, non mi meraviglierebbe ma non credo sia questo il caso.

Tant'è che la Variante Alta e il nuovo rettilineo non sono stati rifatti perchè relativamente nuovi (2006 e 2008).

 

Per quanto riguarda i nuovi box invece è sufficiente visitarli per capire perchè i soldi siano finiti in anticipo...

io li ho visitati ma non l'ho capito il perchè .. mi sembrano normali, salvo che sono tipo 80 mila 

Modificato da MagicSenna
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Hai visto le infiltrazioni d'acqua?

Hai visto la qualità  del cemento sulla terrazza?

 

E' un lavoro del 2008, non del 1978.

Molto probabilmente i lavori fatti nel 1978 erano in condizioni migliori rispetto allo stato attuale della struttura partorita dalla scuderia di Tilke.

Bisogna gridare al miracolo che lo stesso lavoro sui box di Monza fatto tra 88-90 mi pare, sia andato bene!!

 

Ps per curiosità  personale avete qualche foto delle condizioni dei nuovi box di Imola??

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Molto probabilmente i lavori fatti nel 1978 erano in condizioni migliori rispetto allo stato attuale della struttura partorita dalla scuderia di Tilke.

Bisogna gridare al miracolo che lo stesso lavoro sui box di Monza fatto tra 88-90 mi pare, sia andato bene!!

Ps per curiosità  personale avete qualche foto delle condizioni dei nuovi box di Imola??

Alla prima occasione ti faccio un reportage accurato.

Comunque Tilke c'entra fino a un certo punto. àˆ evidente che si sono chiusi più occhi per quel che riguarda la qualità  dei materiali utilizzati dalla ditta Lupo di Campobasso

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Si si ovviamente Tilke lo metto dentro solo per aver fatto una struttura che si sapeva da principio che in Italia non avrebbe avuto ragione d'esistere per il semplice fatto che già  dal 2006 purtroppo si sapeva che a Imola la F1 non ci avrebbe più messo piede per gare grazie alle gestioni scellerate dell'impianto.Diciamo che ha inserito una struttura adatta ai circuiti di nuova generazione dove i soldi per realizzare il tutto con materiali idonei ci sono mentre da noi è stato fatto tutto alla bell'e meglio con il risultato che dopo 4-5 anni i terrazzini sono distrutti e nei box ci sono infiltrazioni d'acqua.E questo mi fa veramente incazzare perché come al solito si è pensato ad intascare più soldi possibile sottraendoli ai lavori e finendo di distruggere uno dei circuiti più belli del mondo che già  era stato mutilato nel 94-95.

Avendolo conosciuto nella sua versione originale non ci resta che piangere

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Morte Antonelli: asfalto e visibilità  ok per la Dorna

Javier Alonso risponde alle critiche di Melandri e apre la porta ad una commissione di piloti

 

In una breve intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Javier Alonso, responsabile della Dorna per quanto riguarda il Mondiale Superbike, ha risposto ancora una volta alle polemiche che sono seguite alla morte di Andrea Antonelli e agli attacchi arrivati dai colleghi dello sfortunato pilota italiano, che sostenevano che la gara non avrebbe dovuto prendere neppure il via per l'intensità  della pioggia.

 

In particolare, lo spagnolo non ha gradito le parole di Marco Melandri, che aveva parlato di impossibilità  a guidare durante gli ultimi giri della gara mattutina della SBK. Alonso gli ha risposto così: "Non so cosa gli sia passato per la testa. Accettiamo le critiche costruttive, non quelle senza senso. Melandri non è mai venuto da noi per parlare di sicurezza, l’unico è stato Carlos Checa. Sotto la pioggia forte Melandri ha vinto la gara Superbike guadagnando nove secondi in sei giri sul compagno di squadra. Non può dire che non riusciva a controllare la moto".

