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Le Foto d'Epoca 2017


v6dino

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Il 20/5/2017 at 12:27 , marco91 ha scritto:

Rolf Stommelen gets airborne at Flugplatz in an Alfa Romeo T33/3, 1970 Nürburgring 1000 km

In quella gara, e solo in tale occasione, la 33/3 sfoggiò una cofano posteriore corto, senza quindi i classici parafanghi posteriori: un po' in stile Porsche 908/3 "bicicletta" che avevano debuttato alla Targa Florio.
L'esperimento fu, in parte, antesignano dell'evoluzione delle linee per la versione 1971 della 33/3.

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Il 4/6/2017 at 12:18 , leopnd ha scritto:

1000km del Nürburgring, 1973..

 



oRTLjy5.jpg

 

non a caso manca Arturo Merzario nei festeggiamenti...
Quella gara fu quella nella quale il mitico Art utilizzava la 312 PB modificata da Forghieri e con quella tallonò alla grande Pierino Ickx.
Avrebbe potuto superarlo e andare verso la vittoria ma venne fermato dai box (Caliri...) e costretto a cambiare con Pace che non aveva certo lo stesso passo.
Così Pierino Ickx riuscì a spuntarla un'altra volta...
La vittoria di Arturo sarebbe stata strameritata !!!

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Salve a tutti

vero tutto ma Arturo in quel periodo si giocava la possibilità F1 ed essere al centro dei riflettori era buona cosa (prova ne sia che il lunedi al rientro dalla Nordschleife doveva provare la B3) ma Pierino era davanti al momento dello stop della seconda Matra col motore in fumo e quindi aveva già acquisito il ''diritto'' alla vittoria; Arturo lo superò ma era troppo tardi e lui ben lo sapeva ... 

111.jpg

Ferrari lo spiega bene anche se non ce n'era il bisogno, certi coup de théâtre i piloti li fanno spesso per i giornalisti ed anche Arturo stesso ammette a caldo che la sua tigna era per essere stato appiedato quando Ickx aveva fatto un doppio stint all'inizio, poi ripetuto nel finale, non tanto per la ''mancata vittoria'' che così non era ...

e per il 1974 con più lungimiranza forse ... chissa ... magari ...

alla prossima

Franz

 

Modificato da znarfdellago
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Il 13/6/2017 at 22:45 , elvis ha scritto:

24 ore di Daytona 1970

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La Ferrari 512 S di Peter Schetty (qui in macchina) e Jacky Ickx durante una sosta ai boxes. Non vide il traguardo.

Bellissima questa immagina: mai vista prima !
Si possono notare bene gli adesivi per sigillare meglio il copriruota di scorta che era alloggiata nel cofano anteriore, proprio nelle esatte dimensioni del numero di gara. Peccato che in corsa si aprissero...per cui...vai di duct tape !

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4 ore fa, ikethebike ha scritto:

Bellissima questa immagina: mai vista prima !
Si possono notare bene gli adesivi per sigillare meglio il copriruota di scorta che era alloggiata nel cofano anteriore, proprio nelle esatte dimensioni del numero di gara. Peccato che in corsa si aprissero...per cui...vai di duct tape !

59442fcee5ee7_512S1970.thumb.jpg.64031aa1da229d67b6205fb48c484074.jpg

Cosa servisse poi una ruota di scorta su vetture di questo tipo non saprei. Vabbé i regolamenti, però...

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10 ore fa, V6DINO ha scritto:

La ruota di scorta su un "prototipo", possibile vettura stradale, è parte di un regolamento della sua epoca...

..perché poi sorgeva il dubbio di quale ruota era scorta; anteriore o posteriore ;)...

Per l'appunto!....Del fatto poi che simili autovetture potessero avere uno 'sbocco' stradale, ricordo solo un paio di 917 che vennero omologate per marciare su strada, ma fu solo il 'capriccio' (penso anche assai costoso e secondo me senza senso) di qualche appassionato...

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Salve a tutti

@V6DINO

prima dell'avvento della regolamentazione 5 litri c'erano anche le valige ... la Mk4 le aveva al posteriore vicino alla ruota di scorta, la 2F aveva due alloggiamenti sotto i fari anteriori. Erano creazioni ovviamente su misura, in pelle di qualità e la cosa era legata al fatto che fossero, per regolamento, prototipi con omologazione stradale e la ruota di scorta era ovviamente un'anteriore che poteva essere usata su entrambi gli assi cosa che non avrebbe potuto essere con una posteriore.

Questa era una, non piccola parte, del fascino di quelle macchine e di quelle corse ...

alla prossima

Franz

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  • 2 weeks later...
Il 17/6/2017 at 11:00 , elvis ha scritto:

Per l'appunto!....Del fatto poi che simili autovetture potessero avere uno 'sbocco' stradale, ricordo solo un paio di 917 che vennero omologate per marciare su strada, ma fu solo il 'capriccio' (penso anche assai costoso e secondo me senza senso) di qualche appassionato...

