61066 Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 Apro questo thread sull'onda dell'incontro di ieri sera. Gian Carlo era in formissima e ci ha tenuto compagnia per più di 2 ore, con tanto di bis. Devo dire che ho potuto apprezzare un Minardi diverso da quello che parla in TV o viene descritto sulla stampa. Molto schietto, moderatamente polemico ma comunque pungente, un uomo che sembrava volersi togliere alcuni sassolini dalle scarpe, seppur davanti a una platea limitatissima (saremo stati una trentina). Scriverò più diffusamente stasera (adesso devo andare a fare dei trucioli) ma intanto vi dò una dritta suggerita da lui (magari la sapete già ma io no): Porsche e Toyota hanno un motore turbo da F1 al banco. Seguiranno aneddoti vari (sperando di ricordarmeli tutti) su Ferrari, Minardi, ecc. A stasera. 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
RoccoL Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 Ma è vera la storia,che SENNA,se non fosse successo quello che è successo a Imola,avrebbe chiuso la carriera guidando per Minardi?. Link to comment Share on other sites More sharing options...
61066 Posted June 12, 2013 Author Share Posted June 12, 2013 Ma è vera la storia,che SENNA,se non fosse successo quello che è successo a Imola,avrebbe chiuso la carriera guidando per Minardi?.Ayrton disse che avrebbe vinto 5 mondiali e poi si sarebbe ritirato dopo una stagione in Minardi. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Andrea Gardenal Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 Link to comment Share on other sites More sharing options...
61066 Posted June 12, 2013 Author Share Posted June 12, 2013 Fu Paolo Barilla, all'epoca pilota Minardi in F2, che nel 1981 consigliò a Gian Carlo di andare a visionare un giovane brasiliano che correva in F.Ford e che aveva le stimmate del Campione.Minardi lo andò a vedere prima a Thruxton e poi a Hockenheim dove, dopo l'ennesima vittoria, gli propose di correre x lui in F2 l'anno seguente, offrendogli 50 milioni di lire.Ayrton lo ringraziò e gli espresse riconoscenza ("sei il primo che mi offre dei soldi x correre, non lo dimenticherò" ) ma declinò:"Mi dispiace ma devo seguire il programma che mi sono imposto facendo un passo alla volta perché il mio obiettivo è di diventare campione del mondo di F1 nel 1988" 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
mur354n80 Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 Minardi di piloti e persone ne capiva eccome, vi faccio un esempio Alonso che forse è il miglior pilota del mondo ha esordito con lui nel 2001 Link to comment Share on other sites More sharing options...
RoccoL Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 Ayrton disse che avrebbe vinto 5 mondiali e poi si sarebbe ritirato dopo una stagione in Minardi. Se solo SENNA avesse vinto quei famosi 5 mondiali,magari anche Minardi ne avrebbe beneficiato....insomma....sponsor,motoristi,tecnici ed altro avrebbero fatto la coda pur di associare il proprio nome a SENNA alla guida di una MInardi. Link to comment Share on other sites More sharing options...
61066 Posted June 12, 2013 Author Share Posted June 12, 2013 Se solo SENNA avesse vinto quei famosi 5 mondiali,magari anche Minardi ne avrebbe beneficiato....insomma....sponsor,motoristi,tecnici ed altro avrebbero fatto la coda pur di associare il proprio nome a SENNA alla guida di una MInardi.Ci si andò vicini nell'inverno 92/93, quando Ayrton arrivò ai ferri corti con Ron Dennis e aveva espresso a Minardi il desiderio di prendersi un anno sabbatico. Minardi gli disse che sarebbe stato controproducente anche x uno come lui e allora Ayrton gli disse che avrebbe corso x lui in attesa di tempi migliori.Alla fine Senna raggiunse un accordo definitivo con Dennis prima di Imola per il quale, grazie anche alla "carboneria" con Minardi, riuscì a strappare un ingaggio rendimento che prevedeva un premio di circa 2 milioni di dollari x la vittoria e circa 200.000 x ogni punto conquistato. Link to comment Share on other sites More sharing options...
