leonix Inviata June 12, 2013 at 09:36 Share Inviata June 12, 2013 at 09:36 (modificato) Ieri sera ho visto questo Carino, mi è piaciuto. Modificato June 12, 2013 at 09:36 da leonix Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Rops Inviata June 12, 2013 at 09:53 Share Inviata June 12, 2013 at 09:53 Steve Carell? Non lo guarderò mai, a maggior ragione se è un film catastrofico come sembra Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leonix Inviata June 12, 2013 at 10:07 Share Inviata June 12, 2013 at 10:07 (modificato) Steve Carell? Non lo guarderò mai, a maggior ragione se è un film catastrofico come sembra Si ma non ha niente del solito catastrofismo made in U.S.A. anzi direi che il non è incentrato sul catastrofismo. Non è nemmeno un film comico, se non in piccole occasioni Modificato June 12, 2013 at 10:09 da leonix Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Peraltada Inviata June 13, 2013 at 18:05 Share Inviata June 13, 2013 at 18:05 Quasi amici Pellicola che riesce a trattare in maniera brillante il problema della tetraplegia, intesa non come causa di un'esistenza ormai rovinata, bensì come incentivo a godersi ugualmente la vita, senza subire la disgrazia o lasciarsi andare alla depressione. Allo stesso tempo, si comprende che la chiave per aiutare davvero un para/tetraplegico non consiste nel mostrare pietà o ignorarlo perchè “diversoâ€. Anche se ha bisogno di essere seguito nelle attività basilari come vestirsi, mangiare, lavarsi, ecc., ciò che rende vivo un essere umano è la sua voglia di non porsi limiti, di continuare a essere se stesso senza preoccuparsi di cosa pensano gli altri. Insomma, si tratta ancora di soggetti, non di oggetti inanimati, svuotati di ogni briciolo di vitalità . E la chiave per comprendere tutto questo non risiede nell'intelligenza, intesa come sinonimo di cultura , bensì nell'incentivare la persona a coltivare i suoi interessi, a vivere. In questo senso, i veri tetraplegici della pellicola risultano essere i badanti successivi a Driss, giovane senegalese che vive a Parigi, che ha una numerosa famiglia allargata e come unica ambizione quella di mantenere il sussidio di disoccupazione. Essi rimangono paralizzati di fronte all'insofferenza del milionario Philippe, voglioso di spezzare la sequenza di pietà e monotonia che solo Driss aveva saputo spezzare. Paralizzati perchè non riescono a capire i sentimenti del “pazienteâ€, non comprendono il segreto per svolgere quello che potrebbe trasformarsi in un rapporto di amicizia e non soltanto di lavoro. Ed infine, la personalità esuberante di Driss, il suo uscire completamente dagli schemi, unito al suo essere diretto indipentemente da chi si trova di fronte, incentiva anche gli altri assistenti di Philippe ad entrare in questo meccanismo di allegria e volontà di essere padroni della propria vita. Il finale rappresenta il riassunto perfetto del resto della pellicola, ossia l'incontro tra Philippe ed à‰léonore, sua corrispondente epistolare, alla quale non aveva il coraggio di confessare la sua disabilità , temendo un rifiuto per un incontro faccia a faccia. Driss organizza l'incontro tra i due in un ristorante affacciato sul mare, all'insaputa di Philippe: il suo compito è finito, ha ricominciato a muoversi, definitivamente. Sullo sfondo, troviamo il cinismo in alcune scene, volte ad esasperare la vitalità di Driss ed il suo pragmatismo, per usare una definizione ricorrente nel film. Oltre a questo, c'è anche il contrasto tra ricchezza e povertà , quest'ultima rappresentata dalle condizioni di indigenza della famiglia di Driss. 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lotus97t Inviata June 14, 2013 at 14:24 Share Inviata June 14, 2013 at 14:24 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata June 14, 2013 at 14:31 Share Inviata June 14, 2013 at 14:31 point-break-movie-poster.jpg Notevole,ma come spesso succede con i film della Bigelow,è molto legato all'atmosfera di quando usci', e regge poco il passare degli anni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mircocatta Inviata June 14, 2013 at 14:33 Share Inviata June 14, 2013 at 14:33 per quanto riguarda di carpio c'è da dire che è bravo sia lui ma anche il suo doppiatore e approposito, i doppiatori italiani a volte sono migliori anche dei personaggi originali! il cinema italiano non lo digerisco un gran che ma i doppiatori invece sono davvero di un livello altissimo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lotus97t Inviata June 14, 2013 at 14:38 Share Inviata June 14, 2013 at 14:38 Notevole,ma come spesso succede con i film della Bigelow,è molto legato all'atmosfera di quando usci', e regge poco il passare degli anni. be,si,un film molto anni 90,diciamo"grunge",pero col tempo e' diventato un cult.coinvolgente il rapporto tra i