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Showing content with the highest reputation on 08/16/16 in all areas

  1. FERRARI F40 GTE Su richiesta del presidente di Ferrari France Daniel Marin, nel 1989 in collaborazione con Michelotto automobili fu sviluppata la F40 LM. Il debutto avvenne a Laguna Seca nella classe GTO del campionato IMSA e con Jean Alesi alla guida ottenne il terzo posto. L’idea di Daniel Marin era quella di farla correre a Le Mans ma questo si verificò mai. La F40 LM era dotata del motore denominato F120 B derivante dallo stradale F120A da 3 litri. Le uniche differenze riguardavano il rapporto di compressione portato a 8:1 da 7,7:1, elettronica nuova e turbocompressori maggiorati. Con queste modifiche l’F120 B era in grado di sviluppare in configurazione da qualifica 880 CV mentre in gara si attestava sui 720 CV. Ferrari F40 LM Nel 1994 venne sviluppata una nuova versione per correre nel BPR Global GT Series denominata F40 GTE. In questa versione il motore fu portato a 3,5 litri e per regolamento era dotato di flange che ne limitavano la potenza a 660 CV. A differenza della versione LM, la GTE era dotata di cambio a sei marce e freni in carboceramica. Il debutto avvenne a Jarama col team Strandell ma Olofsson e Della Noce ottengono solo un ritiro. La prima vittoria arrivò qualche gara dopo, alla 4 ore di Vallelunga e nella gara successiva di Spa arrivò un secondo posto. Nel ’94 avvenne anche il debutto a Le Mans con Olofsson/Angelastro/Angelelli ma la gara si concluse solo al 51° giro. Nel 1995 i migliori risultati furono tre terzi posti a Monza, Suzuka e Silverstone con Olofsson/Della Noce e la vittoria ad Anderstorp con Fertè/Thèvenin del Piolt Aldix Racing che ottennero anche un secondo posto a Silverstone. Nelle altre gare si ebbero tanti problemi di affidabilità che spesso portarono al ritiro. Nella 24 ore di Le Mans del ’95 arrivò solo un 12° e un 18° posto. Ferrari F40 GTE #40 Fertè/Thèvenin Pilot Aldix Racing Nel 1996 nel BPR arrivarono tanti piazzamenti a punti a qualche podio conditi dalla vittoria di Olofsson/Della Noce ad Anderstorp dimostrando di aver migliorato l’affidabilità ma ormai le Porsche 911 GT1 e le McLaren F1 GTR erano troppo competitive. A Le Mans tutte le F40 iscritte si ritirarono. Ferrari F40 GTE #44 Della Noce/Olofsson/Rosenblad alla 24 ore di Le Mans del 1996
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  2. Oddio, scusatemi ma ho passato un periodo un po' così... Domani torno dalle "ferie" ma non potrò fare molto, decideremo cosa fare...
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  3. Chissà se era scattato il sensore del track limits?
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  4. Sempre Patrese... Il bello della via di fuga in asfalto...
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  5. DATI GENERALI Scuderia: Tyrrell Racing Organisation Anno di produzione: 1990 Motore: Ford Cosworth DFR V8 3494cc Telaio: Monoscocca in alluminio e fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Ockham (GBR) Progettista: Harvey Postlethwaite, Jean-Claude Migeot Impiegata nel: 1990 Piloti: Satoru Nakajima, Jean Alesi STATISTICHE GP Disputati: 2 Podi: 1 Miglior risultato:
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  6. secondo me visti i risultati e le prospettive (nello stradale vincerebbe solo qualche tappa) potrebbe anche pensarci ad abbandonare lo stradale per puntare solamente sulla pista
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  7. Monza 1968 Chris Amon e la sua bella Ferrari 312
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  8. Lorenzo Dalla Porta al posto di Fenati da Brno. Ottima scelta direi.
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  9. Sent from my LG-H815 using P300 FORUM mobile app
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  10. Considerando che è stato anche abbattuto a metà gara. Grande reazione psicologica Sent from my LG-H815 using P300 FORUM mobile app
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  11. Visto che alla prossima si torna a Spa: Per non dimenticare di cosa era capace.