RoccoL Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 (edited) Ci si andò vicini nell'inverno 92/93, quando Ayrton arrivò ai ferri corti con Ron Dennis e aveva espresso a Minardi il desiderio di prendersi un anno sabbatico. Minardi gli disse che sarebbe stato controproducente anche x uno come lui e allora Ayrton gli disse che avrebbe corso x lui in attesa di tempi migliori. Alla fine Senna raggiunse un accordo definitivo con Dennis prima di Imola per il quale, grazie anche alla "carboneria" con Minardi, riuscì a strappare un ingaggio rendimento che prevedeva un premio di circa 2 milioni di dollari x la vittoria e circa 200.000 x ogni punto conquistato. Come andò il 93,forse a Dennis conveniva fare un "normale" contratto a SENNA....strano che uno tirchio come Dennis non lo avesse preventivato. Edited June 12, 2013 by RoccoL Link to comment Share on other sites More sharing options...
mur354n80 Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 Come andò il 93,forse a Dennis conveniva fare un "normale" contratto a SENNA....strano che uno tirchio come Dennis non lo avesse preventivato. a dire la verità fu tutto un disegno di Senna, quell'uomo era un genio... Cmq il fatto dell'82 che sapevo, fa capire quanto "talento" avesse Minardi capì subito che quel Da Silva sarebbe diventato il miglior pilota del mondo... Link to comment Share on other sites More sharing options...
61066 Posted June 12, 2013 Author Share Posted June 12, 2013 Come andò il 93,forse a Dennis conveniva fare un "normale" contratto a SENNA....strano che uno tirchio come Dennis non lo avesse preventivato.Esatto. Infatti Ayrton godette tantissimo nel portare via molti più soldi a quel verme (umanamente parlando) 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
RoccoL Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 Ultima cosa....io ho un dubbio....quanto Minardi venne "boicottato" dalla Ferrari?....o meglio....non ebbe un aiuto?. Link to comment Share on other sites More sharing options...
61066 Posted June 12, 2013 Author Share Posted June 12, 2013 Ultima cosa....io ho un dubbio....quanto Minardi venne "boicottato" dalla Ferrari?....o meglio....non ebbe un aiuto?. Ma allora c'eri anche tu ieri sera Discorso un po' articolato, lo scrivo stasera. Ti posso anticipare che il suo rapporto con Maranello ha vissuto tre epoche distinte: prima e dopo la morte di Ferrari e dopo l'arrivo di Todt. A occhio è rimasto fregato in tutti e 3 i casi. Link to comment Share on other sites More sharing options...
mur354n80 Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 (edited) Ma allora c'eri anche tu ieri sera Discorso un po' articolato, lo scrivo stasera. Ti posso anticipare che il suo rapporto con Maranello ha vissuto tre epoche distinte: prima e dopo la morte di Ferrari e dopo l'arrivo di Todt. A occhio è rimasto fregato in tutti e 3 i casi. e poi qualcuno mi chiede perché non mi piace la Ferrari da un po' di tempo... Edited June 12, 2013 by Muresan80 Link to comment Share on other sites More sharing options...
RoccoL Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 Ma allora c'eri anche tu ieri sera Discorso un po' articolato, lo scrivo stasera. Ti posso anticipare che il suo rapporto con Maranello ha vissuto tre epoche distinte: prima e dopo la morte di Ferrari e dopo l'arrivo di Todt. A occhio è rimasto fregato in tutti e 3 i casi. Magari....è che leggendo all'epoca Rombo,ricordo di qualche articolo piuttosto "pesante" sui rapporti Ferrari/Minardi. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post 61066 Posted June 12, 2013 Author Popular Post Share Posted June 12, 2013 Magari....è che leggendo all'epoca Rombo,ricordo di qualche articolo piuttosto "pesante" sui rapporti Ferrari/Minardi. Breve intro. Nel 1972 Giovanni Liverani e il figlio Franco (detto “Stracciâ€), commercianti di abbigliamento di Lugo, vogliono concretizzare la loro passione per le corse e allestire una scuderia. Loro ci mettono i soldi e l’entusiasmo ma hanno bisogno di qualcuno che abbia un minimo di esperienza e conoscenza del mondo dei motori. Interviene il loro amico Alteo Dolcini, segretario generale del comune di Faenza e fondatore dell’Ente Tutela dei Vini di Romagna, che contatta Gian Carlo Minardi, figlio di Giovanni Minardi, primo concessionario FIAT in Italia. Il giovane Minardi ha anche avuto qualche esperienza come pilota di rally e gare in salita (miglior risultato 3° di classe in una Predappio-Rocca delle Caminate) e partecipa con entusiasmo all’iniziativa. Dolcini ha