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Ayrton Senna


Luke36

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Alesi in quella gara fu superlativo, peccato che poi si girò nel tentativo di passare Mansell all'interno.

 

Se qualcuno conosce che macchina era la 642 coi suoi cronici problemi di sospensioni, e conosce com'era il manto stradale messicano, allora ha l'esatta misura della sua andatura.

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Nella fase centrale della stagione 1991 mi colpì la perdita di competitività  della Mclaren che non solo fu scavalcata e staccata dalla Williams ma praticamente ripresa dalla Ferrari che a Interlagos si era  a sua volta presa un distacco abissale.

 

In effetti a Silverstone e Hockenheim la Mclaren  ebbe un decremento spaventoso delle prestazioni da qualifica a gara, poi da Budapest in poi introdussero un telaio + leggero,bilanciato e maggiore potenza nel v12.

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la McLaren ebbe una flessione, ma a Hockenheim ad esempio in qualifica rifilò DUE secondi alle Ferrari, solo nel passo gara era dietro alla Williams, anche a Silverstone cmq era superiore alle Ferrari, poi da Budapest riprese e superò la Williams o meglio in Belgio era davanti a Monza lo sarebbe stato ma mangiava troppo le gomme a Estoril e Barcellona pista con curvoni infinita la Williams era superiore anche se a Barcellona Berger fece una bellissima pole, in Giappone ridoppiano tutti a momenti, con Mansell straimpiccato e Senna che giocava...

 

Cmq Alesi superò Senna due volte in Mexico e a Barcellona, ma in scia non guadagnava un metro, la differenza di motore era tanta, tra l'Honda e il Ferrari...

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A inizio luglio la Formula 1 fa il suo esordio sul nuovo circuito di Nevers-Magny Cours che sostituisce il Paul Ricard di Le Castellet. Nel corso delle qualificazioni il più veloce è, ancora una volta, Riccardo Patrese che conquista la pole position battendo di 2 decimi Prost, secondo, galvanizzato dall'aria di casa e, soprattutto, dalla nuova Ferrari 643; in seconda fila si schierano Senna e Mansell a tre decimi mentre Berger e Alesi compongono la terza fila. Alla partenza Patrese, fermato da un problema al cambio, parte malissimo e scivola a centro gruppo; Prost si porta così al comando davanti a Mansell e Senna; l'intero Gran Premio si sviluppa sulla lotta tra il francese e l'inglese, mentre Senna rimane staccato dal duo di testa tanto che all'inizio della corsa perde in media quasi due secondi al giro, ritrovandosi a 27 secondi di distacco dopo soli 15 giri. I pit stop, effettuati a circa un terzo di gara, non modificano la situazione: davanti ci sono sempre Prost e Mansell; il pilota della Williams era riuscito a scavalcare il ferrarista al 21° giro, ma un problema al pit stop (che strano!) gli ha fatto perdere alcuni secondi preziosi che al suo rientro in pista si è nuovamente ritrovato dietro al francese; Mansell riuscirà  a tornare davanti a Prost solo al 55° giro con uno stupendo sorpasso all'esterno (!) del tornantino Adelaide. Dietro a loro la situazione non si modifica: il distacco di Senna è sempre compreso tra i 35 e i 40 secondi dal leader, con Alesi sempre molto vicino a lui ma mai abbastanza da poter tentare un sorpasso. All'arrivo Mansell taglia il traguardo da vincitore con 5 secondi di vantaggio su Prost, 35 su Senna e 36 su Alesi. In campionato Senna limita i danni consolandosi col fatto che ha vinto la Williams "sbagliata" (Mansell era 7 punti dietro a Patrese) e che nonostante una gara molto difficile il suo margine sul più diretto inseguitore (che ora è proprio l'inglese) è passato da 24 a 25 punti; questo è però l'unico aspetto positivo, visto che in termini di prestazioni a Magny-Cours la McLaren è sembrata inferiore non solo alla Williams, ma anche alla Ferrari.

 

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Anzi proprio in Messico Alesi venne sverniciato da Senna sul dritto...

la distanza tra McLaren e Ferrari un un anno si era ampliata tanto solo che il 1991 fu il primo anno dell'era Newey in Williams e sappiamo poi come andò il 1992 e fino al 1997...