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  12. Pensavo a una cosa. Nel 1936 la Mercedes-Benz ebbe la più disastrosa stagione della sua storia (almeno fino al 2010): ottenne due vittorie a inizio anno con Caracciola, a Monaco e Tunisi, e poi sprofondò in un crisi tecnica irrisolvibile, mentre l'annata veniva dominata da Rosemeyer sull'Auto Union (primo all'Eifel, a Pescara, al GP di Germania, al GP di Svizzera e al GP d'Italia con relativo titolo di Campione Europeo, l'equivalente dell'attuale mondiale piloti), validamente contrastato da Nuvolari su Alfa Romeo (primo a Barcellona, in Ungheria e a Livorno). Ebbene, pur nella seconda parte di quella stagione disastrosa, Caracciola sapeva lanciare scampoli di classe incredibili. Rudolf non era uno specialista delle pole position, ma al GP di Svizzera, sul pericolosissimo circuito del Bremgarten a Berna, fece la pole staccando di un secondo e quattro decimi l'Auto Union di Rosemeyer (col quale in gara ebbe un pesante diverbio, proseguito in albergo). Ennesima prova di un talento magari meno spettacolare degli altri Titani, ma secondo a nessuno.
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  13. Ottimo risultato parziale, mi mangio le mani per un paio di possibili ori buttati nel cesso.
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  14. Traduzione letterale: "un italiano piange col moccio e acqua" Più o meno come se da noi dicessero: "brutto crucco mangia patate"
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  15. 1000 Km di Buenos Aires 1970 Jochen Rindt con la Porsche 908/02 (Escuderia Nacional) che condivideva con lo spagnolo Alex Soler-Roig. Arrivarono secondi.
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  16. 12 ore di Reims 1965 La Ferrari 365 P2 della NART portata alla vittoria dal messicano Pedro Rodriguez e dal francese Jean Guichet
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  17. e le interviste sono molto meno banali. per esempio quella di campriani rilasciata dopo aver vinto il primo oro mi è piaciuta molto.
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  18. Due considerazioni molto rapide su queste Olimpiadi in confronto con la F1: si ritorna a vedere atleti col fisico da atleta si ritorna ad avere un fattore imprevidibilità
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  19. Ultimamente in pista non mi pare il Montoya più aggressivo di sempre onestamente. Per me non vuole dirlo ma pensa al WEC.
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  20. "Io discendo da famiglia italiana, anzi terrona come dite voi. I miei avi erano campani, si chiamavano Caracciolo, poi si trasferirono in Renania dove sono nato. Ma se e' vero che il sangue di una generazione può dirsi puro anche dopo 300 anni credo di essere ancora in tempo per dichiararmi quasi napoletano".
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  21. Ungheria 1994 Sent from my LG-H815 using P300 FORUM mobile app
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  22. Prime due settimane di ritorno al lavoro molto divertenti e anche produttive. Riorganizzato il magazzino automatico degli inserti e razionalizzata la gestione degli ordini di utensili e degli stessi inserti. Adesso passa tutto da me, fornitori compresi, e questo permette ai miei capi di concentrarsi su cose più importanti (siamo pur sempre una piccola azienda con una trentina di dipendenti). Mi occupo anche di controllare la corretta compilazione degli ordini di produzione, i quali vengono preparati da un collega amministrativo che ha sempre avuto bisogno di un supporto tecnico. Ora ce l'ha; lui è più tranquillo, gli ordini saranno un po' meno incasinati e i colleghi dei reparti diminuiranno le bestemmie (era una cosa che mi mandava in bestia perchè spesso dovevo andare a farli correggere). Per tenermi in movimento, oltre a fare stretching in ufficio, smisto la burocrazia interna (ordini, bolle, certificati) tra l'amministrazione e i reparti produttivi, in modo che i colleghi non si debbano muovere dal posto di lavoro. Non sono velocissimo (anche perchè le scarpe antinfortunistiche sono delle discrete zavorre) ma l'importante è che il documento arrivi a destinazione. Faccio lo zoppony express Ovviamente seguo ancora il mio reparto, ora gestito in splendida autonomia da un collega più giovane, nel caso ci sia bisogno di un consiglio tecnico. E' una fortuna avere colleghi che conoscono il significato e il valore della parola "collaborazione". In più faccio anche da tappabuchi, come l'altro giorno quando c'era bisogno di assemblare dei piccoli complessivi vite/madrevite e così ho anche ritrovato il piacere di sporcarmi le mani con l'olio della rullatura. Sul versante del recupero le fisico le notizie sono ancora migliori. La fisioterapista vede piccoli miglioramenti ogni volta, fegato e reni sono ancora a posto nonostante la terapia. La glicemia sfugge un po' (7.1% di glicata) ma la dose di cortisone è ancora alta e a tavola non sto esattamente a stecchetto (eccheccazzo...). Ma la vera buona notizia è arrivata dalla RMN di giovedì, la prima da quando sono uscito dal S.Raffaele. Alla fine il medico è uscito e mi ha chiesto come mi sentivo, come stavo. Gli ho detto che stavo benissimo e lui mi ha risposto che non c'è edema e voleva una conferma delle mie reali condizioni.
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