Vai al contenuto
  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.

Rush - il film sulla stagione '76 di F1


Luke36

Recommended Posts

Ho trovato la foto sul mio annuario della John Player del 1974. 

Curva Tunnel Williamson parte per la tangente verso il suo destino.

 

attachicon.gifWilliamson.jpg

 Ne avevo un'altra da un'angolazione leggermente diversa, qui si vede meglio l'angolazione leggermente...anomala della ruota anteriore, il che confermerebbe la teoria della rottura sospensione

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

 Ne avevo un'altra da un'angolazione leggermente diversa, qui si vede meglio l'angolazione leggermente...anomala della ruota anteriore, il che confermerebbe la teoria della rottura sospensione

 

La cosa strana è che,essendo la curva a destra,l'angolazione anomala sembra averla l'ant.dx,non la sx che "punta " la curva.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ieri sono andato a vedere Rush.

 

Come sempre accade in queste circostanze, il mio approccio è stato molto "professionale". Certo ci sono delle inesattezze ma lo scopo del film era quello di raccontare anche in forma romanzata una annata di F1.

 

La cosa che mi ha colpito e che purtroppo fu vera realtà , è la solitudine di Lauda che traspare nell'ospedale. Solo la moglie al suo fianco. Il lavaggio broncoalveolare (BAL) con tubo rigido, da vera tortura medioevale !!!! Mammamia !!!!

 

Ho apprezzato l'attore che ha impersonifiato Hunt. Credo che sia riuscito benissimo a rendere la personalità  di un uomo che ha vissuto bruciando troppo in fretta.

 

Sul versante tecnico, molto buono il rombo dei motori, assolutamente veritieri. Si riconosceva un 8 cilindri e così via.

 

Insomm un film che non è certo costato poco ma che non è sfociato nella "macchietta".

Link al commento
Condividi su altri siti

Ci puoi spiegare in cosa consiste esattamente?

 

Si tratta di una metodica strumentale utilizzata per eseguire un lavaggio dei bronchi. Il liquido viene poi aspirato e filtrato per raccogliere cellule bronchiali al fine di rilevare segni di tumore (citologico). Nel film il BAL viene usato come lavaggio dei fumi inalati da Lauda, cosa che è reale e si fa. Oggi il tubo rigido viene ancora usato in determinati casi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Rush è stato un film relativo al 1976 come sappiamo. Howard non poteva perdersi in un simile arco temporare molto circoscritto e infatti è stato decidamente bravo a riprodurre con parecchia efficacia la storia dell'epoca. Rivedevo il patron di Hunt nel film. Sono rimasto basito dalla somiglianza del vero patron !!! Incredibile !

 

Guardate qui.

 

hesketh-and-hunt1.jpg

 

La cosa che mi ha colpito ed emozionato è stato rivivere la mia infanzia e quel 1976. L'incidente ..... ero in soggiorno con mio padre, appassionato di motori. Accade il tragico incidente. Le fiamme .... mio padre che mi ordina di uscire dalla sala e andare in camera mia ...... ammetto che mi sono emozionato rivedendo quella scena. Come il 4° posto a Monza. La folla oceanica che acclamava Lauda.

 

Il film per chi ha vissuto quell'annata, riporta a galla emozioni sopite, nascoste .... bello insomma !

Modificato da Luke36
  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Si tratta di una metodica strumentale utilizzata per eseguire un lavaggio dei bronchi. Il liquido viene poi aspirato e filtrato per raccogliere cellule bronchiali al fine di rilevare segni di tumore (citologico). Nel film il BAL viene usato come lavaggio dei fumi inalati da Lauda, cosa che è reale e si fa. Oggi il tubo rigido viene ancora usato in determinati casi.

 

E come si fa a respirare col liquido nei polmoni?

Link al commento
Condividi su altri siti

Rush è stato un film relativo al 1976 come sappiamo. Howard non poteva perdersi in un simile arco temporare molto circoscritto e infatti è stato decidamente bravo a riprodurre con parecchia efficacia la storia dell'epoca. Rivedevo il patron di Hunt nel film. Sono rimasto basito dalla somiglianza del vero patron !!! Incredibile !

 

Guardate qui.

 

hesketh-and-hunt1.jpg

 

La cosa che mi ha colpito ed emozionato è stato rivivere la mia infanzia e quel 1976. L'incidente ..... ero in soggiorno con mio padre, appassionato di motori. Accade il tragico incidente. Le fiamme .... mio padre che mi ordina di uscire dalla sala e andare in camera mia ...... ammetto che mi sono emozionato rivedendo quella scena. Come il 4° posto a Monza. La folla oceanica che acclamava Lauda.

