Popular Post sundance76 Posted December 17, 2017 at 08:08 PM Popular Post Share Posted December 17, 2017 at 08:08 PM (@leopnd Per favore non modificare il titolo altrimenti nemmeno il più disperato internauta leggerà mai questo topic. Lo modifichiamo tra un paio di mesi, oppure si fa un topic gemello) Dallo scudetto col Milan alle vittorie nei Gran Premi Immaginate qualcuno capace di vincere lo scudetto di Campione d’Italia con il Milan, e subito dopo di cimentarsi nell’automobilismo, fino a ottenere diverse vittorie tra cui il Gran Premio degli Stati Uniti e il Gran Premio d’Inghilterra, diventando pilota ufficiale delle più famose Case costruttrici in una carriera lunga quasi trent’anni. Incredibile? Aggiungeteci anche qualche anno trascorso come pilota d’aerei, con relativa vittoria in alcune competizioni aviatorie. Sembra pura fantasia, eppure un personaggio del genere è realmente esistito. Si chiamava Louis Wagner. Nacque in un paese non lontano da Parigi nel 1882. Iniziò a lavorare, ancora adolescente, presso l’officina della famiglia Bollée a Le Mans, nota per la costruzione di veicoli a vapore, e che nel 1896 realizzò una vettura a tre ruote con motore a scoppio chiamata “Vetturetta”: una definizione che divenne frequente nel nascente mondo delle corse d’auto. Wagner lasciò i Bollée per approdare alla Darracq, nel 1899, una fabbrica di automobili creata due anni prima, la terza in Francia dopo Renault e Peugeot. Al lavoro presso la Darracq affiancò presto quella di giocatore in una disciplina altrettanto giovane come l’automobilismo: all’età di nemmeno vent’anni si ritrovò nella rosa del Milan, col quale vinse il Campionato Italiano di Football nel 1901. Certo, il torneo dell’epoca era profondamente diverso dall’attuale Serie A: alla sua quarta edizione, durava meno di un mese e vi partecipavano poche squadre, ma era comunque il massimo campionato nazionale di uno sport che andava acquistando sempre maggiore popolarità. Il diciannovenne Louis Wagner esordì nella semifinale contro la Juventus, vinta dal Milan per 3-2. Ecco un'immagine del primo Juventus-Milan della storia, disputato al campo di Piazza d'Armi di Torino. 28 aprile 1901, Juventus vs Milan 2-3: formazione romanzata del Milan ideata da Lorenzo Mondelli. Da sinistra in piedi: Allison, Lies, Hood, Kilpin, Neville, Suter. Seduti: Negretti, Colombo, Davies, Wagner, Angeloni Nella finalissima contro il Genoa, che aveva vinto tutti i tre titoli nazionali assegnati fino a quel momento, il Milan vinse per 3-0 ottenendo il suo primo scudetto. Wagner non giocò la partita decisiva, tuttavia il suo nome rimarrà per sempre nella rosa dei vincitori del Campionato Italiano 1901. L’anno successivo, il Milan campione in carica ebbe accesso direttamente alla finale come “defender” del titolo, secondo la formula dell’epoca, partita che fu la seconda e ultima giocata da Wagner coi colori rossoneri. Fu una rivincita: il Genoa battè i Diavoli 2-0 e vinse il suo quarto scudetto. Basta. Con uno scudetto nel palmares, il ventenne Louis tornò nell’ambiente automobilistico. Nel 1903 lo troviamo al volante di una Darracq da competizione, con cui vinse al Circuito delle Ardenne la categoria “vetturette” (in pratica la F2 di allora). Tuttavia, la sua prima corsa fu la famigerata Parigi-Madrid, gara che fu interrotta a Bordeaux a causa di alcuni incidenti mortali. Un impatto traumatico con la realtà delle pericolose corse dell’epoca. Prese parte anche ad altre prestigiose competizioni, come l’importantissima Coppa Gordon Bennett del 1904 (una sorta di Campionato Mondiale per Nazioni, quasi come la Coppa America di vela), e il Circuito dell’Alvernia nel 1905. Ma è nel 1906 che Wagner siglò la sua notorietà di pilota automobilistico, vincendo la prestigiosa Coppa Vanderbilt sul circuito di Long Island negli Stati Uniti. Eccolo alla partenza: L'arrivo vittorioso: Il