 

Mure, guarda il grassetto sotto :)

 

A inizio luglio la Formula 1 fa il suo esordio sul nuovo circuito di Nevers-Magny Cours che sostituisce il Paul Ricard di Le Castellet. Nel corso delle qualificazioni il più veloce è, ancora una volta, Riccardo Patrese che conquista la pole position battendo di 2 decimi Prost, secondo, galvanizzato dall'aria di casa e, soprattutto, dalla nuova Ferrari 643; in seconda fila si schierano Senna e Mansell a tre decimi mentre Berger e Alesi compongono la terza fila. Alla partenza Patrese, fermato da un problema al cambio, parte malissimo e scivola a centro gruppo; Prost si porta così al comando davanti a Mansell e Senna; l'intero Gran Premio si sviluppa sulla lotta tra il francese e l'inglese, mentre Senna rimane staccato dal duo di testa tanto che all'inizio della corsa perde in media quasi due secondi al giro, ritrovandosi a 27 secondi di distacco dopo soli 15 giri. I pit stop, effettuati a circa un terzo di gara, non modificano la situazione: davanti ci sono sempre Prost e Mansell; il pilota della Williams era riuscito a scavalcare il ferrarista al 21° giro, ma un problema al pit stop (che strano!) gli ha fatto perdere alcuni secondi preziosi che al suo rientro in pista si è nuovamente ritrovato dietro al francese; Mansell riuscirà  a tornare davanti a Prost solo al 55° giro con uno stupendo sorpasso all'esterno (!) del tornantino Adelaide. Dietro a loro la situazione non si modifica: il distacco di Senna è sempre compreso tra i 35 e i 40 secondi dal leader, con Alesi sempre molto vicino a lui ma mai abbastanza da poter tentare un sorpasso. All'arrivo Mansell taglia il traguardo da vincitore con 5 secondi di vantaggio su Prost, 35 su Senna e 36 su Alesi. In campionato Senna limita i danni consolandosi col fatto che ha vinto la Williams "sbagliata" (Mansell era 7 punti dietro a Patrese) e che nonostante una gara molto difficile il suo margine sul più diretto inseguitore (che ora è proprio l'inglese) è passato da 24 a 25 punti; questo è però l'unico aspetto positivo, visto che in termini di prestazioni a Magny-Cours la McLaren è sembrata inferiore non solo alla Williams, ma anche alla Ferrari.

 

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penso che a Magny Cours la Ferrari fosse la solita, favorita solo dall'asfalto biliardo, e da un Prost stratosferico...e cmq nel 1990 c'erano gare in cui le Ferrari volavano sopra le McLaren e il comput0 vittorie 6-6, nel 1991 a parte qualche caso sporadico è stata una mattanza, la McLaren ha vinto 8 corse e la Ferrari zero, con un po' di fortuna forse una o due gare si potevano vincere, ma non di più...

