Ayrton4ever Inviata April 24, 2015 at 14:02 Share Inviata April 24, 2015 at 14:02 Great Britain 1955: 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ayrton4ever Inviata April 24, 2015 at 14:03 Share Inviata April 24, 2015 at 14:03 France, same year: 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata July 12, 2015 at 11:19 Autore Share Inviata July 12, 2015 at 11:19 El cuerpo de Fangio, será exhumado el próximo mes para averigüar x el ADN si es el padre d Oscar Espinoza @Formulers pic.twitter.com/c0tpx8HSeC— Ⓕ① Club (@formulaoneclub) July 11, 2015 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata October 19, 2015 at 18:08 Autore Share Inviata October 19, 2015 at 18:08 19 ottobre 1939 Un pilota argentino di 28 anni debutta nella serie Turismo Carretera argentina con una Chevrolet. 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
AmanteMercedes Inviata October 19, 2015 at 20:28 Share Inviata October 19, 2015 at 20:28 (modificato) Il Maestro. Immenso. Forse sono suggestionato, ma l'immagine di Musso che va da Fangio a chiedere se fosse possibile fare il Calvaire in pieno mi ha sempre affascinato profondamente. Modificato October 19, 2015 at 20:34 da AmanteMercedes 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata October 20, 2015 at 07:04 Share Inviata October 20, 2015 at 07:04 Il Maestro. Immenso. Forse sono suggestionato, ma l'immagine di Musso che va da Fangio a chiedere se fosse possibile fare il Calvaire in pieno mi ha sempre affascinato profondamente. Hai letto "Gli Indisciplinati " eh... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Kitt Inviata October 20, 2015 at 11:12 Share Inviata October 20, 2015 at 11:12 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Kitt Inviata October 20, 2015 at 11:13 Share Inviata October 20, 2015 at 11:13 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
AmanteMercedes Inviata October 20, 2015 at 21:41 Share Inviata October 20, 2015 at 21:41 Hai letto "Gli Indisciplinati " eh... si, grande libro! 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ayrton4ever Inviata March 30, 2016 at 07:11 Share Inviata March 30, 2016 at 07:11 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ayrton4ever Inviata March 30, 2016 at 07:12 Share Inviata March 30, 2016 at 07:12 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ayrton4ever Inviata March 30, 2016 at 07:13 Share Inviata March 30, 2016 at 07:13 Germania 1956: 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare sundance76 Inviata May 1, 2016 at 19:15 Questo è un messaggio popolare Share Inviata May 1, 2016 at 19:15 La "versione" di Enzo Ferrari sulle "accuse" lanciate da Fangio nel suo libro: PARLANDO di grandi assi del volante, uno dei nomi che ricorre più frequentemente è quello di Manuel Fangio. Su questo grande campione si sono sentiti giudizi e opinioni discordanti, non tanto sul pilota, quanto sull' uomo. Lo vidi per la prima volta nella primavera del 1949, all' autodromo di Modena. C' erano altri piloti, altre macchine. Lo osservai per un paio di giri, finii col tenergli gli occhi addosso. Aveva uno stile insolito: era forse l' unico a uscire dalle curve senza sbarbare le balle di paglia all' esterno. Questo argentino, mi dissi, è bravo sul serio: esce sparato e resta nel bel mezzo della pista. Più tardi venne da me in scuderia. Era accompagnato da un funzionario dell' Automobile Club argentino e la conversazione fu abbastanza lunga: non proprio con lui, per la verità, giacchè non disse più di dieci parole. A un certo punto, infatti, cominciai a guardarlo incuriosito: era un timido, un mediocre, un furbo? Non capii. Sfuggiva al mio sguardo, rispondeva a monosillabi con una strana vocetta d' alluminio e lasciava subito che gli altri interloquissero per lui, mentre un costante, indefinibile sorrisetto strabico gli rendeva il volto impenetrabile. In quel primo incontro conclusi su di lui due cose: che l' anno successivo sarebbe potuto diventare campione del mondo e che come uomo l' avrei conosciuto soltanto in seguito, approfondendo i rapporti. Sbagliai, in fondo, due volte: diventò campione del mondo non nel 1950, il primo anno in cui fu istituito il campionato mondiale conduttori di Formula 1, ma due anni dopo la mia profezia; e quanto all' uomo, non riuscii a individuarlo che troppo tardi. Le nostre conversazioni, in seguito, non furono più fortunate della prima: i suoi occhi continuarono a evitare i miei, le mie domande continuarono a ricevere risposte enigmatiche da quella vocetta strana, per lui parlò sempre chi di turno lo accompagnava. Manuel Fangio è così rimasto, per me, un personaggio indecifrabile. La sua statura agonistica era invece indiscutibile. Possedeva una visione della corsa decisamente superiore e un equilibrio, un' intelligenza agonistica, una sicurezza nella condotta di gara veramente singolari. Ricordo un episodio, a