team Darracq posa orgoglioso dopo la vittoria: L’America doveva piacere molto a Louis: dopo un 5° posto al KaiserPreis nel 1907, l’anno successivo al volante di una FIAT trionfò nel primo Gran Premio d’America a Savannah, una gara di quasi 650 km a cui partecipò su una “100 HP” della Casa torinese. Eccolo alla partenza: L'esultanza dell'arrivo: Nel 1909 le competizioni automobilistiche europee andarono incontro a un biennio di crisi. Wagner non rimase disoccupato per molto: divenne pilota d’aereo per la Hanriot, con cui vinse anche il "Gran Premio della Velocità" alla Seconda Settimana dell’Aviazione 1910, svoltasi nella regione dello Champagne (ma continuò a partecipare a qualche corsa automobilistica, come in America): Presto, le maggiori corse automobilistiche vennero riorganizzate. Nel 1912 al prestigioso Grand Prix dell’Automobil Club di Francia, il GP per eccellenza, praticamente un Mondiale ante-litteram, Luis Wagner è nuovamente pilota FIAT: stavolta il francese arrivò 2° dietro la Peugeot di Boillot. Tale piazzamento d'onore fu ripetuto due anni dopo, quando Wagner venne ingaggiato nello squadrone Mercedes, trionfatore al GP di Francia 1914 con Christian Lautenschlager, nell'ultima edizione prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale: La guerra mondiale bloccò ogni competizione. Wagner riapparve sulle piste nel 1919, anno in cui con una Ballot si ritirò alla 500 miglia di Indianapolis. Due anni dopo, un settimo posto al GP di Francia chiuse il sodalizio con la Ballot, e nello stesso anno Wagner tornò una tantum al volante di una FIAT con cui fu 3° al primo GP d’Italia a Montichiari. Nel 1924 l’ormai 42enne Wagner venne ingaggiato dall’Alfa Romeo, che dava l’assalto alle competizioni internazionali con la fantastica P2. Dopo un 9° posto alla Targa Florio, Louis fu 4° al GP di Francia (sotto, nella foto, vinto dal compagno Giuseppe Campari) e 2° al GP d’Italia dietro all’altra Alfa di Antonio Ascari, il fortissimo pilota italiano che trovò la morte l’anno successivo a Montlhéry. La stagione 1925 vide Louis saltare da un’auto all’altra: dopo un sesto posto a Le Mans su un’Aries, Wagner giunse 2° alla Targa Florio al volante di una Peugeot, piazzamento ripetuto per l'ennesima volta al Gran Premio di Francia con una Delage: Proprio con la Delage il non più giovane pilota francese visse un’inaspettata stagione vincente nel 1926: dopo un 3° posto al GP di Spagna, trionfò in coppia con Senechal nella prima edizione del Gran Premio di Gran Bretagna a Brooklands con una 155B. Dopo quello degli Stati Uniti, anche l’albo d’oro della gara britannica vide così il nome di Louis Wagner inaugurare l’elenco dei vincitori: Ad agosto di quell’anno si ripetè in una corsa minore, il GP de La Baule, vincendo con una Delage 2LCV. Fu il canto del cigno per Wagner, che gareggiò ancora fino al 1929 prima di dare l’addio alle corse, all’età di 47 anni. Durante la seconda guerra mondiale, nel 1944, dovette subire l’amputazione della gamba sinistra a causa di un’infezione. Dopo il confitto, Wagner lavorò come assistente della direzione presso il circuito di Montlhéry. Nel 1955 fu premiato, forse tardivamente, con la Legion d’Onore, ma morì in povertà nel 1960, dopo una lunga malattia. La sua vicenda resta comunque difficilmente eguagliabile: calciatore scudettato, abile aviatore, ma soprattutto pilota automobilistico longevo, affidabile e anche vincente, lungo un quarto di secolo pieno di evoluzioni tecnologiche. Ciao Louis. 9 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Elio11 Posted December 17, 2017 at 08:53 PM Share Posted December 17, 2017 at 08:53 PM Di tutte queste corse che sono state citate dobbiamo () aprire le discussioni apposite. Io in questi giorni sono stato a raccogliere il materiale per il 'Kaiserpreis' del 1907. 