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Ayrton Senna


Luke36

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Dopo il GP di Francia la Formula 1 attraversa la Manica per raggiungere il circuito di Brands Hatch, sede del GP di Gran Bretagna. In qualifica sono le due Williams ad avere la meglio, con Piquet davanti a Mansell, mentre Senna è terzo a mezzo secondo. Al via Senna brucia Mansell, vittima di un problema tecnico, e si porta in seconda posizione alle spalle di Piquet; la corsa, tuttavia, dura soltanto pochi secondi, visto che alla prima curva si verifica un incidente che mette fuori gioco Boutsen, Laffite, Danner, le due Osella, le due Zakspeed e le due Minardi; tra questi sarà  il francese della Ligier ad avere la peggio, visto che subirà  delle lesioni alle gambe tali da impedirgli di riprendere la sua carriera in Formula 1. La seconda partenza viene data dopo quasi un'ora e mezza di pausa per rimuovere i rottami delle vetture; stavolta la partenza di Senna è meno buona, tanto che Berger, partito al suo fianco in seconda fila, riesce a scavalcarlo; il brasiliano mantiene la posizione per una ventina di giri, finchè riesce a recuperare la terza grazie al ritiro di Berger per un problema elettrico; al 23° giro Senna passa quindi in terza posizione, ma alla fine del 27° è costretto al ritiro dal cedimento del cambio. Questo ritiro, il secondo consecutivo per Ayrton, lo fa sprofondare a -11 in classifica generale rispetto al leader Mansell, vincitore anche del GP di Gran Bretagna.

 

Scene dalle prove

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A Hockenheim, una volta tanto, sono i motori turbo TAG-Porsche a farla da padroni in qualifica, con le due McLaren a monopolizzare l'intera prima fila con Rosberg in pole, l'ultima della carriera, e Prost al suo fianco; Senna è terzo a 3 decimi davanti a Berger e alle due Williams. Al via le due McLaren partono male e Senna riesce a prendere la testa davanti a Berger, ma già  nel corso del secondo giro Rosberg passa a condurre; al giro successivo anche Piquet supera Senna e lo stesso fa Prost nel corso del quinto giro. Senna mantiene la sua posizione fino a pochi giri dalla fine, ad eccezione del tempo dei pit stop verso metà  gara, al termine dei quali ritorna al quarto posto; davanti a lui, nel frattempo, Piquet e Rosberg si giocano la vittoria, con il brasiliano della Williams che ha la meglio in virtù di una strategia a due pit stop contro la sosta singola del finlandese. Negli ultimi due giri si consuma il dramma della McLaren: sia Rosberg che Prost devono alzare notevolmente il piede per via dei consumi troppo elevati, ma nonostante questo il ritmo tenuto durante la corsa gli impedisce di portare a termine la gara; Senna riesce così a recuperare due posizioni, chiudendo la gara al secondo posto a 15 secondi da Piquet; nonostante il ritiro, i due piloti della McLaren verranno classificati al quinto e al sesto posto. In classifica generale Mansell prende il largo con 51 punti contro i 44 di Prost, mentre Senna sale a 42.

 

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Partenza: Senna parte benissimo davanti a Berger

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Primi giri di gara: Senna, già  passato da Rosberg e Piquet, precede Berger, Prost, Mansell, Alboreto, Arnoux e Patrese

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Nell'agosto del 1986 la Formula 1 oltrepassa per la prima volta la cortina di ferro e va sul circuito di Budapest per il Gran Premio d'Ungheria. Sul nuovo circuito dell'Hungaroring la pole va ancora ad Ayrton Senna che precede Piquet, Prost e Mansell, tutti racchiusi in 6 decimi. Al via il pilota della Lotus mantiene la prima posizione mentre dietro a lui si portano le Williams di Piquet e Mansell; l'intera gara è una lotta continua e serrata tra i due brasiliani: al dodicesimo giro Piquet prende la testa della gara, ma dopo i consueti pit stop di metà  gara si ritrova ancora una volta dietro a Senna; il pilota della Williams è però più veloce del connazionale e in breve tempo riesce a ricucire il margine che lo separava dalla vetta della gara. A 20 giri dalla fine si giunge all'epilogo: dopo aver provato per la prima volta il sorpasso all'interno della prima curva, finendo però poi largo, il pilota della Williams fa un secondo tentativo all'inizio del 57° giro; Senna si porta a centro pista per difendere la posizione, ma Piquet si inventa un sorpasso pazzesco all'esterno della prima curva: la sua Williams va in sovrasterzo, ma lui riesce a gestirla e a conquistare la posizione nei confronti del connazionale della Lotus. Negli ultimi giri non c'è più storia: Piquet riesce a guadagnare un secondo al giro nei confronti di Senna e taglia il traguardo dopo due ore di gara massacrante con 17 secondi di vantaggio sul rivale. Con questi 6 punti Senna si riporta in seconda posizione in classifica con 48 punti, a 7 lunghezze dal leader Mansell.

 

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In Austria la griglia di partenza vede insediarsi nelle prime file le Benetton, le McLaren e la Brabham di Patrese, tutte vetture che, solitamente, al termine delle prove occupavano posizioni più arretrate; sul circuito dell'Osterreichring Senna, autentico mattatore delle qualifiche fino a quel momento, non riesce a fare meglio dell'ottava posizione a 1.7 secondi dal poleman Teo Fabi. Alla partenza il brasiliano riesce a guadagnare una posizione grazie alla partenza poco felice di Patrese e si insedia al settimo posto alle spalle di Rosberg; per Senna il Gran Premio d'Austria sarà  però una gara da dimenticare: dei problemi elettrici lo costringono prima a due soste ai box al ritiro dopo soli 13 giri. In una gara falcidiata dai guasti meccanici anche le due Williams si devono ritirare, cosicchè l'unico pilota tra quelli di testa a guadagnare punti pesanti è Prost, che vince la gara e si porta a sole due lunghezze da Mansell in campionato scavalcando Senna.