questo proposito, che a me sembra forse il più significativo, anche se non certo il più clamoroso, della sua carriera di campione. Nel giugno 1949 Fangio, con una Ferrari che avevo ceduto all' Equipo argentino, corse il Gran Premio di Monza, nell' autodromo ricostruito dall' amico Luigi Bertett. Fin dall' inizio Fangio fu in testa, seguito dalle Ferrari di Ascari, Villoresi, Bonetto e Cortese. Di giro in giro accumulò un discreto vantaggio, ma verso la fine della corsa rallentò e gli inseguitori cominciarono ad avvicinarsi. Che cosa accadeva? Il meccanico Bignami, che dopo essere stato al servizio di Nuvolari e di Varzi si era messo con lui, si impressionò senza comprendere e afferrò una ruota con la mazzuola di piombo accingendosi a far segno a Fangio di fermarsi per un rifornimento pretestuoso. Il bravo e compianto Bignami preferiva vedere il suo uomo capitolare per cause di forza maggiore piuttosto che essere raggiunto e superato dopo avere dominato la gara. Io ero ai box: erano ancora gli anni in cui andavo alle corse. E questa manovra del Bignami non mi era sfuggita. Ma non mi era sfuggita un' altra cosa: lo sguardo fisso di Fangio sul cruscotto della vettura ad ogni passaggio sul rettifilo davanti ai box. Avevo intuito: la temperatura dell' olio doveva essere salita in modo preoccupante. Fangio temeva di sbiellare proprio nel finale e aveva così rallentato per riportare l' olio a una temperatura accettabile. Intervenni, impedii a Bignami di mettere in atto il suo proposito. Ci furono momenti di sconcerto. Ancora un giro, e finalmente Fangio riprese la sua andatura e vinse. Bignami mi guardò, sorrise e corse dal suo pilota che rientrava dal giro d' onore, levando felice le braccia. Poco dopo, Fangio mi confermò: l' olio aveva raggiunto i 130 gradi. Tutto fu chiaro, tranne i brontolii dei miei piloti, che giuravano che la vettura di Fangio era più veloce delle loro. Ma Manuel Fangio dimenticò questo e altro, e il giorno che si ritirò dalle corse, dopo aver vinto cinque volte il campionato mondiale, scrisse un libro di memorie in cui un altro Fangio sarebbe affiorato. Vero è che per dire certe cose, per lanciare certe ingenue quanto temerarie accuse, a metà di questo libro si servì di una penna altrui. Era nel suo stile. Comunque io non raccolsi la provocazione: c' era chi si serviva di Fangio, dopo averlo servito, e il chiasso che sarebbe derivato da un mio intervento avrebbe fatto la maggior fortuna del libro, ciò che ovviamente era nell' obiettivo della manovra. Nel 1956 Manuel Fangio corse per la Ferrari, nella squadra ufficiale. Era già tre volte campione del mondo. Disputò quindici gare arrivando sei volte primo, quattro volte secondo, due volte quarto e ritirandosi tre volte. La stagione lo laureò campione del mondo per la quarta volta. Ma, secondo le sue memorie, questo 1956 fu tutto un "giallo" in cui si mescolarono tradimenti, sabotaggi, inganni, macchinazioni, allo scopo di gettarlo nella polvere. L' autore di tante perfide manovre? Enzo Ferrari: cioè proprio chi lo aveva ingaggiato. Cominciamo dalla commedia dei sabotaggi. Alla Mille Miglia Fangio arriva quarto. Ai suoi lettori si giustifica così: ho fatto la corsa con l' abitacolo della Ferrari mezzo allagato per gli spruzzi di pioggia che entravano attraverso due speciali fori praticati per il raffreddamento dei freni. E insinua: i tecnici della Ferrari avevano studiato apposta questi fori, non già per raffreddare i freni, ma per giocare a me un tiro malvagio. Ovvero: i tecnici della Ferrari avevano saputo che il giorno della gara sarebbe piovuto e avevano così predisposto la trappola, accuratamente studiando e provando con pompe e getti d' acqua artificiali, l' esatto ingresso di acqua al posto di guida. Manca infine un particolare: quegli stessi diabolici fori non avevano impedito a Castellotti di trionfare. Secondo atto: Gran Premio del Belgio. Fangio è in testa, ma ad un tratto la macchina cede. Scopre al box che il differenziale ha subito un surriscaldamento eccessivo, come da mancanza d' olio. Va sulla pista, che misura quattordici chilometri, cerca le macchie d' olio perduto: la pista è asciutta, pulita! La conclusione immancabile: sabotaggio, non mi hanno messo l' olio nel ponte. Naturalmente il campione del mondo non si domanda come possa avere compiuto ventun giri in testa alla muta, a pieno regime, prima della panne, senza olio nel ponte... C' è da aggiungere, e Fangio si guarda bene dal rivelarlo nel suo libro, che gli avevano inviato da Maranello una monoposto nuova per lui. Ma egli, nel suo delirio di sospetti, non si era fidato e aveva preteso, dopo averla provata, quella vecchia di Collins. E Collins, sulla vettura destinata a Fangio e da lui rifiutata, vinse il Gran Premio. Terzo atto, non meno ingegnoso, a Reims. Al quarantesimo giro - tutto calcolato, come si vedrà - uno spruzzo di benzina