 

Il film per chi ha vissuto quell'annata, riporta a galla emozioni sopite, nascoste .... bello insomma !

 

Sono daccordo:il post incidente di Lauda ed il suo ritorno a Monza sono il climax del film.

 

Anche io mi sono molto emozionato durante la riproposizione del ritorno di Lauda a Monza.

Un grosso pregio del film e',secondo me,quello di trasmettere la sensazione del rischio e della paura che provavano i piloti allora

Link al commento
Condividi su altri siti

E come si fa a respirare col liquido nei polmoni?

Lo scopo è quello di immettere tanta acqua quanta aspirarla. Insomma come una sorta di "scopa" d'acqua che mentre esce viene aspirata in pari quantità  e la detersione che si genera fa si di raccogliere cellue ed impurità . In tal caso non c'è mai una acqua "stagnante" nei bronchi ma solo acquain continuo movimento (tanta entra e tanta esce).

Link al commento
Condividi su altri siti

Meglio ancora: chi non andrà  a vederlo, verrà  bannato dal forum. :asd: Scherzo, ma mica tanto...

 

Finalmente sono slavo dal ban!  :asd:

 

Apparte gli ischerzi  :P  sono riuscito a trovare 2 amici che mi accompagnassero al cinema e ho sfruttato l'occasione.

A loro il film è piaciuto molto, a me un po' meno forse perchè conoscendo quasi tutta la storia di quel campionato e i retroscena mi è apparso un po' più scontato...

Comunque consiglio moltissimo il film a chi non l'ha ancora visto!

I pezzi che mi sono piaciuti di più erano quelli che non riguardavano i gran premi: ad esempio tutta la storia dei due piloti o l'ambiente della Hesketh (dipinta come una sorta di red bull del tempo, intesa come bibitari e non come Newey!) o i rapporti tra piloti.

Ben ricostruita la convalescenza di Lauda in ospedale, molto cruda e toccante

 

I due personaggi sono molto estremizzati e mitizzati: addirittura Lauda si trasforma in ingegnere e fa montare parti in magnesio ai poveri meccanici della BRM.. o Hunt con la fissa del suo rivale 24h al giorno.. ok vabbè è un film e ci va un po' di romanzo

Da applausi Hunt che picchia il giornalista a Monza!

 

Il film mi è piaciuto anche se avrei tagliato molti on-board in primis Monza-non Monza...

 

Da vedere insomma, non sarà  un documentario ma è molto equilibrato

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Mario Donnini annuncia il terzo servizio sul film, su AS da oggi in edicola:

 

OLTRE "RUSH": LA TESTIMONIANZA SHOCK

Â«àˆ ora di dire la verità , che su "Rush" non c'è. Il titolo mondiale 1976 fu perso da Lauda e dalla Ferrari per colpa di una testa di cazzo. Che risponde al nome di Daniele Audetto. La colpa è tutta mia e per la prima volta sto per svelare perché".

(Daniele Audetto, ex direttore sportivo Ferrari, Autosprint n.39, pgg 28-33, DA OGGI IN EDICOLA)

Link al commento
Condividi su altri siti

Mario Donnini annuncia il terzo servizio sul film, su AS da oggi in edicola:

 

OLTRE "RUSH": LA TESTIMONIANZA SHOCK

Â«àˆ ora di dire la verità , che su "Rush" non c'è. Il titolo mondiale 1976 fu perso da Lauda e dalla Ferrari per colpa di una testa di cazzo. Che risponde al nome di Daniele Audetto. La colpa è tutta mia e per la prima volta sto per svelare perché".

(Daniele Audetto, ex direttore sportivo Ferrari, Autosprint n.39, pgg 28-33, DA OGGI IN EDICOLA)

 

Audetto....e già !?!?.....e chi sarebbe la testa di cazzo che ha fatto perdere il mondiale a Regazzoni 2 anni prima?.

I mondiali si vincono e si perdono....l'ha perso Lauda per quello che è successo al Nurburgring....l'ha vinto Hunt perchè è stato a livello di Lauda.

Cosa non si fa per vendere più copie di Autosprint.

Link al commento
Condividi su altri siti

Audetto....e già !?!?.....e chi sarebbe la testa di cazzo che ha fatto perdere il mondiale a Regazzoni 2 anni prima?.

I mondiali si vincono e si perdono....l'ha perso Lauda per quello che è successo al Nurburgring....l'ha vinto Hunt perchè è stato a livello di Lauda.

Cosa non si fa per vendere più copie di Autosprint.