 

Scintille

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Questa credo sia Zeltweg, ma non sono sicuro

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Alla Bosch

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Il resoconto del weekend monzese si limita alle sole qualifiche, dove Senna si piazza in quinta posizione a 8 decimi da Fabi, ancora una volta in pole position con una Benetton in gran forma. Ne lui nè Prost, secondo in qualifica, hanno tuttavia potuto sfruttare la prima fila, visto che hanno avuto dei problemi tecnici che hanno costretto il primo a partire in ultima fila e il secondo dai box con la macchina di riserva; al via Senna si trova quindi di fatto in terza posizione, ma come detto la sua gara non dura che poche centinaia di metri: subito dopo la luce verde la sua macchina ha un problema alla frizione che lo costringe al ritiro. La gara vede la doppietta delle due Williams con Piquet davanti a Mansell; a tre gare dalla fine del campionato Senna si trova in quarta posizione in classifica a 13 punti da Mansell, a 8 da Piquet e a 5 da Prost.

 

Ai box

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Peccato per la scarsa qualità  delle riprese, con la stessa precisione delle immagini di gara si capirebbe molto di più il senso della velocità .

 

https://www.youtube.com/watch?v=dOFi2YHTH0Y

 

Qui stava anche migliorando , ma il v6 è esploso all'ultima curva.

https://www.youtube.com/watch?v=_DPw-nA7hPE

 

In quel weekend si toccarono velocità  mai viste prima di allora , fino a 350 km/h.

Modificato da alexf1fan
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L'ultima tappa europea del campionato '86 è il Gran Premio del Portogallo. Sul circuito dell'Estoril Senna conquista un'altra pole position, che fa il paio con la prima in carriera ottenuta l'anno prima, con 8 decimi di vantaggio su Mansell e un secondo su Prost. La gara non riserva particolari emozioni, almeno nelle prime posizioni: Senna si fa superare da Mansell al via e scivola in seconda posizione, piazzamento che perderà  per un solo giro in occasione del cambio gomme di metà  gara; il secondo posto consentirebbe a Senna di mantenere in vita delle speranze di conquistare il titolo iridato dell'86, sia pur molto flebili; a poche curve dalla fine, invece, la Lotus #12 rimane senza benzina e si ammutolisce; Senna percorre a velocità  ridotta le ultime curve, ma la sua vettura si ferma sul rettilineo principale prima di tagliare il traguardo. Il brasiliano viene classificato al quarto posto a un giro dietro al vincitore Mansell, a Prost e a Piquet. Con questo risultato Senna sale a 51 punti in classifica generale, a 19 da Mansell; con sole due gare ancora da disputare e con un massimale di 18 punti ancora a disposizione, Senna deve dire definitivamente addio alle sue velleità  di titolo.

 

Un gran classico

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Ah bene ... sai anche del Gp commerativo che si svolgerà  in quei giorni? Io ci voglio partecipare

 

 

dovrebbe essere la domenica

 Questo interessa molto anche a me! Visto che proprio in questi giorni sto decidendo quando venire su a Imola e una delle opzioni è proprio la domenica.

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Dopo 16 anni di assenza la Formula 1 ritorna in Messico. Sul rinnovato circuito dedicato ai fratelli Rodriguez, sconosciuto a tutti i piloti presenti, Ayrton Senna conquista la sua ottava pole position stagionale con quasi 3 decimi di vantaggio su Piquet e oltre mezzo secondo su Mansell. Lo spunto al via di Senna è buono, ma nonostante questo Piquet riesce ad affiancarlo sul lungo rettilineo di partenza; alla prima staccata Senna arriva lungo quel tanto che basta per permettere a Piquet di infilarlo e conquistare la testa della gara, mentre il pilota della Lotus scivola in seconda posizione; dietro ai due brasiliani ci sono Berger e Prost, col francese che nei primi giri di gara riesce a scavalcare l'austriaco. Il quartetto di testa procede compatto fino a poco prima della metà  gara, quando Prost, Piquet e Senna (nell'ordine) rientrano ai box per il loro cambio gomme; l'unico a non fermarsi è proprio Berger che, grazie al perfetto rendimento delle sue gomme Pirelli riesce a proseguire senza particolari problemi, girando inoltre su un buon ritmo di gara. Dopo i pit stop Berger si trova al comando con un gran margine sugli inseguitori, capitanati però da Ayrton Senna che nella girandola dei cambi gomme è riuscito a scavalcare Piquet; il rendimento delle Goodyear in quel Gran Premio, tuttavia, era veramente pessimo: sia Piquet che Senna sono stati costretti ad effettuare una seconda sosta ai box, scivolando così in terza e quarta posizione, mentre tra i primi solo Prost è riuscito a minimizzare (per quanto possibile) i problemi di blistering delle Goodyear e a portare a termine la corsa con un solo cambio gomme; il GP del Messico vede quindi la prima vittoria in carriera di Berger e la prima vittoria nella storia della Benetton, ottenuta per giunta al suo primo anno in Formula 1 (anche se la squadra della famiglia trevigiana altro non era che la ex Toleman); Senna chiude la gara in terza posizione davanti alle Williams di Piquet e Mansell. Con questo risultato Senna consolida la sua quarta posizione in classifica generale dietro a Mansell, Prost e Piquet.

 

Partenza

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Davanti a Prost

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  • leopnd changed the title to Ayrton Senna

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