lo investe al viso. Si ferma al box: nel tubicino del manometro di pressione del carburatore si è aperto un forellino. La riparazione prende un minuto, Fangio arriva quarto in classifica. Non viene forse spontaneo pensare che l' agopuntura nel tubicino sia stata eseguita apposta, e a scadenza preordinata, sì da rivelarsi soltanto dopo metà gara, quando il recupero sarebbe stato impossibile, e calcolata in modo che lo schizzo colpisse esattamente in viso il pilota, tenendo naturalmente conto dei vortici d' aria nell' abitacolo? A Manuel Fangio viene spontaneo. Non fa meraviglia se dopo avvenimenti del genere il campione del mondo va a farsi visitare da un neurologo, che lo trova affetto da neurosi reattiva dovuta a un "malessere emotivo-ansioso". Che cosa debbo concludere? Fangio è stato un grandissimo pilota afflitto da una curiosa mania di persecuzione. Non è infatti soltanto a mio riguardo che ha nutrito ogni sorta di sospetti: lui stesso racconta che in una corsa Villoresi derapò volontariamente per farsi investire dalla sua macchina, per favorire l' amico Ascari; un' altra volta accusa i meccanici dell' Alfa di non avergli fatto il pieno di carburante, apposta per far vincere Farina; altre volte ancora giustifica i suoi insuccessi - al Nrburgring, a Silverstone - con il non aver ottenuto un' Alfa Romeo efficiente. Per questa mania di persecuzione, Manuel Fangio arriva infine alla farsa: narra infatti che alla vigilia del Gran Premio di Monaco del 1957 gli viene recapitato in albergo un profumato biglietto da visita con la chiave della stanza di una "deliziosa attrice cinematografica parigina che oggi è una diva"; lui non abbocca, dorme sodo e il giorno dopo trionfa. Molto bene, sia merito al campione notoriamente integerrimo. Ma il campione non va subito a pensare che la deliziosa tentazione gli sia stata subdolamente offerta dai concorrenti in agguato? Lo pensa, lo dice, lo scrive: o meglio, secondo il suo stile, lo fa scrivere. Ora, quell' anno Fangio correva su Maserati e la sola rivale effettiva era la Ferrari. Morale: è facile immaginare chi potesse essere l' autore di una simile macchinazione in chiave di pochade... Uno strano personaggio. Io ho dovuto rispondere qui alle insinuazioni del suo libro, ma l' ho fatto senza rancore, sorridendo. D' altra parte tutto ciò non mi fa ombra nel giudizio sull' uomo in macchina, sull' uomo in corsa. Credo infatti che difficilmente potremo riavere un asso capace di tanta continuità nel successo. di ENZO FERRARI 7 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Catone Inviata June 7, 2016 at 14:07 Share Inviata June 7, 2016 at 14:07 A parte la bellezza del filmato, al minuto 8:13 potete ammirare Fangio infilare Collins alla staccata dopo il traguardo. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata June 24, 2016 at 08:42 Share Inviata June 24, 2016 at 08:42 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata July 17, 2017 at 15:30 Share Inviata July 17, 2017 at 15:30 ...oggi 22 anni dalla scomparsa... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marco91 Inviata August 3, 2017 at 07:49 Share Inviata August 3, 2017 at 07:49 http://www.succedeoggi.it/2015/07/fangio-e-il-drake/ Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata August 3, 2017 at 08:28 Share Inviata August 3, 2017 at 08:28 Il 17/7/2017 at 17:30 , leopnd ha scritto: ...oggi 22 anni dalla scomparsa... Quel giorno feci l'esame orale alla Maturità scientifica. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata November 26, 2018 at 17:55 Share Inviata November 26, 2018 at 17:55 Monaco, 1957... Sulla Maserati... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata November 26, 2018 at 19:16 Share Inviata November 26, 2018 at 19:16 Un dipinto, forse di Alberto Ponno. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
330tr Inviata November 27, 2018 at 05:14 Share Inviata November 27, 2018 at 05:14 Alberto Ponno, iperrealismo ai massimi livelli.. http://www.albertoponno.com/pgs/01_epoca/015-1999-Fangio.htm Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata August 14, 2019 at 22:33 Share Inviata August 14, 2019 at 22:33 Sul circuito di Pescara nel 1957: 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata February 24, 2020 at 19:58 Share Inviata February 24, 2020 at 19:58 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata April 14, 2020 at 18:13 Share Inviata April 14, 2020 at 18:13 A Life of Speed: The Juan Manuel Fangio Story (2020) Se qualcuno gradisce scaricarlo (illegalmente ovviamente ) mi faccia sapere in PM che mando il link... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pep92 Inviata April 14, 2020 at 20:54 Share Inviata April 14, 2020 at 20:54 Me lo sono visto giusto ieri su Netflix, lo consiglio. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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