Veramente Audetto ne ha già  accennato nel 2006 sul forum di SportAutoMoto di questa cosa. Lo devo aver scritto anche qui da qualche parte.

Inviato dal mio GT-S5830i con Tapatalk 2

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Veramente Audetto ne ha già  accennato nel 2006 sul forum di SportAutoMoto di questa cosa. Lo devo aver scritto anche qui da qualche parte.

Inviato dal mio GT-S5830i con Tapatalk 2

 

Infatti....penso che le rivelazioni di Autosprint,suonino come la rivelazione del 3° segreto di Fatima.

Link al commento
Condividi su altri siti

OldHairpin,Io stimo moltissimo Stewart e vado orgoglioso della foto che ho fatto con i miei figli e lui alla Mille Miglia del 2011. Lo ritengo al top assoluto di tutti i tempi,insieme ad altri ovviamente.

Questo per dire che non ho niente contro di lui. Anzi.

Però sono piloti. Pensano più o meno ai cavoli loro. Chi più chi meno. Stewart meno di altri. Però ci pensava anche lui.

A Zandvoort insieme agli altri,passo decine di volte davanti alla carcassa della March di Williamson mentre Purley tentava qualcosa. 

Diversi piloti dissero che pensavano che quello che si sbracciava in mezzo alla pista fosse il pilota dell'auto rovesciata......

Ma si era anche nel culmine delle sorti del titolo mondiale.

Al Nurburg nel 1970 non si corse ma poi ci fù il 1971,1972,73 e lui vi vinse due volte su tre. Poi si può dire e scrivere sui libri quello che vogliamo.

Non mi piace fare queste discussioni su piloti che io stesso ammiro,ma purtroppo non dobbiamo creare degli eroi,ma rilevare tutte le sfaccettature del loro essere in pista e non, senza criticare. Sono pur sempre uomini anche loro,fortunatamente. 

Scusa il ritardo....molto serenamente, nemmeno io penso che siano o voglio farne degli eroi.

La mia era solo una precisazione su un elemento che è stato sempre trattato in maniera approssimativa (parlo in generale e non mi riferisco a nessun singolo).

Al Nurburgring si corse nel 71,72 e 73, ma solo dopo che l'AvD spese una considerevole quantità  di marchi per soddisfare le richieste della GPDA (non del governing body, che si è sempre disinteressato delle richieste dei piloti), di cui presidente e portavoce era Stewart, non perchè Stewart pensasse di trarne qualche vantaggio.

Il boicottaggio del Nurburgring non nacque da una richiesta di Stewart, ma dalla GPDA intera.

Che ci vinse negli anni successivi (ci vinse anche nel 68, in una gara che non avrebbe mai voluto disputare, e le prime parole che disse sceso dalla vettura furono rivolte a Ken Tyrrel, chiedendo se fossero rimasti tutti vivi...) non penso possa essere messo in relazione al fatto che facesse quello che più gli conveniva, sinceramente, ma solo al fatto che la sua vettura e la sua classe fossero superiori a quelle dei suoi contemporanei.

Nè sono molto d'accordo con il fatto che i piloti fossero lupi solitari, o persone che pensa(va)no solo a loro stessi; al tempo asisteva molto più, tra di loro, un senso di cameratismo che poteva essere assimilabili ai piloti dei caccia della guerra mondiale, perchè per tutti loro (nessuno escluso) la morte era dietro l'angolo, per davvero.

Guardare con gli occhi di oggi Zandvoort 73 (che anche a me atterrì all'epoca, per inciso) è fuorviante, perchè allora la bandiera rossa non esisteva; ricordi Bandini, nel rogo della sua Ferrari? Oppure Schlesser a Rouen? O ancora, Courage a Zandvoort?

Nessuno si fermò, giusto? (parlo dei piloti, ovviamente).

Il maggior responsabile della tragedia di Zandvoort fu la ridicola organizzazione olandese, questo è un fatto. Purley si rese conto di quello che successe perchè accadde davanti a lui, ma gli altri piloti non potevano avere piena coscienza dell'accaduto, come in tanti altri -purtroppo- simili casi.

E credimi, sono assolutamente d'accordo che, fortunatemente sono tutti uomini, non è mia intenzione mitizzare nessuno.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Veramente Audetto ne ha già  accennato nel 2006 sul forum di SportAutoMoto di questa cosa. Lo devo aver scritto anche qui da qualche parte.

Inviato dal mio GT-S5830i con Tapatalk 2

 

Eccolo qua, copiato dal forum di SAM a cavallo tra il 2006 e 2007

 

La domanda riguardava l'eventuale complicità  di Regazzoni nel sorpasso subito da Hunt al Fuji.

