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Gian Luca 60

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Laterale a sostegno

Ventilazione inapprezzabile, campo per destinazione, estirada le sue locuzioni caratteristiche. Tra quelli della generazione anni '80 era quello preferivo in assoluto perché riusciva a far capire meglio di tutti l'andamento della partita. (Il fatto di avere lui stesso giocato ad un certo livello probabilmente aiutava).

 

La cosa che più mi sorprende è vedere i ragazzini di oggi che quando lo vedono per strada lo fermano per chiedergli un autografo (è facilissimo beccarlo in giro per Cagliari). Un MITO per tutti noi e vado fiero di esserci stato il 12 aprile 1970 all'Amsicora quando lui e quella fantastica squadra consegnò la Sardegna alla storia. Ne sono passati tanti altri negli anni, Virdis, Piras, Selvaggi, Francescoli, Zola etc. ma lui era e sarà inimitabile agli occhi di chi ha vissuto quegli anni in prima persona. 

Le due cose sono correlate: un mio collega originario di Cagliari quando l'anno scorso la Dinamo Sassari ha vinto il campionato di basket mi diceva che era una situazione analoga con una Regione intera a fare il tifo mettendo da parte le diatribe interne.

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La cosa che più mi sorprende è vedere i ragazzini di oggi che quando lo vedono per strada lo fermano per chiedergli un autografo (è facilissimo beccarlo in giro per Cagliari). Un MITO per tutti noi e vado fiero di esserci stato il 12 aprile 1970 all'Amsicora quando lui e quella fantastica squadra consegnò la Sardegna alla storia. Ne sono passati tanti altri negli anni, Virdis, Piras, Selvaggi, Francescoli, Zola etc. ma lui era e sarà inimitabile agli occhi di chi ha vissuto quegli anni in prima persona. 

Riva è un campione che si è calato totalmente dentro Cagliari e la Sardegna: la squadra si allenava il pomeriggio ufficialmente perchè Scopigno preferiva evitare il caldo, in realtà perchè a Riva piaceva dormire; era amico di tanti pescatori e spesso usciva con loro (che proteggevano la sua privacy); era cliente fisso di un noto ristorante leggermente fuori Cagliari dove l'acqua della pasta era quella del mare; un varesino "sardo" che ha sempre rifiutato Inter e Juventus

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Riva è un campione che si è calato totalmente dentro Cagliari e la Sardegna: la squadra si allenava il pomeriggio ufficialmente perchè Scopigno preferiva evitare il caldo, in realtà perchè a Riva piaceva dormire; era amico di tanti pescatori e spesso usciva con loro (che proteggevano la sua privacy); era cliente fisso di un noto ristorante leggermente fuori Cagliari dove l'acqua della pasta era quella del mare; un varesino "sardo" che ha sempre rifiutato Inter e Juventus

E la notte in ritiro giocava a carte con Albertosi, Scopigno, Martiradonna e Bobo Gori e fumavano stecche intere di sigarette. Poi, la cosa buffa è che si allenavano nei campi del Poetto (50 metri dalla spiaggia si e no) e non era raro vedere Riva arrivare in ritardo (un altro era Albertosi ma lui era impegnato all'ippodromo accanto ai campi di allenamento :asd:) e a tutta velocità con la sua Alfa Giulia, poi una Dino spider blu e infine, con l'Alfa Romeo Montreal rossa (premio scudetto). Ora lo beccate praticamente ogni giorno al ristorante Stella Marina di Cagliari e ovviamente sopra il suo tavolo c'è una fotografia del giorno dello scudetto. E con lui molto spesso ci sono altri ex rossoblu come Greatti, Cera, Tomasini e Reginato (quante legnate si sarà preso da Riva in allenamento dio solo lo sa). 

Per rispondere a Carlomm esatto, le due situazioni sono comparabili, ho visto tanta gente del sud Sardegna tifare la Dinamo come e più di un Sassarese mettendo da parte stupidi campanilismi (guerra tra poveri imbecilli) e addirittura molti locali hanno predisposto maxi schermi nelle principali piazze del capoluogo. 

