Vai al contenuto
  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.

Il tris di Verstappen (e degli altri): roba da 21mo secolo


sundance76

Recommended Posts

In 120 anni di Gran Premi (e un'ottantina di campionati relativi, prima e dopo il 1950), sono 5 i piloti che hanno vinto almeno 3 titoli consecutivi. Di questi, solo Fangio ce la fece nel 20° secolo. Tutti gli altri, Schumacher , Vettel, Hamilton, Verstappen lo hanno fatto in questo primo scorcio di 21° secolo.

Cioè in 23 anni, abbiamo avuto una cinquina (Schumacher), due poker (Vettel e Hamilton), un tris (migliorabile, di Verstappen). In pratica 16 mondiali su 23 sono inclusi in lunghissime strisce seriali.

Nell'86 fece scalpore il secondo titolo consecutivo di Prost, cosa che non accadeva da 26 anni (Jack Brabham nel 1959 e 1960).

Siamo di fronte a una straordinaria congiunzione astrale, oppure ci sono motivi tecnico-regolamentari alla base di queste - a volte inverosimili - dittature di un unico conduttore?

Domanda ovviamente pleonastica.

  • Like 1
  • Love 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Similmente, nel Mondiale Rally abbiamo assistito all'anteprima di Tommi Makinen, quattro titoli consecutivi tra il 1996 e il 1999, ma poi dal 2004 ci sono stati 9 (NOVE) titoli consecutivi di Loeb, e 6 di Ogier (il quale ne ha ottenuti 8 in 9 anni), quindi 17 titoli "seriali" in nemmeno vent'anni.

Link al commento
Condividi su altri siti

Sono d'accordo con Nameless, la chiave è quella: a partire dalla metà degli anni 80 (quando cioè sono iniziate le piccole standardizzazioni regolamentari che poi via via si sono fatte sempre più penetranti e stringenti) si va avanti a cicli e tutto ciò ha raggiunto l'esasperazione dal 2009 in poi con l'abolizione dei test, in questo modo chi indovina il regolamento nuovo il primo anno poi campa di rendita fino alla modifica successiva e per gli altri è di fatto impossibile recuperare. Alla faccia delle puttanate che FIA e Liberty Media hanno venduto negli ultimi anni.

Io ancora non mi sono rimbambito e mi ricordo benissimo quello che andavano dicendo questi dementi quando fu approvato questo nuovo regolamento per mettere i bastoni tra le ruote alla Mercedes (così come ad inizio secolo cercarono ogni anno di rompere le palle alla Ferrari): che nessuno avrebbe mai più prevalso nettamente sugli altri... che dire? Complimenti, hanno raggiunto il risultato diametralmente opposto.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

20 minuti fa, Nameless Hero ha scritto:

è evidente che da metà anni 80 si vada avanti a cicli. con qualche cuscinetto in mezzo, ma cicli, chiari e limpidi.

 

e mi pare che sia proprio da metà anni 80 che si sia posta la prima pietra della standardizzazione regolamentare.

Forse la prima decisa pietra è a metà anni '90 con la fissazione di un unico frazionamento dei propulsori.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

29 minuti fa, Nameless Hero ha scritto:

le prime limitazioni ai turbo già negli ultimi anni prima dell'abolizione?

Beh, le limitazioni di pressione al turbo non implicano necessariamente standardizzazione, visto che ogni motore a pari limitazioni di bar erogava potenze diverse, oltre ad avere architetture diverse. Il tutto era in prospettiva della successiva totale abolizione del turbo.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

4 ore fa, sundance76 ha scritto:

Forse la prima decisa pietra è a metà anni '90 con la fissazione di un unico frazionamento dei propulsori.

Sì credo anche io che il processo che ha portato alla situazione attuale possa considerarsi iniziato con l'obbligo dei V10. 