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Elio11 Posted December 17, 2017 at 09:40 PM Share Posted December 17, 2017 at 09:40 PM Sui Bollée: Wagner iniziò a lavorare con loro a metà anni Novanta dell'Ottocento, precisamente divenne assistente meccanico di Leon Bollée, figlio di Amédée che era stato l'inventore delle 'voiturette'. La 'voiturette' Darracq di cui fu alla guida dal 1903 al 1907 aveva ottanta cavalli. Una curiosità: dopo la vittoria nella Vandebilt del 1906 dovette passare quarantotto ore in cella per eccesso di velocità. Era abbastanza frequente che i piloti si allenassero tra le strade aperte alla viabiltà. Iniziavano a esercitarsi molto tempo prima che avesse luogo l'evento in cui avrebbero dovuto partecipare. Questa disavventura capitò a molti nomi noti e più di una volta. Ruppe improvvisamente con Alexandre Darracq tra lo stupore generale dell'epoca per via di alcuni screzi avuti successivamente alla Targa Florio dell'Aprile 1907. La notizia fece molto scalpore in America. Con Savannah, poi, ebbe un rapporto molto speciale. Morì per un cancro alle ossa, poverino. 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
sundance76 Posted December 17, 2017 at 09:53 PM Author Share Posted December 17, 2017 at 09:53 PM 12 minuti fa, Elio11 ha scritto: Sui Bollée: Wagner iniziò a lavorare con loro a metà anni Novanta dell'Ottocento, precisamente divenne assistente meccanico di Leon Bollée, figlio di Amédée che era stato l'inventore delle 'voiturette'. La 'voiturette' Darracq di cui fu alla guida dal 1903 al 1907 aveva ottanta cavalli. Una curiosità: dopo la vittoria nella Vandebilt del 1906 dovette passare quarantotto ore in cella per eccesso di velocità. Era abbastanza frequente che i piloti si allenassero tra le strade aperte alla viabiltà. Iniziavano a esercitarsi molto tempo prima che avesse luogo l'evento in cui avrebbero dovuto partecipare. Questa disavventura capitò a molti nomi noti e più di una volta. Ruppe improvvisamente con Alexandre Darracq tra lo stupore generale dell'epoca per via di alcuni screzi avuti successivamente alla Targa Florio dell'Aprile 1907. La notizia fece molto scalpore in America. Con Savannah, poi, ebbe un rapporto molto speciale. Morì per un cancro alle ossa, poverino. Ottimo! Per forza di cose (mi manca il tempo) ho dovuto sintetizzare una carriera che meriterebbe decine di pagine, viste le corse in questione. Quindi ben venga l'approfondimento progressivo. 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Elio11 Posted December 17, 2017 at 10:30 PM Share Posted December 17, 2017 at 10:30 PM 5 minuti fa, sundance76 ha scritto: Ottimo! Per forza di cose (mi manca il tempo) ho dovuto sintetizzare una carriera che meriterebbe decine di pagine, viste le corse in questione. Quindi ben venga l'approfondimento progressivo. Su Wagner si possono dire un'infinità di cose, infatti. L'episodio della Darracq fu abbastanza traumatico anche per il fatto che si erano 'separati' da Victor Hemery, un altro pezzo grosso, proprio una settimana prima, mi pare. Nel 1907 la Francia andò incontrò a un collasso in termini di risultati sportivi, tra vetture e piloti. Infatti, la Lorraine Dietrich che vinse in Russia nella Mosca-San Pietroburgo, una corsa, comunque, minore, era 'ancora' tedesca. Tutto si ripercosse sul mercato dell'automobile. Questa fotografia è abbastanza famosa: assieme al suo meccanico a Savannah nel primo 'American Grand Prize' del 1908, vinto alla media di 65.11 miglia orarie su FIAT n.14. 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
