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[Calcio 2014/2015] News, mercato e varie


alessandrosecchi

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Sono duro di comprendonio, ma che ha fatto Balotelli di così abominevole?

 

Di abominevole probabilmente nulla. 

 

Il fatto che cambi una squadra ogni anno, e all'Inter nessuno lo sopportasse, al ManCity ha combinato parecchi casini, al Milan è stato un fiasco irritante, a Liverpool in 2 settimane è passato dall'idillio all'indolenza, tagliato fuori dal gruppo della Nazionale... Tutto questo a soli 24 anni... Ecco, diciamo che non ci sono molti argomenti per smentire i suoi detrattori.

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Di abominevole probabilmente nulla. 

 

Il fatto che cambi una squadra ogni anno, e all'Inter nessuno lo sopportasse, al ManCity ha combinato parecchi casini, al Milan è stato un fiasco irritante, a Liverpool in 2 settimane è passato dall'idillio all'indolenza, tagliato fuori dal gruppo della Nazionale... Tutto questo a soli 24 anni... Ecco, diciamo che non ci sono molti argomenti per smentire i suoi detrattori.

Ok. E quindi di chi è il problema?

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Ok. E quindi di chi è il problema?

 

Non esiste nessun problema.

E' solo uno dei tanti personaggi mediatici che fa girare tanti soldi sulla base del nulla assoluto.

 

Nella sua categoria rientrano, fra gli altri:

- Barbara D'Urso

- Tina Cipollari

- i tronisti/le troniste

- le sorelle Lecciso

- Fabri Fibra

- Giuseppe Cruciani

- Vittorio Sgarbi

- Giampiero Mughini

- Andrea Scanzi

- Aldo Biscardi (un tempo, oggi meno)

- Gianluca Grignani

- i Gazosa

- il Gabibbo

- Le iene show

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Sua, semplice :asd:

 

 

Non esiste nessun problema.

E' solo uno dei tanti personaggi mediatici che fa girare tanti soldi sulla base del nulla assoluto.

 

Nella sua categoria rientrano, fra gli altri:

- Barbara D'Urso

- Tina Cipollari

- i tronisti/le troniste

- le sorelle Lecciso

- Fabri Fibra

- Giuseppe Cruciani

- Vittorio Sgarbi

- Giampiero Mughini

- Andrea Scanzi

- Aldo Biscardi (un tempo, oggi meno)

- Gianluca Grignani

- i Gazosa

- il Gabibbo

- Le iene show

 

Per questo non riesco a capire tutto questo accanimento nei suoi confronti qui.

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Vandalismo e danneggiamento di opere d'arte

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Balotelli è quello che si dice "in gergo": mangime per troie. Se vendeva CD sulla spiaggia di Ostia dubito seriamente che avrebbe avuto tutto quel codazzo di zoccole a ronzargli intorno...

 

Certo, probabilmente lui se ne frega di questo, visto che alla fin fine il biscottone lo inzuppa. Ma tant'è, questa è la realtà . 

In ogni caso, questo non è un messaggio contro di lui ma piuttosto contro l'esercito di "bottane" (che non sono nemmeno degne di essere accostate a quelle che lo fanno per lavoro, magari costrette) che "bottanizzano" nel mondo balotelliano (e non solo in quello).

Modificato da Davide Hill
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Razzismo, l'Uefa ferma Tavecchio: sei mesi fuori da commissioni e congressi 

Il presidente della Federcalcio sanzionato per i commenti discriminatori, il famoso discorso sul fantomatico "Optì Poba" : "Rispetto la sentenza, Ma per il mio ruolo in Figc non cambia nulla". Il presidente manterrebbe la rappresentatività  internazionale anche durante la sospensione dalle commissioni.

 

Montpellier, l'alluvione devasta lo stadio

Le forti piogge che si sono scatenate nel pomeriggio di ieri (alcuni metereologi parlano anche di 300mm caduti: un record per questa zona) hanno contribuito a far ingrossare le acque del fiume Lez. L'esondazione ha travolto la città  e non ha risparmiato lo stadio del Montpellier, causando ingenti danni. Difficile che lo stadio possa ospitare la prossima gara interna del Montpellier, prevista per il 19 ottobre contro il Lione.

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TRAVAGLIO REPLICA A MOGGI: “IO ERO JUVENTINO GIà€ QUANDO LUI INGAGGIAVA LE MIGNOTTE PER GLI ARBITRI UEFA DEL TORINO†- “UN SISTEMA DIETRO GLI ERRORI DI ROCCHI? NO, SERVILISMO. TOTTI? HA SOLO DETTO QUELLO CHE PENSAVAâ€

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Travaglio ricorda di essere stato il primo a pubblicare le intercettazioni di Calciopoli - “Non mi piace il fatto che si sia perso lo stile Juve per tornare a qualcosa di molto simile allo stile Moggi: tre favori così, tutti in fila, riportano per forza a quell’epoca lì. E a me non piaceâ€â€¦

1. MAIL A DAGOSPIA

Caro Dago, vedo che Luciano Moggi, condannato in primo grado e in appello per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, praticamente l'uomo che ha mandato la Juventus in serie B e le ha fatto revocare due scudetti, mi dà  dello "pseudo juventino". Detto da lui, è un complimento: io ero juventino già  quando lui lavorava da par suo per la Roma, per la Lazio, per il Napoli, e anche quando ingaggiava le mignotte per gli arbitri Uefa del Torino.

