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Damon Hill


Davide Hill

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Va beh la Ferrari che guidò Capelli nel 1992 non dico che fosse da metà  classifica come livello, ma non ci andava neanche troppo lontano. Più che un'occasione persa, direi che lì si è suo malgrado bruciato.

 

Quello di Zanardi nel 1999 fu effettivamente un fiasco ma in CART aveva già  dimostrato il suo valore. Larini dimostrò quanto era forte quando demolì i tedeschi sulla Nordschleife nel 1993, lì proprio non ci furono scuse.

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Va beh la Ferrari che guidò Capelli nel 1992 non dico che fosse da metà  classifica come livello, ma non ci andava neanche troppo lontano. Più che un'occasione persa, direi che lì si è suo malgrado bruciato.

 

Quello di Zanardi nel 1999 fu effettivamente un fiasco ma in CART aveva già  dimostrato il suo valore. Larini dimostrò quanto era forte quando demolì i tedeschi sulla Nordschleife nel 1993, lì proprio non ci furono scuse.

Più che altro mi sa che in entrambi i casi (Capelli '92 e Zanardi '99) nessuno dei due ebbe il giusto sostegno da parte della squadra.

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Va beh la Ferrari che guidò Capelli nel 1992 non dico che fosse da metà  classifica come livello, ma non ci andava neanche troppo lontano. Più che un'occasione persa, direi che lì si è suo malgrado bruciato.

 

Quello di Zanardi nel 1999 fu effettivamente un fiasco ma in CART aveva già  dimostrato il suo valore. Larini dimostrò quanto era forte quando demolì i tedeschi sulla Nordschleife nel 1993, lì proprio non ci furono scuse.

 

Certo,premesso che la Ferrari del 1992  era effettivamente  un bidone, Ivan me lo ricordo però davvero distante da Alesi (pilota che rientra nella  critica di Martini  , critica letta nella pagina scorsa) , sicuramente Capelli si bruciò la carriera ed ingiustamente non ebbe altre opportunità ,però almeno ,se pur nominalmente,la Ferrari è arrivato a guidarla.

Alex Zanardi,secondo i piani di Williams,avrebbe dovuto essere il nuovo Villeneuve ,tuttavia Alex non si trovò in F1  e fece purtroppo  ricordare all'ambiente che essere vincenti in America,non significava essere competitivi anche nel mondo Europeo.

In effetti credo che Larini,rispetto a quello che dimostrò ,fu in assoluto il pilota che ebbe ,tra i tre,meno opportunità  ,pur dimostrandosi veloce...

Comunque ,Martini ,in tutte le sue dichiarazioni nei confronti di Hill,Coulthard  ed Alesi, (Villeneuve non lo so perchè non le ho mai sentite) mi è sempre sembrato un pò troppo invidioso e rosicone ,d'altronde quando dice "Hill in F.3 era un ragazzo che andava più piano di Giovanna Amati e poi ha preso il posto di Giovanna Amati.." mi sembra che dica il falso con scarso rispetto di un pilota che comunque è diventato campione del mondo dimostrandosi se non altro un uomo vincente anche con team inferiori (Arrows e Jordan) , insomma ,piloti ben più importanti di Martini ,hanno mostrato  certamente più rispetto per Damon Hill che onestamente ,per quanto non fosse un asso era indiscutibilmente bravo e superiore a tanti altri piloti nel circus, Martini compreso...

Modificato da Jax
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Certo,premesso che la Ferrari del 1992  era effettivamente  un bidone, Ivan me lo ricordo però davvero distante da Alesi (pilota che rientra nella  critica di Martini  , critica letta nella pagina scorsa) , sicuramente Capelli si bruciò la carriera ed ingiustamente non ebbe altre opportunità ,però almeno ,se pur nominalmente,la Ferrari è arrivato a guidarla.

Alex Zanardi,secondo i piani di Williams,avrebbe dovuto essere il nuovo Villeneuve ,tuttavia Alex non si trovò in F1  e fece purtroppo  ricordare all'ambiente che essere vincenti in America,non significava essere competitivi anche nel mondo Europeo.