leopnd Posted December 18, 2017 at 08:46 AM Share Posted December 18, 2017 at 08:46 AM 12 hours ago, sundance76 said: (@leopnd Per favore non modificare il titolo altrimenti nemmeno il più disperato internauta leggerà mai questo topic. Lo modifichiamo tra un paio di mesi, oppure si fa un topic gemello) Malvaggio... Comunque, c'eravamo gia' messi daccordo, non ti preocupare... 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Elio11 Posted December 19, 2017 at 04:57 PM Share Posted December 19, 2017 at 04:57 PM (edited) Questa fotografia si riferisce alla vittoria nella 'Vanderbilt Cup' del 1906, New York, gara disputata il 6 Ottobre. E' presa dalla prima pagina della sezione sportiva del quotidiano 'The Minneapolis journal' (Minneapolis, Minn.) - del 7 Ottobre 1906: Questo, invece, è un articolo di un quotidiano di una comunità germanofona di Baltimora, sempre riguardante la stessa gara. Da 'Der Deutsche correspondent' di Baltimore, Maryland., data 7 Ottobre 1906. Dovrebbe trattarsi di un resoconto sintetico della corsa. Qualche buon samaritano potrebbe tradurre. Edited December 19, 2017 at 04:58 PM by Elio11 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
330tr Posted December 19, 2017 at 07:52 PM Share Posted December 19, 2017 at 07:52 PM Innanzitutto grazie, Sun (ed Elio e Leo), sappi che le incursioni nel passato remoto sono sempre apprezzatissime (e scommetto anche molto lette ma...prive di feedback, per ovvia mancanza di argomenti di confronto sul tema) nonostante i mezzucci del titolo...(scherzo!!) Molto interessante, non sapevo che Wagner, per me solo ombra confusa di un passato oscuro ed eroico, fosse stato precedentemente atleta del nuovo popolare giuoco del football.. Mi vengono in mente campioni di altri sport (vedi Stewart nel tiro al piattello), chissà se Wagner è stato un unicum o altri ex calciatori hanno calcato la pista con successo.. 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Andrea Gardenal Posted December 19, 2017 at 07:57 PM Share Posted December 19, 2017 at 07:57 PM 2 ore fa, Elio11 ha scritto: Questo, invece, è un articolo di un quotidiano di una comunità germanofona di Baltimora, sempre riguardante la stessa gara. Da 'Der Deutsche correspondent' di Baltimore, Maryland., data 7 Ottobre 1906. Dovrebbe trattarsi di un resoconto sintetico della corsa. Qualche buon samaritano potrebbe tradurre. Provo a lavorarci. Purtroppo il font in cui è scritto il testo rende difficile anche la sola lettura 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
aleabr Posted December 19, 2017 at 09:06 PM Share Posted December 19, 2017 at 09:06 PM Vorrei ricordare gli altri francesi campioni titolati prima del 1950: Victor Hemery (titolo AAA del 1905) ex equo con Barney Oldfield Georges Boillot (2 titoli GrandPrix del 1912 e 1913) entrambi su Peugeot Jules Goux (1 titolo GrandPrix del 1921) su Delage Albert Divo (1 titolo GrandPrix del 1925) su Bugatti Robert Benoist (1 titolo GrandPrix del 1927) su Bugatti Williams Grover-Williams (1 titolo GrandPrix del 1929) su Bugatti Raymond Sommer (1 titolo GrandPrix/F1 del 1946) Jean-Pierre Wimille (2 titoli GrandPrix/F1 del 1947-1948) Volendo anche Gaston Chevrolet nel 1920 vinse il suo titolo AAA ma ex-equo con Tommy Milton. Poi Chevrolet è condiviso fra Svizzera, Francia e Michigan. Poi ci sarebbe Louis Chiron ma era monegasco. 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Elio11 Posted December 20, 2017 at 04:26 PM Share Posted December 20, 2017 at 04:26 PM 'The sun' (New York [N.Y.]), 23 Gennaio 1907, pag. 6: un'altra disavventura. Un'ora in stato di fermo il giorno 6 Ottobre 1907 per alcune infrazioni commesse nei riguardi di disposizioni legislative statali (Stato N.Y.) riguardanti la condotta automobilistica ma anche penali, con conseguenti sanzioni amministrative pecuniarie comminate per un totale di millenovecento dollari: 1 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
znarfdellago Posted December 20, 2017 at 05:07 PM Share Posted December 20, 2017 at 05:07 PM (edited) Salve s tutti beh! Potremmo definirlo un James Hunt ante litteram per i suoi " justice trouble " ... alla prossima Franz Edited December 20, 2017 at 05:08 PM by znarfdellago Link to comment Share on other sites More sharing options...
