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Ayrton Senna


Luke36

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Per la tappa conclusiva della stagione, la Formula 1 si trasferisce ad Adelaide per il primo Gran Premio d'Australia valido per il campionato del mondo. Su una pista sconosciuta Senna mette tutti gli altri in riga in qualifica, conquistando la settima pole position stagionale con 7 decimi di vantaggio su Mansell; tutti gli altri sono staccati di oltre 2 secondi. Al via Senna si fa sorprendere da Mansell e perde la leadership, ma alla curva 5 riattacca Mansell costringendolo ad andare largo; nello stesso frangente ha un'esitazione in uscita di curva e permette a Rosberg di scavalcarlo. Per i primi 40 giri i due di testa prendono il largo sul resto del gruppo; alla fine del 42° giro Rosberg rientra ai box per il cambio gomme frenando violentemente e traendo in errore Senna, che colpisce il posteriore della Williams perdendo l'ala anteriore; al giro successivo Ayrton prova a rientrare ai box per la sostituzione del muso, ma prende troppo velocemente la piega destrorsa che precede l'entrata della pit lane, finisce sulla sabbia e manca l'ingresso, dovendo percorrere un altro giro a bassa velocità  senza ala anteriore prima di potersi finalmente fermare per il cambio del muso e delle gomme e per la pulitura delle bocche d'ingresso dei radiatori, che nel corso della gara si erano ostruite. Senna riparte dopo 26 secondi in quarta posizione dietro a Rosberg, Lauda e Alboreto, ma già  nel giro di rientro in pista riesce a scavalcare il ferrarista e al 50° si riprende la seconda posizione scavalcando il campione austriaco, alla sua ultima gara in Formula 1, sul rettilineo Brabham. 3 giri dopo Ayrton si prende la testa della gara grazie al pit stop di Rosberg, ma al 55° giro viene nuovamente superato da Lauda, che nel frattempo era riuscito a conservare meglio le gomme, ma due giri dopo si trova nuovamente in testa grazie al problema ai freni che mette fuori gioco il pilota della McLaren. Senna riesce a mantenere la testa per altri 4 giri, con Rosberg che nel frattempo gli si era fatto sotto dopo la sosta, ma al 62° giro viene costretto al ritiro a causa del cedimento del suo motore Renault. A fine gara con la vittoria di Rosberg, Senna perde anche la terza posizione nel campionato piloti, proprio a vantaggio del finlandese; per lui si chiude una stagione complessivamente sfortunata, segnata da parecchi problemi tecnici, ma che in compenso l'ha visto salire per ben 6 volte sul podio, in due occasioni sul gradino più alto

 

Partenza. Mansell riesce a beffare Senna

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Dietro a Rosberg

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Davanti ad Alboreto, Prost, Berger, Surer e Tambay

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La stagione 1986 parte dal Brasile sul circuito di Jacarepaguà  dove Senna conquista la sua prima pole position stagionale con 7 decimi di vantaggio sul connazionale Piquet. In partenza riesce a mantenere la leadership mentre dietro a lui si mette subito in luce Mansell che si porta davanti al compagno di squadra e che affianca Senna sul rettilineo opposto a quello dei box, provando l'attacco al successivo curvone a sinistra; nessuno dei due vuole mollare e inevitabilmente si arriva al contatto; ha la peggio l'inglese che è costretto al ritiro. Al terzo giro Piquet riesce a scavalcare Senna e a portarsi al comando; al 20° giro anche Prost scavalca Senna che due giri dopo rientra ai box per il cambio gomme, operazione effettuata in precedenza anche da Piquet; Ayrton riparte quarto, dietro a Prost, Piquet e Arnoux, ma al 29° giro è già  ritornato in seconda posizione dietro al solo Piquet; con il ritiro di Prost, causato da un problema al motore, la gara non riserva ulteriori emozioni nelle prime posizioni: dopo aver effettuato un altro pit stop a testa, verso il 40° giro, Piquet  vince con 35 secondi di vantaggio su Senna; terzo è Laffite a un minuto.