protagonisti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata June 14, 2013 at 14:42 Share Inviata June 14, 2013 at 14:42 per quanto riguarda di carpio c'è da dire che è bravo sia lui ma anche il suo doppiatore e approposito, i doppiatori italiani a volte sono migliori anche dei personaggi originali! il cinema italiano non lo digerisco un gran che ma i doppiatori invece sono davvero di un livello altissimo Non sono per niente daccordo.Oltre alla contraddizione in termini di un "falso" che sarebbe meglio dell'originale....il doppiaggio,nella maggior parte delle volte,traduce ad minchiam i dialoghi.Per non parlare delle sfumature e dei modi di dire che vengono persi nella banalizzazione del doppiaggio.Avendo la fortuna di conoscere l'inglese sono ormai anni che vedo film di provenienza anglosassone solo in lingua originale ed eventualmente "dopo" doppiati in italiano. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Rops Inviata June 14, 2013 at 15:00 Share Inviata June 14, 2013 at 15:00 Quoto Albi (per lo meno in parte). Il doppiaggio purtroppo ha un problema di fondo: la traduzione, che spesso e volentieri non è in grado di ricalcare il significato originale o nel peggiore dei casi viene totalmente cambiato o edulcorato. E' una cosa che ad esempio ho notato un'infinità di volte seguendo serie televisive in lingua originale che erano grondanti di fucking, shit, bitch, etc. e nella versione italiana (pur magari passando su reti private) venivano addolcite in una maniera squallida. A livello di voci posso concordare, in Italia abbiamo le migliori, ma il punto è che la maggior parte delle volte la loro bellezza viene vanificata da dei dialoghi e da delle traduzioni che fanno semplicemente cagare, a proposito di eufemismi da bandire. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lotus97t Inviata June 14, 2013 at 15:05 Share Inviata June 14, 2013 at 15:05 Notevole,ma come spesso succede con i film della Bigelow,è molto legato all'atmosfera di quando usci', e regge poco il passare degli anni. rimanendo in tema,un film che fa sempre piacere rivedere 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Davide Hill Inviata June 14, 2013 at 15:08 Share Inviata June 14, 2013 at 15:08 (modificato) "La grande mareggiata da nord, inverno 1968. Quell'inverno le onde furono fredde, irruente, pericolose. Fu una burrasca poderosa che spazzò la costa nel cuore dell'inverno. Noi saltavamo le lezioni per andare a Dark point ad assistere al frangersi di quelle montagne d'acqua. Dal largo veniva un vento teso che polverizzava la cresta delle onde. Era una distesa immensa di spuma e in acqua si sentiva il morso del freddo. Ma ora tutto sembrava appartenere al passato. Il cambiamento non era nella spiaggia, nel vento, nelle onde. Il cambiamento era nelle persone. Qualcuno si era sposato, altri si erano trasferiti nell'interno, altri avevano iniziato altre attività . Qualcuno...era morto." Film grandioso. Non si sa le volte che l'ho rivisto. Modificato June 14, 2013 at 15:09 da Davide Hill 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
neuralhub Inviata June 14, 2013 at 15:12 Share Inviata June 14, 2013 at 15:12 A proposito della Bigelow, l'avete visto questo? Grande prova registica e ottimo esempio di climax narrativo: iniziando dalle confessioni sotto tortura (immagini che hanno diviso la critica, soprattutto per l'ambiguo posizionamento politico) il film ricostruisce dai dettagli emersi la disperata ricerca della protagonista, ricerca che culmina in uno dei finali più belli e densi di tensione che mi sia capitato di vedere. Film con molti dialoghi e per questo un po' più pesante del precedente The Hurt Locker (bellissimo anche quello tra l'altro), ma troppo spietato per essere premiato a dovere agli Oscar... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lotus97t Inviata June 14, 2013 at 15:17 Share Inviata June 14, 2013 at 15:17 "La grande mareggiata da nord, inverno 1968. Quell'inverno le onde furono fredde, irruente, pericolose. Fu una burrasca poderosa che spazzò la costa nel cuore dell'inverno. Noi saltavamo le lezioni per andare a Dark point ad assistere al frangersi di quelle montagne d'acqua. Dal largo veniva un vento teso che polverizzava la cresta delle onde. Era una distesa immensa di spuma e in acqua si sentiva il morso del freddo. Ma ora tutto sembrava appartenere al passato. Il cambiamento non era nella spiaggia, nel vento, nelle onde. Il cambiamento era nelle persone. Qualcuno si era sposato, altri si erano trasferiti nell'interno, altri avevano iniziato altre attività . Qualcuno...era morto." Film grandioso. Non si sa le volte che l'ho rivisto. stupendo.la natura rimane sempre uguale e scandisce i cambiamenti nella vita di tre amici attraverso quattro grandi mareggiate.inquadrature quasi documentaristiche,intraprendenza, amicizia, , malinconia e nostalgia del passato.uno dei più belli di sempre Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