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

7 ore fa, sundance76 ha scritto:

Beh, le limitazioni di pressione al turbo non implicano necessariamente standardizzazione, visto che ogni motore a pari limitazioni di bar erogava potenze diverse, oltre ad avere architetture diverse. Il tutto era in prospettiva della successiva totale abolizione del turbo.

Sono d'accordo, ma mi permetto di aggiungere anche che negli anni '80 c'era maggior libertà progettuale della vettura e ben 3 diversi fornitori di gomme, almeno in alcuni campionati.

Poteva capitare che una vettura spinta da un propulsore con meno cavalli avesse una maggior efficienza aereodinamica che permetteva di essere maggiormente competitivi su circuiti dove c'era una bassa velocità media a fronte di una deficienza su quelli veloci.

Anche i pneumatici avevano il loro peso perché potevano deteriorarsi maggiormente o meno, a parità di sforzo, in assoluto o anche in particolari condizioni di temperatura; capitava un gran premio con condizioni meteo favorevoli a quella tipologia e la scuderia fornita ne aveva un vantaggio.

Sostanzialmente più parametri in gioco che permettevano maggior diversificazione di prestazioni all'interno della stessa stagione.

  • Like 2
Link al commento
Condividi su altri siti

9 ore fa, sundance76 ha scritto:

In 120 anni di Gran Premi (e un'ottantina di campionati relativi, prima e dopo il 1950), sono 5 i piloti che hanno vinto almeno 3 titoli consecutivi. Di questi, solo Fangio ce la fece nel 20° secolo. Tutti gli altri, Schumacher , Vettel, Hamilton, Verstappen lo hanno fatto in questo primo scorcio di 21° secolo.

Cioè in 23 anni, abbiamo avuto una cinquina (Schumacher), due poker (Vettel e Hamilton), un tris (migliorabile, di Verstappen). In pratica 16 mondiali su 23 sono inclusi in lunghissime strisce seriali.

Nell'86 fece scalpore il secondo titolo consecutivo di Prost, cosa che non accadeva da 26 anni (Jack Brabham nel 1959 e 1960).

Siamo di fronte a una straordinaria congiunzione astrale, oppure ci sono motivi tecnico-regolamentari alla base di queste - a volte inverosimili - dittature di un unico conduttore?

Domanda ovviamente pleonastica.

Con il contingentamento dei pezzi che ha portato a minori rotture (è più probabile vedere un ritiro preventivo ad inizio stagione per dire) e la difficoltà di recuperare a metà di un ciclo a causa degli sviluppi congelati chi becca la miglior auto a ciclo vince per tutto il ciclo. 
Mettici che i team hanno deciso di avere una sola punta netta e chiara e quindi nessun duello in casa tranne per un anno Rosberg/Hamilton è normale che si è arrivato a ciò.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

E' diventato tutto così sofisticato e che sta indietro ci rimane, perché per recuperare non hai molte possibilità in termini di sviluppo, chi sta davanti amministra il gap e il gioco è fatto.

Io limiterei un botto simulatori e aerodinamica, è roba fine a se stessa che bruccia un sacco di soldi.

Link al commento
Condividi su altri siti

La F1 dagli anni 80 è diventata "scienza" sempre più precisa e meno empirica al confronto col passato, soprattutto nell'aerodinamica e chi azzecca la via giusta ne beneficia per un bel po', e col progresso è via via aumentata pure l'affidabilità e diminuita l'imprevedibilità.

Abolizione dei test privati e regolamenti ingessati precludono miglioramenti, la stupidaggine del parco chiuso (fatto per sparigliare le carte) non è servito a nulla se non in sporadici casi. Con il collegamento costante del pilota con i box la strategia è molto più semplice mentre un tempo doveva decidere da solo o quasi.

Aggiungerei che un tempo i circuiti erano molto più vari e le caratteristiche del pilota/monoposto/motore venivano più o meno esaltate.

Da tempo, con standardizzazione e limiti vari è tutto più difficile e meno interessante e quel che è peggio, non vedo segnali che facciano ben sperare per il futuro...

  • Like 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...