Già, non proprio un appassionato qualunque...

https://historicmotorsportcentral.com/2015/02/16/focus-the-first-road-converted-porsche-917/

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Il 17/6/2017 at 12:35 , znarfdellago ha scritto:

Salve a tutti

@V6DINO

prima dell'avvento della regolamentazione 5 litri c'erano anche le valige ... la Mk4 le aveva al posteriore vicino alla ruota di scorta, la 2F aveva due alloggiamenti sotto i fari anteriori. Erano creazioni ovviamente su misura, in pelle di qualità e la cosa era legata al fatto che fossero, per regolamento, prototipi con omologazione stradale e la ruota di scorta era ovviamente un'anteriore che poteva essere usata su entrambi gli assi cosa che non avrebbe potuto essere con una posteriore.

Questa era una, non piccola parte, del fascino di quelle macchine e di quelle corse ...

alla prossima

Franz

Proprio così. 

 

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9 ore fa, duvel ha scritto:

Secondo il mio modesto parere un'auto da corsa nasce tale e deve rimanere tale. Una trasformazione di questo genere la vedo un po' come un sacrilegio....è come rovinare un'opera d'arte nella sua originalità, perde gran parte del suo valore...

E poi, essendo auto da corsa, il posto più adatto e sicuro per le sue particolari caratteristiche è notoriamente un circuito chiuso, non certo delle normali strade pubbliche...

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1 ora fa, elvis ha scritto:

Secondo il mio modesto parere un'auto da corsa nasce tale e deve rimanere tale. Una trasformazione di questo genere la vedo un po' come un sacrilegio....è come rovinare un'opera d'arte nella sua originalità, perde gran parte del suo valore...

E poi, essendo auto da corsa, il posto più adatto e sicuro per le sue particolari caratteristiche è notoriamente un circuito chiuso, non certo delle normali strade pubbliche...

Tutto giusto

Intendevo solo che il conte, con le sue....disponibilità:o, non era certamente un appassionato come tanti.

E forse al suo posto un pensierino l'avrei fatto pure io

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14 ore fa, elvis ha scritto:

Secondo il mio modesto parere un'auto da corsa nasce tale e deve rimanere tale. Una trasformazione di questo genere la vedo un po' come un sacrilegio....è come rovinare un'opera d'arte nella sua originalità, perde gran parte del suo valore...

E poi, essendo auto da corsa, il posto più adatto e sicuro per le sue particolari caratteristiche è notoriamente un circuito chiuso, non certo delle normali strade pubbliche...

Purtroppo invece il discorso è più complesso.

Magari solo la macchina da Gran Premio, proprio per il suo essere concepita come il massimo della fantasia progettuale, spinta agli estremi, potrebbe entrare (FORSE) nella tua classificazione.

E già su questo c'è da discutere, visto che quella dei "circuiti chiusi", intesi come piste nate dal nulla entro cui rinchiudere e confinare tali mezzi, è un'invenzione concettualmente e cronologicamente posteriore al "circuito", inteso però come insieme di strade pubbliche chiuse al traffico per far svolgere la gara. (Tale tipologia oggi è presente nei "cittadini" come Monaco o come quelli della Formula E. Tra l'altro, fino al 1970 si correva anche a Spa, quello originale, e a Reims o Rouen, cioè un insieme di strade pubbliche, ma al di fuori dai centri abitati).

Solo successivamente nasce il concetto di "autodromo permanente" (tipo Indianapolis, o Monza).

Lasciando le auto da Gran Premio, e venendo alle centinaia di altre categorie di auto da corsa, si vede che le usanze degli ultimi decenni hanno stravolto la prospettiva.

Una volta era normale  per un pilota usare la stessa vettura ("da corsa") con cui si sarebbe disputata la Mille Miglia (tutta su strade pubbliche), la Carrera Messicana (anche quella su strada pubblica) o anche Le Mans (oggi è permanente, ma fino a una ventina di anni fa, anche Le Mans era composta da strade tutte pubbliche) per circolare sulle normali strade.

Io amo la meravigliosa Ferrari 250 GT SWB proprio perché è la tipica auto con cui potevi vincere la tua categoria a Le Mans e uscire poi la sera a cena. E' un tipo di automobilismo esistito per oltre mezzo secolo, e che oggi non c'è più. Ma quello era l'automobilismo originale, non certo le sbobbe sintetiche che ci sorbiamo in tv su circuitini ridicoli, ultra asettici e sommersi dal glamour di plastica (scusate, ma il mio non è snobismo radical chic intellettualoide, ve lo assicuro).

I "prototipi" del Mondiale Sport-GT-Prototipi-Endurance che dir si voglia, sono appunto "prototipi" che prefigurano possibili auto in grado di circolare su strade normali, o almeno portatrici di soluzioni passibili di essere applicate su auto di serie.

Si tratta di un normale tema tecnico, come dovrebbe esserlo ogni formula e ogni regolamento di ogni categoria, proposto dalla Federazione ai costruttori per invogliarli a svilupparlo al meglio delle loro capacità.

E quindi ci sta benissimo anche la prescrizione dello spazio di valige da ospitare o della gomma di scorta (è solo un esempio, lasciando perdere il fatto che oggi la tecnologia non fa quasi più forare un pneumatico su strade normali).

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