neuralhub Inviata June 14, 2013 at 15:19 Share Inviata June 14, 2013 at 15:19 CUT Parlavo di Zero Dark Thirty, non mostra l'immagine... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lotus97t Inviata June 14, 2013 at 15:23 Share Inviata June 14, 2013 at 15:23 nonostante in italia ci siano ottimi doppiatori purtroppo la traduzione fatta in maniera troppo letterale altera il significato di molti dialoghi,e certe volte ne risente anche la caratterizzazione dei personaggi.lo stesso succede al contrario ,quando vedo un film italiano doppiato in inglese mi prende un colpo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lotus97t Inviata June 14, 2013 at 15:39 Share Inviata June 14, 2013 at 15:39 A proposito della Bigelow, l'avete visto questo? Grande prova registica e ottimo esempio di climax narrativo: iniziando dalle confessioni sotto tortura (immagini che hanno diviso la critica, soprattutto per l'ambiguo posizionamento politico) il film ricostruisce dai dettagli emersi la disperata ricerca della protagonista, ricerca che culmina in uno dei finali più belli e densi di tensione che mi sia capitato di vedere. Film con molti dialoghi e per questo un po' più pesante del precedente The Hurt Locker (bellissimo anche quello tra l'altro), ma troppo spietato per essere premiato a dovere agli Oscar... a me i film della bigelow piacciono tutti,i suoi film hanno tutti un ritmo sostenuto,the hurt locker e' più d'azione quindi scorre un po meglio,pero a me e' piaciuto di più questo,emerge bene la psicologia dei personaggi,lei i thriller li sa fare,anche trattando un argomento difficile come il terrorismo,dove o per un motivo o per un altro si sollevano subito molte polemiche Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata June 14, 2013 at 15:47 Share Inviata June 14, 2013 at 15:47 Sulla questione del doppiaggio ovviamente vi sono le dovute eccezioni, come dimostra questo saggio: 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Davide Hill Inviata June 14, 2013 at 16:13 Share Inviata June 14, 2013 at 16:13 Assolutamente. Come scritto nell'articolo, il punto forte in quel caso è stata proprio la possibilità di attingere a piene mani dall'infinito campionario di parolacce esistenti nella lingua italiana. In quel campo non abbiamo eguali. Laddove gli anglofoni dicono semplicemente "fuck" noi riusciamo a mescolare infinite qualità di vaffanculi più o meno conditi... Ricordo una volta che alcuni miei amici inglesi mi chiesero d'insegnargli una tipica parolaccia italiana, quella che usavo più spesso. Me ne uscii col più classico de "Li mortacci tua". Il problema fu come tradurglielo nella loro lingua madre... Ad onor del vero, comunque, quel termine risulta complicato a chiunque non abbia la calata dialettale romanesca. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lotus97t Inviata June 14, 2013 at 16:14 Share Inviata June 14, 2013 at 16:14 (modificato) Kubrick e' Kubrick...non so quanti altri registi e attori scelgano direttamente le voci dei doppiatori,mi viene giusto in mente il rapporto che legava Woody allen con oreste lionello,o quello di amendola con Hoffman de niro e al pacino,ma se parliamo di voci il doppiaggio in italia e' ottimo,bella qui l'idea del traduttore,autorizzato da kubrick a modificare,che conferma la bontà della nostra scuola.ma parliamo sempre di un paio di battute che non stravolgono il significato di un film.(grande eros pagni). e comunque in quanto a varieta di parolacce siamo sempre i primi al mondo Modificato June 14, 2013 at 16:16 da lotus97t Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata June 15, 2013 at 09:55 Share Inviata June 15, 2013 at 09:55 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lotus97t Inviata June 15, 2013 at 14:40 Share Inviata June 15, 2013 at 14:40 (modificato) Malcolm mcdowell ha compiuto 70 anni proprio pochi giorni fa Modificato June 15, 2013 at 14:40 da lotus97t 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leonix Inviata June 17, 2013 at 13:57 Share Inviata June 17, 2013 at 13:57 Sabato sera ho visto Fast and Furious 6 Che dire, siamo ormai al sesto capitolo quindi sai cosa aspettarti... Mi ha comunque tenuto incollato alla poltrona e a parte scene al di fuori del reale mi è piaciuto, ormai ce anche un certo legame affettivo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata June 22, 2013 at 12:03 Share Inviata June 22, 2013 at 12:03 http://www.youtube.com/watch?v=Enhn48CKA4U Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata June 22, 2013 at 12:06 Share Inviata June 22, 2013 at 12:06 "M'imbarcai su un cargo battente bandiera libberiana..." era l'altro, vero? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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