 

Pit lane

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Sul rettilineo opposto

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La seconda gara del mondiale '86 si corre sul circuito di Jerez de la Frontera, sede del Gran Premio di Spagna, paese dove la Formula 1 torna dopo 5 anni di assenza. Nelle prove ufficiali Senna conquista un'altra pole position, confermandosi sempre più come il re del giro secco; dietro a lui si piazzano le Williams di Piquet e Mansell, staccate però rispettivamente di 8 e 9 decimi. Al via Senna prende la testa e ci resta fino al 40° giro, poco dopo metà  gara, quando viene superato da Mansell; il pilota brasiliano, tuttavia, si mostra più abile del rivale inglese nella gestione delle gomme e al 63° giro, a 10 dalla fine, riesce a riconquistare la vetta della gara seguito da Prost, molto abile ad approfittare della manovra di Senna per infilare a sua volta Mansell; il pilota della Williams, sempre più Leone e sempre meno Mansueto, opta per una tattica disperata: alla fine dello stesso giro rientra ai box per montare gomme nuove: la sua rimonta è furibonda, nei primi giri riesce a recuperare manciate di secondi a Senna, ma inevitabilmente perde del tempo quando deve affrontare il sorpasso di Prost. All'inizio dell'ultimo giro Senna ha solamente un secondo e mezzo di vantaggio su Mansell, distacco che l'inglese recupera in mezza tornata, quando però i punti di sorpasso sono ormai esauriti: per lui resta un'unica  chance: l'accelerazione all'uscita dell'ultima curva. Senna è davanti, ma ha le gomme distrutte e quindi esce peggio di Mansell dall'ultima curva: la Williams #5 si affianca alla Lotus #12 ma il primo a passare sul traguardo è proprio Senna che, per soli 14 millesimi di secondo, riesce a mantenere la vetta della gara e a conquistare la sua terza vittoria in carriera, la prima stagionale; la volata di Jerez è tutt'ora la terza più combattuta nella storia della Formula 1. Grazie a questa vittoria, Senna riesce a portarsi in testa alla classifica del campionato del mondo con 15 punti: è la prima volta per Ayrton.

 

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Ducados

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La stagione 1986 parte dal Brasile sul circuito di Jacarepaguà  dove Senna conquista la sua prima pole position stagionale con 7 decimi di vantaggio sul connazionale Piquet. In partenza riesce a mantenere la leadership mentre dietro a lui si mette subito in luce Mansell che si porta davanti al compagno di squadra e che affianca Senna sul rettilineo opposto a quello dei box, provando l'attacco al successivo curvone a sinistra; nessuno dei due vuole mollare e inevitabilmente si arriva al contatto; ha la peggio l'inglese che è costretto al ritiro. Al terzo giro Piquet riesce a scavalcare Senna e a portarsi al comando; al 20° giro anche Prost scavalca Senna che due giri dopo rientra ai box per il cambio gomme, operazione effettuata in precedenza anche da Piquet; Ayrton riparte quarto, dietro a Prost, Piquet e Arnoux, ma al 29° giro è già  ritornato in seconda posizione dietro al solo Piquet; con il ritiro di Prost, causato da un problema al motore, la gara non riserva ulteriori emozioni nelle prime posizioni: dopo aver effettuato un altro pit stop a testa, verso il 40° giro, Piquet  vince con 35 secondi di vantaggio su Senna; terzo è Laffite a un minuto.

 

Pit lane

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Sicuro che non sia Imola?