In effetti credo che Larini,rispetto a quello che dimostrò ,fu in assoluto il pilota che ebbe ,tra i tre,meno opportunità  ,pur dimostrandosi veloce...

Comunque ,Martini ,in tutte le sue dichiarazioni nei confronti di Hill,Coulthard  ed Alesi, (Villeneuve non lo so perchè non le ho mai sentite) mi è sempre sembrato un pò troppo invidioso e rosicone ,d'altronde quando dice "Hill in F.3 era un ragazzo che andava più piano di Giovanna Amati e poi ha preso il posto di Giovanna Amati.." mi sembra che dica il falso con scarso rispetto di un pilota che comunque è diventato campione del mondo dimostrandosi se non altro un uomo vincente anche con team inferiori (Arrows e Jordan) , insomma ,piloti ben più importanti di Martini ,hanno mostrato  certamente più rispetto per Damon Hill che onestamente ,per quanto non fosse un asso era indiscutibilmente bravo e superiore a tanti altri piloti nel circus, Martini compreso...

Comunque non so dove Martini vedesse Hill più lento della Amati, spesso però ci si dimentica che Damon ha avuto una carriera a dir poco particolare, visto che non ha mai corso in kart, da giovane ha corso autofinanziandosi con le moto, poi ha smesso e poi ha ripreso passando in auto facendo il suo primo campionato su 4 ruote nel 1985 a 25 anni. Ha debuttato in F3000 a 28 anni ed in Formula 1 a 32 anni, in un'età  in cui normalmente nella massima serie ci si avvia verso la parte finale di una carriera.

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Hill è anche quello che a Montecarlo '92 si è preso 4 decimi dalla Andrea Moda di Moreno rimanendo fuori dalla griglia

Non si qualificò neanche il compagno di squadra Van de Poele, uno che due anni prima fu vice campione di F3000 lottando per il titolo con Comas e Alesi e che nel corso della carriera ha comunque vinto tre volte la 24 ore di Le Mans.

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Anche Moreno si lamentò di Hill e Badoer di Alesi in Francia , suvvia . Forse avevano un po' di ragione ricordiamoci che nella F1 dell'epoca c'erano differenze di potenza notevoli tra i motori ufficiali e non oltre a differenze di budget mica da ridere .

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk e scritto dalle mie dita.

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No,aspettate,  io non mi riferisco in particolare ai doppiaggi che avete menzionato , mi riferivo ad una somma di dichiarazioni che mi hanno fatto risultare Martini nel modo che ho descritto precedentemente,poi per carità ,resta una mia opinione...ma personalmente mi è risultato un pò invidiosetto e rosicone, la dichiarazione sulla Amati è  semplicemente assurda...almeno per me. :)

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No,aspettate,  io non mi riferisco in particolare ai doppiaggi che avete menzionato , mi riferivo ad una somma di dichiarazioni che mi hanno fatto risultare Martini nel modo che ho descritto precedentemente,poi per carità ,resta una mia opinione...ma personalmente mi è risultato un pò invidiosetto e rosicone, la dichiarazione sulla Amati è  semplicemente assurda...almeno per me. :)

 

Evidentemente di Martini non sai nulla

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No ragazzi, non ci siamo...

Io non ho mai messo in dubbio le potenzialità  di Martini, fermo restando che per me piloti come Hill, Trulli , Alesi e Frentzen gli fossero comunque superiori,  almeno questo è il mio parere personale, che naturalmente siete liberissimi di non condividere.

Io mi riferivo ad un insieme di atteggiamenti di Martini che si evincono nelle sue dichiarazioni su quei determinati piloti, neppure uno che ha vinto tanto come Schumacher si è mai permesso di parlare di Damon Hill in quel modo, a dir poco irritante, poi d'accordo, Hill non gode di molta simpatia e quindi andiamogli pure tutti contro, però il modo di parlare di Martini mi fa pensare ad un giudizio poco sereno  <_<  e non sposo assolutamente la linea di pensiero del pilota, ne quella dei suoi "sostenitori".