Elio11 Posted December 20, 2017 at 09:34 PM Share Posted December 20, 2017 at 09:34 PM (edited) Il 19/12/2017 at 20:57 , Andrea Gardenal ha scritto: Provo a lavorarci. Purtroppo il font in cui è scritto il testo rende difficile anche la sola lettura Grazie. Io con il tedesco sto a zero, ho tentato di fare un paio di settimane da autodidatta ma quel poco l'ho scordato del tutto. 4 ore fa, znarfdellago ha scritto: Salve s tutti beh! Potremmo definirlo un James Hunt ante litteram per i suoi " justice trouble " ... alla prossima Franz Io credo che fosse, più che altro, un problema 'tecnico'. Da quanto ho capito, la regolamentazione in materia di viabilità stradale era già fiorente ma a uno stato di magma in fieri per vari motivi: - un 'problema' cronico come l'evolvere della prassi giudiziale con i suoi famosi precedenti e le disposizioni capillari a livello locale che mutavano da Stato a Stato negli USA. Calandosi nella mentalità e nelle condizioni dell'epoca, credo fosse molto difficile prendere cognizione, in tempo, di tutto questo coacervo di leggi e/o regolamenti, soprattutto, per coloro che affrontavano lunghi viaggi per venire a correre negli USA dall'Europa. Per esempio, delle tre contravvenzioni imputate a suo carico due riguardano, diciamo, pratiche amministrative che sarebbe stato, più che altro, onere a carico della Darracq espletare, ipotizzando che stesse guidando per un allenamento e alcuni indizi per sostenere questo ci sono: era alla guida di una Darracq; nella vettura assieme a Wagner vi era un altro uomo, M.Vivet, che viene indicato come 'machinist'; colui che fu chiamato a intervenire come garante personale di Wagner era una figura aziendale della Darracq, il sig. Cornwall. Quanto alle due regole disattese sono quelle che da noi riguardano la procedura di iscrizione dell'automobile nel registro apposito ai fini di pubblicità legale dichiarativa e la tassa di proprietà-bollo auto, sempre che lo 'State seal' sia da intendere in questo modo. Grave, invece, è 'essersi' dimenticato di circolare senza targa e l'avere addossato la colpa al meccanico dell'officina. Poi, gli venne imputato un 'porto d'armi' irregolare - una lama affilata su entrambi i lati - accusa che sembra cadere perché, a seguito delle spiegazioni offerte dal garante, l'oggetto 'potenzialmente pericoloso' venne fatto rientrare fra i comuni arnesi rientranti nell'armamentario di un qualsivoglia pilota. Molti piloti affrontarono problemi del genere. Ad esempio, stavo preparando un messaggio sulle gare di Delmar, vicino a St.Louis, del 7 Maggio 1905 e successe qualcosa di analogo ad alcuni corridori iscrittisi e Oldfield la scampò per via della mediazione del suo agente. - la campagna montata contro le corse automobilistiche sollevata a dismisura già dalla metà del 1905, la quale fu uno dei motivi per cui si abbandonò l'idea di organizzare campionati nazionali AAA per gli anni a venire. Da più parti (stampa, manifestazioni di piazza, confronti aspri fra esponenti dei circoli sportivi automobilistici avvenuti nell'ambito dei circoli e riportati puntualmente dagli organi di informazione, delibere assembleari dell'AAA e di enti territoriali locali, provvedimenti governativi statali e federali etc ...) ci si interrogava sull'utilità e pericolosità delle corse; - la discriminazione nei confronti degli automobilisti in genere. Guardate questa fotografia presa da 'Automobile Topics' Volume 14, N.4 del 20 Maggio 1907: Si tratta di un duplice cartello apposto all'estremità settentrionale e meridionale della cittadina di Coronado Tent City in California. Quello più in alto indica la norma