 

Poi ha ribadito lo stesso concetto espresso domenica anche da Carmelo Ezpeleta, ovvero che nessuno dei piloti in griglia ha alzato il braccio per fermare la gara prima del via: "Certamente, è una procedura stabilita. Lo avrebbero potuto fare durante la ricognizione, sulla griglia di partenza e anche a gara in corso. Non è successo. Significa che per gli stessi piloti le condizioni erano normali. L’incidente è stata una fatalità ".

 

Si è parlato molto anche del fatto che in Russia non ci sia un asfalto drenante, ma anche qui l'accusa è stata rispedita al mittente: "Ogni circuito ha un tipo di asfalto formulato per adattarsi alle condizioni climatiche. Non andiamo a correre sui circuiti che non hanno l’asfalto a posto".

 

Sul fatto che la pista sia omologata per la Superbike e non per la MotoGp, ha aggiunto: "La Federmoto Internazionale ha due tipi di omologazione stabiliti in base alle potenze: la MotoGp ha più cavalli e servono dotazioni diverse. Il tipo di asfalto non c’entra nulla con l’omologazione".

 

Infine, ha lasciato spazio all'ipotesi della nascita di una sorta di Grand Prix Commission anche per la SBK: "La porta è sempre aperta. Ma noi possiamo ascoltare solo se qualcuno parla".

 

http://www.omnicorse.it/magazine/29501/morte-antonelli-secondo-la-dorna-c-erano-le-condizioni-per-correre-sia-per-visibilita-che-asfalto

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Zanetti: "Correrò ancora per lui, per Antonelli"

L'altro pilota coinvolto parla a due giorni dall'incidente: "Smettere sarebbe come farlo morire due volte"

 

Dopo essersi preso un paio di giorni per meditare, oggi Lorenzo Zanetti è tornato a parlare dopo l'incidente che domenica è costato la vita ad Andrea Antonelli. E' stato proprio il pilota del Team Honda Pata a centrare in pieno il connazionale nel primo giro della gara del Mondiale Supersport al Moscow Raceway. Il dolore è tanto, ma Lorenzo non ha intenzione di smettere. Anzi, vuole continuare a correre proprio per ricordare l'amico scomparso troppo presto.

 

E' questo ciò che ha raccontato in un'intervista concessa oggi al Corriere della Sera: "Correrò per lui, per Andrea. Eravamo amici. Amici e rivali, ma soprattutto amici. Abbiamo iniziato da ragazzini, poi ci sono stati percorsi diversi, alla fine siamo trovati a correre insieme in Supersport. Io ero dell'88, lui dell'87. Gli volevo bene perché era come me, non se la tirava, non faceva il fenomeno. Lo so cosa mi vuole chiedere: se intendo smettere. No, sarebbe come farlo morire due volte. Guardi, io a Silverstone il 4 di agosto ci sarò".

 

Ora Zanetti si trova in una clinica di Brescia per curare i tanti piccoli infortuni rimediati nell'incidente di domenica mattina, ma il dolore più forte è quello nel morale: "E' più lo shock, la tristezza, la rabbia, la voglia di tornare a correre. Per Andrea. Quando ho saputo, ho ripensato a mille cose, a noi, all'ultima chiacchierata nel paddock, ai nostri papà , al mio e al suo, che sono amici".

 

Le immagini dell'incidente non le ha volute rivedere, ma il ricordo di Antonelli sdraiato sull'asfalto davanti a lui rimarrà  indelebile nella sua mente: "Quando sono caduto, la telemetria della ruota posteriore segnava 255 chilometri orari, ho pensato che fosse finita, vedevo le moto sfrecciare alla mia destra, alla mia sinistra, una nuvola d'acqua".

 

http://www.omnicorse.it/magazine/29512/mondiale-supersport-lorenzo-zanetti-continua-a-correre-per-onorare-andrea-antonelli

 

 

 

 

A 250 all'ora gli è andato addosso. Pazzesco.

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  • 9 years later...

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