Ripeto non parlo di Martini pilota, ma di Martini nelle sue dichiarazioni, Hill alla Brabham , magari non sembrava certo un fulmine, del resto neppure Button nel 2001 in Benetton , non pareva avere certo la stoffa del campione, eppure...

Hill ha saputo migliorarsi nel tempo, raggiungendo comunque livelli alti in quel circus, pur non essendo un fuoriclasse, eccetto la Williams ha guidato con maestria anche vetture come Arrows dove sfiorò la vittoria (anche grazie alle gomme, ma non solo grazie alle gomme) e Jordan, regalando la prima vittoria al team Irlandese nel 1998, dando poi un significativo apporto nella vettura che grazie anche al suo lavoro, compì nel 1999 il vero salto di qualità .

Le dichiarazioni di Martini, sono recenti, e a mio avviso cariche di sufficienza , non si può non tenere conto di tutta la carriera di Hill e fossilizzarsi solo alla Brabham; Ovviamente non conosco Martini come uomo, ma le mie sensazioni riguardo esclusivamente le sue interviste sono queste, forse mi sbaglio o forse no, non pretendo certo di avere ragione  :)

Modificato da Jax
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Ripeto non parlo di Martini pilota, ma di Martini nelle sue dichiarazioni, Hill alla Brabham , magari non sembrava certo un fulmine, del resto neppure Button nel 2001 in Benetton , non pareva avere certo la stoffa del campione, eppure...

Hill ha saputo migliorarsi nel tempo, raggiungendo comunque livelli alti in quel circus, pur non essendo un fuoriclasse, eccetto la Williams ha guidato con maestria anche vetture come Arrows dove sfiorò la vittoria (anche grazie alle gomme, ma non solo grazie alle gomme) e Jordan, regalando la prima vittoria al team Irlandese nel 1998, dando poi un significativo apporto nella vettura che grazie anche al suo lavoro, compì nel 1999 il vero salto di qualità .

Le dichiarazioni di Martini, sono recenti, e a mio avviso cariche di sufficienza , non si può non tenere conto di tutta la carriera di Hill e fossilizzarsi solo alla Brabham; Ovviamente non conosco Martini come uomo, ma le mie sensazioni riguardo esclusivamente le sue interviste sono queste, forse mi sbaglio o forse no, non pretendo certo di avere ragione  :)

livelli alti nel momento che ritengo più povero di talenti di sempre: Schumacher, gradino, secondo gradino, Alesi, Berger a fine carriera, JV (appena arrivato che comunque gli fece una pole), Hakkinen senza macchina competitiva; quel circus secondo me era molto poco competitivo e se guidavi una Williams era quasi obbligatorio arrivare in alto.

 

A Spa arrivò la vittoria "suggerita" via radio con conseguente stop a Ralf che andava bene....

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A Spa arrivò la vittoria "suggerita" via radio con conseguente stop a Ralf che andava bene....

Fece comunque una gran gara a Spa soprattutto nella prima metà  della corsa se non ricordo male....fu anche fortunato allo start visto che la prima partenza prima del maxi-crash provocato da Coulthard la sbagliò....mentre scattò bene nella ripartenza.

 

Comunque, dando un giudizio complessivo su Damon Hill, penso che sia stato un più che onesto pilota, che nonostante una carriera atipica e penalizzante è riuscito a ben comportarsi nella massima serie, un buon passista, un ottimo e stimato collaudatore, un pilota spesso importante per lo sviluppo di un team (come visto in Williams e Jordan) e in definitiva anche con qualche bell'acuto in carriera. Non è Michael Schumacher, su questo non ci piove, ma si è meritato comunque una sua dignità  nel paddock.

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Tra l'altro a SPA 1998,  Hill aveva un vantaggio di circa 30/40 secondi su Ralf,poi entrò la Safety Car,  grazie a quello Ralf si riavvicinò,  Damon meritò assolutamente di vincere quel GP.