Modificato da Muresan80
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Tra il '90 e il '91 vengono apportate alcune importanti modifiche al circuito di Silverstone, sede dell'ottavo GP iridato del '91, che ne stravolgono la natura di pista superveloce: Stowe e Club vengono rallentate, tra Maggots e Chapel viene creata una serie di "S" che sostituisce la vecchia curva Becketts e nella parte finale del tracciato viene costruito il "complex", una serie di curve lente che va a sostituire la vecchia chicane "Luffield"; il nuovo Silverstone è sì più lento della versione utilizzata fino al '90, ma rimane comunque un circuito molto veloce tanto che Mansell conquista la pole, la sua prima stagionale, alla media di oltre 232 km/h; accanto al pilota della Williams partirà  Senna, staccato di 6 decimi, mentre dalla seconda fila scatteranno Patrese e Berger che nel corso delle qualifiche hanno ottenuto lo stesso tempo. Al via Senna parte meglio di Mansell e a Copse riesce a prendere la testa della gara davanti al pilota inglese; dietro a loro Berger e Patrese entrano in collisione: sarà  proprio quest'ultimo ad avere la peggio e a doversi ritirare. La leadership di Senna dura meno di metà  giro: all'Hangar Straight Mansell gli prende la scia, lo affianca e lo supera a Stowe. In gara non c'è storia, la Williams-Renault è nettamente superiore e Mansell va a vincere il Gran Premio di Gran Bretagna senza che nessuno sia mai riuscito ad impensierirlo, nemmeno quando, verso due terzi di gara, era rientrato ai box per il cambio gomme; anche la gara di Senna non vede grossi scossoni fino agli ultimi chilometri: ad inizio gara il brasiliano costruisce un margine di 4-5 secondi su Berger e sulle due Ferrari, mentre Mansell scappava con un ritmo di gara di un secondo al giro più veloce rispetto al suo; alle spalle del pilota della McLaren la situazione cambia drasticamente tra il 22° e il 31° giro quando Berger rientra ai box per il cambio gomme dopo essere stato scavalcato dalle due Ferrari, Prost va in testacoda alla staccata della Club e Alesi entra in collisione col doppiato Suzuki ritirandosi. Dopo 33 giri di gara Senna è sempre secondo con 24 secondi di ritardo su Mansell e 12 di vantaggio su Prost; 4° è Berger a 36 secondi dal brasiliano; la situazione si fa ancor più felice per lui al 44° giro quando Prost rientra ai box per sostituire le gomme, rovinate dalla polvere e dai detriti portati in pista dalla Jordan di De Cesaris, uscito di pista nella zona del ponte. La fase finale della gara dovrebbe essere una pura formalità , ma a metà  dell'ultimo giro la McLaren di Senna si ammutolisce senza benzina; Senna perde così una preziosissima seconda posizione, ma viene comunque classificato al quarto posto, staccato di un giro, dietro a Mansell, Berger e Prost; nel corso del giro d'onore Mansell "raccoglie" Senna e lo porta fino ai box, una scena memorabile trasmessa in diretta dalla televisione e immortalata da centinaia di fotografi lungo il tracciato. In classifica mondiale Senna, nonostante il ritiro, incamera 3 punti e vede scendere il suo vantaggio da 25 a 18 punti, 51 contro 33.

 

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Mure, guarda il grassetto sotto :)

 

Come ha già  spiegato Muresan, la Ferrari '91 per difetti congeniti andava bene solo sui circuiti piatti e levigati, infatti i due ferraristi finirono 2° e 4° sia a Magny Cours sia a Barcellona, le due piste con l'asfalto più liscio dell'epoca.

 

In tutto il resto della stagione, furono quasi sempre mazzate.

 

Non bisogna mica pensare che, data la superiorità  per un'unica gara della 643, ci fosse una inesistente parità  tra McLaren-Honda e Ferrari...

 

All'epoca si poteva ancora parlare (in minima parte) di piste favorevoli od ostiche per una certa vettura.

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Come ha già  spiegato Muresan, la Ferrari '91 per difetti congeniti andava bene solo sui circuiti piatti e levigati, infatti i due ferraristi finirono 2° e 4° sia a Magny Cours sia a Barcellona, le due piste con l'asfalto più liscio dell'epoca.

 

In tutto il resto della stagione, furono quasi sempre mazzate.

 

Non bisogna mica pensare che, data la superiorità  per un'unica gara della 643, ci fosse una inesistente parità  tra McLaren-Honda e Ferrari...

 

All'epoca si poteva ancora parlare (in minima parte) di piste favorevoli od ostiche per una certa vettura.

 

Mica ho detto che la Ferrari quell'anno valeva la Mclaren per tutta la stagione!!! Parlavo del periodo Giugno/Luglio perché oltre che in Francia anche in Germania la situazione fu equilibrata, senza voler togliere il lavoro ad Andre92. A Barcellona, se non sbaglio, ci furono anche delle condizioni climatiche particolari ad appiattire i valori.

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Uno dei motivi per cui batteva spesso la Williams nelle prove (fatto che ha contribuito nel fargli vincere il titolo) erano le benzine. Il motore Renault era meno potente anche a causa delle benzine speciali della Shell che spremevano ogni cv possibile, a partire dal Canada guardacaso la Elf portò delle specifiche nuove + efficienti.

Modificato da alexf1fan
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Ci fu anche l'episodio del sistema di ricircolo dell'olio per il V12 Honda.

 

Siccome non era chiaro quali fossero i limiti del regolamento (come al solito la Fia faceva acqua in quanto a chiarezza delle norme), la Honda lo utilizzò fino a Monaco, per poi eliminarlo dopo il servizio di AS, e perse gran parte della supremazia (anzi, in Canada, prima gara senza recupero dell'olio, Senna si ritirò per la prima volta), per poi recuperarla verso fine stagione (e senza ricircoli dubbi).

 

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  • leopnd changed the title to Ayrton Senna

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