generale, quello sotto l'eccezione discriminatoria, restrittiva e costrittiva, valevole per gli automobilisti. Tutti non possono superare la velocità di cinque miglia all'ora (paradossalmente anche un cavallo o un uomo che corre) tranne l'automobile, per cui vige una limite massimale di sole quattro miglia orarie. Tra l'altro, Wagner avrebbe dovuto partecipare alle gare di Ormond Beach in Florida proprio a fine Gennaio ma la Darracq rinunciò a iscriversi e ci fu uno strascico di polemiche. Edited December 20, 2017 at 09:38 PM by Elio11 2 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Andrea Gardenal Posted December 22, 2017 at 08:57 AM Share Posted December 22, 2017 at 08:57 AM Il 19/12/2017 at 17:57 , Elio11 ha scritto: Questo, invece, è un articolo di un quotidiano di una comunità germanofona di Baltimora, sempre riguardante la stessa gara. Da 'Der Deutsche correspondent' di Baltimore, Maryland., data 7 Ottobre 1906. Dovrebbe trattarsi di un resoconto sintetico della corsa. Qualche buon samaritano potrebbe tradurre. Louis Wagner ha vinto oggi la terza gara automobilistica internazionale per la Coppa donata da Vanderbilt. È la sua terza vittoria su questo tracciato. La gara di 297.1 miglia, che si è svolta lungo le strade di campagna di Long Island a fondo macadamizzato, è stata completata da Wagner con un’automobile francese da 110 cavalli in 290 minuti, 10 secondi e 4 decimi. La sua automobile ha viaggiato ad una velocità media di poco superiore ad un miglio al minuto. Oltre 200 mila persone hanno assistito alla gara. Uno degli spettatori si è avventurato in pista ed è stato immediatamente colpito dall’automobile francese condotta da Elliot Shephard, venendo sbalzato in aria. All’arrivo dei soccorsi era morto. Il suo cranio era ammaccato, entrambe le gambe erano spezzate e l’intero corpo era stato schiacciato in modo orribile. L’uomo era Curt Gruner di Wassaic, New York. Al momento dell’incidente, Shephard stava guidando alla velocità di 90 miglia all’ora. L’incidente lo ha impressionato al punto da aver abbandonato la gara. La pista era lunga 29 miglia e doveva essere percorsa per 10 volte e l’incidente è avvenuto quando Shephard aveva completato il suo sesto giro. Joseph Tracy, che guidava un’automobile americana, è finito contro un gruppo di persone: Sylvester Baldwin, un ragazzo di Norwalk, Connecticut, è stato gravemente ferito e alcune altre persone hanno subìto lesioni minori. Ciononostante Tracy ha continuato la sua gara senza fermarsi. Dr. Weilschott, un pilota amatore al volante di un’automobile italiana di 120 cavalli, ha perso il controllo della macchina al primo giro investendo due ragazzi in bicicletta, John Brooks e Robert Cyd, ferendoli in modo serio; in seguito è andato a sbattere con la propria automobile in fondo ad un pendio. Weilschott e il suo meccanico hanno perso conoscenza, ma si sono ripresi in breve tempo; la macchina era pesantemente danneggiata. La Coppa Vanderbilt tornerà ora in Francia e probabilmente l’anno prossimo la gara si svolgerà in quel paese. Louis Wagner, che ha vinto la Coppa, ha guidato lo stesso tipo di automobile con cui Victor Hemery ha conquistato la vittoria lo scorso anno. Hemery avrebbe dovuto guidare anche quest’anno, ma all’ultim’ora si è fatto da parte a vantaggio di Wagner. Wagner è stato in testa per tutta la gara. 17 automobili hanno preso parte alla gara, in 14 hanno completato almeno sette giri di pista, in 11 ne hanno completati otto, in 8 ne hanno completati nove e in 5 hanno completato l’intera distanza di 297.1 miglia. Le cinque automobili più veloci sono state: Louis Wagner, automobile francese da 110 cavalli, 297.1 miglia in 290 minuti, 10.4 secondi; Vincenzo Lancia, automobile italiana da 120 cavalli, 293 minuti, 28.8 secondi; Antoine Duray, automobile francese da 120 cavalli, 293 minuti, 44.8 secondi; Albert Clement, automobile francese da 120 cavalli, 301 minuti, 59.8 secondi; Camille Jenatzy, automobile tedesca da 120 cavalli, 304 minuti, 38.0 secondi; 2 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