Poi ,vorrei far notare che nel 1993,con compagno Prost,Hill se la cavò bene, vinse le sue gare e per poco non fece vice campione del mondo,ovviamente la vettura era mostruosa,ma anche in quell'occasione il suo lavoro lo svolse bene.

Circa il livello del Circus dell'epoca,non saprei; dopo la morte di Senna ed il ricambio generazionale,l'unico vero asso era  effettivamente Schumacher (non c'erano i Mansell,Piquet,Prost e Senna,tutti insieme) però ,ad esempio rispetto ad oggi,il livello medio dei piloti,la "classe borghese" popolata dagli outsiders era senza dubbio più competitiva e comunque piloti  "iridati" come Hakkinen e Villeneuve, nel loro momento migliore,non mi sembravano così distanti dai gonfiatissimi campioni attuali....

Il problema vero e se analizziamo ce ne renderemo  conto, fu che la lotta per il mondiale dal 1994 in poi, era sempre ad appannaggio di  due  soli team,non vi era mai un terzo pronto ad approfittarne , la F1 diventò più granitica ; faccio l'esempio: se la Williams non fosse decaduta negli anni della Mecachrome e ci fosse stato un duello a tre tra Schumacher,Hakkinen e Villeneuve ,il talento sarebbe stato maggiormente riconosciuto,ne avrebbe beneficiato l'intera categoria...

In realtà  già  dai primi anni novanta e questo diventò più evidente dal 94 in poi, al di là  del ricambio generazionale,il mondo della F1 stava già  cambiando , la vivacità  e le possibilità  degli anni ottanta erano ormai alle spalle e non per la mancanza di talenti come manici,ma per le distanze tra scuderie che cominciavano ad essere importanti, nel 1991 Senna vinse con un'ottima McLaren ,molto affidabile ,alle sue spalle cominciava a vedersi la Williams,ma Mansell pagò l'affidabilità ,poi il vuoto...

Nel 1992 la Williams ebbe forse la sua stagione migliore,Mansell fece il vuoto,Patrese lo seguì con più di cinquanta punti di distacco,Senna non potè fare niente ,arrivò dietro al giovane Schumacher e con appena un punto di vantaggio su Berger..  Prost invece,consapevole dell'impossibilità  di vincere il mondiale si prese l'anno sabbatico prenotandosi la Williams nel 1993,in cui vinse come da pronostico..

Insomma,dagli anni novanta fino ai primi anni del duemila , le lotte al vertice cominciarono a diventare,in tutte le stagioni,più selettive a mio modo di vedere,c'era meno spazio per gli outsiders e diventare campioni del mondo era molto complicato se non eri in Williams,McLaren o Ferrari e non solo ,anche vincere delle gare o finire a punti tra i primi sei aveva un coefficiente di difficoltà  notevole,altro che primi dieci di oggi...

Quindi alla luce di quanto ho analizzato,non mi sento di dire che quello sia stato il circus più povero di talenti della storia...poi ovviamente resta un mio parere.  :)

Modificato da Jax
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Circa il livello del Circus dell'epoca,non saprei; dopo la morte di Senna ed il ricambio generazionale,l'unico vero asso era  effettivamente Schumacher (non c'erano i Mansell,Piquet,Prost e Senna,tutti insieme) però ,ad esempio rispetto ad oggi,il livello medio dei piloti,la "classe borghese" popolata dagli outsiders era senza dubbio più competitiva e comunque piloti  "iridati" come Hakkinen e Villeneuve, nel loro momento migliore,non mi sembravano così distanti dai gonfiatissimi campioni attuali....

Quanto mi piacciono queste granitiche certezze...

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A me sembra che le uniche certezze granitiche siano evidentemente quelle di alcuni altri ,che ritengono l'epoca trattata (seconda metà  degli anni 90)  quella in assoluto più povera di talenti mai vista in F1...

