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il problema delle armi


MagicSenna

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"[...] E' stato bocciato al Senato il disegno di legge che doveva rendere obbligatori dei controlli molto elementari e di buon senso: non un divieto né una restrizione generale, solo il dovere per l'armaiolo di consultare la banca dati federale sui precedenti penali o di malattia mentale dell'acquirente. Sembrava che almeno questa modesta proposta avesse raggiunto il quorum dei voti, grazie a un'intesa bipartisan [...]". 

 

E invece nemmeno quello...

 

http://www.repubblica.it/esteri/2013/04/17/news/controllo_armi_senato_usa-56882412/?ref=HRER1-1

Per superare l'ostruzionismo servivano 60 voti. Nel Congresso americano le sessioni parlamentari sono senza limiti temporali, quindi una discussione su una tal questione può allungarsi per mesi senza che si risolva nulla, quindi per superare l'ostruzionismo occorrevano 60 voti, ne sono arrivati 54. Ad opporsi non sono stati solo i repubblicani, ma un blocco trasversale di repubblicani e democratici eletti negli stati meridionali dove mettersi contro le armi vuol dire pregiudicarsi la rielezione. I conservatori, i progressisti, i liberali, i modernisti non c'entrano niente.
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Ah no? Il fatto che si siano opposti anche dei "democratici del sud" (notoriamente gente dalla mentalità  molto aperta) libera da ogni responsabilità  la solita decisione priva di ogni decenza dei repubblicani? Non penso si possa chiamare "decisione traversale" (né tantomeno sono giustificabili perchè altrimenti ciò "pregiudicherebbe la rielezione").

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Cioè si sono opposti dei democratici e la colpa è dei repubblicani? Mah...

Basta vedere i numeri: 54 favorevoli e 46 contrari, i democratici contano su 55 voti, ergo alcuni repubblicani hanno votato a favore delle norme più stringenti insieme ai democratici; e alcuni democratici hanno votato insieme ai repubblicani contro le norme più stringenti. Entrambi i blocchi sono stati trasversali.

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Questo vuol dire che i politici sono uguali in tutto il mondo. Pensano solo alla poltrona.

Ah perchè è una novità ?

Alla fine rappresentanti e senatori rispondono ai cittadini che li hanno eletti nelle circoscrizioni di appartenenza, e se in tali parti d'America le opinioni preponderandi sono quelle c'è poco da fare. Bisognerebbe intraprendere un'operazione di tipo socio-culturale per far cambiare mentalità  alla popolazione.

La stessa cosa vale in parte anche sulla pena di morte: parecchi, forse la maggioranza, dei politici sono per l'abolizione ma non lo diranno mai perchè l'opinione pubblica americana è ancora in larga parte favorevole.

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Ah perchè è una novità ?

Alla fine rappresentanti e senatori rispondono ai cittadini che li hanno eletti nelle circoscrizioni di appartenenza, e se in tali parti d'America le opinioni preponderandi sono quelle c'è poco da fare. Bisognerebbe intraprendere un'operazione di tipo socio-culturale per far cambiare mentalità  alla popolazione.

La stessa cosa vale in parte anche sulla pena di morte: parecchi, forse la maggioranza, dei politici sono per l'abolizione ma non lo diranno mai perchè l'opinione pubblica americana è ancora in larga parte favorevole.

 

a maggior ragione negli USA, aggiungerei

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a maggior ragione negli USA, aggiungerei

Per forza, lì il sistema maggioritario con i collegi è applicato nel modo più, come dire, canonico. Bisogna conquistarsi i voti persona per persona e si crea un legame tra rappresentante/senatore e i cittadini che l'hanno eletto.
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Esattamente. E questo comporta che in molte decisioni, come quella appena vista, conti di più la territorialità  di provenienza che non il partito d'appartenenza. Le differenze grosse tra democratici e repubblicani sono nell'impostazione economica, per il resto si può vedere tutto e il contrario di tutto.

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Usa, il Senato respinge la stretta sulle armi
Obama: giornata vergognosa per Washington

Bocciato il divieto di vendita dei dispositivi di assalto e i maggiori controlli per chi acquista. Il peso del dopo Boston

Il Senato americano ha affondato la riforma della legge sulle armi: ha bocciato il divieto della vendita di armi d'assalto e di caricatori ad alta capacità  (fino a 30 proiettili) e, poco prima, ha respinto anche l'intesa per controlli più severi sui precedenti di chi acquista un'arma. Due voti che hanno svuotato la riforma voluta da Barack Obama, costruita su un'intesa bipartisan, per impedire che si possano ripetere stragi come quella del 14 dicembre scorso in una scuola elementare in Connecticut, dove un uomo armato uccise 20 bambini e 6 adulti. Il presidente degli Stati Uniti era proprio insieme ai genitori delle vittime di Newton quando, teso in volto, ha commentato la decisione del Senato: «Oggi è una giornata vergognosa per Washington. Ma non è finita qui. La mia amministrazione farà  di tutto per proteggere la nostra comunità  dalla violenza delle armi».

