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Minardi Team


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Quale  è stato secondo lui, il pilota italiano tecnicamente piu dotato e valido che gli sia passato tra le mani?

E se tornasse indietro il tempo, la scelta che NON rifarebbe.

 

Qui Minardi è partito un po' per la tangente, nel senso che ha considerato tutti i suoi piloti e non solo gli italiani.

 

Quello a cui è più legato è Piero Martini ("per me era come un figlio").

Il più forte di tutti è stato senza dubbio Alonso.

Ha raccontato il famoso aneddoto del test di Jerez e un altro riferito alle libere di Melbourne 2001. Loro conoscevano giià  Marques e lo consideravano un onesto mestierante, non velocissimo ma affidabile e concreto. Alonso gli rifilò due secondi fin dalle prime libere, pur non avendo potuto fare test.

 

La scelta che non rifarebbe è il contratto con la Ferrari.

Per inciso, nel 1989 la Minardi ha ottenuto l'11° posto tra i costruttori con un budget complessivo di 1.2 milioni di dollari. Il 7° posto del 91 è costato 11.5 milioni di dollari.

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Ma io intanto gli farei una domandina (forse un po' scontata) in generale su come si sta muovendo il mercato piloti in F1 (perché mi sembra sia successa una piccola rivoluzione tra il 2013 e il 2014) e quali piloti lui troverebbe più meritevoli di un buon sedile per il 2014 o a cui darebbe una chance.

Poi gli chiederei che ruolo ha realmente la Ferrari e il FDA nella scelta e gestione dei giovani talenti, secondo quali criteri si basa il tutto e se lui intravede qualche giovane di belle speranze (aldilà  dell'FDA) che possa seriamente un giorno non dico debuttare in questa F1 ma almeno farsi un nome di prestigio.

 

Per quanto riguarda la prima parte della domanda, Minardi stesso mi ha disarmato ancora prima di fargliela.

Ha accennato ai test di Sakhir dicendo che ci sono team che non riescono ad usare il KERS e quindi dispongono di 60/80 hp in meno ("noi lo sapevamo già  prima di essere in pista"), poi ha chiosato dicendo che quest'anno vincerà  chi va più piano. A quel punto non sapevo veramente su quali basi porgli la tua domanda.

 

Per quanto riguarda la FDA c'è un "conflitto di interesse" in quanto lui, per conto della CSAI, gestisce il tutto insieme al figlio Giovanni (manager di Fuoco e Marciello). Questi ultimi sono gli eletti ("selezionati e sostenuti dalla Ferrari") che si spera diventino i futuri italiani al volante delle Rosse in F1, ma la pecunia resta l'ostacolo più grande.

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La domanda che gli porrei è la seguente:  Secondo lui quale è stata la miglior monoposto Minardi che abbia calcato le piste e quale monoposto secondo lui non abbia espresso appieno il proprio potenziale. :)

 

Ha risposto Tredozi facendo un excursus di tutte le Minardi a partire dall'89 fino al 2005.

L'ingegnere (Minardi lo chiama così) ha detto pregi e difetti di ogni monoposto e, per quanto ho capito io, credo che la migliore sia stata la M189 mentre quella da cui si aspettava di più è stata la M02.

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Io avrei quella che non era stata fatta l'altra volta, se sono ancora in tempo. Visto che per la Wiki mi sono documentato un pò sul '95 vorrei sapere quanto ha influito sotto il punto di vista tecnico ed economico il brusco divorzio con la Mugen poche settimane prima dell'inizio della stagione; sempre a questo proposito vorrei sapere in che misura tale avvenimento può aver influenzato il rendimento della sua squadra negli anni successivi ('96, '97...)

 

Grazie

 

E' stata una botta mica da ridere, anche perchè gli accordi erano già  molto avanti. Minardi e Tredozi avevano fatto già  diverse missioni in Giappone per incontrare Hirotoshi Honda e i suoi tecnici.