appena dato vita alla Società del Passatore, ramo ludico-sportivo dell’Ente Tutela, e si decide così di fondare la Scuderia del Passatore. Nello stesso anno nasce la F.Italia, trofeo monomarca antenato dell’attuale F.Abarth e la Scuderia del Passatore affida la sua monoposto al 25 enne lavezzolese Giancarlo Martini. Già al primo anno Martini si mette in luce vincendo 3 gare su 10 e concludendo il campionato al posto d’onore, alle spalle di Giorgio Francia. L’anno successivo Martini trionfa in 10 delle 22 gare in calendario e si aggiudica il titolo battendo, tra gli altri, Piercarlo Ghinzani, Duilio Truffo e Lamberto Leoni. Le vittorie portano i soldi: quelli della CSAI e quelli di Angelo Gallignani, industriale di Fusignano proprietario della Everest Gomma, un’azienda che produce accessori per auto (pedane, mascherine, ecc.). Grazie a tutto ciò, la Scuderia si sdoppia rimanendo in F.Italia e acquistando due March 742 per partecipare all’Euro F2, saltando la F3. I piloti di punta sono Martini e l’argentano Lamberto Leoni. La F2 è roba da duri. Gli avversari si chiamano Patrick Depailler, Hans-Joachim Stuck, Jacques Laffite, Jean-Pierre Jabouille, David Purley, Patrick Tambay, Tom Pryce, John Watson. I ragazzi della Scuderia devono far fronte a corazzate come March Engineering, BP Racing, Ecurie Elf. Martini si comporta egregiamente e conquista 2 punti col 5° posto del Mugello. Queste tre stagioni non sfuggono all’attenzione di Enzo Ferrari. Fase 1: 1974-1988 Nel novembre 1974 l'allora DS Luca di Montezemolo convoca Minardi a Maranello dove il Drake gli fa una proposta molto allettante per far fare esperienza ad alcuni giovani piloti italiani. Questo aveva il secondo fine di placare le accuse di esterofilia lanciate dalla CSAI nei confronti del Drake stesso dopo la vicenda Lauda-Merzario. Il 3 dicembre la Ferrari emana un comunicato nel quale mette l'impianto di Fiorano a disposizione della Scuderia del Passatore per provare le proprie March di F2. Nel secondo semestre del '75 la Ferrari avrebbe poi fornito gratuitamente una sua monoposto di F1 da provare a Misano e Imola. Al termine della selezione, il pilota prescelto disputerà 2 gare di F1 al volante di una Ferrari “satelliteâ€: la Race of Champions a Brands Hatch e l'International Trophy a Silverstone. In seguito la Ferrari della Scuderia Everest avrebbe disputato tutti i GP europei. Il primo di una lunga serie di test si tiene a Misano nel giugno 1975, quando la Scuderia del Passatore diventa Scuderia Everst in omaggio allo sponsor principale. I primi piloti a salire sulla B3 sono Lamberto Leoni e il veneto Gabriele Serblin, poi si avvicendano al volante anche Martini e il romano Maurizio Flammini (si, quello del Flammini Group) e alla fine la scelta cade su Giancarlo Martini. La Marlboro si dimostra molto interessata a questa iniziativa e contatta Minardi offrendogli una sponsorizzazione di 350 milioni di lire (1.5 milioni di euro attuali) per mettere il proprio marchio sulla monoposto ma Minardi sa che il Commendatore ha sempre rifiutato sdegnosamente gli sponsor non tecnici. Ma 350 milioni sono una cifra enorme, Gian Carlo si reca a Maranello e chiede udienza al Vecchio. Il quale, ovviamente, nega il suo consenso per il motivo detto prima. “Minardi, faccia una cosa, proponga agli svizzeri di mettere il marchio sulle sponde del camion. Lì mi sta beneâ€. Chiaramente, Minardi dice che a Losanna non sono degli stupidi ma il Drake è irremovibile. Sconfitto, Minardi si avvia verso la porta ormai rassegnato a dover sputare su tutti quei soldi, quando Ferrari (in dialetto) lo ferma e lo richiama indietro. Gian Carlo ha un brivido: dai, che ha cambiato idea! Torna alla scrivania, si siede e Ferrari gli fa: “Comunque gliela dica quella cosa del camionâ€â€¦ La fase 2 domani. 7 Link to comment Share on other sites More sharing options...
sundance76 Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 Bellissimo! Grazie mille!! Per Gio, romagnolo, queste vicende sono in pratica fatterelli di paese, avvenuti sotto casa Link to comment Share on other sites More sharing options...
61066 Posted June 12, 2013 Author Share Posted June 12, 2013 Bellissimo! Grazie mille!! Per Gio, romagnolo, queste vicende sono in pratica fatterelli di paese, avvenuti sotto casa Più o meno PS Minardi ha poi raccontato che, quando nel 1984 apparve la decal Marlboro sul cofano motore della 126C4, chiese a Ferrari se avesse cambiato idea ma non ottenne risposta Link to comment Share on other sites More sharing options...