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La seconda gara del mondiale '86 si corre sul circuito di Jerez de la Frontera, sede del Gran Premio di Spagna, paese dove la Formula 1 torna dopo 5 anni di assenza. Nelle prove ufficiali Senna conquista un'altra pole position, confermandosi sempre più come il re del giro secco; dietro a lui si piazzano le Williams di Piquet e Mansell, staccate però rispettivamente di 8 e 9 decimi. Al via Senna prende la testa e ci resta fino al 40° giro, poco dopo metà  gara, quando viene superato da Mansell; il pilota brasiliano, tuttavia, si mostra più abile del rivale inglese nella gestione delle gomme e al 63° giro, a 10 dalla fine, riesce a riconquistare la vetta della gara seguito da Prost, molto abile ad approfittare della manovra di Senna per infilare a sua volta Mansell; il pilota della Williams, sempre più Leone e sempre meno Mansueto, opta per una tattica disperata: alla fine dello stesso giro rientra ai box per montare gomme nuove: la sua rimonta è furibonda, nei primi giri riesce a recuperare manciate di secondi a Senna, ma inevitabilmente perde del tempo quando deve affrontare il sorpasso di Prost. All'inizio dell'ultimo giro Senna ha solamente un secondo e mezzo di vantaggio su Mansell, distacco che l'inglese recupera in mezza tornata, quando però i punti di sorpasso sono ormai esauriti: per lui resta un'unica  chance: l'accelerazione all'uscita dell'ultima curva. Senna è davanti, ma ha le gomme distrutte e quindi esce peggio di Mansell dall'ultima curva: la Williams #5 si affianca alla Lotus #12 ma il primo a passare sul traguardo è proprio Senna che, per soli 14 millesimi di secondo, riesce a mantenere la vetta della gara e a conquistare la sua terza vittoria in carriera, la prima stagionale; la volata di Jerez è tutt'ora la terza più combattuta nella storia della Formula 1. Grazie a questa vittoria, Senna riesce a portarsi in testa alla classifica del campionato del mondo con 15 punti:

 

Jerez86 fu una gara veramente estenuante. Nonostante le gomme dell'epoca fossero praticamente di legno farsi 80 giri con 900 cv alla ruota senza distruggerle era un impresa, se poi si aggiungevano bloccaggi e sbandate nei duelli.......

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A Imola Senna conquista la sua terza pole position stagionale davanti, ancora una volta, alle due Williams di Piquet e Mansell, staccate di 5 decimi e di 1.1 secondi. Per una volta sulla sua gara non c'è molto da dire: Senna ha un buono scatto al via e al Tamburello passa davanti a tutti, ma già  nell'allungo che porta alla Villeneuve viene passato di potenza da Piquet. Senna resta secondo fino al quarto giro, quando viene superato di gran carriera dalle due McLaren di Prost e Rosberg e scivola al quarto posto; Ayrton mantiene la sua posizione fino al dodicesimo giro, quando viene costretto al ritiro dal cedimento del suo motore Renault. Nonostante il ritiro, Senna mantiene la testa nel campionato del mondo con 15 punti gli stessi accumulati dal suo rivale Piquet.

 

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Due settimane dopo la gara di Imola, la Formula 1 si sposta sul circuito di Montecarlo per il GP di Monaco. In qualifica la pole va a Prost, mentre Senna deve accontentarsi della terza posizione, a mezzo secondo dal francese e alle spalle anche di Mansell. Al via Prost tiene la testa mentre Senna brucia Mansell e si porta in seconda posizione; il brasiliano non riesce tuttavia a tenere il ritmo del campione del mondo in carica, che quindi si invola. Dietro a Senna emerge molto bene Rosberg che in una trentina di giri riesce a liberarsi di Alboreto e Mansell e a portarsi negli scarichi della Lotus; al 32° giro il finlandese rientra ai box per la sua sosta, mentre Senna prosegue; tre giri dopo è la volta di Prost, che dopo il cambio gomme rientra in pista alle spalle del brasiliano; Ayrton prova a resistere con le gomme vecchie, ma quei motori sottoponevano le gomme a degli stress troppo elevati perchè potessero resistere un intero Gran Premio, anche in una pista come quella di Montecarlo: al 42° giro anche Senna è costretto ai box e quando torna in pista non solo si ritrova dietro a Prost, ma anche a Rosberg, che era riuscito a trarre un gran vantaggio dalle sue gomme nuove. Per una volta Montecarlo non riserva grossi colpi di scena e negli ultimi giri di gara le posizioni non cambiano più: vince Prost davanti a Rosberg e a Senna, staccato di quasi un minuto. In campionato Senna scivola in seconda posizione con 19 punti, 3 in meno di Prost, nuovo leader della classifica.

 

Casino

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  • leopnd changed the title to Ayrton Senna

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