Erano riusciti anche in una "mission impossible" quale il convincere i giapponesi ad utilizzare l'elettronica Magneti Marelli invece di quella Honda.

Il problema giunse al momento di concretizzare il tutto economicamente. Il socio Beppe Lucchini, re dell'acciao, tergiversò un po' troppo in attesa di una fidejussione e Briatore si infilò nella trattativa come solo lui sa fare e si portò a casa la fornitura.

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Giancarlo sempre un grande, una volta l'ho incontrato e giuro che mi sono emozionato un pochetto stringedogli la mano

 

E' sempre di una disponibiltà  ammirevole.

Alla fine dell'incontro mi sono riservato di "rompergli i coglioni" anche in future occasioni.

 

Sarà  a Imola anche lui il 1° maggio.

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E' stata una botta mica da ridere, anche perchè gli accordi erano già  molto avanti. Minardi e Tredozi avevano fatto già  diverse missioni in Giappone per incontrare Hirotoshi Honda e i suoi tecnici.

Erano riusciti anche in una "mission impossible" quale il convincere i giapponesi ad utilizzare l'elettronica Magneti Marelli invece di quella Honda.

Il problema giunse al momento di concretizzare il tutto economicamente. Il socio Beppe Lucchini, re dell'acciao, tergiversò un po' troppo in attesa di una fidejussione e Briatore si infilò nella trattativa come solo lui sa fare e si portò a casa la fornitura.

Grazie mille.

 

Quello a cui è più legato è Piero Martini ("per me era come un figlio").

Non avevo dubbi, sia perchè era nipote di Giancarlo sia perchè ha portato la squadra ad ottenere tutti i suoi traguardi più importanti: con lui il debutto, con lui il primo punto a Detroit '88, con lui il 5° posto a Silverstone '89 che, assieme al sesto di Sala, ha tirato fuori la Minardi dalle prequalifiche, sua la prima fila a Phoenix l'anno dopo, suoi i primi 2 dei 3 quarti posti totali conquistati dalla Minardi nella sua storia.

 

Per inciso, nel 1989 la Minardi ha ottenuto l'11° posto tra i costruttori con un budget complessivo di 1.2 milioni di dollari. Il 7° posto del 91 è costato 11.5 milioni di dollari.

Pazzesco, oggi in Formula 1 con 1.2 milioni non si fa niente di niente, le squadre più piccole (Marussia e Caterham) hanno un budget 70-80 volte superiore per ottenere risultati molto peggiori.

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Ha risposto Tredozi facendo un excursus di tutte le Minardi a partire dall'89 fino al 2005.

L'ingegnere (Minardi lo chiama così) ha detto pregi e difetti di ogni monoposto e, per quanto ho capito io, credo che la migliore sia stata la M189 mentre quella da cui si aspettava di più è stata la M02.

 

Grazie mille per aver posto la domanda :) ......penso che con lui sia piacevole colloquiare :)

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Si, anche se è più attento ai dettagli tecnici rispetto agli aneddoti.

Minardi è molto più "romantico", ogni tanto infila qualche termine dialettale, insomma è più affabulatore.

 

Scambiando un paio di battute scherzose gli ho buttato li un quand'è che ci giochiamo il mondiale

Lui in romagnol-slang "uè l'è mia na partita a briscola ha ha.." 

 

piccola curiosità , lui era impegnato a parlare con qualcuno e io ho chiesto alla signorina graziosa del suo staff se me lo può chiamare appena possibile

lei mi dice che sta parlando di affari, di contratti, passa un pò più tardi mi dice

 

dopo 10/15 minuti ritento e lui era ancora li col tipo, chiedo alla tipetta graziosa, lei fa per attirare l'attenzione ma non li vuole disturbare, quindi mi dice "mi spiace ma.."

allora faccio qualche movimento atto a richiamare io la la sua attenzione (del tipo gli faccio scoppiare un pneumatico slick, gli avvio il motore della F1 e lo metto a manetta, salgo sulla monoposto e inizio a fare testacoda etc.. robe innocenti così insomma :rotfl2:

 

Lui mi vede, io lo chiamo con un gesto, chiede permesso un attimo al suo interlocutore e vien da me, gli dico sorry ma son qui di passaggio e non avevo tutta la giornata per poterla aspettare solo per un saluto, lui era quasi più divertito di me :asd:

Grande persona, non penso che con un Luca da Montezemolo una tattica così avrebbe funzionato

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Prego l'amico Estilobardi di completare le mie risposte se mancanti di qualcosa.