znarfdellago Posted December 22, 2017 at 09:46 AM Share Posted December 22, 2017 at 09:46 AM Salve e a tutti grazie ad @Andrea Gardenalper la puntuale traduzione (non spiccico un "h" di tedesco e stavo dando il link ad un amico perché supplisse, ma mi ha preceduto) ed un grazie a @Elio11 per questo (e gli altri) bellissimo lavoro di R&D ( che qui sta per Ricerca e Divulgazione) su questo periodo affascinante. Come dice @sundance76saremo magari pochi ma, pieno di me come sempre, oserei dire "buoni" ... e credo che alla lunga i numeri daranno ragione a chi ci ha investito il suo tempo, anche chi come me solo a leggere. Del resto proporzionalmente alle risposte ci sono già più visite qui e in quello sui "campionati ..." che nel 3D sulla nuova CanAm o in quello su Arca etc. Buon lavoro Franz 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
znarfdellago Posted December 22, 2017 at 09:55 AM Share Posted December 22, 2017 at 09:55 AM 49 minuti fa, Andrea Gardenal ha scritto: Louis Wagner ha vinto oggi la terza gara automobilistica internazionale per la Coppa donata da Vanderbilt. È la sua terza vittoria su questo tracciato. La gara di 297.1 miglia, che si è svolta lungo le strade di campagna di Long Island a fondo macadamizzato, è stata completata da Wagner con un’automobile francese da 110 cavalli in 290 minuti, 10 secondi e 4 decimi. La sua automobile ha viaggiato ad una velocità media di poco superiore ad un miglio al minuto. Oltre 200 mila persone hanno assistito alla gara. Uno degli spettatori si è avventurato in pista ed è stato immediatamente colpito dall’automobile francese condotta da Elliot Shephard, venendo sbalzato in aria. All’arrivo dei soccorsi era morto. Il suo cranio era ammaccato, entrambe le gambe erano spezzate e l’intero corpo era stato schiacciato in modo orribile. L’uomo era Curt Gruner di Wassaic, New York. Al momento dell’incidente, Shephard stava guidando alla velocità di 90 miglia all’ora. L’incidente lo ha impressionato al punto da aver abbandonato la gara. La pista era lunga 29 miglia e doveva essere percorsa per 10 volte e l’incidente è avvenuto quando Shephard aveva completato il suo sesto giro. Joseph Tracy, che guidava un’automobile americana, è finito contro un gruppo di persone: Sylvester Baldwin, un ragazzo di Norwalk, Connecticut, è stato gravemente ferito e alcune altre persone hanno subìto lesioni minori. Ciononostante Tracy ha continuato la sua gara senza fermarsi. Dr. Weilschott, un pilota amatore al volante di un’automobile italiana di 120 cavalli, ha perso il controllo della macchina al primo giro investendo due ragazzi in bicicletta, John Brooks e Robert Cyd, ferendoli in modo serio; in seguito è andato a sbattere con la propria automobile in fondo ad un pendio. Weilschott e il suo meccanico hanno perso conoscenza, ma si sono ripresi in breve tempo; la macchina era pesantemente danneggiata. La Coppa Vanderbilt tornerà ora in Francia e probabilmente l’anno prossimo la gara si svolgerà in quel paese. Louis Wagner, che ha vinto la Coppa, ha guidato lo stesso tipo di automobile con cui Victor Hemery ha conquistato la vittoria lo scorso anno. Hemery avrebbe dovuto guidare anche quest’anno, ma all’ultim’ora si è