61066 Posted June 12, 2013 Author Share Posted June 12, 2013 Un altro bell'aneddoto di quell'epoca riguarda le turbine del Motori Moderni. Minardi ha spiegato le vicissitudini del suo debutto in F1, con l'impegno preso da Massaccesi per la fornitura del V8 turbo, poi rimangiato in seguito ad avvenimenti politici che coinvolsero il presidente dell'Alfa. Sta di fatto che si dovette ripiegare sul MM di Chiti, progettato e costruito in fretta e furia, nato bene ma progredito malissimo (Piquet 1300 HP a Monza, il record del MM è stato di 760 HP). Uno dei problemi principali erano le turbine Garrett che saltavano via come pulci, ma le più affidabili KKK erano inarrivabili per Minardi. Durante una sua visita a Maranello ne parlò col Drake. In quegli anni la Ferrari usava le KKK e spesso le dismetteva dopo pochi km di test, raccogliendole nel cassone dello scarto. Ferrari autorizzò Minardi a prendere le turbine dismesse e portarle a Faenza "però le scegli tu e nessun altro. Adesso". E così, Gian Carlo Minardi, ragioniere diplomato e senza alcuna preparazione tecnica (tantomeno sulle turbine) cominciò a selezionare lo sfrido della Ferrari, cercando di capire al tatto se una turbina aveva troppo gioco o se era ancora utilizzabile... 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Andrea Gardenal Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 Quando arrivo a casa leggo con calma. Una cosa che però a volte mi chiedo è cosa sarebbe successo se nel '95 la Mugen Honda non avesse piantato in asso la Minardi passando alla Ligier poche settimane prima dell'inizio del mondiale, costringendo la squadra faentina a correre col meno potente Ford Cosworth, per giunta non ufficiale, e a riprogettare da zero la vettura per il '95, visto che naturalmente il modello originale era costruito per ospitare il motore giapponese e non era adatto per il vecchio Cosworth. Ho l'impressione che se la Mugen avesse rispettato i suoi impegni la storia della Minardi sarebbe stata molto diversa Link to comment Share on other sites More sharing options...
61066 Posted June 12, 2013 Author Share Posted June 12, 2013 Quando arrivo a casa leggo con calma. Una cosa che però a volte mi chiedo è cosa sarebbe successo se nel '95 la Mugen Honda non avesse piantato in asso la Minardi passando alla Ligier poche settimane prima dell'inizio del mondiale, costringendo la squadra faentina a correre col meno potente Ford Cosworth, per giunta non ufficiale, e a riprogettare da zero la vettura per il '95, visto che naturalmente il modello originale era costruito per ospitare il motore giapponese e non era adatto per il vecchio Cosworth. Ho l'impressione che se la Mugen avesse rispettato i suoi impegni la storia della Minardi sarebbe stata molto diversa Acc... questo mi sono dimenticato di chiederlo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
RoccoL Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 Mi sbaglio,oppure corse in formula 2 una Chevron motorizzata Ferrari del team Everest?.....c'entra per caso Minardi?. Link to comment Share on other sites More sharing options...
mammamia Posted June 12, 2013 Share Posted June 12, 2013 Non era una Chevron ma una Ralt . Io ne ho ancora una delle tre costruite. 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
61066 Posted June 13, 2013 Author Share Posted June 13, 2013 Mi sbaglio,oppure corse in formula 2 una Chevron motorizzata Ferrari del team Everest?.....c'entra per caso Minardi?. 1977, Ralt col motore Dino V6. Piloti Elio De Angelis, Gianfranco Brancatelli e un terzo che ora non ricordo, credo Leoni. (Elio se ne andò a stagione in corso). E queste erano della Scuderia Everest, cioè Minardi, ed è quella che ha mammamia in garage. Poi c'era anche una Chevron, sempre col Dino 206, che vinse a Misano con Leoni, ma era di Trivellato, team che peraltro era in ottimi rapporti con Minardi. Qui c'è De Angelis al volante. In questo caso lo sponsor Everest era personale di Elio, per cui il Comm. Gallignani stravedeva. Tanto che il figlio di Gallignani, a sua volta imprenditore della gomma sull'appennino tosco-romagnolo, é ancora oggi in stretti rapporti con la famiglia De Angelis. 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
RoccoL Posted June 13, 2013 Share Posted June 13, 2013 Comunque contento d'aver ricordato una Chevron Ferrari....credevo d'avere le traveggole. 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
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