Giò sei stato super professionale, se non c'eri tu a rivolgere qualche domanda a Minardi, i presenti non avrebbero chiesto nulla, solo Mario Lega oltre a te ha fatto una domanda. àˆ stata una piacevole serata e aldilà  degli aspetti tecnici e della storia della scuderia mi è piaciuto molto il racconto sul rapporto che Giancarlo Minardi aveva con il Drake.

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Grazie mille.

 

Non avevo dubbi, sia perchè era nipote di Giancarlo sia perchè ha portato la squadra ad ottenere tutti i suoi traguardi più importanti: con lui il debutto, con lui il primo punto a Detroit '88, con lui il 5° posto a Silverstone '89 che, assieme al sesto di Sala, ha tirato fuori la Minardi dalle prequalifiche, sua la prima fila a Phoenix l'anno dopo, suoi i primi 2 dei 3 quarti posti totali conquistati dalla Minardi nella sua storia.

Direi di Martini anche il quinto dell'Estoril '89 con passaggio in testa al gran premio e il terzo posto in griglia dietro a Senna e Prost (Ayrton Senna e Alain Prost!) ad Adelaide

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  • 1 month later...
  • 3 weeks later...

Bellissimo 3D. Me lo sono letto tutto di un fiato...

Solo una domanda: nelle sue chiacchierate, Minardi (o qualche altro interlocutore) ha mai parlato o accennato alla "disastrosa" esperienza con il il Subaru - Motori Moderni? Sul perché sia finita... beh, è evidente. Ma sul perché e sul come sia realmente iniziata ho trovato pochissime notizie...

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  • 2 weeks later...

A proposito di Fitti: quello stesso anno ci fu l'episodio del contatto 'fratricida' sul traguardo di Monza, che il brasiliano sulle prime prese male. Non ricordo se poi accettò (e vi credette, soprattutto - mi pare si disse che gli mostrarono la telemetria del compagno)  le scuse di Martini e in che rapporti rimasero poi i due.  

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Bellissimo 3D. Me lo sono letto tutto di un fiato...

Solo una domanda: nelle sue chiacchierate, Minardi (o qualche altro interlocutore) ha mai parlato o accennato alla "disastrosa" esperienza con il il Subaru - Motori Moderni? Sul perché sia finita... beh, è evidente. Ma sul perché e sul come sia realmente iniziata ho trovato pochissime notizie...

 

Non era la Coloni con il motore Subaru?

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A proposito di Fitti: quello stesso anno ci fu l'episodio del contatto 'fratricida' sul traguardo di Monza, che il brasiliano sulle prime prese male. Non ricordo se poi accettò (e vi credette, soprattutto - mi pare si disse che gli mostrarono la telemetria del compagno)  le scuse di Martini e in che rapporti rimasero poi i due.  

 

 

Chi c'era(ai box intendo) mi ha raccontato che nel dopogara le urla di Minardi si sentivano fino a Lesmo....

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Chi c'era(ai box intendo) mi ha raccontato che nel dopogara le urla di Minardi si sentivano fino a Lesmo....

 

Non ho copia dei giornali dell'epoca, ma mi par di ricordare che Minardi difese pubblicamente Martini. Da quel che scrivi, direi che il boss i panni sporchi li abbia lavati, e anche bene, in casa (il che conferma il sospetto che Piero, pur se abitualmente corretto, quella volta la furbatina la fece)...

Modificato da Quinta Piena
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