Personalmente ho risposto che non ne sarei così sicuro,cercando di spiegare anche perchè si possa aver avuto quest'impressione,con un'analisi condivisibile o meno,ma interessante,su un mondo che stava già  cambiando, nel quale probabilmente,se non fossero stati sulla vettura giusta,neppure il talento di Senna ,Prost o Mansell sarebbe stato sufficiente per garantire un mondiale.

Nella seconda metà  degli anni 90 e primi duemila, non dico vincere anche una sola,singola, gara ma addirittura finire  tra i primi sei  era qualcosa di speciale,per chi non guidava le vetture al top ,solitamente due team che monopolizzavano le prime quattro posizioni (due Benetton,due Williams o due McLaren due Ferrari..etc) fin quando con l'arrivo della BMW in Williams,addirittura le prime sei posizioni erano cristallizzate.

Quindi per un pilota tipo Alesi in Prost , Villeneuve in BAR, Irvine in Jaguar,Trulli in Jordan,Fisichella in Benetton, Hill in Arrows  etc, arrivare quinto o sesto era una vittoria rispetto a chi oggi arriva decimo o nono....

Qui non c'è bisogno di certezze granitiche ma di spirito d'osservazione..

Sinceramente oggi le cose non mi sembrano migliori ,solo più pompate in una F1  onestamente più facile.per regolamenti,vetture e tracciati.

Modificato da Jax
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Personalmente ho risposto che non ne sarei così sicuro,cercando di spiegare anche perchè si possa aver avuto quest'impressione,con un'analisi condivisibile o meno,ma interessante,su un mondo che stava già  cambiando, nel quale probabilmente,se non fossero stati sulla vettura giusta,neppure il talento di Senna ,Prost o Mansell sarebbe stato sufficiente per garantire un mondiale.

Infatti Senna ha vinto i mondiali con la Coloni, Prost con la Zakspeed e Mansell con la Fondmetal

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Certo, è chiaro, il miglior pilota normalmente vince sulla vettura migliore, è stato così probabilmente per tutti, (non solo per Villeneuve  :asd:  ).

Ovviamente non parlo della vittoria finale del campionato, ma della possibilità  di improvvisazione da parte del pilota nel fare grandi gare anche con monoposto nettamente meno performanti delle migliori, parlo del fatto che gli anni ottanta erano più aperti a singole vittorie da parte degli outsiders , e che la zona punti era più atta ad un rimescolamento ,gara per gara...

Il punto in questione, è che nella seconda metà  degli anni 90, quel processo, già  iniziato nel 1991-92 , si intensifica e raggiunge infine l' acme tra il 1998 ed il 2001, per via di molti fattori come anche il ritiro della Renault....

Eccetto il 1999, che fu un anno particolare, per la mancanza di Schumacher ed un conseguente rilassamento di Hakkinen, che aprirono un pò le porte a Frentzen su Jordan e alla Stewart , noterete che non solo le vittorie , ma tutta la zona punti fosse ad esclusivo appannaggio di McLaren, Ferrari e dal 2001 in poi , anche,stabilmente delle due Williams.

Per quattro anni i sedili per poter lottare per un mondiale furono in teoria quattro, due McLaren e due Ferrari, ma in pratica erano due e mezzo,  due per Hakkinen e Schumacher e mezzo per Coulthard ,che dal punto di vista teorico non aveva limitazioni come il secondo in Ferrari, ma che comunque restava un ottimo gregario, senza ambizioni particolari ,se non quella di svolgere al meglio il suo ruolo.

Tutti gli altri piloti lottavano in realtà   per un quinto o sesto posto, finchè con l'arrivo della  Williams BMW  (2001) , eccetto per  l'inaffidabilità  che ancora esisteva, tutte le prime sei posizioni divennero di fatto "prenotate", anche per questo si è poi  arrivati nel tempo ad ampliare la zona punti dai primi sei ai primi dieci....

Il tempo delle lotte Senna e Prost , Piquet e Mansell, Prost e Mansell, con l'inclusione di un terzo incomodo era finito, per contingenza tecnica , maggior divario tra i primi due team e gli altri e politica di scuderia.