I VOTI - In Senato - dove i Democratici contano su una maggioranza di 55 voti ed il sostegno di 2 indipendenti - 46 senatori hanno votato contro il provvedimento e 54 a favore, numero non sufficiente a raggiungere i 60 voti necessari per bloccare l'ostruzionismo di quanti, tra repubblicani ma anche democratici, si appongono al giro di vite sulle armi.

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Usa, il Senato respinge la stretta sulle armi

Obama: giornata vergognosa per Washington

Bocciato il divieto di vendita dei dispositivi di assalto e i maggiori controlli per chi acquista. Il peso del dopo Boston

Il Senato americano ha affondato la riforma della legge sulle armi: ha bocciato il divieto della vendita di armi d'assalto e di caricatori ad alta capacità  (fino a 30 proiettili) e, poco prima, ha respinto anche l'intesa per controlli più severi sui precedenti di chi acquista un'arma. Due voti che hanno svuotato la riforma voluta da Barack Obama, costruita su un'intesa bipartisan, per impedire che si possano ripetere stragi come quella del 14 dicembre scorso in una scuola elementare in Connecticut, dove un uomo armato uccise 20 bambini e 6 adulti. Il presidente degli Stati Uniti era proprio insieme ai genitori delle vittime di Newton quando, teso in volto, ha commentato la decisione del Senato: «Oggi è una giornata vergognosa per Washington. Ma non è finita qui. La mia amministrazione farà  di tutto per proteggere la nostra comunità  dalla violenza delle armi».

I VOTI - In Senato - dove i Democratici contano su una maggioranza di 55 voti ed il sostegno di 2 indipendenti - 46 senatori hanno votato contro il provvedimento e 54 a favore, numero non sufficiente a raggiungere i 60 voti necessari per bloccare l'ostruzionismo di quanti, tra repubblicani ma anche democratici, si appongono al giro di vite sulle armi.

 

Chissà  cosa ne pensano quelli che voglio abolire il finanziamento pubblico ai partiti.

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Mai li capirò, sarebbe consegnare e legittimare la politica dei ricchi per i ricchi.

 

ah si ? allora sarai contento di pagare dei buoni da niente 300000 euro l'anno, dare milioni di euro l'anno a delle associazioni inutili, complimenti...

 

la politica si fa anche con pochi soldi, dove sta scritto che ce ne vogliono tanti, a me hanno insegnato che i soldi si guadagnano e si meritano, non mi sembra che i partiti e la loro gentaccia se li meritino...

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ah si ? allora sarai contento di pagare dei buoni da niente 300000 euro l'anno, dare milioni di euro l'anno a delle associazioni inutili, complimenti...

la politica si fa anche con pochi soldi, dove sta scritto che ce ne vogliono tanti, a me hanno insegnato che i soldi si guadagnano e si meritano, non mi sembra che i partiti e la loro gentaccia se li meritino...

Questo è un altro discorso.

Il finanziamento pubblico va sicuramente ridimensionato e razionalizzato ma non va assolutamente eliminato.

E i risultati sono appunto quelli che vediamo negli Usa dove i soldi sono privati ma alla fine le leggi le decidono le lobby.

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Il finanziamento pubblico va sicuramente ridimensionato e razionalizzato ma non va assolutamente eliminato.

E i risultati sono appunto quelli che vediamo negli Usa dove i soldi sono privati ma alla fine le leggi le decidono le lobby.

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non riuscendo a fare come giustamente dici cioè razionalizzare e ridimensionare il finanziamento pubblico, preferisco come accade negli USA che mantenere e ingrassare dei non meritevoli, oltretutto le lobby ci sono pure qua...

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Questo è un altro discorso.

Il finanziamento pubblico va sicuramente ridimensionato e razionalizzato ma non va assolutamente eliminato.

E i risultati sono appunto quelli che vediamo negli Usa dove i soldi sono privati ma alla fine le leggi le decidono le lobby.

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Ah perchè in Italia no? :asd:

Qui forse è anche peggio perchè non solo prendono soldi da tutte le parti (pubblici e privati) ma siccome non bastano sono costretti a ricorrere pure alle tangenti.

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Appunto, qui i soldi vengono da entrambe le direzioni.

 

 

Ah perchè in Italia no? :asd:

Qui forse è anche peggio perchè non solo prendono soldi da tutte le parti (pubblici e privati) ma siccome non bastano sono costretti a ricorrere pure alle tangenti.

 

Sono un po' sprovveduto, quali sono queste lobby italiane che finanziano i partiti?

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