fatto da parte a vantaggio di Wagner. Wagner è stato in testa per tutta la gara. 17 automobili hanno preso parte alla gara, in 14 hanno completato almeno sette giri di pista, in 11 ne hanno completati otto, in 8 ne hanno completati nove e in 5 hanno completato l’intera distanza di 297.1 miglia. Le cinque automobili più veloci sono state: Louis Wagner, automobile francese da 110 cavalli, 297.1 miglia in 290 minuti, 10.4 secondi; Vincenzo Lancia, automobile italiana da 120 cavalli, 293 minuti, 28.8 secondi; Antoine Duray, automobile francese da 120 cavalli, 293 minuti, 44.8 secondi; Albert Clement, automobile francese da 120 cavalli, 301 minuti, 59.8 secondi; Camille Jenatzy, automobile tedesca da 120 cavalli, 304 minuti, 38.0 secondi; è certo evidente un certo animo "anti-corse" con quell'elencazione precisa e metodica sugli incidenti avvenuti e le loro conseguenze mentre l'ordine di arrivo recita "... automobile francese ... italiana ... tedesca ..." e comunque viaggiare a sessanta miglia orarie di media su un tracciato "macadamizzato" era un bell'andare anche perché tra crepe e giunzioni ... alla prossima Franz Link to comment Share on other sites More sharing options...
sundance76 Posted December 22, 2017 at 01:50 PM Author Share Posted December 22, 2017 at 01:50 PM 4 ore fa, znarfdellago ha scritto: Salve e a tutti grazie ad @Andrea Gardenalper la puntuale traduzione (non spiccico un "h" di tedesco e stavo dando il link ad un amico perché supplisse, ma mi ha preceduto) ed un grazie a @Elio11 per questo (e gli altri) bellissimo lavoro di R&D ( che qui sta per Ricerca e Divulgazione) su questo periodo affascinante. Come dice @sundance76saremo magari pochi ma, pieno di me come sempre, oserei dire "buoni" ... e credo che alla lunga i numeri daranno ragione a chi ci ha investito il suo tempo, anche chi come me solo a leggere. Del resto proporzionalmente alle risposte ci sono già più visite qui e in quello sui "campionati ..." che nel 3D sulla nuova CanAm o in quello su Arca etc. Buon lavoro Franz Ok, ma sono comunque convinto che se io avessi scelto un titolo diverso a questo thread, del tipo "Louis Wagner 1882-1960", ci sarebbero state sì e no una decina di visualizzazioni. Il buon @330tr definisce "mezzuccio" l'aver messo in mezzo il Milan e il calcio nella titolazione, ma sono convinto di aver fatto bene: il titolo di un articolo o di una discussione fa da traino per l'attenzione, anche nei confronti di chi è costantemente dedicato solo alla "f1 da sciumaker a emilton". 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
giovanesaggio Posted December 22, 2017 at 03:02 PM Share Posted December 22, 2017 at 03:02 PM 1 ora fa, sundance76 ha scritto: Ok, ma sono comunque convinto che se io avessi scelto un titolo diverso a questo thread, del tipo "Louis Wagner 1882-1960", ci sarebbero state sì e no una decina di visualizzazioni. Il buon @330tr definisce "mezzuccio" l'aver messo in mezzo il Milan e il calcio nella titolazione, ma sono convinto di aver fatto bene: il titolo di un articolo o di una discussione fa da traino per l'attenzione, anche nei confronti di chi è costantemente dedicato solo alla "f1 da sciumaker a emilton". Però ha ragione. Parlo per me, ma credo che valga anche per altri: questi post sono estremamente interessanti, e quando li pubblichi (li pubblicate) me li leggo sempre con curiosità. Di questo in particolare ne ho parlato anche con un amico l'altro giorno, tanto per dire Solo che più che un "grazie" (o un like) non saprei che aggiungere 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
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