 

“Bisognerebbe chiederlo al Rega ! Certo che alla ultima gara Ferrari….!!

Ma le verità  sono tante, a cominciare dalla rinuncia di Ferrari di correre al GP d’Austria e con una sola Ferrari in Olanda, quando io volevo Peterson e non Reutemann, buon pilota ma fragile psicologicamente. Ma Niki non volle Ronnie in quanto lo conosceva bene da quando erano insieme in March!!

Contattai anche Emerson che però era legato alla Copersucar (da molti soldi!), ma Niki fece fuoco e fiamme perchè voleva uno morbido, come Carlos.

E poi al Fuji lo fregarono i suoi colleghi, tutti d’accordo a fermarsi per la bufera ma solo quattro o cinque lo fecero. Purtroppo Niki si fermò troppo presto, prima di Hunt che continuò imperterrito infischiandosene dell’accordo….

Quando finirò di lavorare scriverò un libro e mi toglierò qualche sassolino dalle scarpe, come l’uso delle radio che provammo a Fiorano, importate dai “poveri” Rally, e che Ferrari non volle sviluppare e usare. Vi ricordate la foto di Rega con un’antennina sul casco a Fiorano? Se avessi avuto le radio in Giappone avrei potuto avvisare Niki che Hunt non si fermava, altro che il coraggio di aver paura; tutte balle.”

 

Daniele Audetto

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Scusa il ritardo....molto serenamente, nemmeno io penso che siano o voglio farne degli eroi.

La mia era solo una precisazione su un elemento che è stato sempre trattato in maniera approssimativa (parlo in generale e non mi riferisco a nessun singolo).

Al Nurburgring si corse nel 71,72 e 73, ma solo dopo che l'AvD spese una considerevole quantità  di marchi per soddisfare le richieste della GPDA (non del governing body, che si è sempre disinteressato delle richieste dei piloti), di cui presidente e portavoce era Stewart, non perchè Stewart pensasse di trarne qualche vantaggio.

Il boicottaggio del Nurburgring non nacque da una richiesta di Stewart, ma dalla GPDA intera.

Che ci vinse negli anni successivi (ci vinse anche nel 68, in una gara che non avrebbe mai voluto disputare, e le prime parole che disse sceso dalla vettura furono rivolte a Ken Tyrrel, chiedendo se fossero rimasti tutti vivi...) non penso possa essere messo in relazione al fatto che facesse quello che più gli conveniva, sinceramente, ma solo al fatto che la sua vettura e la sua classe fossero superiori a quelle dei suoi contemporanei.

Nè sono molto d'accordo con il fatto che i piloti fossero lupi solitari, o persone che pensa(va)no solo a loro stessi; al tempo asisteva molto più, tra di loro, un senso di cameratismo che poteva essere assimilabili ai piloti dei caccia della guerra mondiale, perchè per tutti loro (nessuno escluso) la morte era dietro l'angolo, per davvero.

Guardare con gli occhi di oggi Zandvoort 73 (che anche a me atterrì all'epoca, per inciso) è fuorviante, perchè allora la bandiera rossa non esisteva; ricordi Bandini, nel rogo della sua Ferrari? Oppure Schlesser a Rouen? O ancora, Courage a Zandvoort?

Nessuno si fermò, giusto? (parlo dei piloti, ovviamente).

Il maggior responsabile della tragedia di Zandvoort fu la ridicola organizzazione olandese, questo è un fatto. Purley si rese conto di quello che successe perchè accadde davanti a lui, ma gli altri piloti non potevano avere piena coscienza dell'accaduto, come in tanti altri -purtroppo- simili casi.

E credimi, sono assolutamente d'accordo che, fortunatemente sono tutti uomini, non è mia intenzione mitizzare nessuno.

 

Solo una cosa sui "piloti della guerra mondiale"(immagino la prima):la solidarieta' tra aviatori è stata limitata ai primi mesi di guerra.

Alla comparsa dei primi aerei pensati appositamente per abbatterne altri(Morane Saulnier N e Fokker E1) le indicazioni dei principali assi (Roland Garros e Oswald Boelcke) coincidevano su una cosa:sparare prima sull'osservatore/mitragliere dei biposto nemici in modo tale da non preoccuparsi di difendersi,dopodiche' abbattere l'aereo stesso,con il metodo piu' semplice:colpire il pilota.

 

Le mattanze degli Aviatik tedesco/austriaci e degli Fe2B dimostrarono l'esattezza delle tattiche "consigliate"

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...