Proprio per questo,  la seconda metà  degli anni novanta, a mio parere, è stato il periodo più difficile per gli outsiders, e per gli  iridati non sulla vettura giusta, praticamente venti piloti su ventidue , per mettersi in mostra e prendere punti ; quando questi,per miracolo, vincevano una gara o marcavano un podio o finivano in zona punti , era davvero qualcosa di importantissimo.

Dal 2008 in poi , ho  la netta sensazione ,invece,  di rivedere una Formula 1 , che cerca di rifarsi politicamente agli anni 80 (in modo artefatto e per vendere meglio) , ovvero , le lotte nello stesso team tra piloti entrambi campioni del mondo, oppure lotta aperta come tra Hamilton e Rosberg l'anno scorso (ai tempi del dominio Ferrari,nemmeno questo era possibile,sia per la forza di Schumacher,sia per un'evidente limitazione contrattuale)

Insomma coppie importanti di piloti nei top team, Alonso-Raikkonen, Alonso-Hamilton , Hamilton-Button, Raikkonen-Massa, Vettell-Raikkonen e così via, le vetture poi ,nonostante lo strapotere della Red Bull, o quello attuale della Mercedes, potevano comunque garantire improvvisi acuti e singole vittorie, ricorderete tutti l'anno in cui ci furono 7/8 vincitori diversi di Gran Premi e perfino uno come Maldonado riuscì a vincere una gara (alla faccia dei vari Alesi e Trulli   :sbocco: ). I debuttanti ,sempre più giovani e meno esperti,vengono incensati se arrivano ottavi , noni o decimi ,cosa che sarebbe passata  forse in modo indifferente in quell'epoca arida di talenti...insomma ,nel complesso e mediamente io non sarei così certo  che la seconda metà  degli anni novanta abbia avuto i piloti meno talentuosi della storia della F1, potrebbe anche essere che i piloti attuali,messi sulle vetture tipo quelle del 1998,con quei circuiti e quei regolamenti ,avrebbero fatto fatica a restare in pista,non tutti ovviamente ,ma una buona metà  si...

 

1284543397Jor98-2.jpg

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Colpa forse oggettiva, ma non soggettiva, perchè dalla prospettiva di guida di Hill non si poteva capire se la macchina di Schumacher fosse danneggiata o meno...

Se Schumacher fosse stato in grado di continuare tranquillamente, e se Hill avesse "atteso senza fretta" e senza tentare di sorpassarlo, ora diremmo ugualmente che Hill si sarebbe comportato da pollo.

 

Tanto per dare un parametro OT, anche a Estoril '89 la colpa oggettiva era tutta di Mansell (squalificato), ma la colpa soggettiva, di "opportunità ", era tutta di Senna, visto che resta inspiegabile quella chiusura su Mansell che lo stava già  affiancando, in una situazione dove era solo Senna ad avere tutto da perdere.

 

In effetti...

 

Dare la colpa a DH per aver ricevuto la speronata da MS......

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Colpa forse oggettiva, ma non soggettiva, perchè dalla prospettiva di guida di Hill non si poteva capire se la macchina di Schumacher fosse danneggiata o meno...

Se Schumacher fosse stato in grado di continuare tranquillamente, e se Hill avesse "atteso senza fretta" e senza tentare di sorpassarlo, ora diremmo ugualmente che Hill si  è  comportato da pollo.

 

Tanto per dare un parametro OT, anche a Estoril '89 la colpa oggettiva era tutta di Mansell (squalificato), ma la colpa soggettiva, di "opportunità ", era tutta di Senna, visto che resta inspiegabile quella chiusura su Mansell che lo stava già  affiancando, in una situazione dove era solo Senna ad avere tutto da perdere.

Mi sembra che ci sia una LEGGERA differenza tra Schumacher che esci di pista davanti a Damon Hill in una delle curve a 90° di Adelaide e Mansell che da dietro tenta il sorpasso nella curva più veloce del circuito

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  • leopnd changed the title to Damon Hill

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