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E la notte in ritiro giocava a carte con Albertosi, Scopigno, Martiradonna e Bobo Gori e fumavano stecche intere di sigarette. Poi, la cosa buffa è che si allenavano nei campi del Poetto (50 metri dalla spiaggia si e no) e non era raro vedere Riva arrivare in ritardo (un altro era Albertosi ma lui era impegnato all'ippodromo accanto ai campi di allenamento :asd:) e a tutta velocità con la sua Alfa Giulia, poi una Dino spider blu e infine, con l'Alfa Romeo Montreal rossa (premio scudetto). Ora lo beccate praticamente ogni giorno al ristorante Stella Marina di Cagliari e ovviamente sopra il suo tavolo c'è una fotografia del giorno dello scudetto. E con lui molto spesso ci sono altri ex rossoblu come Greatti, Cera, Tomasini e Reginato (quante legnate si sarà preso da Riva in allenamento dio solo lo sa). 

Per rispondere a Carlomm esatto, le due situazioni sono comparabili, ho visto tanta gente del sud Sardegna tifare la Dinamo come e più di un Sassarese mettendo da parte stupidi campanilismi (guerra tra poveri imbecilli) e addirittura molti locali hanno predisposto maxi schermi nelle principali piazze del capoluogo. 

Strepitoso fu quando Scopigno beccò Riva, Albertosi, Gori e compagnia a giocare e a fumare in una camera, entrò e disse "Mi meraviglio di voi... non si chiamano gli amici?" e si unì al gruppo :asd:

 

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Scopigno è stato forse uno degli addetti ai lavori più alla mano che io abbia mai visto, certamente più di Mondino Fabbri che qualche anno dopo arrivò a Cagliari e mise gli allenamenti a porte chiuse per tutta la stagione inimicandosi non poco tutto l'ambiente. Tra l'altro, ritornando a Scopingo, ricordiamoci che l'anno dello scudetto per buona parte della stagione fu squalificato, mi pare per delle critiche a Campanati, presidente dell'A.I.A. . Inoltre era uno con la battuta sempre pronta e anche dopo il suo addio al Cagliari era un piacere seguirlo anche come opinionista alla Domenica Sportiva negli anni 80

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A proposito di gente alla mano:Appiano Gentile era sulla mia rotta verso il pieno in Svizzera quando il Trap allenava l'Inter;spesso mi fermavo a vederne gli allenamenti ed il Trap veniva spessissimo alla rete a parlare con il pubblico ...anche e soprattutto in dialetto milanese.

Un grandissimo

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Scopigno è stato forse uno degli addetti ai lavori più alla mano che io abbia mai visto, certamente più di Mondino Fabbri che qualche anno dopo arrivò a Cagliari e mise gli allenamenti a porte chiuse per tutta la stagione inimicandosi non poco tutto l'ambiente. Tra l'altro, ritornando a Scopingo, ricordiamoci che l'anno dello scudetto per buona parte della stagione fu squalificato, mi pare per delle critiche a Campanati, presidente dell'A.I.A. . Inoltre era uno con la battuta sempre pronta e anche dopo il suo addio al Cagliari era un piacere seguirlo anche come opinionista alla Domenica Sportiva negli anni 80

no aveva... suggerito un uso alternativo della bandierina ad un guardalinee

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  • 3 weeks later...
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  • 1 month later...
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Ieri sera ho letto appassionatamente questa splendida discussione, portata avanti con impegno, solerzia e profonda analisi critica. Vi ringrazio molto per alcuni contributi a me inediti, tra cui quelli su Riva e sul Mondiale del 1934. Ho trovato veramente interessanti alcuni articoli postati, compreso lo stralcio del libro di Paolo Villaggio!

Vorrei aggiungere, tra i nomi dei calciatori stranieri di lusso che hanno calcato la scena della 'Serie A' degli anni '80, quello di Liam Brady, probabilmente il migliore giocatore irlandese di sempre per tecnica ed intelligenza tattica assieme a John Giles. Negli anni Settanta ed Ottanta l'Irlanda aveva molti giocatori di alto livello e lo stesso Brady crebbe nelle giovanili dei 'Gunners' assieme ad altri due noti noti, O'Leary e Stapleton. Purtroppo, non è mai riuscito a rientrare tra i convocati della propria nazionale in vista delle fasi finali degli Europei o Mondiali.

Qui riporto un bell'articolo pubblicato in un sito che avete già citato ('storiedicalcio') e che personalmente seguo, da lettore, ormai da molti anni. Viene dato molto risalto alla sua esperienza italiana:

http://www.storiedicalcio.altervista.org/liam-brady.html

 

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