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Il topic del cinema


S. Bellof

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Una marea.. In assoluto difficile da dire, ti dico gli ultimi tre che mi son piaciuti

Prometheus

Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno

Resident Evil - Retribution

Direi che tutta la trilogia merita ampiamente.

Riuscire a riesumare un personaggio su cui si era scritto e fatto di tutto e che, dopo l'ottimo film di Tim Burton del 1989, era caduto davvero in basso con certe indegne cagate colossali, non era un'impresa facile. Nolan c'è riuscito e penso che abbia chiuso il cerchio. L'argomento "Batman" si esaurisce qui, nessuno in futuro potrà  fare di meglio. Anzi, a mio modesto parere nessuno c'era mai riuscito. Come ho scritto, il film di Burton era ottimo. Ma a livello cinematografico il vero Batman resterà  sempre quello di Nolan. Qualche pecca qua e la, a livello di recitazione più che altro (mi riferisco a Marion Cotillard) ma è ampiamente accettabile. Puoi guardarti tutti e 3 i film uno dietro l'altro senza alcun problema. Poi ci sono alcune schifezze orrende come il doppiaggio di Timi per il personaggio di Bane, ma questo non può essere imputato a Nolan...

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Recentemente ho visto questo

4_Orizzonti_di_gloria_672-458_resize.jpg

Come tutti i film di Kubrick, è un capolavoro.

E' sicuramente uno dei film più belli che abbia mai visto, meraviglioso e agghiacciante allo stesso tempo. Non ho trovato difetti.

Mi verrebbe da dire solo memorabile, nel senso letterale del termine.

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Orizzonti di gloria l'ho rivisto anch'io da poco. Un film semplice, asciutto, universale. Sono completamente d'accordo, uno dei più belli che ho visto anche per me.

Questo capolavoro di Kubrick mi rimanda, per associazione tra le emozioni che mi hanno suscitato, al film di Kurosawa "I cattivi dormono in pace". Quest'ultimo non è un film così perfettamente conciso, ma credetemi è una visione che vi rimarrà  negli anni.

E se Kirk Duglas è superbo, Toshiro Mifune (forse il più grande attore cinematografico di sempre) è monumentale.

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I cattivi dormono in pace mi manca.

Orizzonti di gloria rasenta la perfezione. Si racconta la follia della guerra e il fanatismo del potere senza retorica, senza violenza, con un connubio perfetto tra tecnica cinematografica e messaggio da far passare.

Le scene sono quasi tutte da capogiro: l'ispezione nella trincea, lo scarafaggio nella cella, "ferito ma giustiziabile", il canto dei soldati...

Dopo questo film sono sempre più convinto che se esisteva un modo perfetto per raccontare una storia, Kubrick era in grado di trovarlo.

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Perdonate la mia ignoranza, ma per quale motivo Muccino può fare film con star di Hollywood?

In effetti nella patria di Eastwood,Welles,tarantino,Anderson,Scorsese,DePalma,Spielberg,Zemeckis,Cohen Brothers,R.Scott.....uno che rappresentasse il NULLA assoluto mancava.....

Seguendo la "parabola" italiana in tutti gli altri campi siamo passati da Leone a Muccino ....

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Belli..ma la causticita' del primo è inarrivabile

Ovvio. Tutto ciò che accade nel secondo film è collegato ai fatti del primo e quindi ogni azione e reazione è direttamente "contaminata".

Nel primo è tutto molto "naturale". Una partita a poker, quattro amici e (l'apparente) ingenuo pollo da spennare. Quello che accade alla fine inevitabilmente influisce con lo svolgimento del secondo. Per questo vale comunque la pena di guardarli entrambi e, appunto, in rigoroso ordine cronologico.

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Lo stile eccessivo, la patetizzazione a tutti i costi, per non parlare della recitazione del protagonista che trovo insopportabile (e la scena del pianoforte quando suona senza suonare, di un pacchiano unico, poteva pensarla una Susanna Tamaro). Molto difficile trovare la misura quando tocchi temi così delicati, molto facile cercare la lacrima facile. Se prendi "Se questo è un uomo" di Primo Levi, hai un esempio inarrivabile di cosa vuol dire descrivere l'orrore con lucidità , con una tesi di fondo nonostante tutto. Io i film puramente "estetizzanti" non li reggo, infatti mi fa tristezza Tarantino, che è solo la caricatura vuota di Sergio Leone (che invece evolveva l'estetica di Kurosawa, il quale a sua volta univa il bushido a Shakespeare e a Dostojevskij). Sai quei film che non dicono una mazza ma lo fanno "con stile"? Ecco. Ma è l'estetica dei videoclip che oggi è dappertutto. Uno sketch come quello di Gassman nei "Mostri" che avevo postato, non solo fa ghignare di gusto, ma è talmente denso di contenuti sulla meschinità  delle relazioni umane, sulla fragilità  dell'uomo moderno ecc ecc ecc che capisci davvero la forza del cinema di arrivare dove non arriva la sola parola scritta. In 10 minuti hai capito di più sull'essere umano che leggendo 100 saggi (e hai goduto di una prova di recitazione divina). Dal "pianista" capisci solo che i nazisti erano tanto cattivi e che gli innocenti che ne sono stati vittima hanno davvero sofferto come dei cani in modo raccapricciante. Ok, ma lo sapevo già . Primo Levi cerca di ragionare NELL'olocauto e SULL'olocausto, ritenendo che solo una riflessione attenta possa dirci qualcosa di più della mera esposizione dell'orrore. Le postille a "Se questo e un uomo" (una sorta di FAQ in cui Levi risponde alle domande che più spesso gli ponevano i bambini delle scuole) fanno il paio con quelle al nome della rosa, in poche pagine c'è l'universo.

Ma oggi piace tanto Tim Burton, ovvero il vuoto pneumatico tirato a lucido. Io mi abbiocco con Tim Burton.

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