Marco Travaglio

2. TRAVAGLIO NEL PALLONE: “LO STILE JUVE? NON Câ€™àˆ PIà™, SIAMO TORNATI ALLO STILE MOGGIâ€

Fabio Massimo Splendore per "il Corriere dello Sport"

E’ stato il primo e forse l’unico tifoso in vista bianconero a manifestare il suo disagio per gli errori dell’arbitro Rocchi in Juventus-Roma, domenica sera. Marco Travaglio, giornalista e scrittore, ha chiamato in causa «la Juve di Moggi», ha detto a chiare note di «provare vergogna».

E ieri ci è tornato sopra. «Non volevo farlo, ritenevo di aver detto tutto. Poi ho letto Moggi alla Zanzara e ci ho ripensato». Moggi è stato sferzante: «Travaglio come fa a parlare di ruberie? Ruberà  lui non io. Ma come si permette… Si deve sciacquare la bocca prima di parlare di me. Lui juventino? Ma va, ci sono in giro tanti pseudo juventini che dicono cose false».

Ripartiamo da Juve-Roma o vuole commentare Moggi?

«Cominciamo da Moggi. Per ricordare che sono stato il primo a pubblicare le intercettazioni di Calciopoli su Repubblica, con cui collaboravo allora, e che sono felice di aver contribuito alla sua dipartita dal calcio.

Per spiegargli che non può permettersi di definirmi uno pseudo juventino, visto che io tifavo Juve nel 1972, quando lui faceva l’osservatore - ed era un buonissimo osservatore, bisogna dirlo - e poi lavorava con la Roma, con la Lazio, con il Napoli, si arrabattava

senza riuscirci, per lavorare all’Inter e al Milan. Oppure finiva invischiato nelle storie

di prostituzione legate al Torino di Borsano».

Dove comincia il tifo di Marco Travaglio per la Juve?

«Il 30 dicembre 1972 la prima partita, a 8 anni: Juve-Atalanta 0-0, Vycpalek in panchina. Poi sono stato abbonato vent’anni. Ho smesso quando è arrivato Moggi, giusto un paio di anni ancora dietro per lavoro, poi basta. Però ricordo che Boniperti non lo faceva entrare in sede e per l’Avvocato era lo stalliere».

Ma Juve-Roma, domenica, dove l’ha vista?

«In un bar di Sassari con il mio direttore Padellaro: eravamo lì per una conferenza. Ci siamo resi conto dopo di essere in un club di tifosi juventini. Tutti con gli occhi foderati».

Cosa non le è piaciuto?

«Non mi piace il fatto che si sia perso lo stile Juve per tornare a qualcosa di molto simile

allo stile Moggi: tre favori così, tutti in fila, riportano per forza a quell’epoca lì.

E a me non piace. Mi piace lo scudetto dell’anno scorso, strameritato.

Cobolli Gigli e Blanc avevano fatto un gran lavoro per far dimenticare la Juve di Moggi: hanno accettato una sentenza che per essere adeguata, per la verità , avrebbe dovuto portare in B Milan, Lazio e Fiorentina, con la Juve in C. Alla fine si scelse il male minore. Domenica siamo arretrati di vent’anni».

Ma lei vede un sistema dietro quegli errori?

«No, mi è parso servilismo. La Fiat non esprime il potere di una volta e così la Juve.

Prova ne sia che Juve e Roma si sono persino alleate contro l’espressione del vertice della Federcalcio che definirei indecente. Quando la Fiat era potere vero, Boniperti andava

via a fine primo tempo dagli stadi e Agnelli non commentava gli arbitri: c’era la

consapevolezza di uno sorta di soggezione esterna, c’era... pudore.

Ecco, domenica non si sarebbe dovuto commentare nel modo in cui si è fatto. Ad Andrea Agnelli e alla sua signora consiglierei di andare a vedere immagini dell’avvocato e di Umberto per capire cosa fosse lo stile Agnelli che non c’è più».

Un tweet dietro l’altro a far polemica. E le parole di Totti, con la pioggia di critiche

poi, cosa fanno pensare?

«Certi tweet dei calciatori non si commentano: non ci sono più teste come Falcao e

Platini. E Totti ha le spalle larghe. Ha solo detto quello che pensava dopo aver giocato

una partita che non meritava di perdere in quel modo».

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